Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: Kelly 19    15/07/2015    3 recensioni
Demi cercò di specchiarsi negli occhi di Marissa, per l'ultima volta. Ma quest'ultima, sfuggì al suo sguardo. "Non ti perdonerò mai Demi." sussurrò tra le lacrime.
Demi azzerò nuovamente le distanze tra lei e Marissa, inginocchiandosi accanto a lei. "Devi promettermi una cosa.." mormorò appoggiando la fronte a quella di Marissa. "Perdonami..
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Demi Lovato, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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You break and enter my imagination.
Whatever's in there it's yours to take.
I was told I'd feel nothing the first time, 
you were slow to heal but this could be the night.

 


 
Confusione! 
(4 anni prima! Febbraio)


Era davvero speranzosa, ma temeva che tutte quelle speranze potessero essere mandate all'aria da un momento all'altro. 
Non riusciva a capire il motivo della sua ossessione nei confronti di Marissa. Proprio non ci riusciva. 
Avrebbe dovuto affrontare quell'ossessione? 
Si. Era la cosa giusta da fare. Lei lo sapeva, ma non nè aveva il coraggio.
Doveva essere sincera con Stefan? 
Si, ma come poteva essere sincera con lui se mentiva anche a se stessa? 
Aveva accettato di frequentare il più giovane dei fratelli Salvatore, solo per soffocare quei sentimenti a lei sconosciuti. 

Demi sbuffò constringendosi a tornare con lo sguardo sul libro., ma non durò per molto, perché la sua mente fu invasa da Marissa.
"Tesoro, andiamo?" 
All'udire quella voce, Demi sollevò gli occhi confusa, solo per specchiarsi negli occhi di Stefan. 
"Che ci fai qui?"
Stefan sorrise, di un sorriso dolce. "Ti aspettavo all'entrata.. e non vedendoti arrivare sono venuto a cercarti."
"Scusa." sussurrò, richiudendo il libri con lententezza. "Sono sommersa da tutte queste lezioni."mentì.
Stefan la scrutò per qualche istante, come indeciso se crederle o no. Optò per la meno distruttiva. Decise di crederle per non rischiare di perderla. 
"Andiamo?" chiese sforzandosi di sorridere.
Infilò il tomo nella sua borsa, alzandosi e stiracchiandosi lentamente. Cercò di fare mente locale per ricordare se e quando aveva preso appuntamento con Stefan. Si domandò come avesse fatto Stefan ad entrare nella scuola.  Ma cosa più importante, si domandò dove dovevano andare.
Sollevò un sopracciglio. "Andare dove?" chiese mortificata.
"Sai cosa? Io vado. Ho aspettato settimane per vederti, e tu neanche ti ricordi del nostro appuntamento." commentò il ragazzo arrabbiato. 
"Scusa?!" bofonchiò cercando di avvicinarsi a lui. "Non volevo."
"Mi dispiace, ma devo andare."  disse voltandosi, lasciondo Demi, lì ad osserevare un punto non definito dell'aula.

"Mocciosa che ti è successo?" 
Quella voce. Quella voce l'avrebbe riconosciuta in qualsiasi momento. In qualsiasi circostanza. Sollevò lo sguardo su di lei, e esibì un sorriso imbarazzato.
"Marissa, non chiamarmi così."
Marissa la ignorò, e iniziò a camminare per la stanza, fino ad arrivare alla cattedra. 
"Allora cosa ti è successo?" domandò senza mezzi termini, voltadosi ad osservare la pioggia che batteva sul vetro della finistra. 
"Stefan." disse la ragazzina, ancora imbarazzata.
All'udire quel nome, Marissa si voltò a fissarla. 
"Quindi.. state insieme?" chiese lentamente, pentendosi subito dopo.
"No.. s-si.. cioè penso di si." rispose iniziando a torturarsi le mani.
Marissa la fissò per un lungo istante, poi tornò a posare lo sguardo fuori dalla finestra. 
"Da quanto?" domandò d'istinto.
"Pochissimo tempo." 
La ragazza si voltò nuovamente a guardarla. "Io dovrei andare." sussurrò prima di lasciare Demi nuovamente da sola.

Quella sera, nella sala da pranzo si sentiva in imbarazzo. Fuori luogo. Marissa seduta a tre tavoli da lei, continuava a fissarla. La ragazzina continua a sostenere lo sguardo di Marissa, anche se era imbarazzata da tutta quella situazione. 
Quel contatto visivo, fu spezzato quando la sua amica di stanza le rovesciò sulla giacca una quantità abbondande di acqua. 
"Ma che cazz.." urlò Demi, saltando sulla sedia, mentre Emily sforzava di nascondere una risata, senza riuscirci.
"Ti sembra divertente?" stillò, cercando di togliersi la giacca velocemente. "Mi vedi ridere? No." urlò ancora di più. "Non rido perché non è divertente."
Emily scrollò le spalle, alzando il bicchiere caduto. "Ne stai facendo un problema di stato." sbottò
Demi ci mise un po’ a registrare quello che Emily stava dicendo. Sollevò lo sguardo e incrociò lo sguardò di Marissa, che da lontano osservava la scena attentamente. Sbuffò, per poi tornare a guardare Emily.
"Dillo che l'hai fatto apposta." 
Emily non smise di guardarla, e un sorriso enigmatico e beffardo comparve sul suo viso.
"Anche se fosse?" 
"Sei una stronza." strillò lanciandole la giacca addosso. "Questa me la paghi. Fosse l'ultima cosa che faccio." disse riprendendo tutte le sue cose dal tavolo. 

Emily sapeva che quando una donna esce infuriata, un'altra donna entra infuriata. 
"Emily!" 
La ragazza si voltò con un ghigno dipinto sul viso.
"Finalmente ho la tua attenzione. Quindi non mi ero sbagliata?" 
"Alzati immediatamente." sussurrò tra i denti. "Forza!" urlò trascinandola per un braccio.
"Sei imapazzita?" urlò Emily cercando di svincolarsi dalla presa della ragazza.
"Non hai idea quanto.."



 
Note dell'autrice:
Allora cosa dire.. mi dispiace per il ritardo, ho dovuto stravolgere la storia,
per riuscire ad inserire al suo interno, alcuni dei personaggi delle serie tv di cui abbiamo parlato.
(con calma, faranno la loro comparsa..)
Comunque la canzone inserita nel capitolo è "u2 - Song for someone"
Buona lettura e alla prossima. Un sorriso a tutti voi..
  
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