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Autore: Meteor_Phantomhive    16/07/2015    1 recensioni
Il mondo B-daman è cambiato, gli eroi della vecchia generazione sono cresciuti e ora tocca a una nuova generazione di B-shot, tra i quali nostre vecchie conoscenze, affrontare nuove sfide per dimostrare le proprie abilità, ma sappiamo che nella vita niente è rose e fiori, e una minaccia incombe e toccherà proprio ai nostri piccoli eroi risolvere la situazione.
Gli autori siamo io, Meteor9, e la mia collaboratrice, Julia_Phantomhive.
Vi auguriamo una buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Basara Kurochi, Nuovo personaggio, Samuru Shigami, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CrossBlast
Capitolo 4

Tempesta in arrivo

 

Scuola Ovest
Papà era tornato. Zio Riki era tornato.
Quando zia Sumi ci aveva chiamato per il loro ritorno, ero in fibrillazione. Mi sentivo sollevato, per me, per la mamma, per Cleo, per zia Sumi. Mayu-chan si era messa a piangere per la felicità.
Li raggiungevamo immediatamente alla WBMA, dove mia madre ci aspettava con lacrime di gioia. Non la vedevo così da tempo, con un sorriso sincero e senza preoccupazioni. - Tesoro! Papà è tornato! -
Appena sceso dalla limo, mi buttavo fra le sue braccia e mi stringeva.
- Hai visto mamma? Sapevo che papà sarebbe tornato -. Era trascorso più di un mese, come se fosse stato in viaggio per delle rovine con zio Riki. La questione, però, sembrava seria: nella sala incontri si erano rinchiusi per più di tre ore mio padre, lo zio e il presidente. Aspettavamo a braccie incrociate, tra rasserenamento e inquietitudine.
Usciti, mia madre era la prima ad abbracciare papà, insieme a Cleo che aveva anticipato la zia ad abbracciare il padre; ero così felice. Mayu-chan si avvicinava e mi prendeva una mano.
- Ora è tutto apposto - bisbigliava, tenendosi l'altra mano sul cuore.
- Già - rispondevo aspettando il mio turno.
La mamma continuava a ripetere "Samuru! Samuru! Amore mio!" e papà le accarezzava i capelli con una certa confidenza, le mormorava qualcosa per calmarla. Si amavano tanto. Invece, Cleo aveva appena riempito di baci il padre e mentre la passava tra le braccia di zia Sumi, baciava la moglie con dolcezza.
Cleo scendeva in braccio dalla madre e correva verso di me, scioglievo la stretta di mano con la castana e tiravo su la piccola, che mi abbracciava forte. - Joshu! E' come dicevi tu! Papà è tornato! -
- Sì, Cleo - le sorridevo e l'attimo dopo, vedevo mio padre che mi faceva cenno di avvicinarmi - Scendi un attimo, Cleo. Vado a salutare papà -.
Avanzavo con convinzione e, faccia a faccia, mio padre mi scompigliava i capelli; sorpreso lo guardavo attonito dritto negli occhi e non so come mi ero messo a piangere. - Papà, mi sei mancato! - confessavo apertamente.
- Anche tu, Josh. Grazie per aver mantenuto la promessa. -
- Che cosa è successo? Racconta! - alla mia richiesta, cadeva un silenzio palpabile - Tu e zio Riki non sembrate in fin di vita, questo è vero, ma avete ferite in tutto il corpo, che cosa è successo? -
Non avevo paura della risposta, forse sì, ma niente mi faceva preoccupare di più.
Improvvisamente, la mamma interveniva: - Josh, saranno stanchi, sia tuo padre sia Riki, torniamo a casa e festeggiamo. Ne riparleremo, vero tesoro? - il cobalto annuiva senza replicare.
Continuava zia Sumi: - E poi... con il ritorno di Riki e Samuru, inizierà anche la stagione di Crossblast, quindi meglio non affaticarli troppo! - lo zio prendeva in braccio Cleo e le baciava la guancia, la piccola rideva - E poi, Josh, c'è tutto il tempo per chieder loro dettagli appena si saranno ripresi. Ora torniamo tutti a casa -.
Mi arrendevo, anche Dratinum diceva che era meglio attendere.
Alla fine, avevo perso la cognizione del tempo e la scimmia punk se n'era andata.
Non era importante, tanto l'avrei rivisto in classe l'indomani, pensavo tra me e me.

