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Autore: byakko    25/02/2005    2 recensioni
Ginny Weasley ad Hogworts: nuovi pensieri, nuovi amici, nuove storie, nuove missioni...
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo da voi con la mia ultima schifez……fanfiction

 

Eccomi di nuovo da voi con la mia ultima schifez……fanfiction. Nata come al solito in un momento di pazzia è una nuova forma di storia che sto sperimentando, quindi cercate di essere pazienti, per favore ^__^. Comunque tutto ciò si nota più avanti.

 

Il nuovo personaggio che viene proposto è un mio probabile io Serpeverde, creato dalla mia mente malata e quindi pregherei ai lettori di non riprodurlo nelle proprie ff. Grazie.

 

I primi due capitoli sono di introduzione ai successivi, quindi poi non vi meravigliate dei possibili futuri sbalzi temporali, ma senza di questi non sapevo come continuare la storia.

 

Adesso basta con tutte queste quisquiglie se non vi addormentate subito….buona lettura, Byakko.

 

 

 

 

- MISSIONE: SERPENTI E GRIFONI -

 

 

Capitolo 1:

Una diversa via

 

Il suo primo anno ad Hogwarts, la magnificenza d i quel castello, l’entusiasmo di imparare e scoprire, il futuro e la sua vita che da quel momento stava iniziando.

 

Forse sarebbe finalmente riuscita ad aver una sua vita? Lei si sentiva diversa dalla sua famiglia, anche se l’aspetto non poteva che riportarla ad essa: occhi azzurri e capelli rossi. Una Weasley insomma, la più piccola per l’esattezza con ben sei fratelli avanti a lei.

Non ne poteva più di loro da ormai troppo tempo.

Lei non era come loro la volevano: non era timida, non era insicura, non era da proteggere.

Desiderava la sua libertà, a qualunque costo. Voleva smettere di fingere per qualcuno che non la poteva capire o forse che non voleva farlo.

 

- - -   - - -   - - -

 

La Sala Grande era incredibilmente meravigliosa agli occhi di chi poteva ammirarla per la prima volta. Si sentiva così piccola ed insignificante di fronte ad essa, anche se ormai era abituata a quella sensazione.

 

Finalmente era giunto il suo momento nel quale si sarebbe deciso il suo destino pei gli anni avvenire: il Cappello Parlante.

Tutti i suoi fratelli erano stati assegnati a Grifondoro, tutti sempre perfetti, tutti. E lei? Non era molto sicura della fine che avrebbe fatto, ma in fondo desiderava solo andare avanti.

 

Quando fu chiamata per lo smistamento camminò verso il cappello senza paura, senza dubbi, decisa e fiera, essendo solo se stessa. Si sedette tranquillamente sullo sgabello ed esso le venne posato sulla testa.

 

- Dunque, un altro Weasley a quanto pare, ma finalmente una bella ragazza -

 

- La ringrazio per il complimento -

 

- E’ solo la verità. Però con te è tutto diverso. Vedo un animo ribelle, libero, circondato da ostacoli. Desideri essere semplicemente te stessa, non importa il luogo o la compagnia. Questi sono tutti bei pensieri che ti fanno onore. Ho deciso, la tua casa di appartenenza sarà…SERPEVERDE. Abbi fiducia e continua sempre il tuo viaggio -

 

- Lo terrò a mente -

 

Si alzò dirigendosi poi verso la sua tavolata, accompagnata dai commenti dei presenti, ovviamente stupiti del responso del cappello. Ron la fermò mentre passava affianco a lui, perplesso e preoccupato per la sorte della sorella.

 

- Ginny, se vuoi possiamo chiedere a Silente di cambiarti di casa -

 

- Non è rilevante. Un nome non cambia una persona, io sarò sempre ciò che voglio essere. Sai, forse questo era l’unico modo per liberarmi della vostra ombra -

 

- Cosa vuoi dire? Tu fai parte della nostra famiglia - sbottò quasi adirato

 

- E’ vero ma prima di tutto io sono solo Virginia, un individuo che vuole rimanere tale -

 

Ron conosceva la testardaggine che a volte mostrava sua sorella e decise che per il momento era meglio non ribattere. Le avrebbe parlato dopo con più calma tentando di farla rinsavire. In più non riusciva a capire quella conversazione. Già da un po’ di tempo era strana.

 

Intanto lei era fiera del suo discorso e la casa non la preoccupava, anche se sapeva che avrebbe avuto parecchi problemi iniziali, o forse si sbagliava…

 

- Complimenti Weasley, bel discorso - fece la voce con fare piuttosto arrogante

 

Conosceva quel ragazzo e no le piaceva il sorriso cattivo che le stava riservando. Avrebbe voluto prenderlo a schiaffi ma decise che era meglio trattenersi, almeno per i suoi primi giorni di scuola.

