Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Reiko_Hatsune    19/07/2015    1 recensioni
Ho voluto scrivere cosa avrebbero potuto pensare e provare i vari membri della Generazione dei Miracoli (Kuroko escluso visto che non viene considerato parte dei Miracoli, ma bensì un caso a parte) quando vengono sconfitti.
Spero sia di vostro gradimento e ammetto che mentre rimuginavo sulle partite mi sono sentita in qualche modo più vicina ai ragazzi, spero sia così anche per voi.
Genere: Generale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Atsushi Murasakibara, Daiki Aomine, Ryouta Kise, Seijuro Akashi, Shintarou Midorima
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il sapore della sconfitta
[il crollo dei Miracoli]
 
 


 
 



Shūtoku vs. Seirin (InterHigh)

 

L’unica cosa che riesco a provare in questo momento è disappunto. Nemmeno Oha Asa mi ha aiutato questa volta. Accidenti che delusione, per la seconda volta mi sono fatto superare da Kuroko, la persona che meno capisco a questo mondo.
I miei tiri sono stati fermati e non hanno potuto nulla contro la potenza di Kagami; l’occhio di falco di quel rompiballe di Takao non è servito a nulla contro Kuroko; il mio lavoro di squadra con gli altri è stato vanificato dalla determinazione della Seirin.
Tutto ciò è seccante e terribilmente doloroso.
Mi sto chiedendo a cosa sono servite le ore extra passate a tirare incessantemente le triple che, grazie agli oggetti portafortuna consigliati dall’oroscopo, non fallivano mai. Mi sto chiedendo perché Takao non sta facendo le sue battute stupide, ma sta tremolando a capo chino. Mi chiedo come mai non sia ancora riuscito a trovare un modo per mettere in difficoltà Kuroko e Kagami.
Non sono una persona che accetta facilmente una sconfitta e, per quanto calmo possa sembrare nella vita quotidiana, adesso non riesco proprio a contenermi.
Non sopporto queste lacrime, devo fare qualcosa per trattenerle.
Mi allenerò il triplo di prima e sconfiggerò la Seirin.

 
 
 
Kaijou vs. Tōō Gakuen (InterHigh)

 
Dunque era quello ciò di cui mi aveva parlato Kurokocchi, ora capisco. Che idiota sono stato. Non sono stato abbastanza bravo, non è così? Nonostante tutto abbiamo perso. No… io ho perso. Kasamatsu-senpai sei arrabbiato, non è vero? Ce l’hai con me? Scusami anche se so che è colpa mia. Io ci ho provato, davvero.
Io volevo vincere con tutti voi e fare del Kaijo la squadra più forte, ma ho fallito. Fa male anche se non è la prima volta che perdiamo, fa davvero male.
Aominecchi ha detto che non c’è nulla da dire a un perdente come me.
Se n’è andato voltandomi le spalle per la prima volta da quando l’ho conosciuto. Mi ha ferito.
Ho ignorato lo sguardo sofferente di Momoicchi, non aveva alcun motivo per essere triste, la sua squadra non è stata sconfitta.
Maledizione! Perché non riesco a combinarne una giusta? Perché nonostante i miei sforzi non riesco a raggiungere l’oggetto della mia ammirazione? Perché Kasamatsu-senpai e gli altri cercano di incoraggiarmi quando anche loro sono distrutti dal dolore? Cosa posso fare adesso?
Il mio orgoglio si rifiuta di farmi accettare così semplicemente il fatto che Aominecchi è meramente fortissimo e basta. Non riesco ad ammettere a me stesso che l’esito della partita sarebbe stato quello, punto più punto meno.
Ho perso contro l’unico ostacolo che abbia mai avuto, i miei sforzi per colmare il divarico fra me e colui che mi ha fatto scoprire il basket sono stati inutili. Però non posso darmi per vinto ora, proprio no, è l’ultima cosa che dovrei fare. Per quanto possa essere distrutto devo andare avanti, migliorare e continuare anche a costo di rimanere senza nulla.
Non permetterò mai più a nessuno di farmi cadere, non rimarrò mai più a terra senza riuscire a rialzarmi perché combatterò a qualunque costo e solo allora raggiungerò Aominecchi, Kurokocchi e Akashicchi.
 
 
 

Tōō Gakuen vs. Seirin (WINterCup)

