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Autore: bisy    15/07/2015    1 recensioni
Ringraziando in anticipo chi leggerà questa bizzarra storia, invito a scrivermi nelle recensioni un commento o una critica chi ne avesse voglia. Spero vi piaccia.
Una dublinese s'imbatterà per caso in un assurdo artigiano della bellezza, un parrucchiere a dir poco eccentrico, che rinnoverà il suo aspetto scandagliandone non solo l'acconciatura, ma anche l'animo.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Incompiuta
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In un assolato mattino, in fondo a Grafton Street m'imbattei nella vetrina multicolore di un angusto negozietto in stile anni '50.
Spume ravviva ricci, shampoo all'essenza di cannella, maschere al pomodoro e rosmarino, sceniche parrucche dal taglio corto ed asimmetrico nelle più bizzarre tonalità del fluorescente sfoggiavano innanzi al mio stupefatto sguardo. Entrai, scaturendo da un grazioso campanellino un fresco tintinnìo. In un istantaneo impatto visivo notai un francesissimo copridivano color cipria, adagiato con cura su un divanetto a isola dalle turgide forme, un phon nuovo di zecca e, meraviglia delle meraviglie, una poltroncina che invitava all'abbandono dei sensi ed al più totale relax, situata di fronte ad un'enorme specchiera con cornice arabeggiante. Una cassettiera semplice ma affatto anonima contornava il tutto, ornata da una moltitudine di spazzole e pettini disposte in bell'ordine su di una tovaglietta immacolata dall'aspetto igienico.
Pochi attimi dopo il festoso annuncio del mio ingresso una figura slanciata, dai contorni impossibili e completata da un'acconciatura laterale maschile da commozione celebrale, sbucò dal mare di catarinfrangente estasi e mi augurò in un gradevolissimo inglese strascicato il benvenuto.
L'apparizione indossava un'elegante giacca di seta giallo lime e pantaloni, sempre in seta, di un fucsia abbagliante. Scarpe lustre da capogiro si muovevano in quel bizzarro sogno con estrema sicurezza.
-Bonjour, madmoiselle. Posso esserle utile?- disse con finissima erre moscia.
-Ehm, niente, ho visto la vetrina passando e sono entrata... sto solo guardando...-
-Oh, cherie, non sia così timida. Dopotutto sono un friseur, le donne con me devono sentirsi come a la maison. Visto che è stata così gentil da venirmi a trovare le offrirò un taglio gratis. Si accomodi là in fondo.-
Detto ciò tornò nel retrobottega e lo udii armeggiare con utensili in ferro. Mi sistemai sulla poltroncina e lì iniziò il mio stato di comatoso rilassamento. Tornò due minuti dopo, o forse ore, armato di forbici dal manico in oro e di un pettine in madreperla. Dal nulla tirò fuori un lavandino, estraendolo da chissà quale oscuro angolo alle mie spalle ed iniziò a lavarmi la chioma, massaggiando la cute con mani esperte. Applicò non so quante lozioni, balsami e creme e, dopo che ebbe finito, la caotica massa fulva sulla mia testa era divenuta una sfavillante gemma a prova di nodi, gocciolante e pronta ad una drastica sforbiciata.
L'aspetto più insolito di tale suo inaccessibile mestiere era l'assoluto silenzio professionale del parrucchiere francese in questione. Era immerso in una concentrazione ultraterrena, assoluta.
Come se dal taglio che si andava formando sotto le sue mani dipendesse la sua stessa eccentrica vita.
La fase del taglio fu veloce. Muoveva gli arnesi del mestiere come fosse dotato di miriadi di tentacoli pilotati dalla geniale mente di un folle, scivolando sulle fragili punte spezzandone i difetti con inconcepibile maestria. Tutto questo in silenzio.
Sempre in taciturna catalessi provvise ad asciugarmi i capelli dal profumo celestiale col suo trascendente costosissimo phon, accompagnandolo con la spazzola con movimenti ritmici e carezzevoli.
Il risultato finale? Sfavillante.
Mai mi ero sentita tanto principessa come in quel singolare mattino dublinese. Facevo invidia ad ogni umana forma nell'isola smeraldo nel mio stato attuale di regina indiscussa di bellezza.
Ero la personificazione dell'armonia.
Uscii, turbata dal mio stesso fascino e, con aria galante, il gentiluomo mi salutò sollevando una mano chic.
-Au revoir, madmoiselle. Très belle. Pierre Lemaire la aspetta con ansia per un nuovo cambio look.-
Inutile dirlo, il mondo oltre quella porta sembrava un caotico nulla e mi sentii fuori luogo in quel mare di orrida normalità.
Da quel giorno nessuno in Irlanda rivide Pierre Lemaire. Mai più.
   
 
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