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Autore: Some of us are human    17/07/2015    4 recensioni
Kira corse per la stanza, cercando il telefono che squillava.
[…]
finalmente lo trovò.
[…]
“Ehy, Kira? Pronto? Mi senti?” disse Scott dall’altro capo del telefono.
“si, tutto ok” si affrettò a dire Kira , […] ma Scott già bussava alla finestra.
“Ero preoccupato per te! Perché non rispondevi?”[…]
Kira sorrise. Le era sempre piaciuto il fare protettivo di Scott, il modo in cui insisteva per accompagnarla a casa tutti i giorni. […] Seduta sul sedile di pelle della Kawasaki ZZR 250, si chiedeva se lui lo facesse perché si sentiva in colpa e non volesse più compiere lo stesso errore: non era riuscito a proteggere Allison.
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Lydia e Stiles erano sdraiati sul cofano della vecchia jeep, a guardare le stelle.
[…]
Poggiò la testa sulla spalla del ragazzo. Stiles all’inizio s’irrigidì, poi afferrò la mano fredda di Lydia e la strinse forte con la sua, calda e sudaticcia.
[…]
Malia dormiva beatamente sul letto matrimoniale di Lydia, mentre le altre due ragazze erano sdraiate nei loro sacchi a pelo.
[…]
Lydia era l’unica che alle 5 di mattina era ancora sveglia, a fissare il soffitto, desiderando di vedere le stelle anche lassù.
Guardò la sua mano, immaginando di poter stringere quella di Stiles.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kira Yukimura, Lydia Martin, Malia Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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AVVERTIMENTI: spoiler 3x21
NUMERO DI PAROLE: 1.575  
COPPIE PRESENTI: tanta Scira, -e non venite a dirmi che voi siete Scallison perchè ANCH'IO sono Scallison, e metto la scira soltanto in secondo piano, ma qua ci stava alla grande- Stydia alla grande -sisi, dato che sono completamente pazza aggiungo anche questo: sono anche Stalia, come mi ha insegniato la capitanah: multipatring è meglio, ma non sono riuscita a metterci entrambe le ship- e un piccolo accenno alla Marrish 

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Sono consapevole del fatto che questa cosa fa completamente schifo e che quindi non dovevo pubblicarla ma peace & love perchè non sono riuscita a far uscire altro dalla mia mente disagiata #DISAGIOH  . 
In questa OS troviamo una Kira e uno Scott che se la godono alla grande (anche se entrambi soffrono ancora per la perdita di Allison), una Lydia triste e single, una Malia, che compare in un paio di righe e che, sostanzialmente, non fa nulla all'interno della mia storia e uno Stiles che ha un'amore segreto più o meno .


 ,Per la Capitanah e per Erika
che sono le amiche e le fangirl perfette
non smettete mai di scrivere e leggere così tanto
oh che shifo di dedica


 

Kira corse per la stanza, cercando il telefono che squillava. 
“dove cavolo l’ho messo?!” 
Aprì le ante dell’armadio, sicura di aver sentito un suono provenire da lì. 
Buttò in aria camicie, magliette, pantaloni e finalmente lo trovò sotto un paio di calzini.
“come ha fatto a finire qui?” 
“Ehy, Kira? Pronto? Mi senti?” disse Scott dall’altro capo del telefono.
“si, tutto ok” si affrettò a dire Kira , ma ormai Scott era già fuori da casa sua che bussava alla finestra.
“Ero preoccupato per te! Perché non rispondevi?” La voce arrivo da lei attraverso il vetro chiuso.  
Kira sorrise. Le era sempre piaciuto il fare protettivo di Scott, il modo in cui insisteva per accompagnarla a casa tutti i giorni. Kira allora si sedeva sulla moto del lupo, si infilava il casco e allacciava le braccia alla vita di Scott, mentre il suo cavaliere le sorrideva, la baciava e finalmente metteva in moto.
Ogni tanto, seduta sul sedile di pelle della Kawasaki ZZR 250, si chiedeva se lui lo facesse perché si sentiva in colpa e non volesse più compiere lo stesso errore: non era riuscito a proteggere Allison. 
Sentiva la sua mancanza ogni giorno. 
Il loro gruppo non era più lo stesso: Lydia cercava con tutta se stessa di non darlo a vedere, ma si sentiva vuota senza la sua migliore amica; Malia ammutoliva e scappava via farfugliando scuse non appena veniva tirato fuori l’argomento Allison Argent; Stiles spesso si odiava per la sua morte, pensava fosse in parte colpa sua: se solo avesse inghiottito quella pasticca per rimanere sveglio… 
E peggio di tutti ne risentiva Scott. 
Scott, i cui occhi più spesso del solito diventavano lucidi. Melissa l’aveva chiamata due giorni dopo l’accaduto dicendole tra un singhiozzo e l’altro che il ragazzo non era uscito dalla sua camera da quando Allison era passata a miglior vita. E nonostante quella sera la fidanzata l’avesse portato in discoteca a ballare e lui fosse riuscito a sfogarsi- come? Bhe, ubriacandosi, ovvio- il suo stato d’animo era migliorato soltanto dopo un mese.
Anche se Kira non era sicura che la ferita si fosse ricucita del tutto. 
Qualcosa dentro di lei le diceva che non sarebbe mai guarito da quella perdita. E aveva la netta sensazione di aver ragione.

