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Autore: allyyh    16/07/2015    4 recensioni
"Ti prego, questa volta, resta."
☾snarry☽ ☾romione☽ ☾yaoi/het☽
- beta version.
• Enjoy Yourself.
Genere: Commedia, Dark, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Harry/Severus, Remus/Sirius, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Titolo: Addicted;
Autore:
 allyyh;

Fandom: Harry Potter;
Genere: Commedia, Dark, Erotico (probabile varietà del genere a seconda dell'umore durante la stesura dei vari capitoli);
Avvertimenti: Munitevi di bacchette e tante, ma taante, fiale di Pozione Di Guarigione, l’autore non si prende le responsabilità di eventuali danni alla salute dei lettori;
Personaggi: Harry Potter, Severus Snape, i Weasley, Hermione Granger, Sirius Black, Remus Lupin e qualcosa di simile a tutta Hogwarts degli anni “presenti” e passati come personaggi minori;
Coppie: Severus/Harry, Ron/Hermione, Remus/Sirius e accenni alla Draco/Harry, Luna/Ginny, Severus/James;
Note: Vi avverto che questa è una fanfiction che sto scrivendo in un mio periodo “Snarry”, ultimamente ne sono davvero ossessionata (e per “ossessionata” intendo che i miei, probabilmente, stanno cercando di contattare il San Mungo per Problemi Cerebrali Apportati dall’Uso Inopportuno del Computer – ok, magari il San Mungo, sono solo dei babbani, loro, non possono capire *faccina desolata*), quindi boh, vediamo cosa ne esce da questi piccoli momenti di ispirazione. Ah, nel caso questo potesse darvi un motivo in più da scusare i miei eventuali errori nel'estensione del testo, le sto leggendo ascoltando Lana Del Rey a palla nelle cuffie – cosa che sta succedendo anche in questo esatto momento.
Spero di non andare troppo in “OOC”, nel caso – muy probabile – questo succedesse l’ho già aggiunto alle note.
Aggiornamenti incostanti, non abbiate troppe aspettative: siamo in estate, fa caldo, ed io partirò per il mare tra poco senza il mio computer nè la connessione, quindi è probabile che il prossimo aggiornamento avverrà tra un mese. O anche tra qualche giorno, prima di partire, non so.
Ok, devo avervi stressato a sufficienza, vi lascio alla fanfiction.
Buona Lettura.

  • ricordatevi le fiale!
 
 
Addicted.
also know as: come il Bambino Sopravvisuto scoprì di avere una spudorata cotta per il suo "odiato" professore di Pozioni.
 

 
heaven is a place on earth with you.
– videogames, lana del rey.

 
Harry sedeva in uno scompartimento vuoto, fatta eccezione per la pigra compagnia di Grattastinchi – che insisteva nello strisciargli addosso facendo le fusa, dell'Espresso Di Hogwarts. Era l'ottava volta che si trovava a bordo di quel treno in veste di studente diretto alla scuola, a dirla tutta, una in più rispetto alla norma, ma, infondo, c'era mai stato qualcosa di normale in Harry Potter? La risposta gli giunse ovattata dal suono del vapore emesso dal mezzo, che sovrastava i pensieri del Prescelto
 
Purtroppo, non aveva neanche bisogno di ripeterselo; era ovvio che, in lui, non c'era mai stato nulla di normale: era nato come il figlio dei famosi, popolari, Gryffindor Lily Evans e James Potter, e già questo bastava, se poi all'età di un anno aveva sconfitto il Signore Oscuro, rimanendo orfano dallo scontro e salvando l'intera comunità Magica incoscientemente, allora c'era davvero qualcosa di diverso rispetto ai suoi coetani. 
E, come ciliegina sulla torta, aveva passato ben diec'anni della sua esistenza rinchiuso in uno sgabuzzino, alla mercè degli zii e all'ignoto dell'esistenza della Magia, crescendo (si fa per dire: era sempre rimasto un ragazzo cagionevole e fin troppo magro e basso per la sua età, questo a causa del trattamento che gli riservarono i parenti) umile e modesto, cosa che nessuno si sarebbe mai aspettato, e che molti, come il suo odiatissimo Professore di Pozioni, non si sarebbero mai aspettati.
 
