Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi
Segui la storia  |       
Autore: IlaryCobain    13/07/2015    5 recensioni
11 settembre 1889.
Clarissa Hyde viene uccisa per ben quattro volte nel giro di 24 ore.
12 settembre 1889.
Clarissa Hyde scrive cinque lettere, una per ogni omicidio più una per l'investigatore di Scotland Yard che sta seguendo il proprio caso per spiegargli la dinamica dei quattro omicidi combinati, ma soprattutto per rispondere alla vera domanda: come può una donna morta scrivere delle lettere?
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Little York, England,
Settembre 12, 1889.

Mia carissima Cordelia,
Ti scrivo innanzitutto per scusarmi dell'imperdonabile comportamento - rude è dire poco - che ho tenuto durante il nostro ultimo incontro. Non voglio cercare scuse, ma dirti semplicemente la verità; in queste ultime settimane il mio già fragile animo è stato scosso da eventi ambigui, misteriosi e soprannaturali. Se qualcuno mi raccontasse ciò che sto per raccontare a te in questa lettera lo crederei pazzo e lo farei rinchiudere in un manicomio, ma non giudicarmi troppo in fretta, leggi le mie parole sincere, poiché quelle vicende le ho vissute sulla mia pelle e so per certo che sono realmente accadute, sebbene io sia stata inizialmente titubante a riconoscerlo. Forse dovrei iniziare dal principio, dal primo strano evento a cui sono seguiti molti altri fino a... Beh, lo vedrai.
Esattamente il giorno dopo il nostro precedente incontro e tre settimane prima del nostro più recente iniziò tutto. Era dunque una bella mattina di metà agosto, la temperatura iniziava a salire e il cielo sereno e cosparso di rade nuvolette bianche dalle forme stravaganti, che venivano cullate da una leggera e fresca brezza, la quale muoveva le fronde degli aceri del mio giardino insidiandosi tra foglia e foglia. Ero in cucina ad aspettare che l'acqua per il the bollisse - ho usato il bollitore che mi aveva regalato mia sorella per l'ultimo Natale passato insieme - quando all'improvviso udii un improvviso rumore di qualcosa che si rompeva nella stanza accanto. Non ci diedi molta importanza al momento, pensai che fosse stata Kitty - la gattina dei vicini di cui ti avevo parlato - a rompere qualche vaso, così rimasi in cucina, ripromettendomi che più tardi avrei controllato i danni della gattina. Lo so che non approvi il mio vivere da sola e ritieni non sia conveniente per una giovane donna come me, ma la solitudine e la calma e il silenzio che ne derivano sono indispensabili per me affinché esprima le mie abilità artistiche. Inoltre in ogni stanza di questa mia villetta tengo tele, colori e pennelli pronti nel caso mi venga l'ispirazione. E in quel momento fu proprio l'ispirazione a venirmi dal gioco di luci e colori che dalla finestrella della mia cucina potevo scorgere nel giardino. Rimasi in cucina, posizionando la tela di fronte alla finestra, proprio di fianco al tavolo a cui potevo appoggiare colori e pennelli. Iniziai a dipingere e mi concentrati sull pittura così tanto da non sentire il bollitore fischiare impazientemente. Un altro forte e improvviso rumore attirò la mia attenzione, ma questa volta sembrava si fosse rotto qualcosa di più prezioso di un vaso. Sospirai, appoggiai i pennelli sul tavolo alla mia destra ed entrai nel soggiorno. Tutto sembrava in ordine, per cui dedussi che il danno fosse al piano superiore; cominciai a salire l'ampia scalinata che portava alle camere, ma quando arrivai a metà udii lo stesso forte rumore che avevo sentito poco prima. Scesi le scale e tornai in cucina per uscire in giardino, ma mi accorsi che il bollitore continuava a fischiare insistentemente, dunque spostai il bollitore dai fornelli, ormai spenti, e mi versai una tazza scarsa di acqua mettendo in infusione alcune delle foglie di the che mi portasti il giorno precedente. Dimenticatami dei rumori provenienti dal giardino, tornai alla tela per concludere il dipinto portandomi dietro la tazza di the per poterla sorseggiare tra una pennellata e l'altra.
