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Autore: Faboulos95    21/01/2009    2 recensioni
Diventare proprietari di un giornale. è il sogno che Ashley e Zac cullano da anni,sin dai primi tempi del loro matrimonio. Ma quando infine si decidono al grande passo vengono travolti dalle insidie e dalle lusinghe di un ambiente eccitante e tuttavia infido che rischia di compromettere irrimediabilmente la stabilità dellla loro unione. Affari D'amore è una stupenda storia di sentimenti,di intrighi e di potere che si svolge nel mondo sfavillante del jet-set internazionale,dell'editoria e del giornalismo televisivo.
Genere: Romantico, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ashley Tisdale, Zac Efron
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Affari D'Amore Titolo: Affari D'Amore
Genere: Romantico,Drammatico,Erotico.
Autrice: Faboulos95
Capitolo: Parte Prima,Capitolo 1.
Personaggi: Ashley Tisdale,Zac Efron e molti altri.
Note dell’autrice: Salve a tutti, è la prima volta che pubblico una long in questa sezione e a dire la verità sono un pò nervosa,per il semplice fatto che questa mia idea non possa piacere. Ma io cerco di pensare positivo. Bene,passiamo alla storia. Per chi ha letto l'introduzione può capire il tema di questa Fictions. Quest'idea mi è venuta così,all'improvviso dopo aver letto una piccola storia su questo genere,anche se non è dei miei preferiti. Così ho deciso di scrivere l'idee che mi erano venute in mente. Ora vi lascio alla storia. Buona Lettura e mi aspetto molti commenti,ovviamente, (dai negativi ai positivi)...




Affari D'Amore...
Parte Prima,Capitolo 1°





<< Ashley e Zac Efron >> dichiarò il ministro << Ora potere baciarvi >>.
Ma gli sposi l'avevano preceduto. Si accostarono e le loro labbra si sfiorarono con dolcezza...una promessa per più tardi,quando fossero rimasti soli.
Poi si volsero verso gli invitati socchiudendo gli occhi per l'intensa luminosità del sole di giugno.
La madre abbracciò Ashley. <<  Non vi avevo mai visti così felici >> Si tese per baciare Zac nella guancia. <<  Come se non ci fosse una nube al mondo >>
<< Neppure una >> riflettè Ashley. Guardò Zac,alto e snello, con i capelli scuri, spettinati dalla brezza,guardò i suoi profondi occhi azzurri. << Come possono esserci nuvole? >>
Il padre la strinse tra le braccia. << Come sono volati gli anni! L'altro giorno eri la bambina più bella del mondo,adesso sei la sposa più bella. Almeno resterai a Los Angeles, non ti perderemo completamente.. >>.
<< Non farti sentire >>, intervenne Zac. << Mio padre non è entusiasto... >> S'interruppe: suo padre era apparso in quel momento. << Papà,come sono felice che tu sia qui! >> Si abbracciarono. Zac era più alto del padre e i suoi capelli scuri contrastavano con quelli grigi di suo papà. << Temevo che non venissi >>.
<< Pultroppo ieri non c'è l'ho fatta >>. La voce del padre,come quella di Zac,era profonda con un vago accento dell'Ovest.
<< Mi è dispiaciuto moltissimo non assistere alla cerimonia di laurea. Hai fatto bella figura? >>
<< Era il divo della classe >>,disse Ashley,con gli occhi che brillavano. << Ha vuto tutti i premi... >>
<< Tranne quelli vinti da Ashley >>, la interruppe Zac. << Tutti hanno predetto che sarà la prima tra noi a diventare famosa. Oh,papà,scusa,non conosci ancora i genitori di Ashley, Lisa e Bob Tisdale... >>
<< David Efron >>, disse il padre di Zac, tendendo la mano. Guardò Lisa con ammirazione. << Ora so da chi ha preso la sua bellezza Ashley. Ma...tu sembri al massimo una sorella maggiore..>>
Lisa sorrise. Era abituata a sentirselo dire. Lei e Ashley erano snelle e aggrazziate,avevano gli occhi caramellati e le sopracciglia scure e i capelli biondi...più chiari quelli di Ashley, bronzo d'orato quelli di Lisa. Il loro piccolo gruppo si trovava al centro del giardino di casa Tisdale. I Delphinium formavano uno sfondo di trina azzurra e c'era un tripudio di bocche di leone arancione e rosa, phlox bianchi e gigli d'oratim , e le siepe era accesa da piracanti.
