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Autore: Arwen88    22/01/2009    4 recensioni
Anche se in ritardo ecco la mia storia per il compleanno di Gaara.
Gaara camminava a passo svelto, il lettore mp3 mandava musica a tutto volume nelle sue orecchie, non si curava minimamente di non poter sentire se qualcuno lo chiamava.
Tanto nessuno lo faceva mai.
Nemmeno quel giorno.
Quello stupidissimo giorno.
"Accidenti a me, ma perché ogni anno mi ritrovo di nuovo ad aspettare che qualcuno se ne ricordi?? Tanto non lo fa nessuno..."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Tanti auguri a me!!! In estremo ritardo... lo so... Ma meglio tardi che mai!! Ecco qui una bella storia per il compleanno di Gaara!!!! Auguri cucciolo!!!!!!!!
I personaggi appartengono a Masashi Kishimoto.


Tanti auguri a me!!!


I capelli rosso acceso si distinguevano chiaramente tra la folla di gente che affollava il marciapiede durante l'ora di punta.
Gaara camminava a passo svelto, il lettore mp3 che sparava musica a tutto volume nelle sue orecchie mentre lui non si curava minimamente di non poter sentire se qualcuno lo chiamava.
Tanto nessuno lo faceva mai.
Nemmeno quel giorno.
Quello stupidissimo giorno.
"Accidenti a me, ma perché ogni anno mi ritrovo di nuovo ad aspettare che qualcuno se ne ricordi? Tanto non lo fa nessuno..."
Arrivato nell'appartamento che divideva con altri due studenti appoggiò le chiavi su un tavolino e si tolse gli auricolari per controllare se in casa ci fosse qualcun altro.
"Bah, un'altra serata da solo nella mia stanza... pensare che stavolta speravo che almeno lui se ne ricordasse..."

Probabilmente doveva essersi addormentato perché venne svegliato dalla vibrazione del cellulare nella tasca dei jeans.
Rispose con la voce impastata dal sonno e senza nemmeno aprire gli occhi.
-Chi è?-
Dall'altra parte della comunicazione riconobbe la voce concitata del suo migliore amico.
-Gaara! Ma si può sapere dove sei? È tutta la sera che ti cerco!-
-Naruto... calmati: sono a casa.-
-Ma stai bene?-
-Sì... stavo solo dormendo. Perché mi cercavi?-
Finalmente il cervello gli si snebbiava, tuttavia non abbastanza da notare il sostanziale cambiamento nel tono dell'amico.
-Beh, io... volevo chiederti se ti andava di uscire: sei libero?-
-Mm... sì.-
-Bene! Per quando puoi essere pronto?-
Gaara si diede un occhiata e notando di essere ancora perfettamente vestito rispose: -Anche fra cinque minuti. Che vuoi fare?-
-Hanno aperto un posto nuovo! Scommetto che ti piacerà!-
-Ok. Dove ci troviamo?-
-Passo a prenderti! A dopo.-
La comunicazione si interruppe così.
Gaara osservò per un attimo il cellulare, sul suo viso si poteva scorgere un sorriso: gli piaceva quel ragazzo, riusciva sempre a tirargli su il morale.
"E poi anche se non mi ha fatto gli auguri chissà che almeno dopo non se ne ricordi..."

Cinque minuti dopo giusti giusti Naruto era fuori dalla porta e il campanello suonava allegramente.
Gaara gli aprì trovandosi davanti un sorriso a quarantadue denti che brillava solo per lui.
Naruto trascinò l'amico per le strade grigie per un percorso che sembrava conoscere bene: -Dai presto, finiremo per perdercelo!-
Gaara era sempre più perplesso: -Scusa ma non hai detto che dovevamo andare in un posto? Da quando in qua ci si può perdere i posti?-
Ma notando il ghigno da cospiratore sul viso di Naruto decise di soprassedere, almeno per il momento.

Erano arrivati davanti ad un edificio strano, sembrava vecchio ma doveva essere stato restaurato da poco: probabilmente era una specie di cinema ma il giovane non riusciva a trovare nessuna locandina appesa.
Mentre ancora cercava almeno un segno di che spettacolo dessero in quel posto sentì le mani di Naruto posarsi sui suoi occhi e con un tuffo al cuore la sua voce gli giunse proprio attaccata all'orecchio: -Ora inizia la vera sorpresa, Gaara, vieni dai.-
Naruto guidò il ragazzo per quello che sembrava un corridoio, Gaara percepì la classica tenda pesante scostarsi e dopo un paio di metri le mani si spostarono dai suoi occhi. Gaara li riaprì ma dopo aver sbattuto un paio di volte le palpebre capì che il problema non strava nella sua vista: il buio era totale.
In quel momento sentì la mano di Naruto stringere la sua e iniziare a condurlo in mezzo a quell'oscurità.
Gaara ringraziò il cielo che l'amico non potesse vederlo perché sapeva che il suo viso doveva avere lo stesso colore dei suoi capelli.
"Sta stringendo la mia mano! Sta stringendo la mia mano!"
Il giovane amico lo condusse lungo delle file di poltroncine: vista la confidenza col tragitto doveva esserci già stato altre volte.
-Siediti qua...-
Senza che la mano sinistra lasciasse la presa sulla sua, l'altra si posò sulla sua spalla spingendolo su una poltroncina.
Gaara rimase in silenzio, non era sicuro di aver già recuperato l'uso delle corde vocali e il fatto che Naruto non avesse mollato la sua mano di certo non aiutava.
"Anche se forse si è solo dimenticato di stare ancora a tenermela..."
All'improvviso delle luci si accesero ma non davanti a loro bensì sopra le loro teste: milioni di punti luminosi fecero la loro comparsa lasciando il ragazzo con la bocca aperta per lo stupore.
Tutte le stelle del cielo erano lì sopra di lui, era semplicemente fantastico: Naruto l'aveva portato in un planetario.
-Buon compleanno, Gaara...-
Gaara rabbrividì sentendo la voce bassa di Naruto nel suo orecchio e voltandosi trovò il suo viso talmente vicino che il suo cuore gli sembrò per esplodere.
Lo sguardo dell'amico era fisso sulla sua bocca e si avvicinava sempre più.
Prima che Gaara potesse capire che succedeva le calde labbra di Naruto si erano posate sulle sue: il giovane non esitò a schiudere la proprie per approffondire il bacio.
Quando si staccarono per mancanza di ossigeno Gaara vide il viso di Naruto ancora vicino al suo ma ora aveva chiuso gli occhi mentre con ancora il respiro accellerato cercò di parlargli: -Gaara... io volevo farti questa sorpresa per il tuo compleanno... ma poi il tuo viso aveva un espressione così felice... così bella... e io non ho saputo resistere perché... perché io ti amo Gaara...-
Naruto si ritrovò a sbarrare gli occhi per la sorpresa quando le mani candide del ragazzo si posarono sulle sue guance attirandolo in un altro bacio passionale.
Il primo di una lunga serie.
"Mi ama! Mi ama! Tanti auguri a me! Tanti auguri a me! Tanti auguri felici! Tanti auguri a me!"


Mi dite che ne pensate? Anche un commentino piccolo! Le recensioni costruttive sono naturalmente molto ben accette!!!!

  
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