Nel momento in cui il mio occhio guardò la tela, le mie mani iniziarono a tremare e avrei persino fatto cadere la tazza se non avessi avuto quel poco autocontrollo che mi permise di appoggiarla al tavolo. Osservai la tela, sconvolta e terrorizzata allo stesso tempo. Su di essa non era più dipinta la finestrella della cucina e uno scorcio del giardino al di là di essa, ma una visione sanguinosa e infernale di una strage: corpi martoriati e straziati giacevano rigidi e contorti su un campo di grano seccato, ricoperti di sangue in parte rappreso; corvi e cornacchie bacchettavano con il gano sul terreno tanto quanto con i corpi dei poveretti uccisi, in cui disgustosi vermi scavavano piccoli tunnel in cui fare le proprie tane.
Mentre sentivo le forze venirmi a mancare per l'orrore, ancora incredula e sconvolta, mi sedetti di fronte al dipinto e mi coprii la bocca con entrambe le mani, in preda al terrore e al disgusto per ciò che stavo guardando, chiedendomi se l'avessi veramente dipinto io e se fossi diventata pazza. Allungai una mano verso il tavolo alla mia destra e strinsi la tazza di the, portandomela alla bocca - dopo tutto bere un po' di the mi avrebbe calmato, pensai. Tuttavia quel the aveva una strana consistenza piuttosto densa e un retrogusto metallico piuttosto insolito. Abbassai lo sguardo e vidi che la tazza che tenevo in mano e da cui avevo bevuto era piena di sangue. Strillai, lasciando cadere la tazza, che rovesciò il suo contenuto sul mio vestito prima di rompersi a contatto con il pavimento. Gridai ancora più forte, svuotando i polmoni di tutta l'aria che contenevano e quasi svenni, continuando però a spazzarmi il vestito con le mani cercando di liberarlo dal sangue, ma non facevo che peggiorare la situazione. Iniziai a singhiozzare istericamente alla vista delle mie mani sporchevdi sangue ancora caldo, l'intera cucina sembrava distorcere le proprie forme e assumere un colore rossastro finché...
Il campanello di casa trillò e fu come se mi risvegliassi da un incubo. Sbattei più volte le palpebre e misi bene a fuoco l'ambiente intorno a me: la cucina era normale, come era sempre stata; il dipinto era tornato a rappresentare la vista della finestrella della cucina, la tazzina di the era ancora sul tavolo - integra e contenente il tuo the, le mie mani e il mio vestito erano pulite.
Pensavo inizialmente che ti avrei raccontato tutto l'accaduto in questa mia lettera, ma non voglio turbarti con i dettagli, dunque riassumendo quello che accadde dopo mi isolai ancora di più, mandando un servetto dei vicini a farmi la spesa, senza altri contatti con nessuno. Spesso avevo queste allucinazioni mortifere - questo pensavo che fossero, allucinazioni di una mente che sta impazzendo, la mia. Le allucinazioni cariche di morte finirono ieri, quando divennero realtà tramite un omicidio, ma immagino che tu già sappia di cosa sto parlando. Ho apprezzato molto, mio malgrado, quel the che mi avevi regalato tre settimane fa, un the dal sapore tanto particolare e gradevole che lo bevvi ogni giorno fino a ieri quando ci siamo incontrate... peccato che io non abbia riconosciuto il sapore di oppio di cui questo the era intriso. Ti sei davvero sprecata a comprare l'allucinogeno più comune del secolo, almeno potevi somministrarmi qualcosa di più ricercato.
Ma ieri quando ci siamo viste per il the delle cinque è stato una mossa astuta, lo ammetto, avvelenarmi definitivamente con del the al cianuro. Non vantartene troppo Cordelia, perché questa lettera è la mia vendetta. Ho impregnato questa carta da lettere con cianuro volatile, così ti ho avvelenata per tutto il tempo in cui hai letto. Una lettera lunga, lo so, ma dovevo assicurarmi che respirassi per bene tutto il cianuro.
Ci vediamo tra pochi istanti, mia cara.
Per sempre tua,
Clarissa Hyde.




~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~
N.d.A. :
Grazie a tutti voi lettori e recensori, date un'occhiata anche al secondo capitolo e fatemi sapere cosa ne pensate, suggerimenti e correzioni sono sempre ben accetti!
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi / Vai alla pagina dell'autore: IlaryCobain