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Autore: Ipox_017    20/07/2015    0 recensioni
Connie Spice è una ragazza detta da molti strana, particolare, eccentrica, matta, con il corpo nella realtà ma la mente in un altro mondo. Non che abbiano tutti i torti, il suo modo di vestire, di comportarsi la rendono agli occhi della gente una ragazza fuori dal normale, ma a Connie non le è mai importato niente di cosa dice e pensa la gente. Se le piace tingersi i capelli di un colore strano lo fa, se vuole mettersi quella maglietta con quei colori sgargianti lo fa. Se deve decidere dal cambiare totalmente o rimanere se stessa, ovviamente, decide di diventare ancora più stravagante di prima. La sua filosofia era “essere diversa”, e la rispettava in tutto e per tutto, anche nel suo carattere. Curiosa, estroversa, testarda, caparbia, coraggiosa, ribelle. Un vulcano sempre attivo. Ma purtroppo anche lei, come tutti i ragazzi, ha un grosso problema con il mondo.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon pomeriggio :) Allora questo capitolo è...triste ve lo dico subito così che voi possiate prepararvi psicologicamente. 
AVVERTENZE: nel capitolo che andrete a leggere ci saranno parte non adatte ai minori. Se leggi questo contenuto sappi che sei responsabile delle tue azioni.  
Buona lettura:)
<< Ho passato una bellissima giornata con te Hic. Grazie >>
<< Non c’è di che, ehi senti…comunque non era male quel tuo tiro con il coltello, dico davvero >>
Connie ride pensando a quel momento della giornata.
<< Ma se ho rischiato di amputargli un braccio a quel poveretto. Ahahah >>
<< Resta il fatto che l’hai colpito no? >>
Tra i due ragazzi cala il silenzio. Lei incrocia le braccia. Sente un po’ freddo.
<< Meglio che adesso vada, mi staranno aspettando lassù >>
<< D’accordo vai >>
<< A domani >> la ragazza gli lascia un bacio sulla guancia e si dirige al solito tronco.
Hiccup la guarda sparire tra la vegetazione, poi si dirige al casolare dove a quest’ora stanno mangiando.
 
È il quarto boccale di vino quella sera. A Hiccup gira un po’ la testa, è un po’ brillo anche se lo regge bene l’alcol. In fondo è un vichingo. Astrid invece si è data alla pazza gioia. Ha bevuto molto. Stava ballando in mezzo alla grande sala con molti altri tra cui Bruta. Hiccup la guarda e lei inizia subito a ballare sensualmente. Vuole attirarlo nella sua ragnatela. Adesso o mai più. Lui le sorride sornione. L’effetto del vino sale sempre di più.
Moccicoso raggiunge presto Bruta che abbandona l’amica per andare dal ragazzo. Astrid allarga le braccia guardandola. Hiccup ride. Lei scuote la testa e raggiunge il ragazzo.
<< è pazzesco! Per un ragazzo mi abbandona così, che amica è? >>
<< Un’amica innamorata >> risponde il ragazzo.
Scoppiano a ridere.
<< Bella serata >> dice lei.
<< Già >>
<< C’è troppo caldo qui dentro, vuoi andare fuori? >> gli chiede.
Lui annuisce bevendo un ultimo sorso di vino e segue la ragazza fuori.
Non appena esce Astrid sente la differenza di temperatura, da un caldo tremendo ad un freddo gelido.
<< Molto meglio >> dice girandosi verso Hiccup.
<< A proposito oggi hai dimenticato l’ascia nell’arena, l’ho presa io. Vuoi che te la do ora? Perché suppongo che domani te la scordi >>
<< Uhm okay >> risponde semplicemente lui.
Astrid fa strada andando verso casa, lui le sta dietro.
Entrano in casa e salgono al piano di sopra dove c’è la stanza della ragazza.
<< Eccola lì >> dice indicandogliela all’angolo vicino ad un tavolo.
<< Oh grazie non dov… >> non lo lascia completare che gli si lancia addosso. Attacca le sue labbra a quelle del ragazzo baciandolo avidamente. Hiccup all’inizio è confuso, poi arrabbiato. L’allontana e la guarda severo.
<< Cosa stai facendo? >>
<< Perché? >>
<< Io e te non stiamo più insieme, ricordi >>
<< Oh insomma Hic! Vuoi rinfacciarmelo per tutta la vita? Ho sbagliato d’accordo! Ero in un momento di debolezza ed ho ceduto. Ma credimi se ti dico che per nemmeno un secondo da quel giorno ad oggi, io non mi sia pentita di quello che ho fatto >>
<< Astrid cosa…? >>
La ragazza emette un verso di frustrazione e si appoggia al tavolo passandosi una mano fra i capelli chiari.
<< Sono ancora innamorata di te Hic >> dice con un sussurro. Gli occhi pieni di dolore e di vergogna.
Hiccup spalanca i suoi verdi smeraldo e la guarda.
“Cosa? Lei…è-è…”
<< Senti lo so che ti piace Connie, l’ho capito e giuro che non ti chiederò più niente dopo stanotte, ma ti prego, ti prego passala con me >> dice lei avvicinandosi e sfiorandogli il viso con le mani fredde. Quel contatto fa rabbrividire il ragazzo.
<< Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? >>
<< Si e so che è una pazzia, ma ti prego >>
Astrid lo guarda con un desiderio retrocesso per anni e che ora era emerso tutto in una volta.
Avvicina il viso a quello di Hiccup e appoggia le sue labbra sulle sue. Lui sa che è sbagliato. Ma l’alcol ha fatto effetto arrivando al cervello e offuscando ogni briciolo di ragione.
La prende dai fianchi e la spinge verso il tavolo iniziando a baciarla con più foga. Lei gli mette le braccia intorno al collo tirandogli di poco i capelli. Hiccup inizia a toglierle la casacca, il cappuccio di pelliccia, la gonna. La spoglia completamente e stessa cosa fa lei. L’eccitazione sale in entrambi come una bestia famelica. Lei aspettava da tanto questo momento, lui non sapeva che lo voleva.  
Si stende sopra di lei che apre le gambe. Nonostante Astrid sia alta, lui la sovrasta lo stesso. Entra con un movimento veloce ed Astrid si lascia sfuggire un gemito tra un misto di dolore e piacere. Allaccia le sue gambe magre alla vita del ragazzo che spinge con movimenti veloci e sicuri. Gli ansimi del ragazzo e i gemiti forti della ragazza riempiono la stanza.
Astrid è felice, ha ottenuto quello che voleva. Hiccup è in estasi, ma mentre sotto di lui c’è la sua ex fidanzata, lui si immagina il viso angelico di Connie.
 
