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Autore: Sylvia Naberrie    16/07/2015    3 recensioni
Tutti conoscono Kuvira, la Grande Unificatrice, la donna dal pugno di ferro, che ha unito la Nazione della Terra, trasformandolo da Regno a Impero. Colei che ha osato sfidare il mondo degli spiriti e usare il loro potere come arma distruttiva. Una donna forte e coraggiosa.
Ma pochi conoscono la sua storia, il suo triste passato. Nessuno conosce la sua fragilità.
Come è diventata la Grande Unificatrice?
Come è diventata Capitano delle forze di sicurezza di Zaofu?
Com'è diventata la protetta di Suyin Beifong?
Le risposte sono qui dentro. Buona lettura.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kuvira, Quasi tutti, Suyin Beifong
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'All Hail the Great Uniter!'
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All-Hail-the-Great-Uniter-The-Beginning




ALL HAIL THE GREAT UNITER!
The Beginning




Ero nascosta in un angolino a osservare.
Se mi avesse vista mi avrebbe gridato di andarmene, tirandomi sicuramente qualcosa. E io mi sarei difesa con il mio nuovo dominio della terra.
Succedeva sempre così quando vedevo mia mamma piangere. Mio padre ci aveva abbandonato due anni fa, quando avevo un anno. E solo qualche mese fa ho scoperto di saper dominare la terra.
Mia mamma non lo sopportava. Diceva che distruggevo la nostra casa e la strada. E le toccava chiamare il vicino per sistemare tutto. Poi mi riempiva di botte.
Non è colpa mia se ancora non so controllare il mio dominio.
Senza far rumore, mi voltai e andai nella mia minuscola cameretta.
"Io non ce la faccio più..."
Un brivido percorse la mia schiena sentendo quel gemito disperato uscito dalle labbra di mia madre.
Stava succedendo qualcosa di brutto.

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Mi alzai di scatto dal letto, scoprendomi sudata e con il fiatone. All'istante realizzai che avevo di nuovo sognato e mi maledii per la mia debolezza.
Non volevo più sognare mia madre, la odiavo, la detestavo.
Non dopo quello che mi aveva fatto cinque anni fa.

Quella mattina c'era qualcosa di strano nell'aria. C'era molto meno caos e tutti si muovevano ordinati. Poi capii.
Il governatore della contea era accompagnato da delle persone alquanto strane, con abiti guarniti di lamine di metallo.
C'era una donna alta, dai capelli scuri e mossi e gli occhi verdi. Sulla fronte portava una perla. Era accompagnata da un uomo con i capelli molto corti e gli occhiali e da un uomo di mezza età con uno strano pendente che andava dall'orecchio al naso. Tutti e tre erano scortati da due guardie, sempre vestite con lamine di metallo.
'Che siano...?'
Senza farmi notare li seguii fino alla casa del goverantore. Avevo sentito parlare di persone capaci di dominare il metallo, che sapevano usarlo a loro piacimento. E che addirittura vivevano in una città fatta interamente di metallo.
Ero cresciuta con queste storie e forse finalmente avevo incontrato dei veri dominatori del metallo!
Mi nascosi dietro un masso e li osservai entrare dentro. Per un attimo la donna si girò proprio dov'ero io e subito mi rannicchiai per non farmi vedere. Attesi qualche minuto e quando sbirciai erano tutti dentro, tranne le due guardie che piantonavano l'ingresso.
Rimasi nascosta ad aspettare.

