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Autore: Akane    22/01/2009    1 recensioni
Ogni volta che ci troviamo così, mi rendo conto che siamo sempre più vicini e che quindi lui potrebbe scappare da un momento all’altro perché ha paura dei sentimenti troppo forti.
E il timore si impadronisce incontrollato di me.
Non voglio perderlo, so solo questo.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TITOLO: Veglia notturna
AUTORE: Akane
SERIE: Harem Beat
GENERE: sentimentale, introspettivo
RATING: giallo/PG13
PAIRING: SawamuraXMizuki
PARTI: One Shot
AMBIENTAZIONE: ultimo numero, verso la fine, quando tutti i ragazzi del Three Man’s Hoop si ritrovano ad occupare il campo da street per impedire che lo demoliscano, su idea geniale di Sawamura (al quale non fregava nulla del campo ma non gli erano piaciuti i modi dei nuovi proprietari) e fanno la veglia notturna dove poi tutti si addormentano!
MODO: POV di Mizuki
DISCLAMAIRS: i personaggi non sono miei ma della Nishiyama… però io vorrei tanto tanto tanto Sawamura!
NOTE: come ho già detto per l’altra che ho fatto, è sorprendente come Sawamura, così slashoso con un sacco di gente ed in primis con Naruse ed il Samurai, mi piaccia di più con Mizuki, coppia pochissimo accennata, anzi, per nulla. Però mi piacciono tantissimo insieme e così scriverò ancora di loro due, che vi piaccia o no! Questa potrebbe anche essere collegata alla mia precedente. Auguro a tutti buona lettura. Baci Akane
DEDICHE: a tutti gli amanti di questo manga
RINGRAZIAMENTI: a chiunque leggerà e commenterà

VEGLIA NOTTURNA

/Wonderful tonight – Eric Clapton/
Siamo agli inizi della primavera ma di notte fa ancora freddo… chi mai avrà avuto quest’idea geniale di occupare lo Hoop?
Ah già… la volpe maniaca, Sawamura!
Mi chiedo perché continuiamo ad andargli dietro, specie io!
Sembra abbia le idee più brillanti ma non è che lo siano poi tanto, alla fin fine…
È un caso senza speranza!
Però… devo ammettere che è anche bello stare qua con tutti loro. Sono i miei amici e se dovessi scegliere un posto e delle persone con cui stare, sarebbe qua con loro, senza ombra di dubbio.
Ormai stiamo più o meno congelando e tutti si stanno addormentando disfatti ma sono momenti da tenere nel cuore.
Io la penso così
Queste ore saranno le ultime qua dentro, lo so bene, ma non potrò mai dimenticare ciò che sto provando ed ho provato prima di ora.
Sospiro e mi raggomitolo tutta tremante, non voglio andarmene ma fa davvero freddo stanotte.
Vorrei solo trovare il modo di scaldarmi di più e non finisco nemmeno il pensiero che una coperta mi finisce addosso dall’alto.
E questa da dove viene?
Sorpresa me la tolgo dalla testa e cerco il colpevole per poi trovarmi davanti Sawamura che si siede accanto a me e Kosuke che già dorme della grossa come tutti gli altri.
Sorrido spontaneamente colpita dal suo gesto carino che non mi sarei mai aspettata.
Quello è malefico, non ha mai gesti gentili se non con Naruse… ma chi non lo sarebbe con lui?
È capace di far convertire persino il diavolo in persona, quello!
- Ecco dove eri sparito! – Dico quindi sapendo che si imbarazzerebbe se lo ringraziassi normalmente come faccio con chiunque non sia lui.
Non risponde e si limita ad accendersi una sigaretta che fra le sue labbra così sexy appare stranamente invitante. Mi perdo ad osservare il suo viso delicato e selvatico al contempo, i suoi lineamenti felini dalle espressioni lontane e distaccate, gli occhi blu che sono qualcosa di unico in mezzo a tanti scuri, i capelli neri che gli ricadono un po’ sulla fronte contro la sua volontà di tenerli ordinati.
Eh, non c’è che dire… è un gran pezzo di ragazzo…
Distolgo in fretta lo sguardo prima di proseguire sul resto del suo corpo, quindi prendo la coperta e mi ci avvolgo cingendo anche lui con naturalezza, avvicinandomi fino a toccarlo lateralmente col mio corpo. Non si scosta ma mostra un lampo di stupore mentre si gira a guardarmi per assicurarsi che non lo stia prendendo in giro.
Che bello che è, dannazione… ma non glielo dirò mai o si monterà la testa!
