Fanfic su attori > Altri attori/telefilm
Ricorda la storia  |      
Autore: slanif    16/07/2015    3 recensioni
[Kim Woo Bin]
JongBin, Kim Woo Bin X Lee Jong Suk
Hai sollevato il mio cuore mentre il resto di me era a terra
Tu, tu mi affascini anche quando non sei in giro
Se ci sono dei limiti, io proverò ad abbatterli
Mi sto aggrappando, tesoro, adesso so cosa ho trovato
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La canzone è dei Disclosure ft. Sam Smith, ma io adoro la versione di Kodaline, perciò sentite quest’ultima mentre leggete la storia.
 
 
 
 

*

 
 
 
 

Latch
di slanif

 
 
 
 

Hai sollevato il mio cuore mentre il resto di me era a terra
Tu, tu mi affascini anche quando non sei in giro
Se ci sono dei limiti, io proverò ad abbatterli
Mi sto aggrappando, tesoro, adesso so cosa ho trovato

 
 
 
 
Com’è quella cosa che si dice? Che una sola persona ha la chiave del tuo cuore? Beh, penso che per me e Jong Suk-ah sia più o meno così che è andata. Contro ogni previsione o volere, ci siamo ritrovati invischiati in qualcosa che non ero certo potessimo gestire ma che, a distanza di tempo, sembra funzionare alla grande.
Certo, è stato impegnativo e doloroso, ma alla fine siamo qui.
Passiamo moltissimi periodi lontani. Questo è sicuramente il lato più negativo della nostra relazione se tralasciamo il fatto che siamo due uomini, per di più perennemente sotto i riflettori, e che in Corea l’omosessualità non è ben vista. All’inizio questo ci ha molto frenati, oltre al fatto che io avevo una ragazza: Yoo Ji Ahn. Bellissima, estremamente affettuosa, è stata una meravigliosa storia durata due anni. Ci siamo amati e ci siamo divertiti. Abbiamo condiviso momenti importanti, gioie e dolori.
Ma poi è finita. Io non sentivo più quell’interesse per lei e nonostante fosse così bella e delicata da sembrare un fiore, non ho avuto nessuna esitazione a lasciarla e a ferire i suoi petali splendenti, ammaccandoli. E’ stato crudele da parte mia e mi dispiacerò sempre per come è andata, ma non poteva essere altrimenti. Ero stanco, sfinito. E depresso. Mi sentivo in colpa per come era finita, ma anche per come era andata. Alla fine, presi com’eravamo dalle nostre carriere, avevamo semplicemente lasciato perdere e fatto andare la barca senza nessuno che la governasse, facendola infrangere contro gli scogli in un fragoroso frastuono di pezzi rotti.
E in quel momento di totale sconforto Jong Suk era con me. Mi ha fatto ridere, mi ha dato la sua spalla per piangere, mi ha portato chili di cibo spazzatura e decine di film idioti o di fantascienza da vedere insieme. Ha mangiato porcherie con me, riso con me, passato domeniche intere sul divano con me. Ha dormito con me. Mi ha abbracciato.
Mi ha stretto forte; e ad ogni nuova stretta sentivo che stavo rinascendo un po’ di più. Perché anche se sono io quello più alto e più grosso e dalla faccia più truce, di sicuro sono sempre io quello che si sente protetto da un abbraccio. Ma solo se quelle braccia che si stringono intorno a me sono di Lee Jong Suk.
Il mio migliore amico.
Il mio amante.
Il mio Mondo.
Il mio Tutto.
 
 
 
 

Sono conquistato, avvolto nel tuo tocco
Mi sento così innamorato, stringimi forte tra le tue grinfie
Come fai a farlo, mi fai perdere il fiato

 
 
 
 
