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Autore: Unadulterated    13/07/2015    0 recensioni
Forza. Passione. Coraggio.
Sono alcune delle qualità che servono per inseguire un sogno. E tutti, tutti sogniamo.
Questo è un crossover. I One Direction, nel mondo fantastico, pieno di sogni dei Teen Angels.
Genere: Avventura, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Forza. Passione. Coraggio.
Sono alcune delle qualità che servono per inseguire un sogno. E tutti, tutti sogniamo.

 

"L'abbiamo trovato. Entriamo, entriamo, entriamo, entriamo", urlò il famoso archeologo al suo amico. "Voliamo", aggiunse saltando nella grotta.

 
Un archeologo, che vuole finire un'impresa iniziata da suo padre.

"Devo farlo. Sento che devo farlo", disse ancora. 
"Cosa?", chiese Mogli.
"Mio padre è morto senza riuscirci, ma io ci riuscirò per lui. Il suo sogno era trovare l'isola di Eudamon e io la troverò. Papà, ti giuro che la troverò" disse l'archeologo.

 
E una ragazza che diventa acrobata nel numero principale di un circo. 

 
La vita pone molti ostacoli. Ostacoli che allontanano i sogni.
 

La ragazza stava eseguendo il suo numero, quando "Il mio orologio! Fermate quella bambina!" urlò all'improvviso un signore. 
La ragazza che aveva osservato la scena, scese dal trapezio e si mise a correre verso la piccola ladra intenta a scappare. 
 

Ma a volte, per realizzare i sogni, può servire una persona sconosciuta.
 

"Dammi l'orologio! Fermate quella bambina, rivoglio il mio orologio", urlò di nuovo il proprietario dell'orologio. "Ti ho detto di ridarmelo."

La giovane acrobata, che aveva inseguito la piccola, "Non sento, cosa dici?", urlò verso una donna che si stava avvicinando alla ladra per sovrastare la musica e tutta la confusione che era presente.

"Ha preso l'orologio di mio marito, e tu sei licenziata", urlò di conseguenza la moglie del signore appena derubato.

 
Quante volte ti sembrerà la fine? Ma l'importante è non arrendersi e continuare a lottare. Insistere. Mettersi alla prova. Solo così un sogno diventerà realtà: Credendoci. Combattendo. 


***
 
"Hai preparato tutto quanto per la festa?", chiese Robin alla sua cameriera. "Mi raccomando, deve andare tutto liscio", aggiunse in seguito.

La porta di casa si aprì e un ragazzo accompagnato da Taylor, il braccio destro di Robin, nonché una donna di circa cinquant'anni, con capelli scuri raccolti in una bandana nera, entrarono. L'ingresso della casa era molto spazioso. Dopo aver fatto un paio di scalini, il pavimento blu e bianco si estendeva per una grande quantità di spazio. Alla destra, una scala rossa che saliva al piano superiore, con lunghe e strette finestre sul lato destro. Anche le pareti erano blu.
Il rosso e il blu erano i colori principali di quella grande stanza. 

"Potrai entrare in cucina solo nell'ora dei pasti, o se è il tuo turno di cucinare. Non ti azzardare a violare nessuna regola, è chiaro?", cominciò Taylor in modo minaccioso, una volta entrata. Il ragazzo annuì. "Ah, di sopra no! Sopra è zona proibita per te."

"Non farti impressionare da Taylor. Sembra cattiva, ma è dolce come il miele. Detta poche regole per una buona convivenza", disse Robin avvicinandosi al ragazzo vicino a Taylor. "Com'è il tuo nome?"

Il ragazzo, un po' spaventato, rispose "Louis William."
"Louis. Hai mangiato?", chiese Robin ignorando il secondo nome del ragazzo, poi rivolgendosi a Taylor "I ragazzi. Dove sono i ragazzi?", aggiunse. "Accompagnalo, voglio che li conosca, - disse alla donna, per poi continuare in direzione del ragazzo. - Vedrai, diventerete amici. Tu non sai come sono incredibili. Certo, tu hai uno sguardo molto dolce. Dolce", disse passando una mano sulla guancia di Louis. Quest'ultimo si scansò e "No, non devi avere paura. Qui, sei al sicuro. Noi ti abbiamo portato via dall'orrore in cui vivevi", disse Rob per rassicurare il ragazzo. 

