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Autore: BrokebackGotUsGood    17/07/2015    1 recensioni
Venezia.
Quel nome comincia a riecheggiargli nella testa, come se qualcuno lo avesse appena gridato sulla cima desolata di una montagna.
Venezia. Emozioni, momenti, parole, respiri.
Dieci anni fa, tra quei canali e quei vecchi ponti, i suoi occhi si specchiavano nel dolce castano ambrato di quelli di Heath.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'A love that will never grow old'
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Si aggiusta il colletto della camicia con un gesto nervoso e allenta un poco il nodo dell'elegante cravatta scura, come se si sentisse soffocare; cerca una posizione più comoda sul sedile e inspira profondamente, per poi lasciar andare l'aria lentamente, in maniera dosata, cercando di regolare il battito cardiaco e la morsa in cui è stretto il suo stomaco.
Dall'altoparlante alla sua sinistra, una voce robotica esorta i passeggeri ad allacciare le cinture e a prepararsi al decollo.
Ha pochi secondi a disposizione, ma è ancora in tempo per tornare indietro. E' ancora in tempo per alzarsi, correre via e tornare a casa, lontano da tutti, lontano da ciò che lo aspetta dall'altra parte dell'oceano. Ma sa che sarebbe un gesto alquanto immaturo e poco professionale.
Non può non presentarsi ad un evento così importante, al quale è richiesta la sua presenza, solo per paura di essere assalito dai ricordi, dalla malinconia, dalle voci e i fantasmi del passato. 
Non può permettere al dolore e ai rimpianti di sopraffarlo, non come avrebbe fatto una volta.
Perciò chiude gli occhi e cerca di calmarsi, convincendosi che andrà tutto bene: dopotutto non avrà molto tempo per pensare, tra foto, autografi e giornalisti.
Venezia.
Quel nome comincia a riecheggiargli nella testa, come se qualcuno lo avesse appena gridato sulla cima desolata di una montagna.
Venezia. Emozioni, momenti, parole, respiri.
Dieci anni fa, tra quei canali e quei vecchi ponti, i suoi occhi si specchiavano nel dolce castano ambrato di quelli di Heath, e Heath se ne stava con le mani infilate timidamente e costantemente nelle tasche dei pantaloni, scrollando ogni tanto le spalle per scaricare lo stress di una lunga giornata passata in balìa dei flash dei fotografi.
Jake sapeva che non si era mai sentito a suo agio in quelle occasioni e riusciva benissimo a intuire che avrebbe voluto essere da tutt'altra parte, lo conosceva troppo bene: lo capiva semplicemente da come perdeva ogni sorta di timidezza solo quando erano vicini, con il braccio di uno a circondare le spalle dell'altro.
Perché non appena si guardavano e si sorridevano, c'erano solo loro. Tutto il resto perdeva importanza, scompariva nel nulla. 
Non erano ad un evento cinematografico, non erano circondati da tutta quella gente: erano solo loro due rinchiusi in un mondo a parte, privato, inaccessibile agli altri.
E' passato un sacco di tempo e Jake ancora ricorda perfettamente le loro risate, le chiacchierate, le passeggiate tra le briose viuzze; una settimana che era equivalsa a una vita intera, come ogni altro momento che avevano passato insieme.
E ora, dopo dieci anni esatti, sta per fare ritorno lì dove ha passato alcuni dei giorni più belli della sua vita, giorni ormai perduti nel tempo, giorni che ancora non riesce a ricordare con un sorriso sulle le labbra (e non crede che ci riuscirà mai).
Ma adesso è più calmo, sente che il nervosismo di poco prima si sta poco a poco dileguando, e quando l'aereo decolla pensa di aver fatto bene a non fuggire.
Sa che non avrebbe senso scappare da qualcosa che sa benissimo di poter affrontare, ma soprattutto sa che stare lontano dai ricordi non è sempre la scelta più giusta da fare.
Perché Heath, dopotutto, è il suo ricordo più bello.
E forse lì, a Venezia, si sentirà un po' più vicino a lui.








Credo che la maggior parte della flash non abbia molto senso. Mi sembra quasi di aver messo delle frasi a casaccio un po' di qua e un po' di là per riempire i buchi vuoti.
Diciamo che sentivo il bisogno di pubblicare qualcosa dopo un sacco di tempo che non lo faccio e così ho pubblicato la prima cosa che mi è uscita, ma...insomma...anyway.
Come alcune di voi sapranno (credo), Everest, uno dei nuovi film di Jake, aprirà il Venice Film Festival e ci sarà tutto il cast, Jake compreso naturalmente (inutile dire che io ci andrò heheh), e a un certo punto mi sono chiesta: ''Chissà come si sentirà a tornare a Venezia esattamente dieci anni dopo la premiere di Brokeback'' :3 
Tralasciando il fatto che non è venuta fuori come avrei voluto, vi lascio con questa flash in attesa di un nuovo capitolo di una delle tre storie che ho lasciato in sospeso, oppure di un'altra flash o una one-shot. Ho tante cose che mi frullano in testa :3
Spero di non avervi rovinato il pomeriggio.
Baci
Melissa <3
   
 
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