Il corpo di Harry ebbe qualche fremito al ricordo dell'ontuoso, freddo Snape. Oh, quell'uomo lo metteva così in soggezione! L'aveva sempre creduto un montato, un "maiale come suo padre" e tanto altro cose su cui non avrebbe mai potuto ricredersi, ora che si trovava tre metri sottoterra. O forse era stato cremato?
Harry non l'aveva mai saputo, non si era mai informato, ripetendosi che non gli importava.
Ma, per quanto il ragazzo non voleva ammetterlo, aveva conservato i ricordi che Snape gli aveva affidato prima della morte con cura, e aveva testimoniato per lui durante il processo per la sua libertà – non che sarebbe servito a molto, siccome non ne avrebbe mai potuto goderne.
 
In un primo momento si era detto che lo faceva in primis per riconoscenza, insomma: glielo doveva! Gli aveva salvato la vita talmente tante volte che Harry stentava credere fosse capace di contarle su una sola mano, o anche su entrambe; ma col tempo, ripensandoci, aveva capito che era qualcos'altro, non sapeva cosa, ma era sicuro che non fosse solo la riconoscenza che lo aveva spinto a compiere quel gesto. Tuttavia, non si era mai soffermato a rifletterci più di tanto, e la cosa di andare più a fondo, anche se non l'aveva mai detto a nessuno, nemmeno ai suoi migliori amici, lo spaventava.
 
Ah, i suoi migliori amici... Harry Potter, Hermione Granger e Ronald Weasley erano rimasti il "Golden Trio" dei tempi di Hogwarts (oh, ma sono ancora “i tempi di Hogwarts”, Harry! che cosa strana, pensava), anche se, nel primo mese dopo la Fine della Guerra Magica si erano presi delle distanze, Harry rinchiuso in Grimmauld Place, a compiangere tutte le morti che aveva causato, uscendo solo ed esclusivamente per andare ai processi, Ron ed Herm, invece, erano stati ognuno alle proprie rispettive famiglie, il primo alla Tana, a piangere per la perdita del gemello, la ragazza invece al San Mungo, aiutando i Medimaghi ad annullare l'incantesimo che aveva dovuto somministrare ai suoi. Così, a Luglio, Harry Potter, il Ragazzo Che Aveva Salvato l'Intera Comunità Magica, si era ritrovato solo come un cane (n/a: Felpato’s everywhere) e depresso, i giornali che ormai si erano stancati di parlare di lui e una causa vinta. E lui si sentiva tutto il contrario di quest'ultima, si era sempre visto come "una causa persa", un ragazzo con più problemi di quanto sembrasse e più incasinato dei suoi stessi capelli, il che è tutto un dire.
 
Aveva calpestato il suo orgoglio in uno dei primi giorni di Luglio e si era presentato sulla soglia della Tana, dove, contro ogni sua aspettitiva, Ronald Weasley gli era saltato addosso e gli aveva ricordato cosa significava far parte di una famiglia che non l'avrebbe mai abbandonato, potesse cascare il mondo. Ed Harry era riconoscente a tutti i Weasley, anche a Percival, per quanto lo avesse trovato insoppartabile e per quanto li avesse traditi, per poi tornare da loro, riunendosi. E, ancora una volta, aveva ammirato la famiglia dei rossi.
Lui e Ginny si erano, inoltre, presi una pausa, siccome erano uno più depresso dell’altra e si erano segretamente accordati – attraverso sguardi  e parole silenziose – di lasciarsi, almeno per un breve periodo.
Il Golden Boy pensò, che, effettivamente, lui e la rossa erano più fratelli che altro.
 