In quello splendore, Ashley era un esile fiore candido. Il lungo abito di moire ondeggiava a ogni passo, e un'orchidea bianca le spiccava tra i capelli. Lei e Zac, nell'abito grigio, attiravano gli sguardi di tutti, e la loro felicità colpiva quanti venivano a congratularsi: Gli amici,i professori dell'università, i vicini dei Tisdale.
<< Ecco qua i più brillanti studenti del corso >>, disse una voce. Bob Tisdale si voltò e vide uno dei professori che avevano votato per assegnare a Ashley e Zac il premio Harpe, promosso ogni anno dal Los Angeles World. Era la prima volta che il premio era stato dato congiuntamente. << Non potevamo far altro.Lavoravano sempre insieme,e i loro elaborati erano sempre i più belli. è stata una soddisfazione essere il loro insegnante >>. Il Professore li guardava quasi con rimpianto. << Hanno un grande futuro: saremo fieri di loro. Zac diventerà editore ed Ashley terrà la rubrica che ha sempre sognato. Un giorno avranno un giornale tutto loro. Sono formidabili,sapete.. >>.
I camerieri incominciarono a servire la cena. Un duo,flauto e chitarra, eseguì canzoni e ballate, e le voci e le risate si mescolarono alla musica.
Bob alzò il bicchiere di champagne. << Ad Ashley e Zac,i nostri carissimi figlioli,una vita lunga e meravigliosa ricca d'amore e di sogni e di successi. Vi auguriamo buona fortuna, non soltanto per voi,ma anche per i vostri professori che si aspettano di vedervi vincere un premio Pulitzer. >> Poi tra risate e applausi , soggiunse: << Vi auguro di avere tutto cioò che desiderate. Il mondo attende d'essere conquistato da voi. >>
Tutti bevvero mentre Lucas Grabeel scattava le foto.
<< Grazie Lucas >>, disse Ashley << Sei stato molto gentile a offrirti di svolgere questo fastidioso incarico >>.
<< Cara Ashley, sono felice di rendermi utile. Sopratutto a te. Dopo tutti questi anni di amicizia. Conosci mia moglie?..Luise, questa è Ashley Tisdale..No adesso è Ashley Efron >>
<< Già >> ammise lei, sorridendo perchè Lucas era teatrale come sempre. << Lieta di conoscerti >>, disse a Luise Grabeel, poi,un pò nervosamente, si rivolse a Lucas.
<< Ti ho visto parlare con Zac prima di cena. Così vi siete conosciuti. >>
<< Io e Zac abbiamo scoperto d'avere molte cose in comune >>, rispose prontamente Lucas. << Il passato, per esempio >>.
Ashley distolse lo sguardo dal viso di Zac a quello di Lucas. Lucas indugiò, calcolando i tempi come un attore. << I padri..abbiamo padri molto simili >>.
Il padre di Lucas, Filiph Grabeel, arrivò in tempo per sentire quelle ultime parole. << I Matrimoni non sono l'occasione più adatta per sparlare dei padri.. >>, commentò sedendosi. Lucas si oscurò, scostò la sedia, ma nessuno lo notò tranne Ashley...e Filiph Grabeel, al quale non sfuggiva mai nulla.
<< Lisa, Bob, è un piacere rivedervi. Ci siete mancati. Tanti anni di separazione dopo che eravamo tanto legati.. >>
<< Chi è stato ad andarsene? >>, ribattè Lisa. << Noi siamo ancora qui. Sei stato tu a trasferirti a Houston.. >>
<< E ho compratoun appartamento grande perchè ci fosse posto per tutti voi, quando venivate in visita >> Ashley lo guardava: doveva ammettere che era l'uomo più imponente che avesse mai conosciuto. Con i capelli neri, il mento energico, era alto come Lucas e Zac, ma più massiccio. Era una versione più anziana e levigata di Lucas che, a trent'anni, sembrava giovanissimo accanto alla presenza dominatrice del padre. << A volte >>, continuò Filiph. << quasi mi dispiace d'essere andato via >>.