Appena finito di parlare fece un cenno alla donna verso una porta dietro le scale. Quest'ultima, mise una mano dietro al collo di Louis per guidarlo verso la direzione in cui sarebbero dovuti andare. 

***
 
"E qui è dove tu dormirai", disse Taylor indicando un piccolo letto in ferro, ricoperto da un materasso malandato. La stanza che la vecchia donna mostrò al giovane, era una stanza ordinata, ma metteva tristezza, nonostante le pareti fossero di un giallo allegro e il soffitto di un celeste chiaro. Era una stanza vuota, dove stavano dei letti in ferro, con vecchi materassi, vecchie coperte e vecchi cuscini, e delle sedie in qua e là. Il pavimento in parquet, era ricoperto in qua e là da tappeti a righe di tutti i colori. Nella stanza c'era anche una grande finestre con vetri quadrati opachi di colore trasparente e giallo.

"Sia chiaro: quando si dorme, si dorme e basta. Non un solo rumore. La notte è come la morte, un riposo che nulla turba", disse Taylor mettendo ancora più paura al ragazzo.

"Taylor, Taylor!", urlarono all'improvviso alcuni ragazzi. 

"Che succede?! Sono qui. Che succede?", rispose la donna correndo verso una piccola porta al lato della stanza. "Che cos'è tutto questo casino?!"

"Niente, niente. Stavamo facendo una cosa e-" disse Ernest, prima di essere interrotto da Taylor. "Silenzio, shh!". La donna chiuse la porta di vetro alle sue spalle e si voltò verso i ragazzi. 

Il ragazzo che aveva parlato poco fa "E' quello nuovo?" chiese prima di "Shh!" della vecchia, che lo fece portandosi un dito davanti alla bocca. Il ragazzo più basso continuò ancora, "Perché non ce lo presenti?". "Ho detto di fare silenzio, shh! Su, sentiamo", disse rivolgendosi al più grande.

Il più grande cominciò a spiegare "Eravamo in un circo", ma venne subito interrotto dalla donna con "e che è successo?", chiese in modo minaccioso, prendendo il viso del più piccolo fra le mani e puntandoli un dito contro. "Voglio la verità, che avete fatto?", aggiunse. 

"Abbiamo rubato", confessò Liam, il ragazzo più grande. 
Il volto della donna si trasformò in uno sguardo sorpreso, per poi domandare "un buon bottino?".

I due ragazzi annuirono e la donna picchiettò sulla guancia del piccolo come a voler congratularsi. "E allora che è successo?", chiese. 

"Beh, un tipo se n'è accorto, si è messo a gridare e poi una ragazza ha difeso Ruth, e-e noi siamo corsi via, ma lei non ci ha seguiti." 

La donna prese Liam per la giacca, tirandolo verso di sé. "Tornate subito a prenderla, che volete che parli e ci denunci tutti?! E' questo che volete?!", chiese retorica ai due ragazzi. "Eh?!".

I due giovani scossero la testa in segno di negazione e dopo il "filate!" della donna, corsero a cercare la piccola Ruth.
 

***
 
 
"Ehi, lasciami. Fammi scendere, così mi fai sembrare un bambino", disse il piccolo Calum. 

"D'accordo come vuoi, ma dobbiamo andare alla festa di Selena", rispose il padre di Calum.

"Scusa, ma che ci fai con una moglie? C'è già la mamma", protestò Cal.
"No. Adesso ti spiego una cosa. Vedi amore, tu sai che io e mamma ci siamo separati-", "Io so che la mamma è malata e tu vuoi abbandonarla." "Con la mamma stiamo parlando e-" "Certo, lei sta male e tu la lasci così?!" urlò il bambino. 

