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Autore: chanmin    12/07/2015    3 recensioni
La vita ci procura sempre tante sorprese. Sì, secondo me è sorprendente. Che vada bene o male la vita non smette mai di sorprenderci.
Be’ , si è vero ora piove e io mi ritrovo a fissare il vetro appannato della finestra di camera mia, ma immagino che sono ben pochi quelli che notano quanto siano diverse le gocce l’una dall’ altra. Pochi e nessuno. Invece io sì: il cielo rigato dalla pioggia , la vista appannata che non ti fa scorgere per bene la strada, i ticchettii della grandine sulle case e il soffiare del vento; niente viene lasciato al caso per me.
|2Min|
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Minho, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ALWAYS BE WITH YOU:



 

La vita ci procura sempre tante sorprese. Sì, secondo me è sorprendente. Che vada bene o male la vita non smette mai di sorprenderci.

Be’ , si è vero ora piove e io mi ritrovo a fissare il vetro appannato della finestra di camera mia, ma immagino che sono ben pochi quelli che notano quanto siano diverse le gocce l’una dall’altra. Pochi e nessuno. Invece io sì: il cielo rigato dalla pioggia , la vista appannata che non ti fa scorgere per bene la strada, i ticchettii della grandine sulle case e il soffiare del vento; niente viene lasciato al caso per me.

«Taemin vieni, è pronta la colazione » una voce dolce mi chiama dalla cucina, al piano di sotto. « scendo subito Minho! » dissi io felice.

Arrivai davanti a lui, lo avvicinai a me afferrandolo delicatamente dal collo e giocando con i suoi capelli, gli sorrisi, e lo iniziai a riempire di baci umidi: sul collo, sulla fronte e sulle labbra morbide.

« Ti sei svegliato finalmente » disse Minho con un sorriso dipinto, io feci una piccola smorfia, poi presi a parlare « A dire il vero ero già sveglio, solo che mi ero perso a guardare la pioggia », Minho mi sorrise nuovamente, come sorride lui non lo sa fare nessuno. Quel riso si faceva largo sul viso con la luce del mattino. Con quel semplice gesto riusciva ad aprirmi un mondo.

Minho mi strinse tra le sue braccia quasi per proteggermi, e io ricambiai l’abbraccio facendomi sempre più piccolo e sparendo nel suo petto, poi mi sfiorò delicatamente i capelli con un bacio, ispirandone l’odore. Sembrava quasi che il tempo si fosse fermato … Il suo sguardo mi lasciò fermo lì, senza possibilità di nessun movimento. Pensai che doveva esser dolce provare a entrare e perdermi in quei suoi occhi, scuri scurissimi, e vederli illuminare alla mia vista, tra un battito di cuore e l’altro.

Dopo aver fatto colazione ci dirigiamo in salotto, come sempre. E ci adagiamo lentamente sul divano, l’uno accanto all’altro, Minho stende il suo braccio dietro di me e mi avvicina a sé. Io in confronto a lui sono molto più minuto quindi è semplice che sparisca nei suoi abbracci. Rimanemmo lì seduti per qualche minuto ancora; poi alzai la testa e esclamai « Minho, il nostro è un per sempre? », lui si voltò verso di me abbozzando un sorriso, e con sguardo intenso disse « Certo, però il nostro è un vero per sempre. »

Avvampai di scatto, ogni sua singola parola era preziosa per me, le custodivo come un tesoro.

« E se non dovessi farcela? »… mi scese un lacrima azzurra, che iniziò a percorrere i tratti visibili del mio viso. Una lacrima che scende dal viso è un dolore nascosto, è come un battito del cuore che nessuno ascolta.

« Taemin, perché non dovresti farcela? » mi disse lui accarezzandomi dolcemente le guance con i pollici e asciugandomi le lacrime, « Ma non lo vedi, sono malato e ho questo tumore che mi perseguita da troppo tempo ormai » e così dicendo, un’altra lacrima cade rapidamente, ma sta volta sulle sue mani; « M-Minho, non posso perderti … » “abbassai il capo” poi continuai cercando di asciugare le lacrime « che brutto che è piangere … »

«No Tae, una lacrima è un dono, chi riceve una lacrima sa che i sentimenti sono vivi e reali... » mi consolò lui, « Sta tranquillo andrà tutto bene, io sono qui. » mi strinse forte a sé « Andrà come deve andare, intanto godiamoci la vita e ogni istante di essa, viviamo ogni giorno come se fosse l’ultimo. » A quel punto lui mi tirò dal bacino, mi portò sulle sue gambe e mi baciò con passione.