Ma non troppo,
pensò Ashley. Trasferendoti sei diventato multimilionario, e questa era la cosa più importante della tua vita.Forse lo è ancora.
<<
Questo è tuo suocero? >> chiese Filiph ad Ashley e tese mano a David, << Filiph Grabeel. Un vecchio amico si Bob,Lisa ed Ashley >>.
<< David Efron di Santa Fe. Il padre di Zac. >>
<< è nato a Santa Fe? >>
<< A Nuevo >>. David intinse un'ostrica nella salsa piccante e la mise in bocca. << Non può averla sentita nominare. è una cittadina tra i monti, a un'ora di macchina da Santa Fe, ma è un altro mondo >> Alzò gli occhi e guardò lontano. << Una valle, lunga una trentina di chilometri. E una parte, sei chilometri o più, è così stretta che quasi è isolata dal resto. Nuevo è lì, attraversata da un fiumicello, isolata,tranquilla, bellissima... >>
Filiph badava alle ostriche. << E chi ci vive? >>
<< Spagnoli, qualche anglosassone..circa trenta famiglie. Gli indiani che vi si erano insediati nel passato, già all'inizio del Seicento se n'erano andati. Più tardi,alcuni degli spagnoli che furono cacciati da Santa Fe durante la rivolta si stabilirono là e la chiamarono Nuevo...un nuovo inizio. Poi arrivò anche qualche anglosassone...allevatori,un paio di maniscalchi,forse qualche evaso. Vivevano e vivono insieme,senza dissidi e senza criminalità...e senza molto denaro. Mio nonno era allevatore, e mio padre e mio zio nacquero lì. Io e Zac siamo gli ultimi della famiglia: un amico si occupa della terra e tiene d'occhio la casa. Conto di passarci i miei ultimi anni. >>
<< Mi piacerebbe visitarla.. >>, commentò Filiph. << Uno di questi giorni verrò a Santa Fe,e le chiederò di accompagnarmi. >> Si rivolse ad Ashley. << E tu e Zac verrete a trovarmi. No? >> Poi abbassò la voce. << Mi manchi molto,cara. Ho sempre desiderato che fossi mia figlia. Sapevi che avevo un progetto per te e Lucas? >>.
Ashley lo guardò,imbarazzata. << Scusami >>,continuò Grabeel. << è di cattivo gusto riesumare i vecchi progetti romantici a un matrimonio. Tu e Zac avete trovato un posto dove vivere? >>.
<< Un appartamento magnifico >>,rispose Ashley. << Solo tre stanze,ma sono enormi. Potremo lavorare a casa,se vorremmo, c'è una grande terrazza con vista sui monti >>
<< Che fortuna >>, interloquì bruscamente Luise,la moglie di Lucas. Era la prima volta che apriva bocca. << Voglio dire...un appartamento e i premi...non avete vinto una specie di premio? >>
David infilzò un'ostrica. << E il lavoro a Los Angeles >>
<< Papà >>, disse Zac a voce bassa.
<< Bè, so che è un buon posto >>, ammise burberamente David Efron. << Non dico no. E i professori asseriscono che l'hai meritato. Lo so benissimo. Ma mi sarà permesso dire che non ballo di gioia perchè,dopo aver passato anni a creare un'azienda per mio figlio, a lui non interessa. E non vuole avermi vicino, adesso che sono vecchio,stanco e debole... >>
<< Papà >> rise Zac , ma i suoi occhi erano seri. << Hai cinquantasei anni e non direi che sei debole. E la tipografia l'hai creata per te, è sempre stata la tua vita >>
<< Volevo lasciarla a qualc'uno >>
<< Fra cent'anni >>
<< Ma pensiamo tutti al futuro >>, intervenì Lisa. << Sopratutto alla nostra età. Io e Bob stiamo pensando di ritirarci... >>
<< Nozze e pensioni >>, commentò Zac. << Che abbinamento >> sorrise,ma passò a parlare d'altro: di Los Angeles,Santa Fe, Houston.
