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Autore: dimest    11/07/2015    4 recensioni
Piccola storia in occasione del SasuNaru day. (Anche se di qualche oretta in ritardo)
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Dal testo:
I due giovani si contorcono sul pavimento di legno mentre gocce di sudore imperlano le loro pelli quasi completamente nude, lasciando impressa sulla superficie aloni e pozze d’acqua dove il sudore si è raccolto.
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I pensieri paiono evaporare nello stesso momento in cui sono formulati.
I ninja dovrebbero riuscire ad ambientarsi in qualsiasi condizione climatica, è ben risaputo, eppure nessuno osa avventurarsi fuori di casa.
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> esclama trionfante Naruto, sollevando al cielo l'oggetto impolverato, irrigidendosi l'attimo successivo quando avverte l'aura nera del ragazzo alle sue spalle. >
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Genere: Comico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Note:
I personaggi qui rappresentati non mi appartengono, ma sono di proprietà di Kishimoto ed utilizzati senza scopo di lucro.
Rating giallo per la presenza del linguaggio descrittivo. (L’ho preferito a quello verde così da non dover imbattermi in critiche per le scene rappresentate.)
Coppia resa come Shonen-ai per l’assenza di atti di coppia, ma posta come Yaoi sempre per il linguaggio ed i piccoli riferimenti usati.
One shot di 1420 parole. E pubblicata in occasione del SasuNaru day. Inutile affermare che sono una fan della coppia e che continuerò ad amarli nonostante tutto ciò che è capitato. Ulteriori informazioni in fondo alla pagina.




