“If I get drunk, yes I know I'm gonna be

I'm gonna be the man who gets drunk next to you”

L’Estate si era stesa su New York come un asciugamano sulla spiaggia, accompagnata da un intollerabile caldo afoso. Pur portando la sera un po’ di refrigerio, l’accidia causata dalla calura della giornata sembrava rimanere appiccicata sempre addosso, rendendo difficile ogni tragitto all’infuori di quello tra il divano, la doccia e il frigorifero.

Così, per rianimare quella serata a dir poco monotona, Margaery aveva avuto un’idea.

Loras, sia perché non riusciva proprio a dire di no a sua sorella, sia perché, assieme a lei, era forse l’unico a soffrire per la mancanza di movimento, aveva lanciato un’occhiata eloquente a Renly. Si erano scambiati un sorriso complice: “Perché no?”

Ecco come si erano ritrovati su quella pedana di legno ancora lucido, ad inaugurare il nuovo karaoke che il proprietario di MacLaren’s, il loro pub preferito, aveva da poco montato.

“When I wake up…” attaccò il disinvolto Tyrell, incurante degli sguardi curiosi dei presenti.

Renly lo seguì subito dopo, incespicando sulle prime parole. Non era l’alcool a renderlo impacciato –per smuovere un Baratheon ci voleva ben più di qualche birretta!-, bensì la sicurezza dimostrata dal suo ragazzo in qualsiasi circostanza, cosa che, nonostante ormai stessero insieme da un discreto numero di anni, riusciva sempre a sorprenderlo.

La canzone proseguì fino al ritornello, e a quel punto entrambi si erano accorti che Sansa, dal loro tavolo, li stava riprendendo con il cellulare, mentre Margaery se la rideva di gusto; probabilmente il giorno dopo se ne sarebbero pentiti, ma per il momento sorrisero anche loro.

Il testo della canzone scorreva su un ampio schermo, ma nessuno dei due ci fece molto caso. Avevano imparato a memoria quel tormentone anni addietro, quando, al primo anno di college, si erano appena conosciuti. Entrambi avevano in programma di andare a trovare le rispettive famiglie a Washington, perciò Renly si era offerto di dare all’altro un passaggio con la vecchia utilitaria appartenuta a suo fratello Robert. Non avevano guidato che per poche miglia, quando la cassetta che stavano ascoltando si era incastrata nello stereo, perciò quella stessa canzone era stata l’unico sottofondo per le ore successive. Durante lo stesso viaggio, peraltro, si erano persi per imboccare una via panoramica –“Non allungheremo poi di molto” aveva assicurato Renly-, ed erano stati sorpresi da un’improvvisa tempesta di neve.

Loras, pensando a quella nottata, per poco non perse la strofa finale.

Non potendo muoversi fino al giorno seguente, avevano trascorso le ore prima dell’alba abbracciati per farsi un po’ di calore, e quello era stato l’inizio della loro relazione.

Le ultime note sfumarono dolcemente: fatta eccezione per i loro amici, la loro performance non aveva riscosso poi così tanto successo tra il pubblico. In realtà, nessuno dei due era particolarmente intonato, ma la voce di uno aveva per l’altro il suono familiare e unico dell’ultima “Buonanotte” sussurrata prima di addormentarsi.

“Come siamo andati?” domandò Loras, allorché si furono seduti nuovamente al tavolo e Renly gli ebbe passato un braccio attorno al collo.

Margaery ammiccò divertita. “Aspetta di leggere i commenti su YouTube!”

“When I'm dreaming, yes I know I'm gonna dream

I'm gonna dream about the time when I'm with you”

Spelonca dell’autore: Era da un po’ che non scrivevo nulla e, come al solito, i contest sono stati un ottimo sprone per riprendere. In questo periodo d’assenza ho visto per bene tutti gli episodi di How I Met Your Mother, e non più solo episodi sparsi: che dire, me ne sono innamorato *^*

Parlando di questa flash, ho scelto la città di Washinghton come destinazione del viaggio di Loras e Renly (ispirato a quello di Ted e Marshal in HIMYM) in quanto capitale degli Stati Uniti: essendo la sede del potere, ho pensato che, in una trasposizione in AU, le nobili famiglie Baratheon e Tyrell non potrebbero trovarsi che lì. L’ondata di caldo e il karaoke, invece, sono idee mie ed estranee alla serie. La canzone da cui sono tratti i versi all’inizio e alla fine del brano, nonché la stessa che Loras accenna nella storia, sono tratte dalla canzone “I’m gonna be (500 Miles)” dei “The Proclaimers”. Anche su questa niente da dire, la adoro.

Bando alle ciance, alla prossima!

Sono gradite serate karaoke, vecchie utilitarie e anco più recensioni!