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Autore: Asialive    15/07/2015    4 recensioni
Tessa indossava vestiti bianchi quel giorno. Bianchi come la neve, come un cielo nebbioso. A Tessa non piacevano quei vestiti bianchi.
Il bianco era il colore per onorare i morti. Il bianco era il colore che s'indossava quando moriva qualcuno.
Jem.
Jem era morto.
Mentre lei rimaneva immortale.

| Herongraystairs | Malec |
( lievemente OOC )
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James Carstairs, Magnus Bane, Theresa Gray
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IMMORTALI

 
« “Siamo legati a questa vita da una catena d’oro
e non osiamo spezzarla per paura di quello che c’è oltre il baratro.” 
»


 
                                                           



Tessa indossava vestiti bianchi quel giorno. Bianchi come la neve, come un cielo nebbioso.
A Tessa non piacevano quei vestiti bianchi.
Il bianco era il colore per onorare i morti. Il bianco era il colore che s'indossava quando moriva qualcuno.
Jem.
Jem era morto.
Mentre lei rimaneva immortale.
Il corteo si svolse nel più assoluto dei silenzi. Lentamente, senza fretta, attribuendo al corpo senza vita del Nephilim tutti gli onori che meritava.
Meritava anche di vivere più a lungo con lei, eppure questo non gli fu concesso.
Al suo fianco Magnus, anche lui avvolto in candidi ed eleganti vestiti, osservava il corteo con occhi vitrei, anche se, intuiva Tessa, sembrava pensare a qualcos’altro che a quel funerale.
Siamo legati a questa vita da una catena d’oro e non osiamo spezzarla per paura di quello che c’è oltre il baratro.” le aveva rivelato una volta lo stregone.
Tessa sapeva di aver già toccato quel baratro. Di aver già provato quella sensazione inebriante di quel baratro tetro e vuoto. La sua catena si era già spezzata tempo addietro, quando Will, suo marito, aveva lasciato per sempre quel mondo fatto di cicatrici e morte. La catena si era spezzata prima piano, poi di colpo, come se stanca di tutto quel dolore che senza di lui la vita le offriva. Fu allora che sfiorò il baratro, che vi si precipitò dentro, il cuore pesante e gonfio di lacrime. Ma, allora, a salvarla da quella caduta, vi era un’altra catena, che la risollevò in volo pochi attimi prima del vuoto.
Tessa aveva sempre avuto due ancore nella propria vita.
Will e Jem.
Jem e Will.
Amici.
Fratelli.
Parabatai.
Li amava entrambi. Allo stesso modo. Nella stessa sconfinata quantità. Trovava impossibile poterne amare uno senza amare anche l’altro.
Jem aveva aiutato Tessa quando il tempo era venuto a mancare al suo amato. Jem l’aveva sorretta e sollevata da quel baratro nero e senza fine.
Adesso invece non c’era più niente, non c’era più nessuno.
L’immortalità è un peso troppo pesante perché sia sorretto per troppo tempo e senza tregua.
Difficile è perdere il proprio amore e andare avanti, impossibile è perderlo due volte e trovare ancora le forza per continuare.
Tessa piangeva. Piangeva lacrime amare lente e pesanti sulle sue guance immortali. Il suo corpo urlava quasi di dolore. I ricordi dei loro due visi si sovrapponevano nella sua mente, nei meandri del suo cuore.
Jem. Will.
Will. Jem.
I capelli mori e gli occhi azzurri del primo, i capelli corvini e gli occhi nocciola del secondo. Bastò un attimo per essere investita dall’amore che provava per loro. E ne bastò appena un altro per ricordare tutto quel dolore delle sue notti insonnie, della solitudine, della paura di poter dimenticare.
Sarebbe mai riuscita a sopravvivere ancora?
Quando chiudeva gli occhi, le sembrava ancora di averli entrambi al proprio fianco, sorridenti, felici, loro. Will che canticchiava un motivetto sulla sifilide demoniaca, Jem con il suo violino, stretto tra le mani, suonando ciò che con le parole non era mai stato bravo a esprimere. Ma poi, quando gli riapriva, si ritrovava sempre nuovamente sola, con un cuore più a pezzi che intero.
– Il tempo saprà risanare tutto, vedrai. – le sussurrò Magnus, evitando accuratamente di creare un qualsiasi tipo di contatto tra i loro sguardi. Ad Alec, ecco a chi stava pensando, ad Alec. Doveva per forza avere anche lui paura di perderlo per sempre. – Un giorno, quando ti sveglierai, forse non ricorderai nemmeno più i loro nomi. –
Tessa provava l’insensato desiderio di piangere, quando in realtà le lacrime stavano già scorrendo sulla sua carne. – Ma io non voglio dimenticarli. Io li amo. Li amo più di quanto tu possa credere. Io non voglio farli diventare due volti sbiaditi senza nemmeno più un nome... – non sapeva neanche lei il perché di quelle parole. Non voleva parlare di loro al passato. Voleva parlare di loro al presente, al futuro. Non al passato.
Magnus sembrò sogghignare appena, come a costatare un suo pensiero. Poi sollevò lentamente il capo e Tessa scorse una lacrima quasi trasparente sul suo viso. Le sorrise. Uno di quei sorrisi tristi, di comprensione. – Mancheranno tanto da far male, da far troppo male e per quanto vorrei dirti che un giorno anche quel dolore passerà, non posso. Non sono più sicuro di quello. Non riesco a immaginare una vita senza quei due occhi azzurri e limpidi, senza quel rossore sulle sue pallide gote. Senza di lui. Ti ricordi ciò che ti dissi su come col tempo sarebbe diventato più facile? Beh, non sono più sicuro neanche di questo. Fa così male Tessa. Così male... –
Sembrava sul punto di scoppiare anche lui in lacrime. Lo abbracciò delicatamente, cullandolo allo stesso modo di come si culla un figlio amato.
Una volta Tessa era stata madre. Una volta Tessa amava essere madre. Ma poi era scappata anche a quello. Troppo codarda per restarli accanto mentre invecchiavano e lei rimaneva immortale. Eppure, adesso, era sicura che nonostante il vuoto che sarebbe venuto dopo non se ne sarebbe mai pentita.
 – Fa male, è vero. – esclamò allora – Ma so per certo che ne varrà sempre la pena. –



 
Salve Nephilim cari,
come vanno le vacanze?
Io devo ancora cercare di riprendermi dagli esami quindi così e così, la cosa positiva
è che nella pagina di diario, nella prova d'italiano, ci sono state più citazioni di "Shadowhunters" e 
"Città di carta" che altro, eppure mi ha messo dieci. :3
Sono la felicità fatta a persona.
Beh, ora vi lascio. Siete liberi di andare a vomitare l'intestino per ciò che i vostri occhi hanno letto u.u
Besos
Asialive alias Marty

 






 
   
 
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