“Non lo trovavo” Aprì la finestra, e senza nemmeno dare il tempo a Scott di riposarsi dalla corsa, lo prese per la maglietta e lo buttò sul letto. Lui, mentre sorrideva, si tolse la giacca, che si confuse nel cumolo di vestiti sul pavimento che Kira poco prima aveva gettato a terra, la prese per la vita e si lasciò trasportare in un bacio fugace.  
Dopo qualche:”mmmmmh” e un po’ di risatine da parte di entrambi, lei poggiò le mani sul petto nudo di Scott e lo spinse via.
Lui cercò di riavvicinarla a se, mentre le sussurra all’orecchio:” Dai, ancora un po’”, come direbbe un bambino alla mamma, pregandola di poter mangiare un pezzetto di cioccolata in più.
Kira rise di nuovo: “Ma no, devo andare al pigiama party di Lydia”
E così lui si alzò borbottando qualcosa d’incomprensibile, raccolse da terra la t-shirt e se la infilò in fretta. 
“A proposito” squittì Kira mentre la sua testa scompariva all’interno dell’armadio e le sue mani uscivano fuori stringendo due stampelle “meglio questo, o questo?” 
Sulla prima stampella c’erano una giacca di pelle rossa da motociclista e una maxi-maglia nera con un teschio al centro. 
“poi ovviamente ci metto gli stivali con le borchie”
“ovviamente” la prese in giro lui.
Lei probabilmente non aveva capito lo scherzo, o probabilmente era solo troppo presa a spostare lo sguardo da una stampella all’altra, fatto sta che butto il primo outfit sul letto e si mise davanti il secondo mentre si guardava allo specchio.
La sua seconda scelta era un top con il simbolo giallo dei nirvana sullo sfondo nero che le arrivava all’ombelico, –“ma fa troppo freddo la sera per quello..” commentò Scott ma lei agitò la mano in aria e rispose: “dettagli”- dei pantaloncini neri attillati –“fa troppo freddo anche per quelli” “Dai Scott, non sei mica mia mamma” “No infatti io non ho 900 anni”
“hahahah davvero divertente”-, da abbinare delle calze gialle a X semitrasparenti e delle alte e color pece All star.  
Kira scomparse nel bagno e si mise in fretta e furia i vestiti, –“perché non ti sei messa la maxi-maglia con il teschio?” “Mccall chiudi il becco!”- applicò sulle ciglia il mascara, si pettino i capelli e uscì fuori. 
Il cuore di Scott si mise a martellare forte non appena la vide lì davanti a sé, le si avvicinò, la baciò sulla guancia –“Ah, non hai messo il fondotinta?”*risate* “Ma guarda tu che roba!”- quindi si diresse e si lanciò giù dalla finestra, urlandole: "Ci vediamo giù!” .          
                                                                           
 
 
                                                                                                                                          ___________
 
 
 
