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Autore: Love00002    12/07/2015    0 recensioni
- alice ti giuro...- iniziai a dire con le lacrime agli occhi - mi sono innamorata, quando lo vedevo la mattina sorridevo come un ebete e... I suoi occhi, non ho mai visto niente di più bello, ma adesso, perché tutte a me?-
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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"Su Bethany! Muoviti!" Bethany? Ancora! Ma basta. "Mamma! Io sono Liv mettitelo in testa!" Vedo mia mamma scendere le scale piangendo. Chi è Bethany? Chi era soprattutto. Era mia sorella maggiore, la ragazza perfetta, bella, intelligente, con mille ragazzi intorno, allegra e tutte cose così. È sempre stata la preferita in casa tra i 3 fratelli che eravamo. Solo che lei non era perfetta. Mi picchiava, mi faceva del male, mi tagliava con il suo coltellino perché era gelosa di me. Io vado in 3 superiore lei aveva appena fatto la maturità. Io non posso dire di essere brutta.. Ho degli occhi sul grigio-verde e i miei capelli sono biondissimi, ho un fisico da pallavolista e sono alta.. Lei non era da meno. Occhi verde smeraldo capelli biondi-castani però era bassa infatti faceva ginnastica artistica. Era gelosa di me. Perché avevo più ragazzi di lei e scemenze del genere. La sua morte non mi fa ne caldo ne freddo sinceramente, adesso non ho un ragazzo non ho nemmeno amici in realtà. Mio fratello è l'unico che considero amico, infatti sto sempre con la sua combriccola. Il mio ragazzo? Chi era? Lo stesso di mia sorella, io non lo sapevo però. Sono entrambi morti nell'incidente stradale, ma come faceva mia sorella a sopportare un segreto del genere? L'unica parola che mi viene in mente? Troia. La odiavo. Ma i miei genitori mi hanno insegnato a non augurare la morte nemmeno al mio peggior nemico, ovviamente con loro non ne ho mai parlato perché li ritengo stupidi. Come non facevano ad accorgersene? Ho passato una parte della mia vita con felponi anche d'estate perché mia sorella mi aveva ricattato di uccidermi, si mia sorella aveva un disturbo, aveva questo bisogno di picchiare e fare male alla gente, e ovviamente io ero la cavia, i miei genitori pur sapendolo non facevano nulla. Io non ho mai pianto perché ero orgogliosa non volevo che lei vincesse, anche se lo aveva già fatto. Tutti i giorni che rientravo in casa avevo paura di lei, soprattutto dopo un episodio: ero a casa da sola con lei quando andò via e tornó con il suo taglierino avevo paura, tanta. odio i miei genitori perché ancora la difendono e ne parlano, io sono contenta e quando me l'hanno detto non ho nemmeno pianto, mi sono rifugiata in camera mia ed ho abbracciato mio fratello ridevamo, tanto, lui sapeva tutto e non poteva dire nulla perché sennò subiva anche lui e io non volevo. Odio la mia famiglia tranne Zack, mio fratello gemello. Vado a calmare la mamma che mi dice:" oh Liv scusami ancora.." Ed io da brava ragazza, trattengo la rabbia e soprattutto le lacrime e le dico:" tranquilla mamma, tutto apposto." Più o meno. Turbata dall'inizio della mattinata, vedendo che mia madre ancora piangeva sulle scale mi allontano, prendo il mio zaino, il cellulare, le chiavi ed esco dalla porta. Tanto lei aveva da piangere, mio fratello arrivava come sempre tardi ed io il primo giorno non avevo voglia di arrivare ultima, non il primo giorno. Faccio la solita strada di sempre, passo le case a mattoni sempre più strane, ricordo quando mia mamma mi portava li e mi raccontava che prima ci abitavano due bambini che erano vicini che si innamorarono e passarono la loro vita in quelle case, dicono ancora che chi va ad abitare li vivrà in eterno con la sua anima gemella, sono case abbandonate, ma io vorrei andarci a vivere è sempre stato il mio sogno. Passate quelle case che io chiamo 'case dell'amore' passo il supermercato e arrivo ai giardini.. Capite perché vado in macchina di solito? Guardo l'ora e vedo che sono le 7.00 così decido di riposarmi un attimo, ci sono molti bambini, come mai alle 7? Che cosa strana, ma la cosa più strana è il tizio davanti a me incappucciato che legge.. Adesso mi sta guardando male, mi sta fissando sempre più intensamente quando cambio panchina e mi addormento per sbaglio, avevo passato una notte insonne a pensare al mio primo giorno di scuola, a quello che non cambierà mai, ai miei compagni di classe e come vivrò senza mia sorella. Pensavo soprattutto a Xavier. Come era bello. Mi addormentai con il sorriso tra le labbra.
   
 
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