"Senti, ti spiegherò in un altro momento, adesso è meglio che ci muoviamo. Ehi, - disse Ashton indicando una parte della piazza in cui si trovavano - guarda che spettacolo, andiamo a vedere."


Nella piazza c'erano diverse persone che stavano osservando un piccolo gruppo di ballerini improvvisati ballare su alcune canzoni. Ashton e Calum si fecero spazio tra la gente per osservare meglio quello spettacolo. 
 

***
 
"Perché rubi gli orologi, eh?", chiese l'acrobata alla bambina. "Perché devo mangiare", rispose lei.

Dopo essere scappate dal circo, la ragazza si era offerta di riportare la bambina nel luogo in cui viveva. In quel momento si trovavano su un furgoncino rosso - dove viveva la più grande. 

Ad un certo punto il furgoncino smise di funzionare, costringendo la più grande a scendere per controllare il guasto. 
 

"Che succede? Oh, no.", disse in un lamento Gemma, la ragazza. "Sembra si sia rotto il motore", disse con una punta di tristezza nella voce, rivolta verso la piccola.

Gemma alzò il cofano del furgoncino sventolando con una mano il fumo che ne fuoriusciva. 
Ruth, riconoscendo il luogo, decise di avviarsi alla ricerca del fratello, ignara che tutti la stessero cercando.

"Ruth, dov'eri finita?", domandò Liam arrivando davanti alla più piccola. 
La bambina non fece in tempo a dire un piccolo e appena udibile "Uh, uhm", che subito arrivò Taylor. 

"Ehi, dove eri finita mocciosa?! Andate a lavorare, forza!", disse.


"Ruth, per favore... Dov'è andata la bambina?", chiese Gemma a nessuno in particolare scendendo dalla grande ruota del furgoncino rosso. 

"Ruth, dove sei?". Gemma stava cercando Ruth dentro al furgoncino, quando si voltò e la vide. Mise le mani sui fianchi e "Però, è piccola, ma non perde tempo", disse a nessuno, guardando la bambina che era tornata di nuovo a rubare.


***


"Ti stai divertendo figliolo?", chiese Ash. "Si, hai una monetina? La voglio dare ai suonatori", disse Cal. "Ahh, questo è mio figlio", continuò Ash.

 
***


"Brava, complimenti. Ora mi dai quel portafogli e lo rendiamo al proprietario", disse Gemma in modo severo a Ruth.


"Dov'è il mio portafogli?! Mi hanno rubato il portafogli! Chi mi ha preso il portafogli? E' sparito" urlò Ash quando si accorse di non riuscire a trovarlo. 

"Anche a me", disse un uomo lì vicino.
"Come, l'hanno rubato anche a lei?", chiese Ash.
"Si, hanno rubato anche il mio", aggiunse l'uomo. 


"Allora? Ti sembra bello?", continuò Gemma.
"Non devi rubare", disse ancora mentre alzava lo sguardo. Il tono della sua voce andò piano piano ad abbassarsi quando incontrò degli occhi che la stavano guardando. 

Gemma continuava a guardare quegli occhi e piano piano la sua bocca si alzò in un sorriso. Il ragazzo guardò la ragazza, sorridendo di rimando facendo scorrere il suo sguardo su di lei. Quando però scese alla sua mano, il sorriso del ragazzo sparì. "Quello è il mio portafogli", disse indicando la mano di Gemma. 
La ragazza si risvegliò dallo shock iniziale che aveva avuto nel fissare il ragazzo e si guardò la mano. 
Da dietro Ashton sbucò fuori Taylor che si mise ad urlare "Ecco, è lei la ladra! Prendiamola!"

"Non l'ho rubato, non l'ho rubato", urlò Gemma dispiaciuta per l'equivoco prima di scappare. 

Nella piazza cominciarono ad urlare tutti quanti le parole di Taylor "E' lei la ladra, prendiamola!", così come i veri ladri, per dare una pista sbagliata alla gente e poter scappare, mentre Ashton si caricò Calum sulle braccia correndo verso la ragazza che stava scappando. 