- SHIGAMI! - mi urlava la professoressa e mi risvegliavo dal mio stato d'attonimento - Shigami, sei sempre stato uno dei più attenti in classe, che cosa sta succedendo? Capisco che la stagione di Crossblast stia per iniziare, ma ora sei in classe e sei pregato di ascoltare - sbuffava con falsa offesa.
Non le davo torto, non stavo praticamente seguendo, ma per altri e buoni motivi: papà da quando era tornato, si era confidato solo con la mamma e non lo sopportavo. Cercavo di chiedere a Dravise, ma il b-daman non era stato quasi mai rimasto solo, e quando lo era, papà tornava subito a riprenderlo.
Non c'era niente di male, era il suo partner. Mamma, invece, si teneva tutto per sé.
Cosa mi nascondevano? Perché tutti questi misteri? Mi avevano distratto la maggior parte delle volte con alcuni particolari sulla nuova stagione, ma quando mi rendevo conto di esser preso in giro, era già troppo tardi.
- Ehi, pappamolle leggendario - stavolta era Ryukami a risvegliarmi - Che cosa succede? Stai troppo tra le nuvole. Noi dobbiamo terminare una sfida. -
- Te l'ho già detto, tra una settimana, quando inizierà il torneo - lo liquidavo, non era di mio consueto rispondere così, ma avevo ben altri problemi a cui pensare, senza aggiungere che mi guardasse in modo freddo.
Per la stagione era emozionatissimo e di sicuro non sarei andato lì impreparato.
Offeso o scocciato, Ryukami mi prendeva per il colletto e mi dava una testata. - Ma sei scemo?! - sbraitavo.
- Non mi piacciono avversari che non sono concentrati sulla sfida e poi l'abbiamo addirittura lasciata in sospeso! E stavo vincendo io! - mi sfotteva alla grande.
Mi premevo una mano sulla fronte per testare la ferita, non sanguinava per fortuna, se no mia madre mi avrebbe fatto troppe domande, ma subito sentivo un urlo aghiacciante. - Josh-kun! -
Eccola. Peggio di mia madre. - Mayu-chan, non è niente. Tranquilla. -
- Ti dobbiamo portare in in-in-in-infermeria! Subito! -
- Ma smettila, - incominciava Ryukami - non è nulla. E' una leggera botta in testa. Non gli ho mica fratturato il cranio. Ora alzati pappamolle leggendario. -
- E' da prima che me ne sono accorto, ma chi cavolo è "pappamolle leggendario" scusa?! -
Sì, era irritante.
Faceva un sorriso arrogante per non dire che mi derideva. - Suscettibili, eh? Va bene, non importa. Se non riesci a concentrarti su una sfida, non sarai mai all'altezza di tuo padre. Figuriamoci superarlo. - e faceva la sua uscita di scena.
Del resto, ero rimasto a terra come un debole, ma mi rialzavo senza un aiuto e mi convincevo che avessi sbagliato ad aver tutta quella preoccupazione dentro. I miei genitori erano forti. Forti abbastanza da mantenere i loro segreti solo per tenermi al sicuro. E forse, quella scimmia punk non era del tutto in torto.
Come poter combattere l'avversario che si è prefissati di battere, se non si riesce nemmeno a battere l'avversario che si aveva davanti? Ryukami era un b-shot come gli altri e degnava rispetto; la prima regola che mi ripeteva sempre mio padre "Calma e Concentrazione", se non le avevi di certo non potevi aspirare al primo posto, poi però, c'era stata nel tempo una piccola modifica, papà non l'avrebbe mai ammesso, ma mamma mi svelava il segreto che tutti i b-shot dovrebbero avere.
Era un ricordo ricorrente: - Tesoro mio, sai, papà è uno dei b-shot migliori al mondo. E' vero, la calma e la concentrazione sono fondamentali, ma... c'è zio Riki che ha confermato il suo titolo di "migliore tra i migliori" per un piccolo dettaglio, che tuo padre se ne accorto dopo, ma l'ha imparato e ora è tra i migliori. - ero ancora molto piccolo, quella volta Dravise non c'era, ma la mamma era la mia compagna di giochi.
Aveva un dito posato sulle labbra, aveva sul viso disegnato un sorriso compiaciuto e sereno.
A quel tempo, pensavo che fosse un angelo, portava sempre un vestito bianco con tanti merletti e pizzo, la mamma mi era sempre stata accanto e non l'avrei mai messa in secondo piano. Riprendeva: - La passione. Giocare perché si ama i b-daman, si ama lo spirito di gioco, si amano i compagni d'avventura. Giocare per se stessi e per gli altri. Questo renderà il tuo cuore sereno e la passione ti infonderà la forza per andare avanti anche quando si perde, ma sai, non importa vincere o perdere quando ci si diverte. Capito? - la mamma brillava in quel momento.
Ai miei occhi da bambino, quel segreto era una rivelazione.
Tornavo a casa che né mia madre né mio padre erano a casa, ma mi avevano lasciato un biglietto:
Tesoro mio, raggiungici alla WBMA.
Novu ci ha chiamati.
Tutti.

