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Autore: itausagirl    18/07/2015    0 recensioni
"Nonostante il nero che la circonda la Luna rimane li. Fiera. Luminosa. Vorrei essere come lei. Vorrei brillare. E chi se ne importa se è la luce di qualcun altro a farmi brillare. Fintanto che accade, a me sta bene così. Vorrei sovrastare tutta l’oscurità che ho intorno. Non mi importerebbe del gelo che ho dentro. Alla fine riuscirei a convincere, anche me stesso, che la luce appartiene a me. Riuscirei a fingere di non sentirmi morire ogni giorno di più. Riuscirei anche a credere di essere contento così."
Ziall, Larry, LiamAU
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Move together.


NIALL POV

Sono sveglio già da un qualche minuto. Nonostante ciò non mi sono ancora spostato dalla mia posizione.

Stretto tra le braccia di Zayn. Una mano sul suo petto, proprio sopra il cuore, incantato da quel battito. L’unico movimento fatto è stato quello di alzare un po la testa per poter ammirare quel viso perfetto.

Ancora non so definire ciò che è accaduto. Ciò che siamo. Cosa provo.

Però so che adoro stare così.

Amo l’idea di svegliarmi così, tra le sue braccia, tutte le mattine, sapendo però, di sentire la sua fantastica voce. Perché ora sarà diverso lo so.

Niente più scuse, niente più paure. Ma tante, tante parole.

Perché ne abbiamo bisogno. Perché se vogliamo curarci a vicenda quella è la strada giusta. Dobbiamo condividere noi stessi. Dobbiamo scoprirci a vicenda.

 E la cosa mi spaventa, da morire. Però è quello che serve a lui. È quello che serve a me.

Ed ecco che ciglia chilometriche iniziano a tremare. Due pozzi si aprono sul mondo e mi fissano. Mi scaldano l’anima.

Un sorriso ad illuminare la stanza. Calore.

La mia mano, più veloce dei miei pensieri, va a posarsi sulla sua guancia, tracciando i contorni di quella perfezione. Di quella stella.

Un “Buongiorno” roco lascia quella bocca. Ed è sufficiente a far divampare un incendio in me. Un incendio reso visibile dal rossore sulle mie guance, che mi porta a nascondere il viso nell’incavo del suo collo, spingendomi ad accoccolarmi di più al suo corpo.

“Buongiorno Zee..” Esce lieve dalle mie labbra, quasi inudibile.

Eppure lui lo sente, e mi stringe più forte a sé.

“Da quanto sei sveglio?” Chiede con la voce ancora impastata dal sonno.

“Da un po.” E mentre lo dico inspiro forte il profumo della sua pelle e, per un attimo, mi sembra che tutto sia al posto giusto.

“Come mai? Eri nervoso? Stai male? Qualcosa non va?” E la preoccupazione nella sua voce non la capisco. Anche se mi sembra la cosa più giusta del mondo.

“Zayn stai tranquillo. Mi sono solo svegliato. Non ti preoccupare.” Mi attacco ancora di più al suo corpo, se possibile.

“Ah ok. Si giusto. È normale la mattina.” Dio come sembra agitato. Credo non sia abituato a parlare molto. Non con me almeno.

“Che ne dici di mangiare qualcosa Ni?” Continua guardandomi, ora, negli occhi.

“Zee dobbiamo parlare, lo sai.” Un lampo di non so cosa attraversa i suoi occhi. Ansia? Consapevolezza?

“Lo so. Però credo che dovremmo farlo a stomaco pieno.” E lo dice con un sorriso.

Mi lascia un bacio fra i capelli. E sempre col sorriso si alza e se ne va.

Lasciandomi confuso, sul suo letto, a chiedermi cosa diavolo sia accaduto. Quante emozioni diverse abbia vissuto lui, in così pochi minuti.

Però, nonostante tutto. Nonostante l’ansia. Lo sento ancora, lì, al centro del petto. Calore.

 

ZAYN POV

Sono agitato, troppo agitato.

Non so cosa mi dirà. Non so cosa dirò io. Ho paura. Tanta paura di rovinare tutto. Di dire la cosa sbagliata. Di spaventarlo. Farlo scappare.

Non so neanche se la colazione che sto preparando gli piacerà.

Pancakes e sciroppo d’acero. È un classico. Io li adoro.

Me li preparava sempre mia madre quando ero piccolo. E mi sembra quasi di aprirmi di più a lui facendoglieli mangiare.

Non ho mai sentito un desiderio così forte di condividere me stesso con qualcuno. E ne sono terrorizzato.

Un vassoio carino ma semplice. Una cosa normale. Non voglio esagerare. Dio non stiamo neanche insieme.

Succo d’arancia e via.

Apro, delicatamente, la porta della mia stanza e vengo accolto dal suo sorriso brillante. A volte mi sembra abbia dei diamanti al posto dei denti. Per non parlare degli occhi che sembrano due stelle.

Non mi riconosco più. Vaneggio anche nei miei pensieri. Non capisco.

Dove si trova il mostro? Non mi lamento, ovviamente, ma non era mai accaduto. Sembra non abbia alcuna intenzione di tornare in superfice.

Ma non mi fido. Lo so che sta solo aspettando il momento giusto. Non posso abbassare le mie difese. Non con lui almeno.