<< Una città diligante e senza classe >>, Il commento di Lucas fu secco.
<< Non so se è proprio Houston che odia >>, mormorò Ashley a Zac. << Probabilmente non gli va di lavorare per il padre anzichè fare l'attore. Ha sempre sognato di recitare. Non so perchè sia finito in una compagnia petrolifera a Houston. >>
Venne il momento del taglio della torta e dei brindisi, e tutti tornarono a parlare del lavoro che Ashley e Zac avrebbero incominciato dopo il viaggio di nozze nella Columbia Britannica. Persino David partecipò alla conversazione; e più tardi, mentre Lisa e Bob accomiatavano gli ospiti, baciò nelle guancie Ashley << Sei una cara ragazza:sei graziosa,sei gentile con un povero vecchio e credo che apprezzi Zac come meriti. Scrivi pure la tua rubrica: ti prometto che la leggerò. Se la vista non mi tradirà. >>
L'eco della voce malinconica e battagliera del padre non abbandonò Zac per tutta la serata.
<< Non ci perdonerà... >>, disse mentre sedeva con Ashley sulla terrazza dell'appartamento nuovo a guardare il tramonto. << Se si sente abbandonato, e ce lo rammenterà a ogni occasione >>, << Dev'essere triste per lui >>, commentò Ashley con tono dispiaciuto. << Ha aspettato il tuo ritorno per tanti anni >>.
<< Ha molti amici. E poi andremo a trovarlo e lui verrà a trovare noi, è il massimo che possiamo fare... >>, Zac si alzò e l'attirò a sè. << E adesso non preoccupiamoci più di nessuno,dobbiamo pensare solo a noi stessi. >>
Ashley lo abbracciò. << Sai, non ti ho ancora chiamato "marito mio".. >>
<< Marito >>, ripetè Zac,baciandola. << Mi piace. E "moglie"? >>
<< Dammi cinquanta o sessant'anni per abituarmi >>, mormorò Ashley.
Le mani di Zac fecero scorrere la lampo del vestito mentre lei gli sbottonava la camicia. Le loro bocche s'incontrarono, le lingue si esplorarono lentamente. Dopo aver vissuto insieme per un anno, scoprivano che adesso far l'amore era diverso. << Non so che cosa sia.. >>, sussurrò Ashley. << La cerimonia...è questo che mi dà una sensazione diversa? >>
<< Sono state le ostriche >>, rise Zac mentre le faceva scivolare l'abito dalle spalle. Ashley l'attirò sulla chaise-longue che era abbastanza ampia per entrambi. Nella luce fioca che veniva dal soggiorno e nel chiaro di luna si spogliarono l'un l'altra,lentamente,come se fosse la prima volta,come se stessero appena incominciando perchè quel pomeriggio s'erano promessi amore in una cerimonia ufficiale.
<< Amore mio >>, disse Zac, posandole le labbra sul seno. << Carissima Ashley >>, bisbigliò baciandole i capezzoli, e la voce sembrò fluirle nel sangue mentre le labbra si muovevano sulla pelle. << Ashley,moglie mia,amor mio... >> Le non udiva nient'altro, si dissolveva sotto le labbra e le carezze.
L'attirò su di sè enon furono più separati, divennero una cosa sola mentre gli ultimi colori del tramonto scomparivano nel cielo stellato.
Mentre guardava le stelle, provando un senso di piacevole appagamento Ashley incurvò le labbra in un sorriso. Zac girò la testa per baciarla. << Sei molto sexy >>.
Ashley gli accarezzò il viso e pensò che non aveva mai voluto altro...loro due insieme. << Sei tu che mi fai sentire sexy.E desiderata. E Amata. >>
L'orchidea che aveva tra i capelli era caduta, e Zac si chinò a raccoglierla, accostandola al viso di Ashley. << E straordinariamente bella.E adorata >> Sentì che lei aveva la pelle fredda e si sollevò a sedere. << Cosa ne diresti di andare a letto? Forse è troppo banale per una notte di nozza, ma sarà più caldo che... >>
Sentirono lo squillo del telefono in soggiorno. Zac inarcò le sopracciglia. << Non badargli. Se qualcuno ha il cattivo gusto di chiamare adesso.. >>
<< Non posso >>, sospirò Ashley , << Scusa Zac, ma non ho mai potuto ignorare il telefono... >>
<< Signora Efron? >> chiese una voce quando andò a rispondere. << è il pronto soccorso Johnston Hospital. Hanno appena portato il signor David Efron. Pare che abbia avuto un infarto. Il dottore lo sta visitanto... >>
<< è vivo? >>, gridò Ashley.
