Gimmer Lavender

Eccomi, sono bellissima, provocante, addirittura sexy, nel mio vestito dorato quasi trasparente, non sono nervosa per l'intervista, ma ho paura, perchè domani, verremo gettati dentro un'arena, a combattere fino alla morte e io non ho possibilità di vincere, perchè, diciamocelo, sono negata con il tiro con l'arco, credo di essere chissacchì, ma invece sono una fifona che fa affidamento sul suo fratello gemello per sopravvivere, si, ho gli sponsor, si, sono bella, ma sono negata nel combattimento. Ma l'unica cosa che so è che Capitol ha un messaggio subliminale in tutto questo: " Bene, brava, hai conquistato il pubblico, perfetto....ORA MUORI".
Ecco, i giorno è arrivato, combatterò fino alla morte per tornare a casa sana e salva, ma la cosa che mi preoccupa è: che ne sarà di mio fratello Marvel? Io tengo troppo a lui e lui tiene a me, siamo stati legati fin dalla nascita, siamo gemelli e lui è l'unico mio appiglio quando ho paura che ci possa succedere qualcosa, e ora che  potrei rimanerci secca e Marvel, con le capacità che ha potrebbe vincere, nessuno sopravviverebbe senza l'altro. Sono una fallita.
Sono sotto l'albero, dormo agganciata al braccio di Cato, con il Ragazzo del 12, Marvel e Clove.
Il Ragazzo Innamorato ci ha fatto accampare qui per farci prendere la Ragazza del 12 con più facilità, quando scenderà dall'albero.
Ormai albeggia, apro leggermente gli occhi, per ora tutto tranquillo, ma poi sento un ronzio, che si fa sempre più vicino, come se stesse cadendo dal cielo, poi alzo lo sguardo, è un nido di Aghi Inseguitori, vespe geneticamente modificate la quale puntura potrebbe anche condurre alla morte, sta cadendo verso di noi, tocca terra e si spacca, tutti si svegliano, veniamo travolti da una nebbia di insetti velenosi, tutti riescono a correre fino al lago, ovviamente, tutti tranne me, che sono quella combinata peggio, le vespe mi dilaniano il viso con le loro punture, fanno male, io urlo, ma nessuno mi sente, tutti se ne sono andati per conto loro, neanche Marvel è venuto a salvarmi, ma è così la politica degli Hunger Games: "ognuno per sè e Dio per tutti".
"CHE LA BUONA SORTE POSSA SESSERE SEMPRE A VOSTRO FAVORE" penso rivolgendomi alla mia famiglia, che già, quando furono scelti i miei fratelli più grandi, Gloss e Cashmere gli prese un colpo, mi restano pochi secondi di coscienza...1...2...3...poi il buio.