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Autore: Bittersweet89    20/07/2015    0 recensioni
Ambientato dopo il primo film degli x-men. Logan torna all'istituto e..
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Logan' Howlett/Wolverine, Marie D'Ancanto/Rogue, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Piccola premessa. Questo primo capitolo è stato scritto di getto, forse contiene qualche errore e non sono nemmeno sicura che mi piaccia troppo, ma è il primo e mi serviva come incipit. Dal secondo in poi la storia comincia ad avere il tono che desidero, quindi spero che non vi fermiate qui nella vostra lettura :) la coppia Logan Marie mi è piaciuta fin dal primo film, peccato che non sia andata avanti. Questa è una mia versione di ciò che sarebbe potuto accadere.. Spero vi piaccia e lasciate un feedback, anche solo per dirmi come la vedete voi :) grazie per essere entrati e buona lettura!



“Tornerò a riprenderla” Le ultime parole che le aveva detto..
Marie stringeva tra le mani la catenina, rigirandola tra le dita, giocherellando distrattamente con la targhetta. Quanto tempo era passato? Pochi mesi ma le sembravano anni.. Chissà quando sarebbe tornato..
Era assorta nei suoi pensieri quando una gomitata di Kitty la riportò al presente. Era in classe e la guardavano tutti, anche Ororo la guardava dalla lavagna, aspettandosi una risposta a una domanda che lei non aveva ovviamente sentito.
“Ehm..” cominciò, ma poi la risposta le arrivò da chissà dove direttamente alle labbra “L'entropia è una grandezza che viene interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico qualsiasi, incluso, come caso limite, l'universo.”
“Molto bene” approvò Ororo continuando con la lezione.
Marie invece era ancora stupita quando una voce le sussurrò all’orecchio “Perdona l’intrusione, ma ti ho vista in difficoltà”
Rogue sussultò, si guardò intorno ma non c’era nessuno accanto a lei tranne Kitty, intenta a prendere appunti, e subito capì di chi era quella voce.
Non vorrei dover interrompere la lezione, ma ti consiglio di recarti subito all’entrata della scuola. Non preoccuparti per la professoressa Ororo, le sto già comunicando che andrai via in questo momento
Marie alzò gli occhi sulla prof, che con un sorriso le fece un cenno di assenso, continuando a spiegare come nulla fosse.
Titubante Marie si alzò dal banco, fece un cenno a Kitty, prese con sé borsa e libri, e andò via il più discretamente possibile.
C’era solo un buon motivo per cui il professore l’avrebbe fatta chiamare.. “è tornato?” pensò più forte che poté nella sua testa, sperando che il professore fosse ancora con lei.
Non arrivò alcuna risposta, ma sentì da qualche parte nella sua testa l’ombra di un sorriso..
Marie corse, corse il più in fretta possibile, arrivò alle porte della scuola e la oltrepassò, e subito lo vide. Logan era lì, sul viale d’ingresso accanto alla sua motocicletta, mentre si metteva in spalla il borsone.
Marie rimase dov’era, troppo incredula e felice di trovarselo davanti, ma anche all’improvviso spaventata e insicura. Avrebbe voluto gettarsi tra le sue braccia in quell’istante, ma il pensiero di infastidirlo all’improvviso l’aveva bloccata.
Eppure, un momento dopo, Logan si girò verso di lei, la vide, e le rivolse un gran sorriso, uno di quelli veri e speciali, che faceva solo a lei, e Marie sorrise a sua volta, ricominciando a correre verso di lui, gettandosi tra le sue braccia come aveva sognato di fare per mesi, e lui l’accolse a braccia aperte, gettando il borsone a terra, stringendola a sua volta.
“Ciao ragazzina” le disse con la sua voce roca
“Bentornato” rispose Marie
Logan la teneva stretta, pensò che le era mancata veramente quella ragazzina. Anche se dal loro primo incontro non aveva fatto altro che causargli dei problemi, le voleva bene come non aveva voluto bene a nessuno da molto molto tempo. Nonostante non fosse quel tipo di persona, Logan si rendeva conto che Marie era importante per lui, e che per lei avrebbe davvero fatto qualunque cosa.
Si staccarono dall’abbraccio naturalmente, e raccolta la sua roba si misero in cammino verso la scuola. Così Logan ebbe il tempo di guardarla. Non era cambiata molto in quei mesi, ma le sembrava diversa, più adulta in qualche modo, più alta forse? Aveva lasciato i capelli striati di bianco, ormai le crescevano in quel modo, dedusse Logan. E nonostante il caldo e le mezze maniche indossava dei lunghi guanti scuri, come sempre. Chissà come Logan aveva pensato, sperato in qualche modo, che il professore avrebbe trovato una cura per lei, come gli occhiali di Scott o qualcosa del genere..
Nell’atrio dell’edificio si era già formato un piccolo comitato di accoglienza, il professore, Jean e Scott aspettavano, pronti a dargli il benvenuto. Marie si mise un po’ da parte, dandogli il tempo di scambiarsi convenevoli con tutti, ma quando Logan salutò Jean sentì un brivido gelido a vedere come i loro sguardi si incrociavano.