<< Chi? >> domandò Zac. << Ashley, chi... >>
<< Si >> , rispose la voce. << Ma finchè il dottore non avrà finito,non potremmo sapere... >>
<< Tuo padre >>,disse Ashley a Zac porgendogli il ricevitore. << Ha avuto un infarto...è vivo... >>
Zac prese il telefono. << è cosciente? >> chiese.
<< Parlo con il figlio del signor Efron? >>
<< Si,certo. Maledizione. è cosciente? Può parlare? Come stà? >>
<< Non lo sappiamo ancora,signor Efron. Se potesse venire qui... >>
<< Immediatamente. Se...se chiedesse di noi,gli dica che stiamo arrivando.. >>

David giaceva nel letto dell'unità di Terapia Intensiva, bianco come l'uniforme dell'infermiera che controllava il monitor. Mosse le labbra e Zac ed Ashley si chinarono per ascoltarlo.
<< ...ho bisogno di voi...non andate...per un pò...finchè...mi sarò ripreso >> Chiuse gli occhi. << Tenete in piedi...l'azienda...Matt,non abbandonarmi. Ti Prego...ho lavorato per tutta la vita...Non posso perderla. Ashley? Parlagli tu...ti prego...ho bisogno di lui...di tutti e due...ti prego >>
L'ultima parola fu un sospiro. La dottoressa chiamò con un cenno Zac ed Ashley nel corridoio.
<< è meno grave di quanto tenessimo >>, comunicò. << Potrebbe perdurare la paresi della parte sinistra...ma con il tempo dovrebbe riprendersi completamente. Tuttavia sarà una cosa lenta,vi avverto. Ci sono stati altri casi di malattie cardiache in famiglia? >>
<< Non credo >>, Zac aggrottò la fronte. << I miei nonni sono morti un paio di anni fà, ultraottantenni...Non so >>
<< Ho bisogno dei dati sulla famiglia >>, disse la dottoressa.
<< Il mio ufficio è in fondo al corridoio.. >>, Si rivolse ad Ashley. << Se vuole può aspettare su, nel solarium.. >>
<< Bene >>. Ashley posò la mano sul braccio di Zac.
<< Aspettami >>, disse lui e seguì la dottoressa.

Mentre camminava avanti e indietri nel solarium, senza riuscire a guardare gli alberelli e i rampicanti, Ashley aveva la gola stretta da un nodo. Dopo un pò chiamò sua madre.
<< Ho bisogno di parlare! >>,disse. << Di sentirmi dire che non devo aver paura >>.
<< Ti raggiungo subito >>,disse Lisa. << Lasciami cinque minuti per vestirmi. >>
Quando arrivò, trovò Ashley raggomitolata su un divano di vimini. << Come sta David? >>
<< Non so. Zac non è ancora tornato. Mamma, dovremmo stare con lui. >>
<< Vivere con lui, vuol dire? Bè, è un problema, ma se trovate un appartamento più grande... >>
<< No. Stare con lui a Santa Fe. Vuole che Zac dirga l'azienda fino a che non potrò riprenderla in mano personalmente >>
<< Ma non potete! >> Lisa le sedette accanto abbracciandola.
