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Autore: Leccalecca    14/07/2015    3 recensioni
Un piccolo flash sulla storia di un insegnante e una studente.
Ben e Alex.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Abbandonando la sua postazione accanto all'ufficio del bidello, Ben proseguì lungo il corridoio e aprì piano la porta dello spogliatoio dei ragazzi.
Diede un rapido sguardo alle panche, controllando che nessuno avesse dimenticato nulla, poi entrò e si assicurò che nessuno fosse rimasto dentro nei bagni a fare chissà cosa.
Sistemò della carta che qualcuno aveva lasciato per terra, la buttò nel cestino ed uscì.
Si soffermò un attimo davanti alla porta dello spogliatoio femminile, chiedendosi se come professore avesse accesso pure qui.
Avrebbe dovuto bussare, per sicurezza? Insomma, non voleva di certo essere preso per un guardone o offendere qualche studente. Si passò le mani sudate sui pantaloni di cotone marroni, titubante.
Ma stava diventando ridicolo, la lezione era finita da un'ora, nessuna si poteva stare ancora cambiando. Giusto?
Abbassò la maniglia e sbirciò, constatando con grande sollievo la mancata presenza di qualsivoglia ragazza.
Entrando anche qui, controllò scrupolosamente i bagni e le docce, poi uscì.
Si assicurò di chiudere bene a chiave le porte di entrambi gli spogliatoi, della stanza degli attrezzi e dell'infermeria, prima di uscire e chiudere la porta principale della palestra.
Fece per avviarsi verso la scuola, quando un rumore sordo lo fece voltare di scatto.
Era Alex, ovviamente.
Era appoggiata contro il muro della palestra, la mano destra che reggeva una sigaretta accesa quasi finita e la sinistra sollevata per aria, a indicare di aver appena lasciato cadere la sacca da ginnastica.
La fissò in silenzio per qualche secondo, prima che un moto di frustrazione gli facesse storcere le labbra.


- Bianchi, l'orario di lezione è finito, a meno che non frequenti un club pomeridiano lei se ne deve tornare a casa -

Lei non gli badò.

- Perché era in palestra professore? -

- Avevo lezione qui – rispose velocemente un poco stizzito da come aveva ignorato un suo ammonimento.

Il voltò della ragazza si illuminò divertito.

- Lei? Lezione in palestra? -

Alex si concesse una risata a mezza bocca, squadrandolo da capo a piedi, mentre negli occhi scuri passava un lampo di comprensione.

- Hanno scelto lei come sostituto del Berna? Ma che hanno fatto, tirato a sorte? - stavolta rise apertamente.

- Invece di criticare le decisioni del corpo insegnanti e del preside, perché non le rispetta? Magari iniziando col non fumare nelle aree dove non è permesso – le restituì un'occhiata scocciata, omettendo di aver avuto lo stesso, identico pensiero in sala professori quando gli avevano riferito l'acida notizia.

Lei smise di ridere e lo fissò dritto negli occhi, mentre sollevava la sigaretta e abbassando le palpebre si concedeva un lungo tiro.
Si avvicinò di un paio di passi prima di soffiare fuori il fumo in una densa nuvoletta, schiudendo le labbra piene con soddisfazione.
Ben tossicchiò un poco e le lanciò uno sguardo pungente.

Lei ridacchiò nuovamente, abbassando la sigaretta.
Lui scosse la testa.

- Seriamente, dovrebbe fumare di meno, Bianchi -

- Non si preoccupi per me, professore -

Ben incontrò ancora gli occhi penetranti di Alex, che si spostarono lentamente su di lui, riprendendo a squadrarlo come volesse farne una radiografia.
Si sentì quel suo perforante sguardo addosso, e ciò portò un'improvvisa scossa di elettricità a riverberagli dentro.
Deciso si ficcò il mazzo di chiavi nella tasca destra dei pantaloni, e le voltò le spalle bruscamente.

- Se ne torni a casa e basta – sbottò, ma non se ne andò.

Udì il fruscio della sacca da ginnastica della ragazza che veniva nuovamente raccolta e lo sfregare della suola della sua scarpa sulle mattonelle, che spegneva la cicca ormai consumata.
In pochi secondi Alex gli fu accanto, con due dita andò a toccare la sua mano, aggrappandovisi solo dolcemente, mentre si issava sulle punte dei piedi e con le labbra gli sfiorava l'orecchio.

- Ci vediamo domani professore – sussurrò, lasciando che il suo respiro lieve gli accarezzasse la pelle.

Lo superò e senza fretta uscì passando dal parcheggio, senza voltarsi.
Ben si guardò intorno, spaventato e nervoso all'idea che qualcuno potesse avere visto la scena, poi si precipitò dentro la scuola.
Era arrossito, sentiva di nuovo quella piacevole scossa nel corpo, il fiato leggero e caldo di Alex...
Si sentiva il fiato mozzo, ma non poteva assolutamente darlo a vedere. Ricomponendosi passò davanti alla sala professori con quello che sperava essere uno sguardo austero in volto.
Ovviamente, non ci volle molto alla Raspini per individuarlo.


- Ben, tutto a posto? Sembra che tu abbia visto un fantasma – constatò sarcastica.

- Va tutto bene, grazie – replicò a denti stretti.

- Ne deduco che il tuo nuovo incarico ti risulti gratificante allora – disse poi, con un sorriso melenso.

- E' proprio così – mentì lui, trattenendosi dal sputarle in faccia la sua frustrazione.

La sensazione della bocca di Alex a contatto con la sua pelle lo avrebbe perseguitato per tutto il pomeriggio. Ma dannazione!

- Meglio così, perché Mario ha annunciato la sua assenza per tutto il mese prossimo, non solo per questa settimana -

Ben la fissò, cercando di non lasciar trapelare il suo sgomento, ma era evidente che l'altra si stesse divertendo un mondo.

- Fantastico – sbottò seccamente – ora se vuoi scusarmi...-
Non voleva darle altre occasioni per tormentarlo, perciò, ignorando la sua collega e la rabbia che stava montando dentro di lui, velocemente appese le chiavi del complesso della palestra al loro apposito gancio, per poi fiondarsi verso il suo armadietto, prendere il giaccone e uscire dalla sala, diretto verso il parcheggio.

Un mese intero.

Ed era sicuro che Alex non gli avrebbe fatto passare liscio un solo giorno.





Angolo dell'autrice mentalmente disturbata:

Okay, non linciatemi dai, io ci ho provato.
Questo sarebbe un missing moment di questa mia storia che non so come cavolo chiamare. Sul serio, non riesco, mi sento stupida. Però Alex e Ben non mi dispiacciono.

Comunque conoscendomi ciò che ho scritto qui potrebbe rimanere solo questo, un missing moment, perché boh, non mi convince troppo.

Ma ehi, sarei contenta se qualcuno mi facesse cambiare idea ^w^


Addio :3 

 

   
 
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