Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: PervincaViola    16/07/2015    6 recensioni
«Sareste una bella coppia, tu e Ino» se ne esce Choji ad un tratto.
«Eh?» è il suo brillante commento, con tanto di corrugamento di sopracciglia
.
{ShikaIno, Team 10 ♥ 7 drabbles}
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
A lei, professore,
per questi quattro anni di storia, italiano, risate e lezioni di vita. Grazie. Per tutto.





 
If you close your eyes
{does it almost feel like nothing changed at all}








Quando Shikamaru incontra per la prima volta Ino Yamanaka entrambi non hanno che sei anni. «Questa è Ino, Shikamaru» dice sua madre, indicando una bambina dal caschetto biondissimo e dagli occhi azzurri come il cielo più terso – più tardi, Shikamaru converrà che questi sono l'unica parte di lei a non poter essere definita seccante.
Tutto il resto, dalla voce trillante del suo saluto al cipiglio di comando con cui gli ordina ‘Ora giochiamo insieme’, gli urla a gran voce che deve fuggire finché è in tempo. Ma Shikamaru è pigro, Yoshino lo minaccia con occhi assassini e l'unica scelta che gli rimane è seguire a passo strascicato la bionda seccatura che trotterella verso il parco.


Sei anni dopo
Il cielo è coperto di nuvole. Ino ha dodici anni, gli sta strillando nell'orecchio e l'opinione di Shikamaru che tutti gli esseri umani di sesso femminile sono solo delle seccature, sapientemente costruita nel corso degli anni, trova la sua ennesima conferma: sua madre, Temari e Ino, soprattutto Ino. Tutte seccature, nessuna esclusa.
Oh, certo, è diventata bella, Ino, ed è capace di esserlo persino dopo aver tagliato malamente la sua lunga chioma nello scontro con Sakura. Ma una seccatura rimane, sempre.
«Non riesco a credere che tu abbia lasciato vincere quella» sibila lei infatti, irata, scoccandogli uno sguardo di fuoco. Mendokuse.


Ino e Choji hanno tredici anni quando superano l'esame per diventare Chunin. Se glielo avessero detto il giorno in cui avevano annunciato le squadre, cosa sarebbero diventati, Shikamaru avrebbe riso fino alle lacrime. Tuttavia, nonostante tutto e tutti, il Team 10, composto dal ciccione Choji Akimichi, dal pigro Shikamaru Nara e dall'altezzosa Ino Yamanaka è divenuto una vera squadra. Il trio InoShikaCho, chi l'avrebbe mai detto?
«Siamo imbattibili, non è vero, Shika?»
Shikamaru osserva il regalo di Asuma-sensei, quelli che sono appena diventati i loro orecchini, e poi l'allegria esagerata con cui Ino abbraccia lui e Choji, cinguettando e ridendo briosa, e le sorride.


È l'estate dei suoi quattordici anni quando Shikamaru, a dispetto della sua dissacrante pigrizia e proverbiale indifferenza, si accorge che il corpo da bambina di Ino si sta trasformando in quello formoso di una ragazza. È un pomeriggio come tanti, sdraiato sulla più alta collinetta di Konoha a guardare il cielo, Choji che sgranocchia delle patatine al suo fianco. «Sareste una bella coppia, tu e Ino» se ne esce lui ad un tratto.
«Eh?» è il suo brillante commento, con tanto di corrugamento di sopracciglia.
«Si vede da come la guardi» spiega tranquillamente il suo compagno, soprassedendo all'occhiataccia di Shikamaru e ingoiando un'altra patatina. «Guarda che non ci sarebbe niente di male. Anzi, io ne sarei contento!»
Ino sceglie proprio quel momento per urlare il suo nome, correndo verso di loro, e il suo sguardo cade sulle lunghe gambe lasciate scoperte dalla corta gonna viola, sull'improvvisa pienezza del suo seno, sull'azzurro delle sue iridi...
Shikamaru chiude gli occhi, ignorando l'improvviso calore alle guance e il ridacchiare accanto a lui. «Mangia, Cho».