Ashley, colta da un accesso di pianto, appoggiò la testa sulla spalla della madre. << Scusami, lo so, sono un'egoista, ma non voglio rinunciare a tutto... >>
<< Non sei egoista! >>, asserì Lisa. << Ma io aspetterei,prima di decidre. Anche se ci vorrà un mese o due,potete trovare una soluzione...caso mai pagheremo un direttore che diriga l'azienda fino a che David si sarà ripreso... >>
<< Non posso permetterlo. Inoltre,la dottoressa ha detto...ha detto che la guarigione sarà lenta. Non credo che un mese o due o quattro saranno sufficienti. >>
<< Allora potrebbe chiudere l'azienda per un pò, e andare in un convalescenziario.. >>
<< Non è quello che vuole >>
<< Quello che vuole lui,Ashley, e quelle che potete fare voi sono due cose diverse... >>
<< Oh,mamma >>, disse Ashley,piangendo. << Gli voglio bene e desidero aiutarlo.. >>
<< David? O Zac? >>
<< Tutti e due. Zac è così legato al padre...te l'ho detto,dopo che la madre se ne andò,loro rimasero soli. Mamma,come posso chiedere a Zac di restare qui con me se il padre vuole che vada a Santa Fe per stargli vicino e dirigere l'azienda? >>
<< Non è facile >>,ammise Lisa.
Quando Zac tornò,poco dopo,trovò Lisa che teneva abbracciata la figlia parlandole sottovoce. Le diede un bacio.
<< Sono contento che sia venuta >>, disse sedendosi accanto ad Ashley e sfilandosi le scarpe. << Accidenti! >> esclamò poi con voce stanca.
<< Hai deciso di tornare a Santa Fe? >> disse Ashley.
<< Decideremo insieme >>, Zac si alzò << Cosa diavolo posso fare? Non ha che me nel mondo. Non mi ha mai deluso,quando avevo bisogno di lui. >>
<< Lo so >>, Ashley aveva ripreso a piangere. << Lo so. Non possiamo fare altro... >>
<< Cristo, tutti i nostri progetti...Ma cosa posso fare? Cosa devo dirgli? "Abbiamo il nostro lavoro,papà,quindi arrangiati..." >>
<< No. >> Ashley si asciugò le lacrime con la manica. << Zac,siediti qui con me. >>
Zac sedette. << è la sua azienda tipografica. è la sua vita. Io non le voglio. Ma non vedo una via d'uscita. >>
<< Per qualche tempo. >> Ashley cercò di farsi forza. << Non è per sempre,sai,ma solo fino a che si sarà ripreso. La dottoressa ha detto che non resterà invalido. Avrà bisogno di noi per un pò,ma guarirà. Ha appena cinquantasei anni, e vorrà riprendere l'attività appena gli sarà possibile, non credi? >>
Lisa si alzò. << Sono fiera di te >>, disse alla figlia, poi continuò: << Io vado a bere un caffè. Mi raggiungerete? >>
<< Grazie, mamma >> Appena Lisa li lasciò Ashley si volse verso Zac. << Che cos'hai detto a David? >>
<< Niente. Prima volevo parlare con te. >> Zac strinse i pugni. << Ashley,ti prometto che sarà per poco. Appena guarirà o avremo trovato qualcuno che l'aiuti,in casa e in ufficio,torneremo qui. O andremo altrove. Non faticheremo a trovar lavoro. I quotidiani cercano sempre giornalisti in gamba. >>
Lei annuì e sorrise. << Te lo prometto.. >> insistette Zac. << Riprenderemo. Siamo giovani,abbiamo tempo. è una cosa temporanea, te l'assicuro. >>
Ashley l'abbracciò come aveva fatto qualche ora prima, quando i loro sogni erano fulgidi come il tramonto. << Va bene,Zac. Non possiamo fare diversamente. >>
<< Tutti i sogni >>,mormorò lui,stringendola. << Tutto ciò che desideriamo. Avremo tutto. Ci vorrà solo un pò più di tempo,ecco. >>
Lei gli appoggiò la guancia contro la guancia,poi lo baciò.
<< D'accorso,Zac. >> mormorò << Non preoccuparti. Andrà tutto bene >>.
Non essere egoista. Pensa a David. Pensa a Zac. Sei giovane. Hai tutta la vita davanti a te.
<< Siamo insieme, e questo è l'importante. Vuoi che ti porti un caffè? E dovremmo preparare un elenco. Abbiamo tante cose da fare... >>
Tante cose da disfare,pensò Ashley,ma non lo disse mentre scendeva le scale con Zac,lasciandosi alle spalle il chiaro di luna.


  
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