Non era di buon auspicio. Proprio per niente.
Il presidente aveva chiamato la famiglia all'appello.
Lasciavo lo zaino in camera, prendevo Dratinum che mi salutava e quando uscivo di casa, ritrovavo l'auto metallizzata di zia Sumi davanti. Al posto del guidatore c'era zio Riki, dietro la mora con la figlia sulle gambe.
- Hanno chiamato anche noi. Tua madre ha chiamato pensando che un passaggio ti sarebbe servito. Sali in macchina, Josh - spiegava il blu con serietà, ma con un sorriso rassicurante.
La zia si era spostata davanti, mentre io ero andato dietro con Cleo, che mi saltava in grembo. Il blu ci guardava attraverso lo specchietto retrovisore e sorrideva come un padre protettivo. - Allora, Josh, come è andata la scuola? -
Annuivo. - Bene, non è successo nulla di ecclatante. -
- Anch'io trovavo la scuola piuttosto noiosa! - rideva, quando la moglie lo rimproverava per il suo atteggiamento da irresponsabile. Trovavo la coppia diversa dai miei genitori, ma li trovavo onesti.
Stringevo a me il loro frutto d'amore. - Joshu, va tutto bene? -
- Sì, piccola. -
Mi abbracciava il collo con le sue braccine esili. - Ricordati che ti voglio tanto bene, Joshu. -
Mi si addolciva l'espressione e posavo una mano sulla sua schiena e l'altra tra i capelli soffici blu. - Anch'io, Cleo. Tantissimo. - vedevo che i genitori sbirciavano, ma non importava perché loro sapevano quanto tenevo a loro figlia - Zii, perché questo raduno? -
- Novu pensa... che sia ora di svelare cosa sia successo in queste settimane. Sappiamo che voi - si riferiva a noi della seconda generazione, loro successori - volete assolutamente sapere cosa accadde. Beh, io e tuo padre vi racconteremo, o meglio io racconterò e Samuru intimiderà chiunque non ci creda, anche del perché di tutto questo mistero. A una sola condizione. -
- Condizione? - ripetevo alibito.
- Anche se ve lo dirà Novu, la condizione è che voi vi teniate fuori da guai. Ci penseremo noi, così che voi possiate partecipare in tranquillità al torneo. Sappiamo benissimo che vorreste partecipare alla missione, ma siete inesperti e poi, aspettavate da tempo la stagione, no? - annuivo con poco entusiasmo.
Sarà... ma non mi piaceva l'idea di godermi il torneo senza la certezza che papà sarebbe stato bene.