La ragazza corse fino a rifugiarsi dietro ad un furgoncino e all'improvvisò capitò una cosa strana.
Lo sguardo di Gemma si posò su un'insegna. Un'insegna che le era molto familiare, così si guardò il braccialetto che portava al braccio e, con grande stupore scoprì che erano uguali. Non fece in tempo a porsi nemmeno le domande basilari, come che senso potesse avere, che la voce di Ash risuonò nell'aria. "Presto Cal, corri."

Il ragazzo che aveva seguito la ragazza si fermò davanti al furgoncino, sul quale si era nascosta Gemma dopo aver sentito le urla di Ash.

"Dov'è finita?", chiese a nessuno in particolare. "Ti ho fatto correre troppo? Sei stanco?, disse poi rivolgendosi al figlio. "No, rastrelliamo la zona", rispose Cal.

"Nono, lascia stare. Va bene così. Aveva fame, quegli spiccioli le servono per mangiare."
"La mamma l'avrebbe presa", disse il più piccolo al padre.
"Amore, ascoltami. La mamma non c'è. Ora sei con me", "Se non c'è è soltanto per colpa tua perché tu l'hai abbandonata", urlò Cal ad Ash. 

"Calum! Figliolo", urlò Ashton correndo dietro al figlio. 


"Figlio?", disse incredula Gemma che aveva ascoltato tutto quando da dentro il furgoncino. "Mh, ma che bel padre.. No, ma che dico. No, Gemma basta, lascia perdere. Non cambi proprio mai."
 
***
 
"Gemma, ma in che altro guaio ti sei messa?", disse tra sé la ragazza che si trovava ancora dentro il furgoncino. "Come faccio ad uscire di qui adesso?".

Gemma si guardò un po' intorno, fino a che il suo sguardo non cadde su un vestito rosa attaccato ad un gancio. Insieme al vestito c'era una maschera. Inutile dire che aveva appena avuto un idea su come sarebbe uscita di lì.
 
***

"E tutto quello che siete stati capaci di rubare?", domandò Taylor. 

La donna si trovava a sedere a capotavola di un lungo tavolo e stava facendo il resoconto di cosa avessero rubato i suoi ragazzi. 

"Bene, con le spese, e con ciò che ha fatto Ruth, vi rimane praticamente.. nulla", disse la donna ridendo.

"Ma noi-", disse un ragazzo moro prima che Taylor lo interrompesse di nuovo, in modo molto arrabbiato. "Ma voi niente. Non si discute. Basta."

La porta della cucina si aprì e, mentre Louis entrò, Taylor obbligò i ragazzi a non dire niente di tutto ciò con un "Silenzio!".

Louis entrò e si fermò ad osservare un'enorme torta che era posizionata davanti la porta della cucina. 

Taylor si rivolse poi a Louis. "Ehi, tu, ultimo arrivato. Vieni qua. Voglio che cucini una frittata con gli avanzi del pranzo."

"Ma io non so cucinare", rispose Louis. "Questo lo so bene, ma imparerai", aggiunse Taylor prendendo Louis dietro al collo e portandolo davanti ai fornelli. 

"Per prima cosa, sbatti queste uova", spiegò la donna facendo vedere le uova al ragazzo.

"Taylor, aiutami ti ricordi quella cipria che abbiamo comprato a Ibiza? Beh, mi si appiccica sulla pelle, è pessima, mi sono ridotta un'orrore", disse piagnucolando una ragazza appena entrata in cucina e rivolgendosi a Taylor che rispose subito dopo con un "va bene, andiamo a vedere questa cipria, ti aiuterò. Andiamo".

Prima di uscire dalla stanza, la ragazza si fermò e si rivolse ai ragazzi. "E voi, ragazzi vi avverto. Non tramate nulla perché vi leggo tutto negli occhi. Sono paziente e dolce con voi, ma se vi azzardate a rovinare la mia festa, saprò come ricompensarvi. Avete sentito?", disse in modo minaccioso Selena.

I ragazzi annuirono e dopo una breve risata, Selena si girò verso Louis - che era ancora dietro a capire come fare una frittata. 