Comunque, tralasciando le questioni sentimentali, era grazie alla dolce, autorevole Mamma Weasley se ora stava tornando sul luogo della battaglia. La donna gli aveva difatti consigliato di continuare i suoi studi come avrebbero fatto Ron e 'Mione, che era rimasta in contatto con la famiglia Weasley.
Il ragazzo all'inizio era dell'opinione di non completare gli studi e di andare a lavorare al ministero come Auror – dove aveva un posto assicurato, insomma: era Harry Potter!, ma, dopo aver passato una settimana alla Tana, aveva accettato, più che altro per fare un favore a Ron e Hermione, che a quanto pare non erano ancora usciti dalla Friendzone, per quanto la ragazza fosse a conoscenza dei sentimenti del rosso. 
 
- Potter,” una voce fredda lo distolse dai suoi pensieri “sono occupati questi posti?- 
Erano occupati, ma i suoi migliori amici erano spariti insistendo sul fatto che aveva bisogno di rilassarsi un po' prima di tornare ad Hogwarts. Harry aveva captato che quella fosse più che altro una scusa per stare da soli e parlare un po' di loro, dei propri sentimenti, ed aveva acconsentito.
 
-Accomaditi pure, Malfoy.
E gli fece strano non aver provato manco minimamente ad offenderlo. Erano passati da nemici a conoscienti. E dubitava che sarebbero mai potuti diventare amici.
 
Passarono il viaggio in silenzio, Harry perdendo lo sguardo nel paesaggio che gli si presentava davanti gli occhi, per un'ottava volta, e sì, gli faceva così tanto maledettamente strano che ci fosse stata, difatti, un’ottava volta che non riusciva a smettere di dirlo (o, meglio, pensarlo): gli sembrava quasi più strano di quando Hagrid era arrivato nella catapecchia dove i Dursley si erano spostati quando la scuola di Hogwarts aveva cercato di contattare il ragazzo e gli aveva rivelato di essere un mago. Oh, quante emozioni che aveva provato Harry, quel giorno!
 
Draco, invece, preferiva analizzare con occhi attenti il profilo del ragazzo, che, dovette ammettere, ora cresciuto, era piuttosto attraente. Oddio, a dirla tutta, lo era sempre stato, ma Malfoy era una persona troppo orgogliosa anche solo per ammetterlo a se stesso, figuriamoci dirglielo. 
E poi, adorava la smorfia di Potter quando si incazzava, gli occhi che scintillavano e le labbra piegate in un broncio. Lo eccitavano. 
Il biondo si decise di smettere di pensarlo, e guardarlo, o si sarebbe trovato con un'imbarazzante erezione tra le gambe che non avrebbe saputo come spiegare, e si costrinse a fissarsi le scarpe per il resto del viaggio.
 
A dieci minuti dall'arrivo, Draco sentì i passi di qualcuno che si avvicinava alla carrozza, e si alzò. Probabilmente erano la Mezzosangue e Lenticchia. Mentre stava per varcare la soglia, si decise a parlare, “scusa”, disse, calpestando il suo orgoglio sotto lo sguardo sorpreso e confuso di Harry, per poi fuggire da quegli occhi smeraldini.
 
Quando, dopo qualche minuto, fecero il loro ingresso Ron e Hermione, Harry avvertì la tensione che i due si portavano dietro, e che investì tutta la carrozza.
Il "discorso" che Ron si era tanto preparato non doveva essere andato bene...
-Ragazzi, è meglio se ci cambiamo, tra poco arriveremo...” Harry ruppe il silenzio imbarazzante e Hermione annuì, per precipitarsi fuori dalla carrozza con il cambio in mano.
 
Una volta cambiati, Harry si voltò verso il suo amico aspettando il  racconto di quest'ultimo, che non tardò ad arrivare.
Il moro ascoltò in silenzio, ma aveva la testa da altre parti e non si era riuscito a concentrare su manco una parola pronunciata dal rosso. 
Hermione non rientrò nella carrozza e il treno si fermò.
Harry Potter, finalmente, era tornato all'unico posto che aveva mai osato chiamare casa.
 

 
 
 
 
 
C.P.S.D.A.
si è riscontrato il virus sempre più
comune de "impotenza
e depressione degli
autori", e molti di questi
ultimi sono stati portati al
San Mungo d'urgenza.
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