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Autore: Martachan 55    15/07/2015    2 recensioni
Kaiyo D. Tori, una ragazza che porta sulle spalle il cognome della donna più famosa del mondo. Dopo anni di ubbidienza ai Draghi Celesti decide di liberarsi, cercando di portare a termine l'obbiettivo che sua madre non è riuscita a terminare. Nel suo pericoloso viaggio incontrerà persone che la sosterranno sempre, ma anche altre pronte a colpirla alle spalle alla buona occasione. Non ostante i numerosi ostacoli che le si pareranno contro la persona che sta all'altro capo del suo filo rosso sarà sempre lì con lei, anche quando il mondo le cadrà addosso.
Riuscirà insieme ai nostri eroi a distruggere il governo mondiale? Scopritelo entrando!
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciurma di Barbabianca, Mugiwara, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti | Coppie: Rufy/Nami
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Il demone rosso'
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La Tsunami navigava silenziosamente nelle acque della Red Line. Stranamente a bordo non si sentiva volare neanche una mosca, cosa davvero rara visto che solitamente la confusione regnava sovrana. La tensione era così densa che Efrem, il musico di bordo, avrebbe potuto tagliarla con un colpo secco della sua katana. Nessuno osava fiatare alla vista del proprio capitano in quelle condizioni. Era seduta a gambe incrociate sull'albero maestro, aveva il capo chino e gli occhi chiusi, stava davvero per realizzare il suo sogno. Era salita lassù la sera scorsa, dopo aver letto sul giornale che l'Imperatore Bianco si trovava distante solo pochi giorni di viaggio da loro. Per quanto potesse essere felice di incontrarlo aveva paura, paura che tutto ciò che aveva fatto in quei mesi non le avesse dato la fama che voleva. Ebbene si, prima di recarsi dall'uomo più forte del mondo aveva voluto farsi un nome, voleva che la riconoscesse e che si battesse con lei. Perchè era proprio a questo che mirava, voleva batterlo, batterlo e prendergli il posto da imperatore. Solo la sua ciurma sapeva davvero perchè voleva quel posto,e naturalmente la appoggiava in pieno. che cosa c'era di meglio di far arrabbiare il governo mondiale? Assolutamente niente.