Ho sempre creduto che un bacio non si potesse descrivere, qualsiasi tentativo di farlo lo banalizzerebbe, verrebbe “snaturato” dallo sforzo di tradurlo in parole … come può una parola sostituire un bacio? Il bacio non va riportato, va dato, sentito e assaporato. È un contatto tra due corpi che emanano vibrazioni d’amore, la magia di un legame speciale, di un’intesa improvvisa, di un vincolo appena nato. Un bacio è un bacio e basta! È il gesto più dolce e romantico che esista.

 

Senza staccare le sue labbra dalle mie, mi mise una mano sotto la maglietta sollevandomela da dietro, e iniziò delicatamente a percorrermi la schiena con le dita. Dolcemente. Lentamente. Piccoli brividi invadevano il mio corpo. Ogni volta sembrava la prima volta.

Poi posai la mia testa sulla sua spalla destra e i miei capelli caddero davanti al viso, ero affannato da quel bacio ma non stanco. Dopo poco alzai la testa che era ancora coperta dai ciuffi di capelli; me li scostò e lentamente mi sfilò la maglietta così io gli aprii la camicia bianca. Minho era perfetto, ogni giorno più perfetto. Lui mi strinse ancora più forte e iniziò a ricoprirmi di baci umidi che partirono dal collo e poi scendevano sempre più giù, tra noi due non sarebbe riuscito a passare neanche un sottilissimo foglio di carta. In quel momento non esistevamo che noi.

Ora eravamo lì, uno vicino all’altro, stretti in un unico abbraccio, spogli di ogni cosa.

« M-Minho » sussurrai io, poi continuai « Ho passato ore mesi e anni chiudendo gli occhi e immaginandoti, ma un giorno all'improvviso li ho aperti … e ti ho visto davanti a me, li ho richiusi pensando che fossi ancora immerso in una delle mie tante fantasie , invece era tutto vero. T-tu sei vero! I tuoi occhi così profondi che non si stancano di rapirmi, le tue labbra che mi baciano, le tua braccia che mi stringono forte e mi fanno tuo, non erano un sogno. Tu sei l’unica fortuna in questa mia vita di sfortuna. » affermai io, facendomi scendere una lacrima che viene subito fermata dalle mani di Minho; « Taemin, come potrei non esistere per te, io sono qui in carne e ossa e questa, piccolo mio, non è una fantasia farò di tutto per renderti felice. Tu sei una di quelle persone che si conoscono quando la vita decide di farti un regalo... e sai perché continuo a sceglierti? Perché voglio fare la scelta migliore della mia vita. » Come potevo non abbracciarlo a quelle parole.

« Ti va di uscire oggi? » mi chiese Minho, « Sì, ma dove andiamo? » chiesi sorpreso io. « Non lo so » affermò lui, io risi e dissi « Come non lo sai! », «Be’ sì, il bello e proprio questo … non saperlo. Facciamo quello che vogliamo, senza preoccuparci di niente » io abbozzai un sorriso e con occhi iniettati di lacrime risposi « O-okay, facciamolo! ».

Quello fu il giorno più bello della mia vita, il più dolce e il più romantico. Minho mantenne la sua promessa, e quel giorno mi rese la persona più felice del mondo. Mi portò al museo, al parco e nel cuore di Seul. Facemmo una grande collezione di foto. Rimanemmo fuori fino a sera, poi ci fermammo al lago su una panchina, una di quelle umide, a fissare l’orizzonte senza che i nostri occhi avessero una vera e propria meta. Sembravamo i protagonisti di un dipinto, uno di quelli che ti incantano e ti lasciano sognare, ti trasmettono quella musica, quella dolcezza …

« Amore mio, non dimenticarti di me » Minho si immerse nei miei occhi che in quel momento brillavano, « Come potrei mai dimenticarmi di te, questa è una delle rare cose impossibili. Comunque vada, qualunque cosa succeda, qualunque sia il finale io non mi dimenticherò. » io premetti la mia testa sul suo petto cercando di trattenere le lacrime poi sussurrai « E cosa faremo nel fra tempo? » , « nel fra tempo continueremo a scrivere la nostra storia, non preoccupandoci del finale. Che succeda quello che succeda. »

« Siamo un disastro … » dissi io facendomi scappare una lieve risata abbozzata, « Sì, uno splendido disastro » precisò lui prendendomi il viso fra le sue mani, poi portò la mia fronte a contatto con la sua. Sorrise e mi baciò facendo intrecciare le nostre lingue, lasciandomi il suo sapore in bocca. « E domani che facciamo? » chiesi io , « Domani … ti porto al cinema » mi rispose e poi riprese a baciarmi … « E poi …? » interruppi io, «E poi ti porto al parco … » continuò lui, non ero ancora soddisfatto « E poi? » lui mi sfiorò le labbra e affermò « E poi faremo l’amore … » io mi avvicinai a lui , sorrisi e dissi « Non vedo l’ora che sia domani … »         

 

   
 
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