A 40 °C

Ansiti sempre più profondi, seguiti da acuti gemiti, spezzano il silenzio in quella casa quasi in completa oscurità.
I due giovani si contorcono sul pavimento di legno mentre gocce di sudore imperlano le loro pelli quasi completamente nude, lasciando impressa sulla superficie aloni e pozze d’acqua dove il sudore si è raccolto.
L'aria sopra di loro sembra farsi più calda ad ogni respiro, tanto da parer creare un secondo strato di epidermide (liquida, senza imperfezioni ma appiccicaticcia), troppo pesante da riuscire a inspirare.
<< Sasuke… Basta, non ce la faccio più. >> strepita Naruto levandosi con rapidità anche l'ultimo strato di stoffa, gettandolo da qualche parte dietro di sé. Alzarsi per andare a depositare le mutande dentro la cesta dei panni sporchi è un’azione che al momento gli risulta eccessivamente complicata.
<< Idiota. Credi davvero di risolvere la cosa rimanendo completamente nudo? >> sbuffa Sasuke al suo fianco, asciugandosi per l'ennesima volta la fronte madida di sudore.
In circostanze normali avrebbe colto l'occasione al volo di prendersi l'altro ragazzo su quello stesso pavimento lurido, infischiandosi bellamente dello strato di polvere accumulato, ma in questa torrida giornata d’estate anche il minimo sforzo pare un’impresa titanica. I pensieri paiono evaporare nello stesso momento in cui sono formulati.
I ninja dovrebbero riuscire ad ambientarsi in qualsiasi condizione climatica, è ben risaputo, eppure nessuno osa avventurarsi fuori di casa. In strada non si avverte alcun rumore: né le grida dei bambini che giocano, né le comari intente a spettegolare su tutto e tutti, nemmeno le cicale cantano. Possibile che quest’ultime si siano liquefatte?
<< Speravo di sì, ma credo che fare la muta sia la mia unica soluzione. >> espira Naruto spostando il peso a lato, cercando una posizione più fresca e meno bagnata; poi un'idea invade la sua mente e cerca febbricitante il compagno, il quale comprende le sue intenzioni senza il bisogno di voltarsi a guardarlo negli occhi. Gli anni passati insieme gli permettono di identificare le sue domande prima che queste vengano poste ad alta voce.
<< Scordatelo. >> sentenzia. << Non ti basterebbe una vita per imparare quella tecnica. Faresti prima a scorticarti via la pelle dai muscoli; sempre se non muori prima per il caldo, dobe. >>
<< Teme! >> s'infervora Naruto e subito si alza a sedere con il pugno levato in aria, pronto a colpire il ragazzo a fianco, ma una nuova ed improvvisa ondata di caldo gli sottrae anche quel poco d’energia che è riuscito ad accumulare, lasciandolo privo di forze nella manciata di pochi secondi.
Sasuke lo osserva stendersi nuovamente prima di riprendere a parlare: << Sai, se riuscissi ad usare il Rasengan in modo che l'aria circoli senza distruggere qualcosa, sarebbe davvero perfetto. >>
<< Forse ne sarei stato capace all'inizio, quando ancora stavo imparando a destreggiare la tecnica ma ora non credo di riuscire a contenere tutta quell'energia. Tu piuttosto, non avevi detto che un ninja riesce ad adattarsi a qualsiasi temperatura? >> lo sfotte il biondo, sorridendogli beffardo.
Il nukenin mugola, sollevando prima un sopracciglio poi le spalle. << Non ricordo di averlo detto. Comunque… è incredibile che tu non abbia un ventilatore funzionante in casa. >>
Il viso di Naruto assume una smorfia infastidita, mentre gli occhi azzurri inseguono una linea di luce sul soffitto.
<< Ah! >> esclama il ragazzo all'improvviso, alzandosi nuovamente a sedere. << Sasuke… >>
<< Non lo voglio sapere. >> sentenzia questo serrando gli occhi, rinchiudendosi così in una bolla di pace illusoria.
Naruto si alza in tutta tranquillità, camminando in punta di piedi per cercare di non irritare maggiormente il compagno; più volte il ragazzo ha sperimentato su di sé cosa significa oltrepassare il limite con Sasuke e sa bene di non poter fare altre mosse false.
Pochi minuti dopo, dal ripostiglio giungono un frusciare di scatoloni ed il rumore di oggetti che cadono, seguiti da imprecazioni di vario genere che paiono anticipare la fine di una breve vita.
La bolla esplode e con essa anche la poca pazienza che il nukenin è riuscito stoicamente a mantenere. Spinto da una furia più grande di lui, si alza velocemente dal pavimento e percorre quella breve distanza che lo separa dalla sua vittima in pochi - troppo pochi per l'impavido ninja che ha osato sfidare ancora una volta la sua calma - istanti.
<< Trovato! >> esclama trionfante Naruto, sollevando al cielo l'oggetto impolverato, irrigidendosi l'attimo successivo quando avverte l'aura nera del ragazzo alle sue spalle. << E-Ehi Sasuke, guarda cosa ho trovato. >>
<< E tu credi davvero che mostrandomi quel coso io mi calmi, usuratonkachi? >>
<< B-Beh, magari può aiutarti a raffreddare i nervi. >> scherza (o almeno ci prova) il biondo grattandosi la nuca, fortemente a disagio a causa dello sguardo rosso del compagno.
Uchiha sfodera il suo lato sadico avanzando lentamente verso il malcapitato per lasciargli tutto il tempo di giustificare ogni stupida azione compiuta nella sua esistenza.
<< Non è colpa mia se mi sono scordato di avere un ventilatore in casa. L'ho acquistato dopo la dipartita di Pain, e tra una missione e l'altra, ed il tentare di riportarti a casa, me lo sono dimenticato; insomma… quando avevo il tempo di usarlo se non c'ero quasi mai! … >>
Sasuke trattiene per un istante il fiato. Lo sharigan perde tutto il suo potere nell’udire quelle frettolose parole; nel frattempo i ricordi più rilevanti della loro adolescenza invadono la sua mente. Naruto, perso nel suo sproloquio, non si accorge nemmeno del cambio di espressione del compagno finché questo non gli strappa il ventilatore dalle mani prima di tornare nell’altra stanza.
Uzumaki rimane confuso per qualche momento, poi fa spallucce e si avvia anche lui verso il soggiorno.
 