Poi suonò la campanella, e un’orda di studenti si riversò nei corridoi e all’ingresso, e molti che riconobbero Logan si fermarono a salutare, tanto che la confusione diventò tale che il professore consigliò a Logan di andare nella sua stanza a riposare per non dover subire oltre tutte quelle attenzioni.
“Noi professori dobbiamo continuare le lezioni, ma credo che Rogue per oggi possa essere perdonata se farà un po’ di ritardo, così potrà accompagnarti e aggiornarti sulle novità” disse il professore sorridendo, e congedando tutti allo stesso tempo.
“Quali novità?” chiese Logan poi, mentre si dirigevano alla sua nuova stanza. Così Marie gli raccontò della nuova ala dell’edificio adibita a dormitorio, in quanto gli studenti erano sempre più numerosi, ed era per questo che avevano anche cambiato gli alloggi degli insegnanti, dove lei lo stava accompagnando.
Il nuovo alloggio non era molto diverso dal precedente, abbastanza grande per una persona e con vista sul giardino sul retro. Andava bene così, pensò Logan.
Poi le chiese come stava, e Marie gli raccontò delle nuove divise, degli allenamenti, della scuola.. “e Bobby?” chiese Logan all’improvviso “non era il tuo fidanzato?” Marie arrossì fino alla punta dei capelli, leggermente turbata del fatto che lui l’avesse saputo, come aveva fatto se era lontano da tutti? “No ecco..” disse distogliendo lo sguardo “era troppo complicato per lui.. ora sta con Kitty”
Lo sguardo di Logan era fisso su di lei, le dispiaceva averla messa a disagio, e poi pensò a Bobby “Un uomo che si lascia spaventare così facilmente non è un uomo” le disse.
Lei alzò lo sguardo su di lui con gli occhi pieni di.. gratitudine?
“E del matrimonio cosa mi dici?” aggiunse poi Logan cambiando discorso.
Marie lo guardò a bocca aperta “Come fai a sapere queste cose? A noi l’hanno detto solo pochi giorni fa!” l’imminente matrimonio di Scott e Jean era ancora un argomento nuovo per tutti, e ormai tra i ragazzi non si parlava d’altro.
Logan scrollò le spalle “Xavier” rispose con semplicità “Voleva che fossi..” sembrò cercare le parole, passandosi le mani tra i capelli “Preparato.. prima di tornare”
Marie capì subito a cosa si riferiva, e all’inizio ne rimase ferita, poi un pensiero le affiorò in testa “Però sei tornato” disse
Logan la guardò a lungo prima di rispondere, poi con lo sguardo dritto nei suoi occhi le disse “Avevo altre ragioni per cui tornare”
Marie rimase senza fiato. Logan le si avvicinò di un passo e fu subito davanti a lei, vicino..molto vicino. Alzò una mano, e inizialmente Marie pensò che volesse carezzarle il viso, ma fu solo un istante, lei non ebbe nemmeno il tempo di ritirarsi, che la mano di lui scese più in basso, alla catenina che aveva al collo.
“Questa per esempio” disse Logan con un sorriso, prendendo tra le dita la medaglietta “Posso riaverla?”
Marie pensò di aver perso almeno dieci anni di vita in quei pochi momenti “Certo” disse velocemente, e si tolse la catenina con un gesto un po’ frettoloso, “Ecco” disse, tenendola in mano e porgendogliela, senza riuscire ad evitare comunque un po’ di rammarico. Quella catenina aveva significato così tanto per lei in quei mesi, non l’aveva mai tolta, e in qualche modo era stato come averlo sempre accanto.. Logan allungò la mano sulla sua per prenderla, ma le sembrò che la sua mano indugiò un po’ più a lungo del dovuto, e che le sue dita la accarezzassero prima di sparire con la medaglietta.
Improvvisamente la sua mano le sembrò fin troppo vuota nonostante il guanto.
“Ti ringrazio” le sorrise Logan, rimettendosi la catenina al collo.
Marie gli sorrise di rimando “Ora dovrei proprio andare, sai ho ancora lezione” gli disse.
Si salutarono e lei uscì di fretta dalla camera.
Marie si sentiva scombussolata, persa, emozionata, confusa, anche arrabbiata, per quello stupido guanto che le aveva impedito di sentire le sue dita su di lei.. Eppure nonostante il guanto poteva sentire come erano ruvide quelle dita, dure e callose, e pensò a tutto ciò che doveva aver passato per avere le dita in quel modo.
Poi ripensò a quello che aveva detto guardandola negli occhi, e a come sembrava davvero, per un attimo, che volesse accarezzarle la guancia.. e arrossì pensando che avrebbe voluto che gliel’avesse toccata per davvero.
Logan nella sua stanza guardava la porta oltre la quale Marie era appena scomparsa, pensava al matrimonio imminente di Jean.. Jean che non lo voleva, Jean che stava per sposare Scott.. e a questa ragazza dolce, forte, innamorata di lui certo, e a cui lui voleva bene più che a chiunque altro, e pensò a quanto era giovane, troppo giovane, di certo troppo per lui, e pensò alla sensazione della sua mano sotto il guanto, di come aveva cercato di sentire la sua pelle nonostante la barriera della stoffa.. di come avrebbe davvero voluto sfiorarle il viso.
   
 
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