WBMA sede centrale
Ad accoglierci c'era Takakura che ci escortava all'interno, per raggiungere in silenzio la sala conferenza.
Come era sempre stata, era ampia, un po' angusta e piena di schermi e computer. Era tutto buio, quando la vice presidente della WBMA ci diceva di accomodarci. Appena seduti, riconoscevo la voce del presidente Moru: - Benvenuti. Bene, possiamo incominciare la conferenza. Accendete le luci -.
Erano accecanti, ma ad ognuno di noi presenti era rivolta una luce da sopra la testa. Al centro del tavolo, che mi sembrava rettangolare, era ancora buio. Mi giravo intorno per vedere se riconoscevo qualcuno dei miei amici: c'era Mayu-chan, ovviamente come rappresentante della famiglia Mak, pur essendo abile di suo; Marika, una ragazza esuberante e un po' ingenua, come il padre Derek Watari; Kalem, figlio Ugo Raidoh, non è mai corso buon sangue tra noi due, era molto espansivo e rumoroso, ma era comunque affidabile e buon alleato se occorreva. Infine, tra quelli che conoscevo restava Kei, non era figlio di nessun b-shot della prima generazione, però si faceva valere.
Questi erano solo del quartiere Ovest.
Dell'Est, intravedevo solo alcune faccie che incontravo solo quando si facevano gare tra quartieri, tra questi spiccavano di più: Reina, la figlia di Rudi Sumeragi; Daichi, il nipote di Kaito Samejima e infine Sonia Rainbow, un'altra b-shot senza parentele note, ma famosa per essere una cantante. Era definita la principessa b-shot e ogni volta che ci incontravamo, mi guardava sempre con ammirazione e rispetto che mi faceva perdere la voglia di relazionarmi con gli altri. Non la conoscevo, non mi aveva mai rivolto la parola, ma si sentiva dire che fosse una persona dalla forte personalità e incredibile sensibilità.
Dal quartiere Nord riconoscevo solo i figli di Asuka, due gemelli, Sol e Lem, specialisti negli incontri di coppia e due narcisisti di prima categoria, però erano buoni amici. Anche se al quartiere Nord facesse freddo, loro portavano sempre solo delle camicie, erano dopotutto modelli e da come ci provassero sempre con Sonia, pensavo che anche loro potevano rimanere ammaliati da persone diverse da loro stessi.
Ultimo, ma non meno importante, il quartiere Sud si faceva rappresentare benissimo con un unico b-shot, il figlio di Novu Moru, Nao: avevo visto un paio di volte la moglie del presidente e la madre di Nao, era una donna affascinante, per non dire che il figlio le assomigliasse in modo assoluto, tranne che per gli occhi, quelli li aveva di un color smeraldo come il padre. Era la compostezza fatta in persona.
Con sorpresa di mio padre, andavamo d'accordo, soprattutto quando parlavamo di b-daman e mosse speciali.
C'erano altri b-shot che non conoscevo di persona di altri quartieri, ma sembravano tutti forti in equal modo, ero teso e Dratinum mi calmava bisbigliandomi: - Josh, calma e concentrazione -.
Respiravo affondo e uno per volta riconoscevo i b-shot della prima generazione, compresi quelli leggendari, ovvero i genitori dei miei amici, zia Sumi, zio Riki con Cleo che sembrava nervosa e infine i miei genitori.
A capo tavola c'era Novu Moru, alla sua sinistra zio Riki con accanto la moglie, alla sua destra mio padre con mia madre e con mia grande sorpresa zio Takeru vicino a lei; la disposizione dopo di loro era casuale, ma con ognuno il proprio parente accanto. Io ero alla sinistra di Nao che era di fronte al padre. Lo salutavo velocemente e lui ricambiava, davanti a me Marika, che a quanto pare era la fidanzata di Nao.
- Siamo qui riuniti per farvi raccontare dal signor Ryugasaki e dal signor Shigami, i pericoli che incombono sulla nostra amata città, per non dire anche del mondo. Prima di incominciare, ciascuno dei presenti dovrà firmare un contratto di riservatezza e per la nostra prole sarà imposta anche una condizione. Siete d'accordo? Mi sembra giusto tener informati i nostri figli, ma questi non potranno agire per la WBMA e non saranno autorizzati in nessun caso. - sorrideva, ma quello era il suo sorriso manipolatore e minaccioso - Inoltre, qualunque infrazione o coinvolgimento comporterà alla squalifica nel torneo. Intesi? -
Tutti firmavano il proprio foglio.
Come mi aveva detto lo zio, il mio conteneva la condizione.
Esitavo, ma vedendo che anche i miei genitori da lontano lo facevano, mi pareva la cosa giusta da fare.
Era zio Riki a incominciare: - Nella nostra avventura andava tutto bene, avevamo trovato gli scavi, trovavamo indizi e risposte molto facilmente, però un giorno un'ombra ci attaccò e venimmo catturati. Il nostro GPS non funzionava, non riuscivamo a contattare nessuno, però sopravvivevamo solo per il bene delle nostre famiglie e per raccontarvi quello che abbiamo solo ascoltato. Eravamo stati bendati e imprigionati. Una voce veniva a farci compagnia talvolta, ma era talmente monotona che non capivamo se fosse un adulto o un bambino. Parlava solo del suo padrone, Xeon -
Proseguiva papà: - Ci sentivamo spacciati, quando questo tizio ci ha liberati e lasciati nei pressi della cittadina più vicina. Che umiliazione è stata-! - ringhiava mio padre e mia madre che si irrigidiva nel vederlo così. Stringeva i pugni, ne ero ben consapevole e sopra a uno di questi, sapevo che la mamma lo avvolgeva per rassicurarlo - Eravamo vicini alla verità degli scavi, ma dovevamo tornare immediatamente alla WBMA e informare. -
- Dopodiché, siamo tornati alle rovine e tutto il nostro lavoro era scomparso o rubato. - spiegava il blu - Non c'era più nulla, come una magia. Un mistero che dobbiamo assolutamente risolvere! -.
Novu con le sue mani intrecciate davanti al viso, con espressione terribilmente seria, intimoriva la maggior parte dei presenti, quando con un sospiro, si appoggiava allo schienale della poltrona.
- Dobbiamo inviare una spedizione per il ritrovamento dei vostri studi. Non possiamo né rimandare il piano, né ricominciare da capo. - si destava e si prendeva un telecomando accendendo la proiezione al centro del tavolo - Questa è l'espansione dei pericoli derivati dal disastro! - molti punti andavano solo ad aggrandire il quartiere "invaso".
- Ora che ne siete tutti al corrente, sapete cosa dovete aspettare e fare il vostro dovere appena sarete chiamati. Signori, signore - rivolgendosi alle uniche donne all'interno - preparatevi per bene, il vostro ruolo è sempre stato grande. B-shots, voi avete il diritto di godervi il torneo senza esser tormentati dalla costante preoccupazione. Avete firmato e sottoscritto. Preferisco la vostra sicurezza, piuttosto che il pericolo potreste correre -.
E terminò, come un fulmine a ciel sereno.