 
Comico. Tutto ciò è comico. Io, che da sempre ero convinto di poter essere sconfitto solo da me stesso, ho perso.
Tetsu mi ha sconfitto con il suo basket.
Kagami mi ha superato con la sua luce che sta diventando sempre più forte, sempre più accecante.
Quanto mi secca ammettere tutto ciò, davvero lo odio.
Ma più di questo, io sto odiando per la prima volta il mio egocentrismo. Ho fatto perdere la squadra cercando in tutti i modi di auto-convincermi di potercela fare da solo. I senpai stanno piangendo, o almeno posso immaginare che lo stiano facendo, dopotutto questo era il loro ultimo anno.
Mi è venuta voglia di allenarmi, così dal nulla, non posso sopportare l’idea di essere più debole di Kagami. Lui è il rivale che stavo aspettando, lui è colui che mi garantisce il divertimento a ogni partita, lui è l’unico con cui posso fare dei one-on-one decenti.
Tetsu mi stupisce ogni giorno di più perché non si abbatte mai e affronta tutti i problemi di petto. Sembra che non abbia dato peso alle mie parole quando gli ho detto che non mi avrebbe mai potuto sconfiggere.
Le ultime parole famose: eccomi qua mentre esco di scena a mani vuote per la prima volta in vita mia. Sento qualcosa che manca e non è solo la sensazione della vittoria che avevo perso ai tempi delle medie, c’è qualcos’altro che brucia ed è proprio la mancanza di Tetsu.
Quello scemo ha voluto battere il pugno dicendo che gliene dovevo uno. L’ho accontentato mentre lui si sorreggeva alla  sua luce che non sono io.
Io a chi mi sorreggo? Chi sorreggo? Momoi? No. Lei sa solo lagnarsi e strillare.
Dannazione, credo che comincerò ad allenarmi già da domani.
 
 
 

Yosen vs. Seirin (WINterCup)

 
Che rabbia che mi fa venire Kuro-chin. Delle volte lo schiaccerei, ma mi trattengo solo perché è lui. Adesso però vorrei schiacciarmi da solo perché i suoi discorsi avevano un senso, cosa che mi fa arrabbiare ancora di più.
Proprio io, che odio coloro che si impegnano per vincere, ho fatto tutto il possibile per inseguire la vittoria che questa volta mi è sfuggita. Muro-chin è triste, ma lo sono anche io per qualche strano motivo che non comprendo. Forse invece lo so cosa mi fa male in questo momento. È seccante la sconfitta.
Ma perché me ne sto preoccupando tanto? Io detesto pensare troppo alle cose, specie se le odio.
Non riesco a smettere di pensare alle facce felici di Kuro-chin e di quell’altro con le sopracciglia doppie, non comprendo la loro gioia, niente affatto, e la cosa mi disturba.
Forse dovrei impegnarmi di più? Ma è faticoso e poi mi annoio…
Sono davvero disposto a correre il rischio di riaffrontare una sensazione come questa la prossima volta che mi scontrerò con Kuro-chin? No.
 
 
 

Kaijou vs. Seirin (WINterCup)

 
Mi rifiuto. Non sta accadendo davvero, non è così? Perché vedo sfocato? Non sarò mica piangendo spero, sembrerei patetico. Ah, sono davvero mie queste lacrime. Non ce l’abbiamo fatta nemmeno questa volta, ma per lo meno so che stavolta ho davvero dato tutto me stesso. Ho sconfitto Haizaki e sono stato battuto da Kurokocchi e Kagamicchi. Che duo spettacolare, davvero, non smettono un secondo di stupirmi, sono davvero affiatati. Ma non sono solo loro, anche la squadra è unita, e lo è in un modo che nessun’altra squadra può esserlo.
È stato tutto come avevo sempre sognato, un combattimento all’ultimo canestro dove hanno vinto i più bravi e a me sta bene così. Non è stato come con Aominecchi, per niente, loro non mi hanno dato le spalle e non mi hanno fatto del male. Mi hanno lanciato occhiate e parole dedicate a, come hanno detto loro, un avversario degno. Quelle frasi che per me sono valse tantissimo, mi hanno dato la carica giusta e giuro, a me stesso e ai miei senpai, che un giorno li batterò e non da solo, bensì con la mia squadra: la Kaijo.
 
 
 

Rakuzan vs. Seirin (WINterCup)

 
I miei complimenti Kuroko, hai vinto. Alla fine l’ho provata anch’io l’amara sensazione che si prova quando si perde… fa male, e tanto anche. Questo peso che avverto nel petto, cos’è? Tu l’hai già sperimentato. Kuroko tu hai fatto conoscere questo dolore ai tuoi vecchi compagni, sei contento ora? Abbiamo imparato a perdere ed era proprio questo quello che volevi, vero? Grazie.
Sento gli occhi bruciare, ma non me ne curo perché al di là della tristezza c’è la felicità di vederti sorridere ed esultare con la tua squadra. Hai superato chi ha scoperto il tuo meraviglioso talento con tecniche strabilianti e per questo meriti tutto il mio rispetto, come giocatore e come persona.
Devo anche ringraziarti per avermi aiutato a sopprimere quella parte di me ossessionata dalla vittoria, in qualunque campo, e ti chiedo scusa se per colpa sua hai sofferto.
In questa partita che ho giocato per metà, perché così è stato, mi hai spinto al limite delle mie capacità, mi hai inconsciamente evitato di far disgregare la squadra com’era successo alla Teikō, ma ti chiedo di comprendere la mia incapacità di mantenervi uniti.
Hai giocato bene e hai lottato fino alla fine, cosa che mi rende fiero di te.
Sappi però che non finisce qui perché la prossima volta vincerò io.
   
 
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