Connie ha appena finito di lavare i piatti come sua zia le ha chiesto gentilmente di fare. La ragazza odiava lavare i piatti, ma dato quella fantastica giornata passata a Berk avrebbe anche pulito tutta la casa.
Si asciuga le mani in un panno da cucina che piega e appoggia sul bancone. Si dirige verso le scale. In casa erano rimasti solo lei i suoi fratelli e Nathan, dato che i suoi genitori con i suoi zii erano usciti in città. I gemelli erano il salone a guardare il solito cartone delle 19: 30.
Cammina per il corridoio fischiettando, poi la porta della stanza di suo cugino si apre rivelando il ragazzo.
<< Hai finito? >>
<< Si, e se non ti dispiace adesso me ne vado in camera mia >>
<< Aspetta devo darti una cosa che mi ha dato Margaret >>
Lei sbuffa e raggiunge il ragazzo sulla soglia della porta.
<< Nessuno ti vieta di entrare >>
<< Nathan dammi questa cosa e basta >>
<< Okay >>
La afferra per le braccia e la fa entrare mentre un calcio chiude la porta.
<< Nathan! Che cosa fai?! >> urla la ragazza divincolandosi dalla stretta del ragazzo.
<< Carina questa collana, dove l’hai presa? >> dice guardando la collana della ragazza, la collana che le aveva regalato sua nonna qualche mese prima della sua scomparsa.
<< Lasciami! >> urla.
Lui la gira e inizia a baciarla, mentre lei cerca disperatamente di allontanarlo. Lui la prende e la butta sul letto iniziando a slacciarsi i pantaloni.
<< No…no! NO! >> urla lei cercando di rotolare giù dal letto ma lui la tiene ferma.
Le slaccia anche a lei i pantaloni e con una mano inizia a toccarla mentre lei si divincola.
<< Andiamo Connie fai la brava >> dice lui con voce roca.
Lei riesce a liberare una gamba e con questa gli tira un calcio in pieno petto facendo cadere il ragazzo. Veloce si alza ed esce dalla stanza. Corre veloce, scende le scale ed esce dalla porta sul retro andando verso la caverna. 
Una volta arrivata al suo interno si ferma. Scoppia a piangere e si inginocchia mettendo la testa sulle braccia incrociate.
Quando si calma un po’ si alza e si sistema i pantaloni, poi si avvicina al laghetto e si immerge.
 
