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Autore: juniper_goblinfly    15/07/2015    3 recensioni
Come ti sentiresti se la tua amata fosse tanto vicina a te che potresti quasi sfiorarla, stringerla, abbracciarla? E se invece uno stupido gioco del Destino te lo impedisse?
Questa è la storia di Luna e Sole, di come si sono amati e di come tutto finì.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Sovrannaturale
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LA VERA STORIA DI LUNA E SOLE
 
 
 
 


Ci fu un tempo in cui era sempre giorno. Il Sole non tramontava mai, ma brillava di una luce tanto flebile da sembrare una candela, a volte. Si sentiva solo nel cielo, poiché la sua unica compagnia erano le nuvole, creature troppo volubili per rimanere a lungo nello stesso luogo; lo stesso valeva per gli uccellini, i quali mai si avvicinavano a Sole per paura di bruciare le loro piume e così di non riuscire a spiccare più il volo. Incatenato a quella volta azzurra, Sole guardava costantemente la terra, invidiando gli esseri mortali, ma cercando qualcuno che potesse riempire il vuoto che la solitudine gli scavava nel petto, sempre.
Poi, per caso, sotto i suoi raggi capitó una giovane donna, tanto bella da sembrare un dipinto. Aveva i capelli talmente chiari da sembrare fatti da fili d'argento e gli occhi dello stesso blu della prigione di Sole; la pelle era di un candore che era possibile ritrovare solo nelle statue. Inutile dire che, quella creatura così fragile e caduca, gli rubó il cuore. Era l'unica che di tanto in tanto alzasse lo sguardo verso di lui, curiosa. Fu per gli occhi di lei che Sole trovó la forza di spezzare le catene celesti e scese sulla terra, solo per lei. Da quel momento il buio avvolse tutto e, guardando in alto, era possibile scorgere solo una voragine nera.
Luna, così era chiamata la ragazza, non sembrava dispiaciuta di tutto ció, poiché al suo fianco ormai aveva Sole, la cui pelle dorata sembrava brillare nell'oscurità di luce propria e i ricci rossi parevano fiamme. Erano l'uno la parte mancante dell'altra, non necessitavano di nulla se non della reciproca compagnia e amore.
Ma gli uomini, non abituati a quel buio, cominciarono a morire perché le piante non crescevano, gli animali rimanevano nelle loro tane e, comunque, era impossibile vedere. Anche Luna cominció a sfiorire, lentamente, e ben presto si ammaló. La febbre la faceva soffrire e la costringeva a letto; Sole, dal canto suo, non sapeva come salvarla, anche se fosse tornato alla sua prigione lei non sarebbe migliorata. Le fece compagnia, giorno dopo giorno, rendendosi conto della propria maledizione: l'immortalità. Se solo anche lei avesse potuto seguirlo. Sole la illumimó, fino a quando non lei non si spense, esalando un ultimo, profondo,
respiro.
Sole, disperato per la perdita, tentó un ultimo  gesto disperato. Le donó metá del suo cuore, ben sapendo che ció avrebbe condannato Luna ad una prigionia eterna nel cielo. Eppure, mente portava l'amata con sé, ancora priva di coscienza, la mancanza di una parte del cuore lo fece vacillare e la loro ascesa fu interrotta. Sole perse l'equilibrio e con lui Luna. Caddero.
Si ritrovarono separati, agli antipodi, e per quanto tendessero le mani non riuscirono mai a sfiorarsi. Da quella caduta il giorno eterno si spezzó, come il cuore di Sole, e l'altra metà era Luna ad occupare il cielo, circondata dalle lacrime che continuava a versare per la mancanza dell'amante. Ella era ora imprigionata nella voragine buia che l'aveva condotta alla morte e che aveva preso il nome di notte. Luna rischiarava la terra al posto di Sole in quel lasso di tempo, insieme alle sue lacrime, che gli uomini chiamarono stelle.
I due sfortunati potevano vedersi solo pochi minuti, all'alba e al tramonto, quando le loro prigioni si alternavano.
Insomma, questa è la storia di Luna e Sole, il quale amava Luna talmente tanto da morire ogni giorno pur di lasciarla respirare.
 
 
 



Note: che dire? In realtà non c’è molto altro da aggiungere oltre a quello che ho scritto. È una storia venuta fuori dal nulla, mentre ripassavo greco. Così mi sono messa a scrivere e spero che il risultato vi piaccia. Grazie per aver letto fin qui e, se vi andrà, spulciate ancora tra le mie storie. Thanks!
  
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