Un paio d'ore dopo vidi tutti gli uomini e quella donna uscire e dirigersi verso un enorme spiazzo, dove si trovava un dirigibile. Senza farmi notare li seguii nascondendomi per non farmi vedere.
Il governatore li scortò alla nave ma si allontanò con la scusa di avere delle cose da sbrigare. Continuai a osservarli, conscia che se non avessi fatto niente per fermarli avrei bruciato la speranza di incontrare dei veri dominatori del metallo. Ma mentre gli altri stavano salendo, la donna rimase a terra.
"Tesoro, non vieni?", chiese l'uomo con gli occhiali.
Sbirciai a vedere cosa tratteneva quella donna. La vidi girarsi sorridendo all'uomo.
"Credo che avremo un nuovo ospite", rispose e si girò verso la mia direzione. Il mio cuore perse un battito e mi nascosi.
"Perché non esci fuori?", gridò la voce della donna ed ero sicura stesse parlando con me. Titubante, uscii allo scoperto. La donna mi sorrise e mi fece segno di avvicinarmi. Quando fui abbastanza vicina si abbassò per essere alla mia altezza.
"Come ti chiami?"
"Kuvira"
"Ciao Kuvira, io sono Suyin Beifong"
'Beifong? Non dirmi che...', arrossii immediatamente. Stavo parlando con la figlia di Toph Beifong, la più grande dominatrice della terra di tutti i tempi e l'inventrice del dominio del metallo!
"Allora Kuvira, perché ci seguivi?", mi chiese gentilmente Suyin. Arrossii di più. Si era accorta che li stavo pedinando.
"Io, ecco... Non ho mai visto dei dominatori del metallo e... Ero curiosa...", risposi evitando di incrociare il suo sguardo.
"Vorresti imparare?"
Mi voltai di scatto a guardare la donna.
"Posso...?"
"Certo che puoi!", rise la donna. Un sorriso si aprì nel mio viso.
Potevo imparare il dominio del metallo! Da una Beifong!
"Ma prima devo chiederti, dove sono i tuoi genitori?"
Il mio sorriso si spense e strinsi i pugni. Suyin se ne accorse.
"Mi hanno abbandonato", dissi con tutta la rabbia e il rancore che provavo. Suyin rimase turbata dal mio cambio di atteggiamento ma tornò impassibile.
"Aiwei! Vieni un attimo", chiamò la donna. L'uomo con lo strano piercing si avvicinò a me e mi mise la mano sulla spalla.
"Ripeti", mi ordinò. Confusa, obbedii.
"Sono stata abbandonata da mio padre quando avevo un anno. Mia mamma mi ha abbandonato cinque anni fa, quando avevo tre anni, per via del mio dominio", ripetei cercando di rimanere calma. L'uomo guardò la donna e le fece segno di no con la testa.
Gli occhi di Syuin si fecero tristi e mi accarezzò una guancia.
"Non preoccuparti, Kuvira. Saremo noi la tua famiglia, se lo vorrai. Siamo il Clan del Metallo"

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"E tu chi sei?"
Mi girai verso la voce. Proveniva da un bambino, più o meno della mia età, con i capelli tutti scombinati e gli occhiali.
Sembrava una versione più piccola del marito di Suyin, Bataar, una sua miniatura versione bambino.
Chiusi la porta della mia nuova stanza nel palazzo governativo di Zaofu, la città del Clan del Metallo, e mi avvicinai al bambino.
"Mi chiamo Kuvira. Sono nuova. Tu dovresti essere il figlio di Suyin e Bataar, giusto?"
"Esatto. Sono Bataar Junior. Vuoi essere mia amica?"

"Kuvira, sei pronta? Hai finito?", mi chiese la voce di Suyin.
Cercai di sistemarmi come meglio potevo e uscii dal separé, arrossendo. Suyin mi fece segno di avvicinarmi e mi girò per farmi specchiare.
"Ti sta benissimo", commentò. Io arrossii ancora di più e cercai di sistemarmi la casacca verde che mi aveva regalato la matriarca di Zaofu.
"Ti piace?"
"È bellissimo, signora Beifong!"
"Oh cielo, chiamami Su! Signora Beifong fa tanto vecchia!", rise Suyin.
"Grazie, Su"
"Sono contenta ti piaccia", rispose Su facendo una treccia con i miei lunghi capelli neri.
"Da domani inizieremo il tuo addestramento per il dominio del metallo"
Il mio cuore batté all'impazzata per l'emozione. Stavo per entrare a far parte del Clan del Metallo.

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"Kuvira, concentrati. Devi focalizzare sui frammenti di roccia all'interno del metallo. Chiudi gli occhi. Ce la puoi fare"
Mi concentrai ancora di più. La mia mano premeva sul metallo freddo, cercando di percepire i frammenti di roccia di cui parlava Su.
Era da più di un'ora che ci provavo ma ancora niente. Avevo la fronte imperlata di sudore ed ero esausta.
Sospirai affranta.
"Non ce la faccio!", gemetti. Suyin sospirò.
"Dai, riproviamo domani. Non preoccuparti, neanch'io c'ero riuscita la prima volta", rispose sorridendo mentre mi riaccompagnava dentro. Guardai a terra, sconsolata.
Dovevo riuscirci a tutti i costi.

