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Autore: Eisen im Blut    13/07/2015    2 recensioni
Scritta per l'evento "The power of music" creato su Facebook il 4 luglio 2015.
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Accompagnati da una canzone, a vostra scelta tra quelle proposte, e da un'immagine lasciatevi trasportare e scrivete una possibile headcanon oppure uno scritto riguardante un momento particolare della vita del vostro personaggio.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Austria/Roderich Edelstein, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Autore : Eisen im Blunt
Titolo : A forgoszél a valtozas || Il turbine del cambiamento 

Fandom : Axis Power Hetalia
Personaggi : Austria/ Roderich Edelstein, Ungheria/ Elizabeta Hedervary
Pair : AusHun
Genere : Angst, Introspettivo, Malinconico 
Dedica : Alla mia favolosa partner di roleplay ( Roderich ) con la quale abbiamo finalmente iniziato a giocare questa favolosa coppia <3 



 

Per l'evento:

❖ The power of the music ❖

 

ℐmmagine:

 

ℳusic:

https://www.youtube.com/watch?v=so6ExplQlaY

 

❋ ❋ ❋

 

Il sole illuminava fiocamente, attraverso le tende, la loro stanza, dove ormai da anni condividevano lo stesso letto e le stesse notti, e giocava con i suoi capelli scuri ravvivandoli e rivelandone le piů tonalitŕ che contenevano. Marrone scuro, marrone cioccolato -Lo stesso che lui adora mangiare nella loro cucina-, marrone nocciola, marrone castagna -Le stesse che lei raccoglie in ottobre nel loro giardino-. Il vento muove dolcemente le foglie degli alberi in delicati fruscii e le loro tende contro i vetri aperti, gli stessi che lei aveva aperto in cerca della frescura di quella notte, e scuoteva lentamente alcune delle sue ciocche chiare scompostamente adagiate sulla coperta e sul cuscino ancora impregnato di sonno.

 

Il verde dei suoi occhi aperti sul viso ancora addormentato di suo marito.

 

Si era svegliata presto quella mattina colta da un'inquietudine ogni volta nuova per lei e che da molti anni non sentiva piů crescerle dentro come un tarlo che gli divorava in piccoli pezzi il cuore senza lasciargli una via di fuga. Un presentimento che ormai le nazioni piů vecchie dentro di se sanno riconoscere fin troppo bene e che in parte temono piů di qualsiasi cosa. Il vento incerto del cambiamento e della rivolta che ha sempre segnato gli eventi piů grandi e catastrofici che si sono verificati nelle loro lunghe vite.

 

Il suo respiro sulla sua pelle ancora calda di sonno e contro il suo petto in cerca di protezione.

 

Un leggero sussulto prima di raccogliere tutto il suo coraggio e darsi mentalmente della sciocca per queste sue infondate paure che la tengono sveglia e non la lasciano guardare il viso dell'uomo che ama di piů al mondo con tranquillitŕ. Ha paura di questo vento l'ungherese perché ha giŕ avuto modo di vedere come dopo il suo passaggio quello che rimane č un cumulo di rovine distrutte e non vuole vedere anche il suo matrimonio cosě. Il loro matrimonio ed il loro amore forte di tutti quegli anni trascorsi l'uno accanto all'altra. Ogni tanto ripensa con tenerezza al giorno in cui la sua vita č dovuta cambiare cosě drasticamente. A quella mattina, dove seduti a tavola ed ancora pregni di sonno, il suo sovrano gli ha detto quello che sarebbe stato il suo futuro e che avrebbe dovuto sposare Roderich per il bene della loro nazione.

 

Assapora silenziosamente il profumo dolce e legnoso che ha imparato ad amare e che ora gli ricorda, assieme all'odore dei tulipani, la propria casa.

 

Si scosta dal corpo la coperta, ormai troppo stretta per la ragazza, e si alza silenziosamente dal loro letto per consumare quei pochi passi che la distanziano dalla finestra dalla quale sa bene che potrŕ vedere uno scorcio del loro giardino e della strada per poi alzare lo sguardo sui profili delle case austriache ancora immerse nell'ombra e le poche delineate dal chiarore dell'alba. Il nitrire inaspettato di cavalli attira la sua attenzione e la fa sporgere di piů oltre quelle tende che la celavano alla vista per rivelargli la presenza di un gruppo di uomini dello stato e di quella che č la bandiera ungherese.