Angel la raggiunse, sedendosi affianco alla migliore amica. Tori sobbalzò un attimo, per poi posare la testa sulle gambe della bionda e chiudere gli occhi, mentre il medico le accarezzava i capelli color del sangue.
- Non ti devi preoccupare Tori, andrà tutto bene. Vai là e mostragli quanto sei forte -
- Ma è proprio questo il punto sorellona! Io non sono affatto forte! -
Esclamò aprendo gli occhi di scatto, cercando disperatamente di non far incrinare la voce. La mano della sua " sorellona " si fermò un attimo, per poi metterle una ciocca dietro l'orecchio.
- Non dire cavolate, se tu non fossi forte a quest'ora non saresti neanche qui -
- Ma guarda che mi ha aiutato un raga... -
Angel la interruppe prima che potesse finire la frase. Anche se l'aveva aiutata qualcuno a scappare, entrambe le volte, lei sapeva benissimo di quanta forza possedesse il suo capitano. Glielo aveva letto negli occhi quando si erano reincontrate sull'isola di Fuyu. Non era più la bambina spaventata e piena di lividi con le lacrime che le rigavano costantemente le guance, adesso era diventata una vera donna, che a soli diciott'anni aveva saputo farle vedere il bene e il male, e farle trovare un modo per farli ritornare in equilibrio.
- Finiscila di fare la bambina, tu sei forte perchè hai aiutato tutti noi a liberarci dai fantasmi del passato, mentre noi, tutti assieme siamo appena riusciti ad alleviare leggermente il tuo dolore. Tu ci hai ridato la libertà, la voglia di vivere, di essere finalmente noi stessi. Sono io quella che si sente debole, sapevo fin troppo bene che cosa stavi passato ma non ostante questo non sono riuscita ad aiutarti. Non sono riuscita a ridarti la libertà, ma sai perchè? Perchè la libertà è una cosa che devi ottenere da sola, solo con le tue forze riuscirai a liberarti completamente, e adesso non venirmi a dire che sei debole, perchè non lo sei affatto! -
Dolci lacrime traboccarono dai suoi occhi bagnandole le guance. Aveva davvero fatto così tanto per loro? Era riuscita davvero a rendere la loro vita migliore? Non si era mai fatta quelle domande, così banali ma così complicate. Si portò una mano alla bocca cercando di soffocare un singhiozzo,ma fallendo miseramente. Angel la fece alzare e se la strinse forte a se, accarezzandogli dolcemente la schiena e il capo.
- Piangi Tori, piangi. Piangere non significa essere deboli, piangere significa essere stati forti troppo a lungo -
Stettero così per minuti, forse ore, ma non le importava più di tanto, le importava di avere sempre affianco a se la sua sorellona.
Non erano davvero sorelle, ma incominciarono a considerarsi tali da quando Tori era stata trasferita nel palazzo principale. All'epoca aveva appena dieci anni, mentre Angel venti, la bionda le fece quasi da mamma aiutandola e consolandola.
- Capitano, la cena è pronta! -
L'urlo di Joy le fece staccare, con la manica della felpa color canarino si asciugò le lacrime, atterrò sul ponte con abile salto, eseguendo anche una copriola in aria. Le piaceva fare quelle acrobazie, sentiva il vento sulla pelle e le pareva di volare. Sorrise scompigliando la disordinata chioma del più giovane.
- Ho una fame! Su Angy datti una mossa! -
Invitò il medico ad accellerare la sua discesa con quell'orribile soprannome, a detta dell'interessata.   
Corsero tutti in cucina e si sedettero ad il tavolo di legno già apparecchiato ed imbandito. La pasta con il sugo di vongole era davvero deliziosa, ma non era niente in confronto al granchio gigante al forno. Anche se Joy aveva appena compiuto quattordici anni era molto più bravo di molti chef famosi. Il suo talento era davvero formidabile. Era stata davvero fortunata a trovare dei compagni come loro. 
Parlarono delle cose più futili scherzando e prendendosi in giro, la loro allegria, e qualche bicchiere di sake, contagiò la rossa, facendole dimenticare i dubbi. Però mentre assaporavano una dolcissima torta alle fragole, l'argomento tanto temuto dal capitano emerse fuori.
- Senti Aaron, ma quanto siamo distanti? -
- Poco bimba, domani mattina dovremmo scorgerli -
Il navigatore le rispose pacatamente, sapeva che qualcosa la stava scuotendo nel profondo, ma non riusciva a capire di cosa si trattava. Per adesso la cosa migliore era proseguire, e permettere al destino di fare il suo corso. Dopo aver aiutato a sparechiare ed a lavare i piatti, Tori si diresse a grandi falcate in camera sua, chiudendo poi la porta a chiave. Si spogliò rimanendo in intimo, per poi buttarsi nel suo letto intarsiato nel mogano. Si rigirò tra le lenzuola di seta blu cercando una posizione comoda,per poi addormentarsi.



Nel mentre...

- Babbo, ma sei proprio sicuro? -
- Si Izou, lo sai quanto me che abbiamo bisogno di alleati -
- Lo so, ma girano delle voci... -
- Haruta, non mettertici anche tu adesso - 
Esclamò con il suo solito tono annoiato Marco, per poi rivolgere il suo sguardo al secondo comandante.
- Sei contrario anche tu Eiji? -
- Secondo me il nostro caro Eiji si è invaghito di lei, non notate come guarda quel manifesto? -
S'intromise Satch cingendo per le spalle il diretto interessato. Effettivamente da quando quella ragazza era entrata nei desideri del babbo aveva incominciato a rinchiudersi in se stesso e a fissare quel giallognolo manifesto anche per ore intere.
- Ma chiudi quella fogna Satch, non mi sono innamorato di lei -
- Comunque sia ormai papà ha deciso, e guarda caso la sua rotta coincide con la nostra -
Affermò il primo comandante, per poi ricevere una gomitata in pieno petto dal cuoco.
- Coincidenze? Io non credo! -
Esclamò con una strana ombra sul viso, facendo scoppiare tutti in una fragorosa risata.
Mancava davvero poco a incontrare la misteriosa piratessa rossa, Eiji era tutto un fascio di nervi. Che cosa avrebbe fatto? L'avrebbe mai perdonato? Gli avrebbe mai rivolto la parola? 
Con tutti questi dubbi si addormentò, sperando di non risvegliarsi mai più.



Konnichiwa minna! Questa è la mia prima storia, per cui ditemi senza alcuna paura se fa schifo o dove sbaglio.Spero davvero che vi piaccia. Al prossimo capitolo!
   
 
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