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Autore: Mirin    14/07/2015    3 recensioni
Prima raccolta NaruSaku della Ladie dai generi variabili, aggiornamenti in base all'ispirazione, in onore dello spirito di solidarietà tra fandom ormai tristemente crack, ma sempre splendidi. Non mi linciate, io ci provo, ditemi voi se sono capace! ♥
dalla prima storia
La testa, le ossa, il cuore, la gola, tutto bruciava e moriva tra fiamme ghiacciate come l’alito irrespirabile di un drago delle nevi. Mani di nebbia gli afferravano il viso, labbra di vento gridavano senza voce il suo nome, “Naruto”, ancora una volta, “Naruto”.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Cadi qui, nelle mie braccia.
Cadi qui e ti prometto non ti farà male
che il dolore non è altro che un bene sottratto
un bene mancato
[Icaro e il sole ghignante - LadieBlue]


Naruto boccheggiava, i polmoni pieni d’acqua gelida che pareva scorrergli nelle vene per quanto freddo sentiva. La testa, le ossa, il cuore, la gola, tutto bruciava e moriva tra fiamme ghiacciate come l’alito irrespirabile di un drago delle nevi. Mani di nebbia gli afferravano il viso, labbra di vento gridavano senza voce il suo nome, “Naruto”, ancora una volta, “Naruto”.
Il vento avrebbe dovuto far divampare la fiamma, bruciarla fino a consumarlo o soffocarla per sempre, eppure ancora tutto si reggeva in bilico sulla corda tesa dell’esistere e cessare, non c’era altro in lui che non desiderasse spegnere il fuoco o sciogliere quel mortale involucro di ghiaccio che lo portava a fondo, tanto a fondo da riuscire a vedere la propria anima.
“NARUTO!”

Erano stati i dieci minuti più terrificanti dell’intera vita di Sakura Haruno.
Naruto stava affogando nel jutsu nemico fino a quando Kakashi-sensei non era riuscito a liberarlo, sgozzando il ninja del villaggio vicino con un fluido movimento del polso, la lama aveva cantato dentro la carne tenera della gola, un fiotto di sangue bollente aveva macchiato i vestiti arancioni di Naruto, lo stesso sangue che ora giaceva inerte e gelido sulle mani tremanti della bambina. La testa bionda dell’Uzumaki era poggiata sul suo avambraccio, la sua mano sinistra era poggiata sul petto del ragazzo, dentro il quale il muscolo cardiaco ancora batteva debole, agitandosi e facendo il diavolo a quattro contro la morte infame che avanzava nelle sue membra.
I genin sono carne da macello. I genin non sopravvivono. I genin sono pedine sulla scacchiera dei giochi di guerra dei Damiyo.
“Naruto…” lacrime cadevano dagli occhi di vetro verde, verdi come le scaglie di un drago ferito a morte che vede avvicinarsi la sua fine ad ogni passo del cacciatore armato di lunga lancia. Non c’erano cacciatori né lunghe lance nei pressi di Sakura, ma la luce che abbandonava gli occhi di Naruto era come uno squillo di tromba verso la distruzione della propria anima.
“Torna qui, Naruto” supplicava la bimba con le mani insanguinate, tremando forte come quel cuore che si avvicinava verso il suo ultimo battito, “per piacere… non te ne andare…”
Ma se ne sarebbe andato, perché non c’erano motivi per restare. Non c’erano un padre né una madre, ma c’era un lavoro, c’era la morte, c’era il dolore, mancava il bene. Bene… quanto avrebbe voluto ci fosse il bene nel loro mondo. I ninja non hanno bisogno di bene, il bene non uccide. Il dolore lo fa, e Sakura era certa stesse per morire di dolore. Naruto non era fatto per morire. Nessuno di loro era fatto per morire, ma Naruto non poteva morire. Non lui. Quando aveva mai vissuto, Naruto? Lontano dai parenti, lontano dal cuore di tutti, lontano persino dalla ragazzina per la quale si era preso una cotta che aveva gli occhi solo per Sasuke-kun. Dov’era Sasuke? Nel folto della battaglia, assieme a Kakashi. Naruto era quello debole, loro erano quelli deboli. Ma bisogna essere forti per morire senza un suono.
“Naruto… non te ne andare…”

ladie’s a gentleman! (author’s corner)
Ma diciamo anche un po’ parecchio a caso, voi che ne dite? La Ladie che mi sbuca con una raccolta di Naruto NON SHIKAINO mi pare una cosa fuori dal comune, quando mai vi ricapita? Ma si sa, c’è feeling tra la Pathers e le Flies, non c’è nulla da fare… o probabilmente a me è sempre piaciuto il NaruSaku ma non l’ho mai saputo scrivere. PERCHÉ ORA NE SONO CAPACE, SISI, PROPRIO.
Un po’ di nonsense angst per iniziare questo nostro viaggetto insieme, spero vi sia piaciuta questa introspezione su un’acerba e giovanissima genin Sakura e sul nostro morente Naruto. Fatemi sapere cosa ne pensate, grazie mille, mi piacerebbe tanto un vostro parere!
Il titolo della raccolta, tra l’altro, è ispirato al colore della buccia della pesca, che è giallo/arancio (Naruto) con delle chiazze rosa/rossastre (Sakura). Ci arriveremo mai al nocciolo della nostra frutta? Tutto dipende da voi! <3
Come sempre, amore imperituro ai lettori e venerazione per i recensori!
Kiss,
la vostra vampiresca Ladie.
   
 
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