Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Ancient_Mariner    13/07/2015    2 recensioni
E peregrinammo sino a templi e cattedrali,
Sino ad altari e recinti sacri,
Ma quali reliquie vi trovammo,
Se non ossa e libagioni di sangue?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



FUOCO





 
Ora incomincian le dolenti note
A farmisi sentire; or son venuto
Lą dove molto pianto mi percuote.

Siamo giunti, Signori,
Nella terra dei Feaci,
E tutto era cenere
Attorno ai sepolcri distrutti di Alcinoo e di Arete.1
Abbiamo attraversato la Cittą del Sole,
E le sue lunghe mura dipinte:
Le fiamme vi hanno arso il nostro cuore squarciato.
E peregrinammo sino a templi e cattedrali,
Sino ad altari e recinti sacri,
Ma quali reliquie vi trovammo,
Se non ossa e libagioni di sangue?
E poi chissą che vi disse la fanciulla 
Seduta alla finestra della stanza 13
Nel grattacielo di New York,
Che leggeva storie d’amore
Tra le lacrime amare di un destino infelice,
Di libertą –sussurrava qualcuno−
Mentre il nostro cuore squarciato
Si tinge di inchiostro
Bruciando
Si spegnerą
Con un po’ di pazienza.
Bruciando
O Signore, tu mi cogli
Signore, tu mi cogli
Bruciando


 




Il poeta spiega:

"Alcinoo e Arete nella tradizione omerica sono i due sovrani che regnano nella felice terra dei Feaci. Aiutarono Odisseo a tornare a Itaca".
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Ancient_Mariner