Hiccup è seduto sul letto, dietro di lui Astrid dorme coperta dalle coperte di pelliccia e cotone. Lui ha i gomiti poggiati sulle ginocchia. Si passa le mani sul viso.
“Odino mio. Cosa ho fatto?” pensa frustrato. Si sente uno schifo in quel momento. Ha tradito Connie, anche se non erano fidanzati, ma si vedeva l’interessamento della ragazza riguardo ai suoi confronti. Si alza e si abbottona i pantaloni già indossati. Fuori sta piovendo, non è strano qui a Berk.
Stava per mettersi la casacca, ma sente il suo nome gridato da una voce femminile. La voce di Connie. Indossa veloce gli scarponi ed esce.
(Clicca per la musica)
Connie è fuori, bagnata che piange. Lo vede e corre subito verso di lui abbracciandolo e appoggiando il viso bagnato sul torso nudo del ragazzo. Lui la stringe forte e appoggia la guancia sulla sua testa.
<< Calmati, dimmi cosa è successo >> le sussurra.
La pioggia forte sbatte contro i loro corpi. Ma loro non sentono niente, né il freddo, né il bagnato.
<< Mio cugino…Nathan…v-voleva violentarmi…Hiccup ti prego…voglio rimare qui… >> dice tra un singhiozzo e l’altro.
Hiccup è arrabbiato. Il solo pensiero che qualcuno abbia voluto toccarla quando lei era sua, esclusivamente sua, lo portava alla pazzia. Avrebbe voluto avere quel ragazzo tra le mani per conficcargli un’ascia nel petto. Ma adesso quello che importava era proteggere Connie.
Si sente la porta della casa che hanno alle spalle aprirsi. Astrid avvolta in una delle coperte si affaccia.
<< Hiccup? >> chiama. Si blocca vedendo che il ragazzo sta abbracciando Connie. Connie la guarda a lungo, poi sposta lo sguardo su Hiccup che spaventato ricambia lo sguardo.
<< Hiccup… >> sussurra allontanandosi. Le braccia inerti lungo i fianchi. Astrid e il ragazzo la guardano mentre gli occhi si gonfiano di nuovo e nuove lacrime rigano il suo viso.
<< Che cosa hai fatto?! >> urla in preda alla disperazione, alla delusione, al dolore.
Non riesce a pensare niente, solo ad un parola “odio”.
Si era innamorata di lui e pensava lo stesso di Hiccup, invece l’ha tradita con un’altra. Con la ragazza che gli ha spezzato il cuore. È ricaduto in quella trappola.
<< Connie ti prego… >> dice allungando la mano verso di lei.
Connie scappa corre verso il tronco ma non sa che Hiccup la sta seguendo in groppa a Sdentato.
(fine canzone: bloccarla se si vuole)
Sdentato atterra poco più lontano di lei che cade a terra.
<< Stammi lontano! >> urla cercando di rialzarsi. Lui scende dal drago e la blocca tra le sue braccia. Si butta a terra trascinando anche lei con lui. Connie si divincola. Non vuole avere nessun contatto con lui. Nessuno dopo quello che ha fatto.
<< Lasciami stare! >>
<< Connie ti prego! Lasci che ti spieghi! >>
<< No! Mi hai tradito! Io mi fidavo ti te! Stronzo! >>
<< Connie basta! >>
Lei si blocca, stanca. Si rende conto che è inutile, che lui è più forte.
Piange come una bambina sul petto del ragazzo.
<< Tu sei stato il primo…non mi sono mai innamorata di nessun altro prima di te…in tutte le tue imperfezioni io ti amo, e pensavo che tu amavi me >>
<< Ma è così piccola >>
<< No! Bugiardo! Se mi amavi veramente non andavi con Astrid! >>
< Oh Ti prego Connie! Lascia che ti spieghi! >>
<< No, non voglio sentire niente. Voglio solo andarmene >>
<< Promettimi che domani torni >> dice Hiccup bloccandola dai polsi.
<< Come puoi pensare che io torno qui dopo tutto questo? >>
<< Ti prego, giurami che torni. O non ti lascio andare >>
Passano un paio di secondi.
<< Va bene >>
Lui la molla, lei si alza. Lo guarda. Il vento sposta i suoi capelli e un’ultima lacrima scende seguendo le altre.
Hiccup la vede andare via. Poi lui stesso si lascia andare in un pianto liberatorio. 

 
   
 
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