Quella sera uscii di nascosto. Tornai nello spiazzo dove si trovavano i meteoriti di Su. Ne presi cautamente uno e mi sedetti a terra. Chiusi gli occhi e cercai di concentrarmi.
Con la calma riuscii a trovare qualche pezzetto di roccia ma non riuscivo a individuarli bene. Come quando si osserva una piccola luce al buio ma la si riesce a vedere solo guardandola indirettamente.
La stessa cosa mi succedeva con quei frammenti di roccia.
Sollevai un dito cercando di dominarlo e sentii uno scricchiolio. Aprii gli occhi meravigliata e vidi il meteorite deformato in un punto.
Mi si strozzò il fiato in gola.
Avevo appena dominato quel pezzo di metallo.

Le notti successive mi allenai segretamente, nonostante con Suyin avessi fatto già molti progressi. Volevo essere una delle più grandi dominatrici del metallo e ci sarei riuscita. Sarei stata la migliore.

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Erano passati circa cinque anni da quando ero entrata a far parte del Clan del Metallo. Ormai ero una dominatrice del metallo a tutti gli effetti, nonostante continuassi ad esercitarmi ogni giorno per perfezionarmi.
Da mesi ormai studiavo per entrare nel corpo delle guardie di Zaofu, volevo proteggere la città che con tanto amore mi aveva accolto.
Passavo per caso davanti un'enorme costruzione quando sentii rumori metallici e la voce di Suyin. Sbirciai dentro e vidi quella che sembrava una palestra.
Non me n'ero mai accorta! Era enorme, con delle travi e un sacco di ragazze e donne di Zaofu che conoscevo che si esercitavano con dei passi di danza.
"Ciao Kuvira! Vuoi unirti a noi?", mi salutò una ragazzina che conoscevo.
Suyin si girò sentendo il mio nome. Mi pietrificai alla soglia.
"Dai Kuvira, vieni con noi", mi incitò Su.
"Se proprio devo...", commentai entrando.
E fu così che, incredibilmente, mi appassionai alla danza.

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"...Ed ora lasciamo la parola alla nostra amatissima matriarca, Suyin Beifong!"
Una serie di applausi scroscianti risuonarono nella sala. Cercai di mettermi con la schiena più dritta e ascoltai attentamente il discorso di colei che consideravo la mia madre adottiva, la mia maestra, la mia guida.
"Grazie, capitano. Sono orgogliosa di questi figli di Zaofu che oggi verranno nominati guardie e faranno parte delle forze di sicurezza, che proteggeranno la nostra amata città, stabiliranno ordine e sicurezza, contribuendo a rendere Zaofu la città più sicura del Regno della Terra, del mondo intero! E sono onorata di poterle nominare personalmente"
Su finì il discorso e scese dalla pedana per appuntare me e gli altri miei compagni e colleghi con la spilla che ci rendeva delle guardie a tutti gli effetti.
Non appena Suyin si avvicinò a me, mi sorrise e io emozionata risposi. Erano passati dieci anni da quando mi aveva trovata, ma sembrava solo ieri.
"Kuvira, giuri di proteggere la città di Zaofu e i cittadini che vi abitano, e servire il Regno della Terra?", mi chiese Su con tono solenne.
"Sulla mia vita!"
"Ti nomino guardia di Zaofu, soldato del Regno della Terra"
La spilla brillava sul mio petto e io non potevo essere più emozionata.

