FUOCO
Ora incomincian le dolenti note
A farmisi sentire; or son venuto
Lą dove molto pianto mi percuote.
Siamo giunti, Signori,
Nella terra dei Feaci,
E tutto era cenere
Attorno ai sepolcri distrutti di Alcinoo e di Arete.1
Abbiamo attraversato la Cittą del Sole,
E le sue lunghe mura dipinte:
Le fiamme vi hanno arso il nostro cuore squarciato.
E peregrinammo sino a templi e cattedrali,
Sino ad altari e recinti sacri,
Ma quali reliquie vi trovammo,
Se non ossa e libagioni di sangue?
E poi chissą che vi disse la fanciulla
Seduta alla finestra della stanza 13
Nel grattacielo di New York,
Che leggeva storie damore
Tra le lacrime amare di un destino infelice,
Di libertą sussurrava qualcuno−
Mentre il nostro cuore squarciato
Si tinge di inchiostro
Bruciando
Si spegnerą
Con un po di pazienza.
Bruciando
O Signore, tu mi cogli
Signore, tu mi cogli
Bruciando
A farmisi sentire; or son venuto
Lą dove molto pianto mi percuote.
Siamo giunti, Signori,
Nella terra dei Feaci,
E tutto era cenere
Attorno ai sepolcri distrutti di Alcinoo e di Arete.1
Abbiamo attraversato la Cittą del Sole,
E le sue lunghe mura dipinte:
Le fiamme vi hanno arso il nostro cuore squarciato.
E peregrinammo sino a templi e cattedrali,
Sino ad altari e recinti sacri,
Ma quali reliquie vi trovammo,
Se non ossa e libagioni di sangue?
E poi chissą che vi disse la fanciulla
Seduta alla finestra della stanza 13
Nel grattacielo di New York,
Che leggeva storie damore
Tra le lacrime amare di un destino infelice,
Di libertą sussurrava qualcuno−
Mentre il nostro cuore squarciato
Si tinge di inchiostro
Bruciando
Si spegnerą
Con un po di pazienza.
Bruciando
O Signore, tu mi cogli
Signore, tu mi cogli
Bruciando
Il poeta spiega:
"Alcinoo e Arete nella tradizione omerica sono i due sovrani che regnano nella felice terra dei Feaci. Aiutarono Odisseo a tornare a Itaca".