Finita la riunione, noi della seconda generazione ci eravamo fermati a discutere. Per lo più, erano stati i nostri b-daman a condivere le opinioni, loro sentivano costantemente una scossa per qualsiasi evento accaduto, Dratinum mi aveva confessato che quando papà era partito, aveva ricevuto una scossa ma pensava che fosse stata solo la sua immaginazione, e così anche gli altri b-daman pensavano. Il b-daman rosso bordeux dai riflessi perlati di Nao, StrikeDradeux inizialmente, conveniva nell'agire e prendere l'iniziativa. Io e Nao eravamo tra i pochi a voler aiutare i nostri genitori, da come si poteva prevedere, Mayu non avrebbe acconsentito a questa pazzia.
La maggioranza aveva votato: eravamo quattro contro tutti.
Nao, la sua ragazza Marika che lo avrebbe seguito sempre, Sonia che sembrava amare questo genere di rivoluzioni e io che non volevo rimanere in disparte. Nessuno comprendeva, la rabbia quasi mi assaliva.
- Joshu! - mi chiamava improvvisamente Cleo, dietro di lei la sua e la mia famiglia al completo. Loro erano rimasti insieme al resto della prima generazione.
Mio padre mi paralizzava con lo sguardo, per lui ero un libro aperto. Avrà intuito di certo che non sarei rimasto fermo a fare nulla, quasi mi rimproverava con i suoi occhi scuri e profondi, non ricevevo quello sguardo da quando era un bambino di 4 anni; Cleo mi saltava in braccio e in qualche modo riuscivo a distogliere gli occhi dalla figura di mio padre e rimandare il momento. - Joshu, andiamo a prendere un gelato? Offre papà! -
Lo zio Riki mi appoggiava una mano sulla spalla e annuiva.
- Offro a tutti un gelato - rivolgendosi anche agli altri - Ci state? -
Molti accettarono, ma altri se ne andavano non volendo più parlare della questione. Questo mi faceva ricordare quanto agli altri non importasse. Poi Nao ci lasciava con una frase sospetta: - Ragazzi, mi fido di tutti voi - aveva rimarcato con un tono profondo la parola "tutti" - Ci sentiamo, tenete a portata di mano il cellulare. -
E se ne andava con sottobraccio Marika dalla faccia come sempre piena di ammirazione.
Nao aveva qualcosa in mente, per fortuna.
Il resto, invece, non avrebbe fatto nulla.