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Era notte fonda e come sempre sgattaloiai nella piazzetta dove si trovavano i meteoriti di Su, sotto la mia finestra, nel palazzo governativo. Non era il mio turno di guardia, ma nonostante ciò non riuscivo a dormire. Perciò avevo deciso di tornare ad allenarmi nel dominio del metallo.
Ormai non avevo più difficoltà a trovare i pezzetti di terra e anzi riuscivo a dominarli senza neanche toccarli.
Chiusi gli occhi e mi concentrai.
Il metallo era tutto intorno a me e la terra con lui. Ero un tutt'uno con essi.
Un improvviso rumore mi distrasse. Mi girai e vidi una sagoma raccogliere qualcosa da terra.
Impaurita, aggrappai la corda di metallo che portavo al polso, come tutte le guardie di Zaofu, al suo braccio.
"Ahi!", gridò la figura. Subito spaventata ritrassi la corda e gli andai incontro.
"Oddio, scusami Bataar Junior, non ti avevo riconosciuto!", sussurrai dispiaciuta, inginocchiandomi accanto a lui.
"Tranquilla. Piuttosto, riesci a trovare i miei occhiali? Con questo buio non si vede niente", mi chiese tastando terra.
Con il dominio li sentii poco lontani da lì e li richiamai a me.
"Eccoli", esclamai porgendoglieli.
"Meno male che sei brava a dominare il metallo", sospirò rincuorato rimettendoseli sul naso. Sorrisi.
Bataar Junior, insieme a sua sorella minore Opal, era un non dominatore, come suo padre.
"Dici sul serio?"
"Certo. Ti vedo dalla mia finestra e il fatto che già in pochi anni tu sia diventata luogotenente ne è la prova"
Io arrossii.
"Perciò mi spii?", scherzai. Lui sembrò un po' imbarazzato.
"No! Solo... Qualche volta ti vedo allenarti in questa piazzetta e immagino che tu sia veramente brava, anche per essere la protetta di mia madre"
Mi rabbuiai.
"È questo quello che si dice di me? Che sono brava solo perché sono la protetta di tua madre? Beh, vi sbagliate! Io sono quella che sono perché ho lavorato duro tutta la vita per arrivare a questo punto e senza l'aiuto di nessuno!", gridai voltandomi e andandomene.
"No, Kuvira, aspetta! Non intendevo..."
Voltai l'angolo e corsi più lontano che potei.

Il giorno dopo non lo vidi a colazione. Ero stata dura con lui e volevo rimediare.
Sospirai andandomene. Camminai veloce e a testa bassa per il corridoio, quando avverttii una presenza davanti a me e per poco non mi scontrai proprio con lui, Bataar Junior.
"Scusami...", mugulai.
"No, scusami tu!", rispose lui.
Rimanemmo fermi per qualche secondo imbarazzati.
"Volevo dir..."
"Io..."
Sorridemmo entrambi.
"Parla tu", dissi.
"Ti chiedo scusa per ieri sera. Non volevo assolutamente dire che sei diventata luogotenente perché sei la protetta di mia madre. Intendevo dire che per essere la protetta di mia madre devi averla colpita molto. Era solo per dirti che... Beh, sei speciale", spiegò imbarazzato. Il mio cuore batté velocissimo.
"Perdonami Junior. Sono stata dura con te ieri sera, mi sono comportata malissimo e ho frainteso quello che volevi dirmi. Scusami", supplicai dispiaciuta. Lui mi si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla.
"Tranquilla, è acqua passata. Ci vediamo in giro, ok? Ho un po' di lavoro da sbrigare", affermò mostrandomi i rotoli di progetti che portava sottobraccio.
"Oh, certo! Ci vediamo, allora!"
"Ci conto!", gridò andando verso l'ufficio di suo padre. Sorrisi e ripensai alle sue parole.
'Era solo per dirti che... Beh, sei speciale'
Arrossii e andai verso la torre di controllo.

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"Capitano, è appena arrivato un messaggio da parte di un'aeronave. Dice che a bordo c'è l'Avatar venuta a prelevare la nuova dominatrice dell'aria"
"Avverti subito Suyin, riferiscile che l'Avatar sta venendo per Opal", ordinai.
"Subito, capitano"

Stavamo ultimando la nostra prova di danza, quando Su ci disse che per quel giorno avevamo concluso. Diedi una sbirciatina dietro di me.
Con Aiwei e altre guardie c'erano dei ragazzi sui diciotto e vent'anni, due maschi e due ragazze. Quella più in avanti e con i tipici abiti della tribù dell'Acqua immaginai fosse l'Avatar. Era incredibile, mai avrei immaginato di poterla incontrare.
Ricordai che avevo circa otto anni, quando Su mi aveva presa, che circolò la notizia che l'Avatar Aang era morto e che il nuovo Avatar dovesse essere nato in una delle due tribù dell'Acqua. E ora era qui.
Andai verso la torre più vicina.
"Voglio che la città sia sorvegliata al massimo. Ricordatevi che ci sono dei criminali alla ricerca dell'Avatar, dobbiamo assicurarci che la città sia impenetrabile", ordinai mettendomi la mia consueta armatura.

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"Kuvira, sei pronta?"
"Sì"
Attendemmo che l'Avatar finisse di parlare con il capo Tonraq. Il Loto Rosso aveva catturato i dominatori dell'aria e in cambio voleva l'Avatar. Noi eravamo lì per evitare che si consumasse la tragedia.
Non appena finirono, ci agganciammo alla roccia e cominciammo a salire.

