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Autore: ChrysTheElf    16/07/2015    2 recensioni
Ruby scrutava l’orizzonte dalla finestra di camera sua. Una lacrima scendeva lungo la sua guancia mentre i ricordi lo stavano assalendo. Il pesante mantello fluttuava nel vento, rendendo ancora più solida la sua presenza. Com’era finito in tutto questo?
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lino, Rocco Petri, Ruby, Sapphire, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
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Ruby scrutava l’orizzonte dalla finestra di camera sua. Una lacrima scendeva lungo la sua guancia mentre i ricordi lo stavano assalendo. Il pesante mantello fluttuava nel vento, rendendo ancora più solida la sua presenza. Il Mantello del Campione. Com’era finito in tutto questo?
Ricordava ancora il girono preciso in cui aveva compreso che le Gare Pokémon non bastavano più. Lui sentiva di aver bisogno di andare oltre, raggiungere nuovi limiti e superarli. Così aveva sfidato Sapphire in un amichevole.
La ragazza, conoscendo bene la sua forza, sembrò per un attimo preoccupata, per poi rispondergli “Ah! Ho battuto tutte e 8 le palestre di Hoenn senza problemi, figurati se perdo con un coordinatore effemminato che per di più odia combattere!” Ruby l’adorava quando faceva così. Non era affatto femminile, ma trasmetteva una sicurezza, una voglia di impegnarsi e di dare il massimo che non poteva non contagiarti. Ma Ruby era troppo forte anche per lei, e anche se a fatica riuscì a batterla. Lei non aveva dato il massimo, certo, ma fu ugualmente una sconfitta bruciante. Per lei.
Per Ruby invece fu solo lo stimolo decisivo a lasciare le gare per dedicarsi alle sfide. Partecipò alla Lega e la vinse, per poi sconfiggere anche i Superquattro ed il suo maestro Adriano. Non risparmiò neppure Rocco quando lo incontrò a Verdeazzupoli, sebbene quella fosse stata una battaglia eccezionale.
Resosi conto che il titolo di Campione non faceva per lui, lo abbandonò solo due giorni dopo, per poter viaggiare libero per Hoenn, come un tempo. Anzi, con qualcosa di diverso da un tempo.
Da quanto non vedeva più Sapphire? Un mese? Due? Dopo che l’ebbe sconfitta alla semifinale del torneo della Lega Pokémon, lei gli disse che non poteva restare con lui, e decise di andare ad allenarsi alle Cascate Meteora.  In seguito lui non ebbe mai tempo di andarla a salutare, perché Adriano, a cui aveva ceduto il mantello era stato chiamato a Sinnoh, e lui era stato costretto a prendere il suo posto.
Ora vedeva la bellissima Iridopoli scintillare sotto di lui nel chiarore del tramonto, mentre ripensava a quel che era successo. Non era giusto. Lui non avrebbe mai voluto rimanere bloccato lì, in quella prigione che gli allenatori vedevano come un sogno lontano. Non lo meritava, c’erano altri che avrebbero meritato quel titolo più di lui: Rocco che l’aveva ceduto, Adriano che si era dovuto assentare, ma nessuno più di Sapphire. Lei sognava di farcela da quando aveva 10 anni e aveva vinto tutte le medaglie della regione. Ma non partecipò al Torneo della Lega fino a quando non vi partecipò anche Ruby. E proprio da lui venne sconfitta. Il destino sapeva essere proprio bastardo se ci si metteva d’impegno!
Bussarono alla porta.
-Avanti.
Entrò un tizio vestito in modo a dir poco singolare: ai piedi un paio di mocassini, e a tracolla una chitarra elettrica. Una Fender Stratocaster. Roba da professionisti. La cosa che chiunque avrebbe notato per prima, però, era un’assurda capigliatura, una cresta rossa a forma di fiamma. Il classico stereotipo del punk, per capirci.
-Ciao Ruby.
-Oh, ciao Fosco! Entra pure- Quei due erano diventati amici dopo che Ruby aveva assunto il titolo di Campione. Con Frida o con Drake non parlava molto, ma con Fosco ed Ester era un’altra storia. Ester era giovane e gentile con tutti, era difficile per Ruby non trovarsi bene con una come lei. Fosco, invece, era un po’ come un fratello maggiore che sapeva sempre consigliarti le scelte giuste perché in vita le aveva sbagliate tutte quante. Bastava fare il contrario di quel che aveva fatto lui.
-Stavi pensando?
-Sì.- Rispose il ragazzo, cupo -Ogni tanto mi faccio ancora prendere dai ricordi. Soprattutto da Sapphire.
-Ecco, appunto! Da quant’è che non la vedi?- La domanda peggiore che potesse fare. Naturalmente se ne accorse subito dopo averla detta.
-Tranquillo, Fosco- Gli disse Ruby notando la faccia mortificata dell’amico -Io... io è da troppo che non la vedo. Sento di essere cambiato, e... sento che da quando lei è andata alle Cascate Meteora sto cambiando ancora di più.
-Alle Cascate, eh? Forse è con Rocco quindi- Rifletté Fosco.
-Cosa? Ma allora forse è con lui che si sta allenando!- “E brava Sapphire!” pensò “Non riesci proprio a mandarla giù, eh?”
-Ah, sì, era proprio di questo che volevo parlarti. Da domani potrai salutarla! E’ appena tornato Adriano.


   
 
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