 
<< Non capisco perché non funziona. >> mugola Naruto spostando più volte la manopola che regola il flusso d’aria.
<< Se non attacchi la spina alla presa di corrente, è ovvio che non funziona, usuratonkachi. >> espira Sasuke al suo fianco mentre tenta di togliere la maggior parte della polvere incrostata sulle ventole. Non si domanda sul come sia stata possibile la formazione di simili agglomerati di sporco in così pochi anni, né si interroga sul dove il ventilatore possa essere stato gettato affinché ciò accadesse. Si limita perciò a rimuovere quei sudici batuffoli, riponendoli (per il momento) al suo fianco, mantenendo un’espressione di puro disgusto sul viso.
L’altro s’imbroncia e, senza nemmeno pensare alla conseguenza delle proprie azioni, inserisce in malo modo la spina nella presa di corrente sollevando una consistente nuvola di polvere che investe il nukenin e spargendo fiocchi grigi ovunque sul pavimento.
Sasuke rimane inebetito, la testa ed il viso impolverati, con una mano ancora sollevata in aria a rimuovere ciò che ora non è più davanti a sé, ma sparso da qualche parte.
Naruto rimane ancora per pochi secondi a fissare la scena, poi si mette a ridere di gusto, tenendosi stretto la pancia mentre rotola a terra troppo divertito dall’accaduto.
Poi la temperatura nella stanza sembra scendere di colpo, tutta la luce del sole risucchiata da un vortice oscuro che si avventa sul biondo, ancora steso sul pavimento in preda agli spasmi.
<< Ci stiamo divertendo, vero? >> mormora una voce alle sue spalle che sembra provenire nient’altro che dalle profondità dell’Inferno.
Naruto congela sul posto e gocce di sudore freddo gli imperlano la fronte, si volta lentamente verso il compagno, irrigidendosi maggiormente appena si accorge dello sharingan.
<< Quante volte ho sfiorato la morte oggi? >> si chiede con agitazione, mentre tenta di formulare una serie di scuse completamente prive di logica.
Sasuke però è irremovibile, nemmeno il ricordo del loro passato potrà salvarlo ora.
 
Negli appartamenti vicini la gente si guarda confusa, gli strilli che provengono dall’abitazione mettono loro in difficoltà; c’è chi si chiede se sia il caso o meno di intervenire e chi, invece, pensa ad inspessire i muri.
E solo dopo qualche mezzora torna la pace...
 
… Illusoria e momentanea.
<< E dai Sasuke, fatti più in là. >> s’infervora Naruto, spingendo con il braccio il compagno.
<< Stai tenendo solo tu lo spazio. Io avverto solo qualche spostamento d’aria. >> ribatte questo, cercando di contrastare la forza dell’altro.
<< Bugiardo. Hai il ciuffo sparato in aria. Assomigli ad un ananas; anche la consistenza è quella. >>
Per tutta risposta, Sasuke gli assesta una gomitata al fianco ed intraprendendo una lotta per la supremazia completa sul ventilatore che, fermo in una posizione, pare godersi lo scambio di colpi.
Inutile dire che fu necessario acquistare un ventilatore nuovo.
 

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Salve a tutti e grazie per essere arrivati fin qui a leggere.
Questa storia soggiornava già da un paio di mesi nel PC e ho voluto pubblicarla nonostante la fine del manga sia andata (molto) diversamente dalle mie aspettative (come di molte altre).
La storia è stata scritta prendendo spunto dall'immagine di Emi-Rankai dove Naruto e Sasuke si litigano il posto per il ventilatore; una realtà fin troppo simile ai giorni che stiamo trascorrendo, dove il qualsiasi oggetto capace di produrre un minimo di fresco, è sfruttato al massimo affinché sia possibile sopperire alla sensazione di caldo torrido ed imminente scioglimento.
Il titolo è solo un chiaro riferimento all'afa, non era mia intenzione "sopprimerli".
Spero comunque che la lettura sia stata di vostro gradimento. Grazie ancora.

   
 
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