Quella maledetta donna-combustione ci stava dando del filo da torcere. Tonraq, a corto d'acqua, era stato colpito da Zaheer e stava precipitando.
Fortunatamente riuscii ad agganciarlo con una corda di metallo e lo salvai. Lentamente calai me e Tonraq fino al suolo. Vidi che era ricoperto di ferite, perciò decisi di curarlo.
"Ti devo la vita. La ringrazio, Capitano"
"Può chiamarmi Kuvira"

Qualche minuto dopo tornò Tenzin, il figlio di Aang, con quei due ragazzi che erano in compagnia dell'Avatar e un piccolo dominatore dell'aria. Il bambino disse che sapeva dove si trovavano gli altri dominatori imprigionati e tutti, tra cui Su e sua sorella Lin, andarono per liberarli.
"Voglio venire con voi", dissi con forza a Su.
"No, Kuvira. Stai con i feriti. Torneremo a prenderti una volta che avremo di nuovo l'Avatar", mi rispose e partì.
Non ero affatto contenta. Sarei stata molto più utile con loro che tra i feriti, ma feci silenzio e tornai da Tonraq.

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"Kuvira, vorrei che alla conferenza di oggi venga anche tu"
"Dici sul serio, Su?", chiesi emozionata.
Quel giorno sarebbero venuti il presidente di Città della Repubblica, Raiko, e il maestro di dominio dell'aria Tenzin, per parlare della situazione nel Regno della Terra, dopo che Zaheer l'aveva fatta piombare nel caos più assoluto.
"Certo. Io mi fido di te e poi so che sei esperta di sicurezza, avremo bisogno dei tuoi pareri", mi disse sorridendo Suyin.
"Ne sarei onorata", risposi inchinando il capo.

"Il Regno della Terra è nel caos. C'è un vuoto di potere e sono preoccupato per ciò che accadrà se nessuno prenderà il controllo della situazione", riferì Raiko.
"E pensate che dovrei essere io?", chiese scettica Su.
"Siete la persona perfetta per prendere il comando. I leader mondiali si fidano di voi, e in quanto Beifong possedete credibilità nel Regno della Terra", continuò Tenzin.
"Sono onorata che abbiate pensato a me, ma non sono interessata ad imporre i miei ideali su un'intera nazione. Temo di non potervi essere d'aiuto"
Mi girai scioccata. Nessuno era più perfetta di Su, perché stava rifiutando quell'incarico?
"Suyin, so che non c'entro nulla, ma penso che dobbiate farlo. Zaofu è sempre stata il centro del progresso moderno e ora potete condividerlo con tutti", intervenni. Suyin mi guardò male.
"Cosa vorresti che facessi? Marciare a Ba Sing Se con un esercito? Verremo visti come conquistatori e accolti con nient'altro che la guerra"
Quel commento mi ferì, perché era quello che avrei fatto io.
"Ci sono già delle guerre! La Regina della Terra stava per distruggere la nostra Nazione. Questa è la nostra opportunità per cambiare le cose", cercai di convincerla. Lo sguardo di Su si assottigliò.
"Non succederà!", e tornò a discutere con i capi di stato.
'Se Su non farà niente, allora ci penserò io. Non lascerò la nostra Nazione da sola, senza una guida' Inspiegabilmente ripensai a mia madre. Strinsi i pugni.
Dovevo essere forte per portare ordine nella Nazione. E sapevo già a chi chiedere aiuto.

"Junior, tu sei d'accordo con me, no? Non possiamo stare con le mani in mano, dobbiamo sistemare questa situazione!"
Avevo riferito tutto l'incontro a Bataar Junior e sembrava propenso a venire con me.
"Perciò... Mia madre non vuole fare niente?", chiese amareggiato.
"Niente. E io non posso stare a guardare, dobbiamo fare qualcosa!"
Bataar mi mise una mano sulla spalla.
"Sei una donna forte e coraggiosa, Kuvira. E ti seguirò ovunque tu voglia andare"
Il mio cuore scoppiò di gioia. Bataar era dalla mia parte.
"Dobbiamo convincere quante più persone possibili ad unirsi alla nostra causa. Io mi occuperò di tutti i cittadini più influenti di Zaofu, magari riusciamo a trovare qualche finanziamento. Ah, e anche Varrik, ci farebbe comodo la sua genialità. Tu occupati delle guardie. Sei d'accordo?"
Sorrisi raggiante e annuii.

