She's not Lydia. 

Prologo ── [ o qualcosa che possa vagamente somigliargli ]

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Piω il tempo passava, piω il vuoto lasciato nel suo stomaco diminuiva, lasciando perς vuoti nettamente peggiori nella sua mente. Lo stato fisico che gli aveva lasciato il Nogitsune sembrava ── per quanto possibile, data la sua imperturbabile cocciutagine e predisposizione a cacciarsi nei guai in ogni momento delle sue giornate  ── distrarlo un minimo dalla situazione che lo circondava e pareva strozzarlo, la mente stretta una presa che non lo lasciava ragionare con la sua solita luciditΰ & acuta intelligenza. O almeno, lui cercava di autoconvincersi di questo. 
Le notti di Stiles erano, fondamentalmente, contornate da incubi pieni di urla & sangue; l'unica differenza era che, quegli stessi incubi che sembravano scene di qualche squallido film horror, erano reali. Riusciva a rivedere tutta la gente che lui ── o meglio, il Void ── aveva ammazzato, piantando loro una spada nello stomaco grazie agli Oni oppure tutti gli orrendi, crudi & sadici mezzi dei quali il centenario spirito si era servito per distruggere e mutilare coloro che non gli servivano. Perchθ il Nogitsune non amava, il Nogitsune usava e basta.

Dopo che il sole calava e luminose stelle ricoprivano il cielo, rendendosi le protagoniste indiscusse della notte, Stiles si sedeva nell'erba ── contrariamente al volere del padre ── e pensava. Ripercorreva gli eventi, i sogni, le immagini & soprattutto i suoni che aveva sentito, una cosa alla volta. Tutte le preoccupazioni che gli avevano scombussolato la mente e gli avevano tolto l'appetito, lo sconforto con il quale aveva passato la sua permanenza ad Eichen House, le contrastanti emozioni dell'incontro con Malia e delle conseguenze ── per quanto piacevoli esse fossero ── che questo aveva portato. La morte di Allison, il viaggio di Isaac & Chris Argent, il rapimento di Derek. 
Aveva pensato di essere sull'orlo della pazzia, o d'essere direttamente pazzo. Magari, di andare da un bravo psichiatra. Ma cosa avrebbe raccontato, a questo?
“ Sono stato posseduto da uno spirito malvagio evocato dalla madre di una mia amica durante la seconda guerra mondiale. Vede, lei ha novecento anni. Mi ricordo quando ho infilzato il mio migliore amico con una spada, ma ovviamente lui θ sopravvissuto perchθ θ un lupo mannaro ed ha dei fottutissimi poteri di guarigione. Sa chi non li ha, i poteri di guarigione? O aveva, θ uguale ── Allison. Sa, lei θ morta e credo sia colpa mia. Poi il padre di questa ragazza ed Isaac, un mio amico lupo mannaro  ── fissato con le sciarpe, ma questa θ una storia troppo lunga ──. Allison era anche una cacciatrice, insieme al padre e a tutta la famiglia, che θ morta, quindi l'amore con il mio migliore amico era una roba proibita. Ma io sto bene, tutto sommato. ”
Suonava decisamente meglio nella tua testa, Stiles.