Per mascherare l’imbarazzo mi affretto a dire mentre mi abbraccio le ginocchia contro il petto morbido:
- E’ il minimo visto che l’hai presa tu! – Non ho un tono molto dolce,, è il solito che uso con lui ma sembra apprezzarlo visto che ha come un breve lampo di ammiccamento, quindi si sistema il suo pezzo di coperta.
Stiamo un po’ in silenzio senza dire nulla, lui fuma pensieroso ed entrambi guardiamo come questo si disperda nell’aria accompagnato dai nostri respiri condensati.
Il cielo è proprio bello, scuro ma senza una nuvola, si notano anche delle stelle, cosa rara in città. È grazie al fatto che la maggior parte delle luci sono spente. Però in un posto isolato se ne vedrebbero molte di più.
Tutta questa situazione sarà anche triste e senza speranza ma è anche bella, non so spiegarmelo. È un atmosfera che mi piace anche se non è nulla di particolare, anzi.
Forse è perché li sento tutti più vicini di sempre, come forse mai siamo stati.
Ho paura che finita questa notte non lo saremo più, ci disgregheremo lentamente e tutto finirà. Però a pensarci bene è una sciocchezza, so che non è così.
Non ci rifletto oltre e mi ritrovo a dare voce a queste sensazioni strane. Parlo piano e comunque solo lui è sveglio.
- Sai… nonostante tutto questa è una delle notti più belle che ho passato. Vorrei non finisse più… è come se sapessi già che domani mattina tutto si disferà, anche se questa occupazione in teoria dovrebbe aiutarci. –
Sawamura ascolta guardando il cielo sopra le nostre teste, come faccio anche io, e non mi interrompe.
Sospiro.
Chissà cosa pensa.
Mi muovo leggermente separandoci appena per appoggiare le mani a terra, una finisce, fra noi due.
- Ho paura che finiremo per perderci, di non essere pronti ad abbandonare questo posto speciale. –
Concludo poi con voce lievemente incrinata, mordicchiandomi il labbro inferiore.
- E’ normale. – Dice lui con la sua bellissima voce un po’ roca, ha un tono calmo ma non completamente distaccato. Giro la testa istintivamente e lo guardo di nuovo da vicino, così come sono. Non ho più imbarazzo. Voglio solo sentire cosa vuole dire. Parla ancora. – Ma stupido. – Eccolo qua! Come sempre lui e il suo tatto da elefante! Faccio per aprire bocca infuriata ma mi ferma continuando a parlare: - Non bisogna associare dei sentimenti tanto preziosi ad un luogo inanimato. Tanto meno nutrire desideri realizzabili solo lì dentro. Sarebbero desideri limitati di cui, quindi, potresti anche fare a meno. Invece tu vuoi rimanere con noi ancora a lungo, no? Che importa, allora, il luogo? Siamo noi che siamo legati, indipendentemente da dove ci si trova. – Questo discorso maturo mi lascia senza parole.
Spesso ha slanci di questo tipo in cui dimostra quanto è cresciuto, sono proprio i momenti in cui ho paura di essere troppo lontana da lui.
Non esprimo questo dubbio, questo senso di mancanza e di confusione dovuto al suo stare sempre un passo davanti a noi, in qualche modo. Preferisco non lo sappia, è troppo personale, riguarda unicamente me. Mi prenderebbe per scema. Non so ancora quanto mi è legato, anche se come più di amici ci frequentiamo già da un po’.
No, non siamo fidanzati, solo due single che stanno assieme per prova!
Eppure anche se non parlo ed anzi distolgo lo sguardo dal suo lontano ma penetrante allo stesso tempo, sembra capisca una volta di più ciò che ho dentro e mi sconvolge.
Senza preavviso alcuno mi prende la mano che ho fra noi, non in modo sdolcinato; ha solo appoggiato la sua fredda sulla mia più piccola ma della stessa temperatura,. Non ha detto altro.
Non è da lui però io ora sono qua a trattenere il fiato e ad arrossire come una scema. Non sono abituata a certe sue manifestazioni nei miei confronti. Normalmente mi molesta e basta!
Sembra come se il punto in cui mi tocca vada a fuoco.
Poi di nuovo, inaspettatamente, come una piccola folata di vento, lui si china su di me e semplicemente posa le labbra sulle mie. Me le accarezza, le abbiamo entrambe secche. Dopo avermele leccate e ammorbidite me le apre insieme alle sue, combaciamo e ci uniamo una volta di più anche con le lingue che si trovano e senza fatica giocano insieme in un bacio che fonde.
Sembra una piccola lotta per la supremazia delle bocche, come sempre, non riusciamo ad essere più dolci e delicati, sembra che dobbiamo sempre dimostrare qualcosa…
Però poi non ragioniamo più per un attimo, sento solo lontanamente stringere le nostre mani e poi noi stessi l’uno all’altro così come siamo, senza spostarci. È bello, davvero.