"E il nuovo ospite dell'hotel. Mi hai sentito?"
Louis non si accorse nemmeno della ragazza che stava parlando con lui. "Ehm, ripeto. Il nuovo ospite sembra un po' sordo." Selena continuò e vedendo che il ragazzo non le dava retta, lo prese per i capelli strattonandolo. "Mi hai sentito, eh?! Vuoi rispondere?!"

Il volto di Louis si fece serio e con calma, ma con la rabbia che cresceva dentro di lui, rispose. "Non. Amo. Essere. Toccato."

Detto ciò, prese le uova in mano, si girò e le gettò sul seno di Selena rompendole. La ragazza rimase senza fiato e dopo poco mollo uno schiaffo sul viso di Louis. 
Il ragazzo, che non si faceva mettere i piedi in testa da Selena e, fregandosene se fosse una ragazza o meno, si girò tirandole un pugno in viso buttandola a terra.

"L'hai stesa", disse Liam a bocca aperta.

Louis si guardò il pugno con una faccia compiaciuta, rigirandoselo davanti a sé.

"E ora che facciamo?", chiese Ernie impaurito. 
 
***

"Da che parte vai ragazza? Fermati", disse Robin alla ragazza in costume appena scesa dal furgoncino. "Dov'è il tuo cavaliere? Ci ho messo giorni per preparare tutto questo e tu provi a tagliare la corda", aggiunse. "Perché ti sei messa quelle lenti di color verde? Ti stanno malissimo. Il tuo colore naturale va più che bene. Perché non rispondi?"

La ragazza fece dei versi con la bocca, non rispondendo. Allora Robin continuò. "Che ti prende? Beh, andiamo. Andiamo."
 
***


"Io sono stanco", disse Ash.
"Essere stanco?", replicò Mogli confuso.
"Si, sono stanco di Selena. Non sto bene, sono sempre un po' depresso, mi sento fuori posto, non sono me stesso", rispose Ash.

I due si trovavano alla festa in maschera, organizzata per pubblicare la relazione tra Ash e Selena. e stavano camminando parlando del rapporto di quest'ultimi.

"E cosa fare? Tu volere lasciare?", chiese incuriosito Mogli.
"Non così su due piedi, però devo mollarla. Devi aiutarmi, non so che fare", supplicò Ash.

"SELENA! SELENA!" Mogli urlò alla ricerca di ottenere l'attenzione, quando il ragazzo lo bloccò. "Si, Mogli, ma non così. Non qui. Fai piano."

"Il buffet non mi piace, perché non ce ne andiamo, papà?", chiese Calum al padre strattonandolo per la lunga giacca che indossava per la festa. 

Ashton sembrò pensarci un po' su, quando "ok, andiamo, andiamo" disse.

Stavano per avviarsi fuori, quando una musica riempì l'intera stanza e Ash si imbambolò quando Robin annunciò "La Signorina Selena Edward Styles."

Ash si girò lentamente guardando la ragazza e suo fratello Robin scendere le scale. Indossava un vestito rosa lungo ed una maschera del medesimo colore. Aveva dei capelli lunghissimi che arrivavano fino al fondoschiena ed erano mossi. Era bellissima e di questo se ne accorse anche Ash che mormorò un "wow" senza fiato.

Vayamos lejos mi amor
lejos de ac
á
mis ojos pueden llevarnos

hacia otra realidad 

Quando i due si guardarono per la prima volta, occhi negli occhi, tutto intorno sembrava congelato. Sembrava che quella stanza fosse appena stata invasa da un senso eterno di pace. I due continuavano a fissarsi negli occhi. "Sei meravigliosa", sussurrò Ash a un passo da lei, prendendola per i fianchi. 

"Viva i futuri sposi", gridò Robin mentre tutti cominciarono a battere le mani.
 
que sea un mundo mejor
y la verdad no sea triste
te juro que existe
existe ese lugar

 
***
 
"Con la maschera sembra buona", disse Liam. "No, è la mia amica", aggiunse Ruth felice. 
"La ballerina?!", domandarono insieme Ernest e Liam mentre Ruth annuiva.
 