In meno di una settimana avevamo reclutato un gran numero dei cittadini più influenti di Zaofu e quasi tutte le guardie. Varrik si era unito alla nostra causa ed eravamo pronti a partire.
In quel momento apparve Su.
"Cosa pensi di fare?"
"Faremo ciò che voi non avete il coraggio di fare. Andremo a Ba Sing Se per aiutare a riportare l'ordine nel Regno della Terra", dissi con molta sfacciataggine.
"No! Starete qui!"
"E chi mi fermerà? Le vostre forze di sicurezza sono state più che felici ad unirsi alla mia causa. Sono tra i migliori combattenti al mondo, e sono stanchi di essere trattati come uccelli esotici nella vostra gabbia", riferii con rabbia. Ero così che mi sentivo ormai. In una gabbia di metallo.
"Se adesso parti... Non sarai mai più la benvenuta"
"Quando sceglierò di ritornare sarà alle mie condizioni", minacciai.
Su non proferì parola e salii sull'aeronave, diretta a Ba Sing Se.

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In poche settimane avevamo stabilizzato Ba Sing Se, riportandola nell'ordine.
Tutti i cittadini eversivi, ribelli e non appartenenti al Regno della Terra venivano spediti in prigione. I cittadini lavoravano per mantenere l'autosufficienza. Il primo tassello del puzzle era sistemato e c'ero riuscita senza l'aiuto di Suyin.
"Capitano, è appena arrivato un messaggio del presidente Raiko"
"Fammi leggere", presi il foglio e i soldati e Bataar attesero una mia risposta.
I miei occhi scorrevano veloci sulla carta e le mie labbra si incresparono in un sorriso di vittoria. Accartocciai il foglio e gridai la mia esultanza a tutti i miei seguaci.
"Il presidente Raiko ha autorizzato la nostra spedizione, avendo visto come tutti noi abbiamo contribuito a riportare l'ordine a Ba Sing Se. Ci autorizza a riportare l'ordine nelle altre province della nostra nazione e io, Kuvira, sono stata nominata capo provvisorio del Regno della Terra! Riunificheremo la nostra Nazione sotto la nostra bandiera!"
I soldati gridarono di gioia.
"Onore alla Grande Unificatrice!", gridò Bataar e lo guardai sorpresa.
Quell'appellativo mi giungeva nuovo. Lui mi rispose sorridendomi orgoglioso.
Tutti i soldati gridarono con lui e solo allora realizzai appieno che avevo il destino della Nazione più grande e potente al mondo nelle mie mani.
Avrei portato ordine nel Regno della Terra.
Non avrei fallito.
Io ero la Grande Unificatrice.





























Angolo dell'autrice

Salve a tutti! Questa è la mia prima fanfiction in questa sezione e spero sia stata di vostro gradimento.
Ho seguito tutte le serie di Avatar però solo di recente ho potuto vedere quelle di Legend of Korra.
Premetto che adoro questa serie animata, è la mia preferita in assoluto, e quando ho visto Kuvira me ne sono innamorata. È in assoluto la mia villain preferita, forte, coraggiosa, determinata... Tutto ciò che non sono io, va' xD scherzo :)
Vedendo quanto sia complesso il suo personaggio, mi è venuta un'ideuzza di scriverci su, soprattutto sulle sue origini e della sua fragilità, che nasce dalla sua terribile infanzia, perciò ecco questa One-Shot. Non so se Kuvira è nata effettivamente a Zaofu o no, io ho voluto scrivere che è nata in un'altra città della terra.
Inoltre ho in mente di scriverne un'altra, ambientata però già durante la spedizione di unificazione. Vorrei parlare dell'amore tra lei e Bataar :)
E infine avevo in mente una ff crossover con i personaggi di Star Wars (del cui fandom faccio parte) e di Thor xD non vi dico che ho in mente perché vi tolgo la sorpresa ma sappiate che sarà una comico/demenziale xD sperando che riesca a scriverla :)
Bene, allora vi lascio qualche link:
Profilo ask,
Gruppo fb "EFP Fandoms!"
Ringrazio tantissimo Daniele C. per avermi realizzato il banner che vedete all'inizio della storia :D
E grazie a voi per aver letto questa OS, averle dato un'occhiata o addirittura per averla commentata! ^^
A presto!
Vostra

Sylvia Naberrie
   
 
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