Ino ha solo quindici anni, ma mentre piange piegata sulla lapide di Asuma-sensei sembra molto più adulta. Il suo è un pianto duro e rabbioso, i singhiozzi soffocati tra i denti stretti per il dolore.
«Non è stata colpa tua, Ino» mormora Shikamaru, posandole una mano sulla spalla, una sigaretta serrata fra le labbra e il sapore della nicotina a impastargli lingua e pensieri.
«E di chi altri?» gli sbraita contro lei, gettandosi contro il suo petto e tempestandolo di pugni. «Non sono riuscita a fare niente, niente di niente! Non l'ho salvato!»
«Non c'è nulla che avresti potuto fare» afferma perentorio Shikamaru, afferrandole i polsi e stringendoli con forza. Lei pare non averlo nemmeno udito.
«Sono inutile» singhiozza contro il suo giubbotto da Chunin e lui avverte una dolorosa stretta al cuore.
«Non è vero, e lo sai». Shikamaru le accarezza l'infinita coda bionda e, inutilmente, cerca di convincersi che l'improvvisa patina che gli offusca la vista e il retrogusto amaro di cenere in bocca non sono altro che effetti della nicotina. Avrei dovuto essere io, a salvarlo.


La vera guerra comincia con i loro sedici anni. La divisa degli shinobi di Konoha stona particolarmente con la bellezza abbagliante di una Ino che non è più la ragazzina che correva dietro a Sasuke e rivaleggiava con Sakura, Shikamaru lo nota quasi con un senso di amarezza. Tutti loro sono stati costretti a crescere.
«Asuma-sensei sarebbe fiero di voi» gli sorride Ino e lui sorride di rimando, perché è esattamente il pensiero che gli ha attraversato la mente un istante prima, ma non è mai stato particolamente bravo con le parole. Però, ne è certo, Asuma lo sarebbe stato davvero.
«State attenti» la avverte, accennando anche a Choji, pochi passi dietro di lei. Non moriranno, non moriranno.
La carezza di Ino alla sua guancia dura un secondo appena, come uno schiocco di vento.
«Anche tu».


Hanno quasi diciassette anni quando finalmente la guerra vede il suo termine. Tornare alle vecchie abitudini è difficile e rassicurante allo stesso tempo; eppure, scrutando le nuvole che si rincorrono in un'infinita distesa celeste, i soliti rimbrotti di Ino nelle orecchie, Shikamaru direbbe che nulla è cambiato. Non è così, lo sa, tuttavia è questa la sua normalità: i loro battibecchi, portati avanti solo da Ino, Choji che si ingozza, il cielo negli occhi di lei. Dio, immaginare di perdere anche loro sarebbe stato davvero troppo e nulla avrebbe più avuto senso.
Ma adesso Choji non c'è – preso dall'appuntamento con Ayame – e Ino ha smesso di parlare con il vento, privandolo del piacevole sottofondo per un ipotetico sonnellino, e il silenzio prolungato sta diventando sospetto. Aprendo gli occhi, scopre che Ino è china su di lui, a pochi centimetri dal suo viso.
«A volte mi domando se sei nato stanco, Shika» dichiara, premendogli il polpastrello dell'indice sulla fronte.
Shikamaru inarca distrattamente un sopracciglio; la guerra ha eliminato ogni residuo di imbarazzo tra di loro – o quasi, perché il lieve rossore diffuso sugli zigomi di Ino è assurdamente tenero. «A volte mi domando se sei nata seccatura, Ino».
«Cretino» replica lei con la sua abituale raffinatezza; un attimo dopo le loro labbra si scontrano in un bacio dolce ed impacciato.
Shikamaru la stringe con naturalezza, poi socchiude pigramente un occhio, osservando il cielo attraverso i capelli dorati di lei: non è mai sembrato più azzurro.







 
Angolino della Vì:
Piccola raccolta ShikaIno di drabble e double drabble, senza molte pretese. La cronologia è sbagliata: un esempio è il fatto che Choji e Ino diventano Chunin solo in Shippuuden, quando sono più grandi. Però, da genio del male quale sono, ho controllato la wiki solo dopo, e quindi ho lasciato tutto com'era. Il titolo è preso da Pompeii, Bastille.
Una piccola recensione è sempre gradita :3



 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: PervincaViola