 

- Malfoy, giusto? Mio fratello mi ha parlato molto bene di te -

 

- Che gentile, ne sono lusingato. Piccola Weasley, lo sai vero che la vita qui non ti sarà facile -

 

- Non mi importa e gradirei essere chiamata per nome. Ora, se non vi dispiace, andrei finalmente a sedermi -

 

Non sentendo risposta si diresse verso il fondo della tavolata dove un ragazzo moro con gli occhi azzurri, molto simili a quelli di Malfoy, le aveva fatto segno di sedersi vicino a lui. Per niente intimidita accettò prontamente. Aveva uno sguardo piuttosto serafico e sorrideva beato. Si chiese cosa avese da ridere ma non gli diede molta importanza.

 

- Ciao, sono Blaise Zabini, del secondo anno -

 

- Virginia Weasley, come mai così socievole? -

 

- Sono rimasto colpito dalle tue parole e devo dire che hai un bel modo di pensare. Forse anche Draco la pensa come me. Non è veramente cattivo, più che altro si diverte a esserlo -

 

- Capisco ma non ho intenzione di diventare il suo nuovo intrattenimento -

 

- Non preoccuparti, ti salvo io - disse ridendo - Draco ascolta spesso ciò che penso a riguardo di molte cose -

 

- , allora grazie -

 

 

Poco dopo di lei fu smistata un’altra ragazza a Serpeverde che si mise subito seduta vicino a lei, sorridendole. Non era molto alta ma piuttosto carina: aveva dei bellissimi capelli lunghi e mossi, neri come una notte senza luna e stelle, e due occhi di un intenso brillante verde smeraldo, che sembravano penetrarti con lo sguardo e leggerti dentro.

 

- Posso sedermi vicino a te? -

 

- Certo. Piacere, io sono Virginia Weasley - porgendole una mano

 

- Aede Drow, felice di conoscerti - ricambiando la stretta - Sai, ho sentito cosa hai detto a tuo fratello e mi è piaciuto. Vuoi farti rispettare e proteggere te stessa. È una bella cosa e ci credo anch’io. Ho avuto i tuoi stessi problemi e mi trovi perfettamente d’accordo. Spero vorrai essere mia amica -

 

- Lo sono già. Incredibile, sono qui solo da cinque minuti e ho già conosciuto due splendide persone -

 

Era felice. Quella strada non sembrava così terribile come poteva apparire ed era in buona compagnia.  Blaise e Aede si dimostrarono ottimi amici, anche se li conosceva da poche settimane, ma lo percepiva.

 

- - -   - - -    - - -

 

Ron, non lo sopportava più. Ancor non aveva accettato il fatto che lei fosse entrata a Serpeverde e spesso si trovavano a litigare, anche se continuava a ribadire che non poteva importargliene di meno del fatto che a lui ciò non andasse bene.

 

Aede spesso rimaneva con l’amica per farle da sostegno ed impedirle di fare qualche sciocchezza. Quello che le stava accadendo sapeva di stupido e superficiale. Forse era meglio mettere in chiaro due cose con il fratellino mentre la rossa sbolliva la rabbia.

 

- Chiedo scusa…Ron giusto? -

 

- Sì, cosa vuoi? -

 

- Aiutare la mia amica suppongo. Vorrei farti una domanda: preferisci tua sorella felice o infelice? -

 

- Felice ovviamente, che domanda stupida -

 

- Appunto, non pensi che potrebbe essere felice così? -

 

- Non penso proprio dato che si trova a Serpeversde -

 

- Ma lei ti ha mai detto il contrario? In fondo è già più di un mese che continui con questa storia. Stai diventando tu un motivo di tristezza per Ginny -

 

Ron non le rispose dato che non sapeva realmente cosa risponderle. Non aveva mai guardato la questione da quella prospettiva ed ora si dava mentalmente dello stupido, anche se non era ancora del tutto convinto.

 

- Vedi - continuò la serpeverde - tu non sei Virginia, non puoi sapere cosa prova o non prova. Lei vuole solo non avere imposizioni. Anche se è in una casa diversa rimane pur sempre tua sorella. Non farla soffrire per il tuo stupido senso di protezione, avresti solo da perderci. Prima di giudicare le persone impara a conoscerle -

 

Non avendo più nulla da aggiungere ed essendo sicura di essere stata abbastanza soddisfacente se ne andò raggiungendo l’amica che la stava aspettando più avanti, lasciando Ron piuttosto pensieroso a riflettere su quello che gli era stato detto.

 

Dopo quella discussione il grifondoro decise di parlare civilmente con la sorella per valutare tutti i punti del contesto in cui si trovava. Infine si convinse a lasciare più spazio alla sorellina, che ora aveva ripreso a trattarlo normalmente.

 

Così Aede dovette subirsi gli innumerevoli ringraziamenti da parte dell’amica che non la smetteva più da tipo un’ora circa.

 

- Aede, grazie, grazie, GRAZIE -

 

- Ho capito, adesso basta che non ti sopporto più -

 

- Ho capito, hai ragione tu -

 

- Tsk, come sempre -

 

Si guardarono un attimo e scoppiarono a ridere.

 

 

- - - CONTINUA - - - >

  
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