Lydia e Stiles erano sdraiati sul cofano della vecchia jeep, a guardare le stelle. Quella notte erano parecchio luminose e Lydia sperava che almeno loro fossero ‘solo’ stelle, che non si nascondesse nessuna storia dietro la loro origine rigaurdante kitshune, lupi mannari, banshee o, già che ci siamo, vampiri.
Chissà, magari esistevano davvero.
Poggiò la testa sulla spalla del ragazzo. Stiles all’inizio s’irrigidì, poi afferrò la mano fredda di Lydia e la strinse forte con la sua, calda e sudaticcia. Lydia era felice di stare con qualcuno di normale. Certo, Stiles non era completamente identico a tutti i ragazzi Beacon Hills, non aveva una vita normale, questo era poco ma certo, ma almeno lui era NORMALE. Il sangue che gli scorreva nelle vene era quello di un umano, gli occhi non si illuminavano, non era immune ne all’elettricità ne al fuoco e le sue urla erano grida di pura paura e dolore, niente di meno niente di più.
Anche Allison era Normale, ma ormai la sua migliore amica non era più con lei.  
Magari Stiles avrebbe potuto occupare il posto della ragazza.
“Sai il vestito che hai scelto non è niente male. Un giorno me lo presti?”.
Lydia ridacchiò.
Quel giorno gli aveva telefonato, gli aveva detto una cosa più o meno così: “Mi accompagni al centro commerciale? Alle 8 e mezza mi vieni a prendere.”
E lui aveva risposto più o meno in questo modo: “Alle 8 ceno, Lydia, e non ho nessuna intenzione di perdermi la mia cena messicana per andare a comprarti un vestito”
La conversazione era poi continuata, più o meno, in tale modo:
Lydia: “per favore!”
Stiles: “Lyd, hai già centinaia di vestiti! Non puoi scegliere uno di quelli?”
Lydia: “Assolutamente no!”
Stiles: “Ma siete tra amiche, non devi metterti mica un Valentino!”
Lydia: “E questo che vuol dire? Voglio essere SEMPRE alla moda!”
Stiles: “Ma…”
Lydia: “Alle 9”                                                                    
Stiles: “okay okay”
Quindi erano entrati nei negozi, il ragazzo aveva tenuto nelle mani una dozzina di vestiti diversi in una dozzina di posti diversi e la ragazza aveva provato quella dozzina di vestiti in dozzine di camerini diversi. Alla fine ne aveva scelto un abito da cocktail a fiori fuxia, rosa, verdi e gialli, senza spalline e con una finta cintura sotto il seno. 
E ora, beh, ora erano lì, distesi sulla stessa vecchia e consumata jeep ad ammirare le costellazioni che splendevano in quel cielo blu.
Mancava una sola mezzora al pigiama party, che era alle 11 a casa di lei.
“Forse è ora di andare” le disse lui con dolcezza.
Lydia annui, si alzarono, lui le aprì la portiera, le fece un inchino e, come era ovvio succedesse inciampò. –“HAHAHAHAHAHAHA” “Ridi pure, tanto non sei tu quella per terra” “Tutto okay, Stiles?” “Pfff, niente può mettermi, ahi, K.o.!”-
La macchina partì, lasciandosi dietro la strada sterrata accanto al boschetto dove poco prima erano stati i due.
 

 
                                                                                                                                        _____________
 
 
 
Malia dormiva beatamente sul letto matrimoniale di Lydia, mentre le altre due ragazze erano sdraiate nei loro sacchi a pelo, ai piedi della prima. Avevano deciso verso le 3 che era meglio lasciarla da sola su quel gigantesco letto quando si era messa a tirare le coperte, a rigirarsi a destra e sinistra, buttando Kira e Lydia di sotto, e dare calci qua e là –“Ahia!” “Scusa!Non l’ho fatto a post…” “Ahiii!”- .
Lydia era l’unica che alle 5 di mattina era ancora sveglia, a fissare il soffitto, desiderando di vedere le stelle anche lassù.
Guardò la sua mano, immaginando di poter stringere quella di Stiles.
Provava qualcosa di strano per lui, né amore né amicizia.
“Forse amore, giusto un po’” sussurrò.
Ultimamente si era trovata a piangere tra le sue braccia più spesso di quanto avrebbe voluto.
Ma dopotutto Stiles l’aveva già vista piangere, quella notte, quando lui era corso fino alla macchina da lei. Lydia aveva abbassato il finestrino dell’auto, con il mascara che le colava sulle guance, la sua voce le rimbombava ancora in testa: “Sei bellissima quando piangi”. Era stata così stupida a non uscire da quell’auto e gettarsi tra le braccia Stiles. E ora non poteva più: il ragazzo stava con Malia.
E sembrava stare anche piuttosto bene.
In più c’era quel Parrish.
Provava una certa attrazione anche verso Parrish.
Questo era vero, ma Parrish non era così sarcastico. Non aveva quelle belle labbra carnose, che aveva baciato soltanto una volta. Non era quello il ragazzo che provava una cotta per lei dalla terza elementare.
Si addormentò con il viso rivolto verso il soffitto, mentre le stelle in cielo brillavano su uno Stiles che quella notte sedeva sulla sua jeep, chiedendosi se avesse scelto la ragazza giusta. 
 
 
  
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