“Zee tutto okay?” Ci pensa Niall a riportarmi alla realtà.

“Si certo. Ecco ti ho fatto i pancakes. Non sapevo cosa prepararti ma questo è il mio piatto preferito, beh quello mio e di mia madre, e allora ho pensato che poteva essere un gesto carino e che.. Non ti piacciono vero? Avrei dovuto fare altro? Scusami io..” Ma cosa sto facendo?

“Zayn va tutto bene. Li adoro.” Due labbra calde sulla mia guancia, leggere come un battito di farfalla. Eppure li, a scaldarmi l’anima. A spengere tutta quell’agitazione. Quella preoccupazione inutile.

Perché siamo io e lui. Perché se è ancora qui, anche dopo quello che ha scoperto, vuol dire che rimarrà. Che è valsa la pensa rischiare. Che una speranza, forse, ce l’ho davvero.

“Grazie.” Lo dico così, come se niente fosse. Ma so che lui capisce. Che gli sto dicendo grazie per essere restato. Per aver deciso di rischiare insieme a me. Nonostante me. Nonostante noi.

E così iniziamo a parlare di tutto e di niente.

Parliamo del mio lavoro, di quanto ami disegnare ed ancora di più tatuare le persone. Di quanto mi senta libero facendolo.

Parliamo di letteratura inglese, di Jane Austen, di quanto lui sia felice di studiare, perché era il suo sogno ed è felice di averlo realizzato.

Parliamo un po di Lou e un po di Harry. Di Liam.

E scopro che ama andare al cinema con Harry , mangiare popcorn e carammele gommose, mentre guardano, per lo più, film Disney, e la trovo la cosa più dolce del mondo.

Mi dice che a volte scrive anche se non è poi così bravo. Ma lo rilassa.

Ed io lo guardo e ne sono incantato. Potrei sentirlo parlare per ore.

Perché mi fa stare bene. Perché il mostro non ha chance se Niall è con me. Non più.

E mi perdo nella sua voce. E mi pento di tutte le parole non dette. Di tutti i vuoti non riempiti.

E allora glielo dico.

Gli dico che mi dispiace, per tutto, a voce e non in una lettera. E mi sento libero. E non ho più paura di sapere quello che pensa.

“Zayn, non c’è nulla di cui tu debba scusarti..” Lo guardo e so di essere pronto. Sento che andrà bene, qualunque cosa dirà.

“La lettera, quella, mi è bastata. Mi ha sconvolto, mi ha lasciato senza parole. Mi ha spaventato. Tanto, davvero tanto. Perché non me l’aspettavo. Non sapevo cosa fare, come comportarmi. Avevo paura di cosa sarebbe venuto dopo. Volevo solo scappare. Ma, poi, ho parlato con Lou. Hai un amico fantastico, comunque.” E lo so che ho un amico fantastico. Che c’è sempre stato e ci sarà sempre. E che non potrò mai ringraziare abbastanza.

Lo guardo incuriosito, impaziente di sapere dove arriverà con le sue parole.

“E lui mi ha fatto capire che hai ragione Zee. Che siamo tutti e due dei giocattoli rotti e vecchi, lasciati in soffitta ad impolverarsi, ma insieme, possiamo farcela. Non so cosa ci riserverà il futuro. Non so chi saremo. Però penso sia il momento di cominciare questo viaggio insieme. A piccoli passi.” E mi stringe la mano. La gioia che sento sbocciare in me è, tanta. E dopo tutto questo tempo, quasi sconosciuta. Penso potrei illuminarmi come una lampadina da un momento all’altro per quanto sono felice. Ma so che non ha finito di parlare, e allora lo lascio fare.

“Io ho apprezzato tantissimo le tue parole. Il fatto che tu ti sia aperto con me significa tantissimo Zayn. Ed io voglio essere al tuo fianco e sostenerti. Voglio farti sconfiggere quel mostro una volta per tutte e renderti libero da queste catene che ti impediscono di vivere, vivere per davvero. E, Zayn, vorrei avere il tuo coraggio, la tua forza, in questo momento, ma non ce l’ho. Vorrei riuscire a raccontarti la mia storia, vorrei renderti partecipe di ciò che sono. Di cosa non sono più. Però non ci riesco. Non mi sento ancora pronto. E mi faccio schifo per questo. Mi sento così debole mentre tu..” Lo fermo, non lo faccio continuare, perché non ha senso.

Lo stringo forte a me. Gli accarezzo i capelli.

“Niall, va bene così. Devi rispettare i tuoi tempi, non forzarti. Abbiamo già fatto tanti progressi insieme. Siamo qui a parlare. Di noi. Delle nostre vite.” Lo guardo negli occhi. “Ed è fantastico così. Quando sarai pronto parlerai con me. Non prima di allora. Siamo d’accordo Ni?” Una scintilla in quegli oceani. Speranza. Gratitudine.

“Siamo d’accordo. Grazie Zee.” Un sorriso. Una stretta calda.

“Insieme Ni.” E so che non c’è bisogno di dire altro. Almeno non per adesso.

Ora basta questo. Basta essere abbracciati, qui, sul mio letto dopo aver fatto colazione insieme parlando di noi. Con una consapevolezza nuova.

Quella di esserci, per davvero, l’uno per l’altro adesso. Quella di poter andare avanti.

Insieme. Con la voglia di scoprirci.

  
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