***
La coppia stava ancora ballando nell'ingresso della grande abitazione di Robin. "Voglio vedere meglio i tuoi occhi", disse Ash. "Sono incantevoli. Mai visto nulla di più bello."

Il ragazzo era ancora vicino alla ragazza mascherata, le accarezzava il viso e, quando cercò di toglierle la maschera, la ragazza si allontanò da lui, cercando di scappare. 

Mogli si avvicinò a Ash "noi fuggire? Volere ancora lasciarla?", gli chiese. "Nono, assolutamente. Non se ne parla. Non posso tirarmi indietro, Mogli. Io sono pazzamente innamorato di quegli occhi", spiegò.

"INNAMORATO?!", urlò Mogli prima che Ash lo tirò a sé per zittirlo. "Shh, shh. Scordati quello che ti ho detto. Non so che mi è preso, mi ha guardato e mi ha rapito. Non avrei mai creduto.. sono innamorato di quella donna. E' splendida. Io amo quella donna."








_______
Nota dell'autrice:
Okay. Bene. E' la prima cosa che scrivo, anche se in realtà non è completamente uscita dalla mia testa, ci tenevo particolarmente a questo. Adattare una delle storie più belle di sempre (a parere mio), a due persone che amo da morire. Io penso che l'amore che c'è tra Mar e Thiago dei Teen Angels (telenovelas argentina da cui sto prendendo completamente la storia adattandola al meglio per i Larry), siano una delle storie d'amore più belle di sempre (anche se facente parte di una telenovelas). Così come i Larry. 
Se siete arrivati fin qui, e non conoscete in assoluto modo i Teen Angels, vi consiglio vivamente di guardarla. A me ha insegnato un sacco. Mi ha insegnato a credere nei sogni, a essere forte e resistere e che dopo ogni tempesta il sole c'è sempre. Penso sia una delle telenovelas più educative di sempre e le storie d'amore tra i protagonisti sono fantastiche (Thiaguella a vita). 

Per chi non lo sapesse, due dei protagonisti di questa telenovelas, ovvero Mar e Thiago, alias Lali Esposito e Peter Lanzani, sono stati fidanzati anche nella realtà (Laliter a vita), e sono sicura che il loro era un vero e grande amore. Così come sono sicura che lo è quello dei Larry (non vi ho portato fin qui per obbligarvi a credere nei Larry, lol).

L'idea di unire questi due grandi amori mi è venuta oggi, 13 luglio 2015 e ci ho provato. Ho detto: perché no? E' un modo per far conoscere questo splendore di telenovelas attraverso la coppia (o no) del momento.

Vi ricordo che è la prima che sto scrivendo e dato che la prendo da una telenovelas, devo inventarmi tutto quello che non è dialogo e, siccome non sono molto capace, se c'è qualcosa che non vi torna, che vorreste che aggiungessi, insomma potete dirmelo. Accetto qualsiasi critica. 
Dico anche che almeno per due o tre capitoli farò scriverò esattamente quello che dicono (più o meno) perché sono i capitoli in cui si capisce i personaggi ecc.. andando avanti però cercherò di fare di testa mia sempre di più.

Spero che l'idea vi piaccia e non so, accetto qualsiasi critica. Metterò la storia anche su wattpad (se il sito non lo cancella) qui e per qualsiasi cosa potrete scrivermi su ask o su twitter.

Per qualsiasi domanda, informazione, critica, recensione ecc.. non esitate a chiedermi.

p.s. Harry apparirà direttamente nel prossimo capitolo e, dato che ogni episodio dura 50 minuti circa, ciascun episodio lo dividerò in due capitoli.
p.s.s. Negli episodi ci sono spesso voci fuori campo che dicono cose molto interessanti, le metterò in corsivo.
p.s.s.s Se qualcuno vuole aiutarmi con i banner, con la copertina, ecc... può benissimo farlo.
 
 
   
 
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