 

Un brivido prima di venire avvolta in quel turbine di cambiamenti che gli faceva paura e che segnň per sempre la fine del suo matrimonio.

 

❋ ❋ ❋

 

Prima era stata costretta a sposarsi per il bene della sua nazione, nonostante quello che la legasse all'austriaco fosse solo ancora del semplice affetto, ed poi era stata costretta a divorziare per il bene della sua nazione, nonostante amasse profondamente suo marito e nel corso degli anni il loro rapporto non fu tutto "rose e fiori".  Com'č ironica la vita e sopratutto la loro. Delle nazioni immutabili allo trascorrere del tempo e prigioniere di quelle che erano le decisioni di chi le governava, ma capaci al contempo di provare dei sentimenti esattamente come le persone che le formavano e quindi di rompersi sotto il peso del dolore. Libere di vivere per sempre ma ben consce che la loro č solo un esistenza a metŕ e che devono sempre vivere con un coltello dietro la schiena pronto ad essere puntato persino contro quello che solo fino al giorno prima era il proprio amante.

 

❋ ❋ ❋

 

Il sole, ben presente nella stanza ed ignaro messaggero della fine, illuminava i loro mobili e le ampie gonne del vestito verde giada che aveva lentamente indossato l'ungherese, ora seduta sul bordo del letto, in attesa che giungesse l'ora di alzarsi e con il suo arrivo quello dei messaggeri austriaci. Si gira nuovamente verso l'uomo al suo fianco, con gli occhi sul suo viso e le mani strette in grembo, semplicemente guardandolo e cercando di ricordarselo esattamente com'č in questo momento. I suoi capelli scomposti dal sonno, la sua pelle chiara ancora calda che rabbrividisce appena per i refoli di vento, i raggi di sole che s'impigliano tra le sue ciglia ancora chiuse, il suo petto che si alza ed abbassa rilassato e le morbide labbra appena increspate. Una lacrima fino ad allora imprigionata tra le palpebre di lei e trattenuta dalle sue lunghe ciglia scappa da quell'illusoria prigione per scendere traditrice lungo la sua guancia rivelando i suoi veri sentimenti e richiamare anche tutte le altre.

 

Il suono impercettibile di un cuore che si spezza lentamente e che viene travolto.

 

Non riesce a fermare quelle lacrime che copiose gli rigano le guance, lente ed amare, nonostante cerchi di aprire le labbra in un piccolo sorriso dei suoi, che dalla sua sola ombra poi rivelano tutta la sua gioia e voglia di vivere. Caldi e veri come quelli che ha imparato a riconoscere sulle labbra di suo marito. Non riesce a sorridere quella mattina quando vede tutta la sua vita cadere come un castello di carte, ma non vuole neanche piegarsi al corso degli eventi e piangere in quanto una guerriera da sempre.

Si piega su di lui baciandogli dolcemente la guancia mentre ancora qualche lacrima rotola via dalle sue ciglia, inumidendo la pelle dell'amato, per poi chiudere gli occhi finché non li sente sufficientemente aridi e gli sussurra parole all'orecchio. Parole che si perdono probabilmente prima di arrivare al destinatario e che sono solamente l'ultimo lamento di una donna che ha tentato di essere per quei pochi anni libera e felice di vivere il suo matrimonio. Delle parole che gli sembrano solo l'eco di un ricordo di quello che era e che si perdono sotto il peso e la responsabilitŕ dei loro ruoli.

 

⊰ Viszlát szerelmem ⊱

 

❋ ❋ ❋

 

⊰ Addio amore mio ⊱



Spazio invisibile dell'autrice :
Buona sera a tutti !
Eisen im Blunt, la sottoscritta, dopo molti mesi d'assenza dovuti ad una luuunga serie di problemi che non sto qui ad elencarvi -Tra cui la sua tanto sospirata LAUREA- ritorna nel mondo dei folli scrittori di fanfic con qualcosina senza troppe pretese di una coppia che personalmente adora per l'evento sopracitato, quindi ringrazio chiunque leggerŕ e magari lascerŕ una piccola recensione. 
  
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