Baciarci liberamente perché ne abbiamo voglia nonostante siamo in mezzo agli altri che ancora non sanno di noi. È bello quando ha queste piccole attenzioni per me, quando mi dimostra di tenerci comunque anche se spesso sembra lontano anni luce.
Rimaniamo a baciarci per un lungo attimo, rilassati e al tempo stesso tesi.
Ogni volta che ci troviamo così, mi rendo conto che siamo sempre più vicini e che quindi lui potrebbe scappare da un momento all’altro perché ha paura dei sentimenti troppo forti.
E il timore si impadronisce incontrollato di me.
Non voglio perderlo, so solo questo. Non voglio perdere nessuno di loro ma lui sopra tutti. Se succedesse che farei?
Non so ancora definire tutto questo, dire cosa siamo e cosa sentiamo, però so che è vivo, vero e sempre più forte.
E bello.
Dopo un lungo attimo ci stacchiamo e ci appoggiamo con le fronti. I respiri sui nostri visi ci solleticano, gli occhi negli occhi. È così bello lui.
Lo voglio ogni volta di più, ma non solo il suo corpo. Tutto.
È qua che sussurra di nuovo facendomi rabbrividire:
- Se fosse solo una questione di luoghi, allora se lo hoop chiudesse davvero io e te perderemo il desiderio di fare questo? Senza questo posto non mi vorresti più? –
È un po’ stronzo perché lo dice con presunzione, sa l’effetto che ha sugli altri.
Razza di arrogante!
Chi ti credi di essere? Non è solo una questione fisica!
Non per me almeno.
Non più.
Ma forse per lui è così…
A questo pensiero mi stacco bruscamente eludendo il suo sguardo magnetico, tento di togliere la mano dalla sua che stranamente trattiene.
- Che c’è? – Dice quindi. – E’ solo questo posto, per te? Senza, io e te non saremmo niente? – Incalza insinuante e sostenuto, senza pietà.
Attacca. A modo suo, e senza pensarci lo faccio anche io, come al solito quando parliamo.
- Cos’è che siamo di preciso? Devo capire… -
- Sss! – Mi mette un dito sulla bocca per farmi abbassare il tono di voce e non svegliare gli altri.
- Rispondi! – Sussurro quindi autoritaria. Sawamura allora sposta il dito prendendomi con la mano il viso e con la sua aria selvatica dannatamente sexy si degna di rispondermi. Lì dove mi tocca la pelle mi va a fuoco e il cuore comincia a galoppare di nuovo.
Accidenti a lui e al suo sorriso malizioso!
- Due che stanno assieme! – Illuminante! - Se questo posto chiuderà non vorrai più stare con me? – Ma io volevo sapere cosa provi per me…
Contrariata dal fatto che non me lo dice, sospiro imbronciata. Che gli rispondo?
È ovvio che vorrò starci ancora!
.- Te ne importa? – Domando poi provocatoria e sulla difensiva. Lui sembra gradire la mia reazione, quindi accentuando quella sua aria sorniona che mi fa sempre impazzire ed andare su tutte le furie al tempo stesso, risponde portando le labbra sulle mie.
- Certo o non te lo chiederei. – Logico, no?
Eppure sembra che mi abbia fatto una proposta indecente!
Arrossisco di nuovo ma boccheggio, faccio fatica a ragionare però devo dire qualcosa.
- E allora certo che starò ancora con te, scemo! Non è altrettanto ovvio? –
Però se tu non mi dici perché vuoi star con me non te lo dico nemmeno io!
Scordatelo, bello!
Capisco che non sei ancora pronto per aprirti a quel modo e che dire che vuoi stare con me è già tanto, ma non credere che ti renderò la vita facile!
Non sei uno stinco di Santo, non te lo meriti!
Hai da scontare delle pene anche tu!
Ha un guizzo strano, ora, ma ormai rinuncio a decifrarlo. Lo vivo così come viene, improvvisando. Tanto, che voglia ammetterlo o no, mi piace comunque.
Sarà la mia fine questo ragazzo.
- Allora siamo d’accordo. – Mormora solamente posandomi un leggero bacio sulle labbra. Rimango un po’ inebetita ma il suo braccio che mi cinge la schiena da sotto la coperta, mi fa sciogliere contro di lui ed appoggio istintivamente la testa alla sua spalla.
Finalmente comincio a provare un po’ di pace dall’inizio di tutta questa storia.
Comunque vadano le cose non li perderò.
Non LO perderò.
E su questo pensiero mi lascio vincere dal sonno insieme a lui.
Questa veglia notturna è davvero fantastica. Spero non finisca mai.

   
 
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