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Autore: Barbara Baumgarten    13/07/2015    8 recensioni
Questa è una raccolta di drabble. Mi sono chiesta a cosa potesse pensare Hermione mentre Bellatrix la torturava. Mi sono detta che, probabilmente, annaspava terrorizzata e dolorante. Tuttavia, L'amore di Ron poteva salvarla, poteva darle la forza per sopravvivere, poteva tirarla fuori dal fango in cui annaspava.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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NdA: Queste cinque drabble si ispirano ai momenti mancati nel capitolo 23, " Villa Malfoy",  del libro 7. Le frasi virgolettate sono prese direttamente da quelle pagine.


 


Aresto momentum

 

Siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi guardano verso le stelle.
Oscar Wilde



 

Bellatrix l’aveva trascinata in mezzo alla stanza separandola da loro. Riuscì a vedere l’orrore di ciò che stava per accadere negli occhi di Ron.
Aveva paura, era completamente e irrimediabilmente nelle mani di quella pazza. Il suo corpo si fece pesante, come se stesse annaspando nel fango. La paura del dolore ebbe il sopravvento e cominciò a chiedere pietà ancora prima che Bellatrix cominciasse. Sapeva cosa sarebbe accaduto, conosceva fin troppo bene quanto sadismo ci fosse in lei. Il fango ora le bloccava anche la gola, riusciva solo ad annaspare in cerca di ossigeno, ma sapeva che non l’avrebbe trovato.

 

*        *       *      *      *

“Un traditore del proprio sangue per me viene subito dopo un Mezzosangue”.
Ecco cos’era, un infimo essere lurido, sporco, che striscia nel fango come si conviene a un verme. Lei era questo per Bellatrix. Lo sguardo rivoltante con cui la fissava lasciava spazio solo al godimento che avrebbe avuto di lì a breve. Allentò la presa e lei rimase a terra, immobile come il verme che era, incapace di pensare, incapace di parlare.
Bellatrix non le fece nemmeno una domanda. Cominciò subito il suo gioco perverso.
“Crucio!”
Il suo corpo venne straziato, le sue membra sfibrate, dissanguate, squartate. Riuscì solo ad urlare, un rantolo che emergeva dal fango.

 

*        *       *      *      *

Non avrebbe parlato, non avrebbe tradito i suoi amici. Forse, però, non sarebbe riuscita a parlare nemmeno se avesse voluto, perché la maledizione le impediva perfino di sillabare Ba-sta. Sembrava che infinite lame si stessero conficcando nelle carni, sanguinanti. Che infiniti tizzoni ardenti stessero penetrando il cervello, da parte a parte.
“Te lo chiedo un’altra volta! Dove avete preso quella spada?”
E lei non parlerà, non dirà nulla! Non perché faccia male, non perché vorrebbe morire. Ma perché è un verme che striscia nel fango e Bellatrix non potrebbe mai capire la sua lingua. È l’amore verso i suoi amici che le dà forza per respirare.



*        *       *      *      *

L’amore. La magia più potente, eppure la più difficile da comprendere. E nel dolore, nella sofferenza, nella tortura sadica che riceveva da Bellatrix, era l’unica speranza che l’aiutò a non morire.
Pensò a Ron, a quanto l’amasse, a quanto avrebbe voluto stare con lui per tutta la vita. Ripensò al suo sguardo colmo di orrore quando capì che Bellatrix l’avrebbe torturata. Perfino ora le sembrava di udire la voce di Ron che urlava straziato il suo nome. Ti amo Ron  e tentò di aggrapparsi a quel pensiero come ad una liana che pende sul fango pronta a portarla in salvo, se solo avesse avuto la forza di appendersi.



*        *       *      *      *

 Sarebbe rimasta in vita per Ron, sarebbe sopravvissuta per entrambi. Fu allora che dolore si fece più intenso. Non sapeva come, ma quella donna conosceva l’arte della tortura in ogni sua sfumatura più perversa. Sentì il sapore metallico del sangue nella sua bocca, le interiora che si contorcevano in preda a spasmi doloranti e le risate di Bellatrix, sadica nel godere delle pene inflitte. 
Pensò che fosse la fine e urlò con tutto il fiato che le era rimasto.
“Expelliarmus!” udì al di sopra della sua voce straziata e agonizzante.
Era la voce di Ron.
La sua liana.


Uscì dal fango.




NdA: queste cinque drabble si ispirano ai momenti mancati nel capitolo 23, " Villa Malfoy",  del libro 7. Le frasi virgolettate sono prese direttamente da quelle pagine.

 

   
 
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