A casa, mio padre non mi disse nulla e mia madre, dandomi la buonanotte si scusava per il comportamento di papà, giustificandolo con tensione e rabbia per essersi fatto fregare il lavoro di due mesi. Non ero arrabbiato, triste o affranto. Ero frustrato, tale che, l'unica cosa che mi riuscisse di fare, era urlare un bassisimo, quanto disperato, bisbiglio: - ...Dannazione! -.

Note d'Autori
Julia speaking! Hello MinnaH! Vi siamo mancati?! Scusate e perdonate il mio ritardo - sì, questa volta è mia la colpa -.-" - comunque sia, i miei cari esamucci sono finiti il 1 luglio e mi volevo godere i primi giorni di vacanza tale da slittare l'aggiornamento ad oggi. Spero che vi sia piaciuto e vi auguro anche di passare bene queste vacanze! Non vedo l'ora di partire!
Allo stesso tempo vorrei parlare a nome di Meteor, che carissimo, si è preso la briga di aiutarmi e lavorare questo pomeriggio insieme al capitolo successivo! Beh ovviamente vi saluta!
Qualsiasi cosa voglia aggiungere vedrete il PS. ;p

Ehi Julia fa parlare anche m- *gli spinge la guancia incapacitandolo di parlare*
^u^ Carissimi lettori <3 se volete lasciarci qualche commentino siete liberi di farlo!
Alla prossima,
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive

*bisbiglia* grazie a tutti del supportooooo... al prossimo capitolo mi impegnerò, promessoooo... ciao a tuttiiii.... *scappa, prima che Julia lo possa trovare*
Meteor9
   
 
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