Anche con Jong Suk è difficile vedersi, come dicevo. Lui è in giro per il Mondo a promuovere se stesso e io a promuovere me stesso. A volte riusciamo a combinarci in qualche città, molto più spesso no. Passiamo la maggior parte della nostra relazione al telefono ed è stancante; ma è proprio perché non possiamo vederci così spesso che quegli abbracci sono così importanti. Quei tocchi, quelle strette, quello stare vicini, così appiccicati che la pelle nemmeno respira; è grazie a un gesto semplice come abbracciare che lui ha preso a poco a poco la chiave del mio cuore e la tiene stretta nel suo pugno, portandosela in giro per il Mondo insieme a lui.
Perché non importa quanto lontano possiamo essere o quanto tempo passerà prima che ci rivedremo: Lee Jong Suk avrà sempre la chiave del mio cuore con sé e io, Kim Woo Bin, avrò sempre la chiave del suo cuore con me.
Perché sembra una sciocchezza, ma gli abbracci sono la migliore medicina. Ti fanno battere il cuore e ti fanno sentire vicini e complici, uniti. Ti fanno combaciare come le due metà della stessa mela, come se fossi fatto per incastrarti come un puzzle. Perché a volte in un semplice abbraccio non c’è solo il gesto, ma anche milioni di parole e sentimenti che uno non riesce ad esprimere e che invece così prendono corpo e voce in dita che stringono, braccia che stritolano, corpi che collidono.
In un abbraccio c’è la forza necessaria per aprire il chiavistello che tiene compressi tutti i tuoi sentimenti e cacciarli fuori.
 
 
 
 

Perché mi hai baciato, per far battere il mio cuore fuori dal petto?
Sento che siamo abbastanza vicini
Potrei mettere al sicuro il tuo amore?

 
 
 
 
Ed è proprio in un abbraccio che ci siamo svegliati stamattina.
Finalmente un impegno coincide. Finalmente nel nostro lungo peregrinare ci siamo ritrovati tutti e due a Shanghai per tre giorni. Abbiamo corrotto i manager affinché prenotassero nello stesso hotel e poi Jong Suk ha abbandonato la sua stanza ed è venuto da me, infilandosi nel mio letto e regalandomi una di quelle rare notti che possiamo avere solo per noi, in cui non conta il luogo, né lo spazio, né il tempo; ma solo noi.
Che poi è effettivamente l’unica cosa importante e l’unica cosa che voglio che quel chiavistello non faccia mai fuggire via.
«Bin...» E’ solo un sussurro, ma è sufficiente a far calamitare tutta la mia attenzione su di lui. Sulle sue labbra carnose e rosse, così morbide e accattivanti da baciare. Sul suo naso perfetto e la mascella squadrata. Sulle orecchie a sventola e i capelli tinti di uno strano arancione rossiccio. Su quegli occhi scuri che mi scrutano con una luce bellissima dentro e che mi fanno aumentare il battito del cuore.
«Buongiorno...», sussurro solamente, posando delicatamente le mie labbra sulle sue. Un contatto breve, dolce, tenero, tipicamente ideale per un risveglio. Un bacio che sa ancora di dormiveglia, di federe stampate in faccia e pigra voglia di non alzarsi. «Hai dormito bene?»
«Non dormivo così bene da mesi.», sussurra Jong Suk in risposta, depositandomi un altro dolce bacio sulle labbra che mi fa accelerare i battiti del cuore ancora un po’ di più.
Le sue mani mi circondano il viso e le mie lo stringono forte, ricercando il calore e il contatto, pelle contro pelle. Ogni centimetro quadrato dei nostri corpi si tocca nei punti possibili e io, dopo tanto tempo, non vorrei essere da nessun’altra parte se non qui.
Dopo tanto tempo, finalmente, siamo abbastanza vicini, abbastanza incollati, da poter essere soddisfatto della parte di Mondo in cui mi trovo.


 
 
 

Adesso sei nel mio spazio
E non ti lascerò andare
Ti ho bloccata nel mio abbraccio
Mi sto aggrappando a te

 
 
 
 
Lo stringo più che posso, perché voglio che senta tutto l’amore che provo per lui; perché senta che vorrei che lui rimanesse sempre qui.
Perché voglio che il mio, che il nostro amore sia al sicuro.
Perché voglio che lui mi stringa più forte e conservi stretta la chiave del mio cuore.
Io di sicuro lo farò con la sua.
«Ti amo, Jong Suk-ah…», non posso fare a meno di sussurrargli.
Lui mi sorride radioso: «Ti amo anch’io, Bin-ah…»
Gli bacio la fronte e lo stringo forte, poggiandogli il mento in cima alla testa mentre lui affonda il viso nel mio petto. Con un sospiro di pura gioia e godimento, mi rendo conto che il chiavistello del mio cuore è ben chiuso, stretto nel contenere saldi tutti i miei sentimenti per lui, e nessuno sente il bisogno di aprirlo.
 
 
 
 

FINE

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Altri attori/telefilm / Vai alla pagina dell'autore: slanif