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Autore: Bobo94asd    21/07/2015    1 recensioni
"Perché accontentarsi di avere un solo asso nella manica, quando puoi giocare un'intera scala tutta in una volta?"
Mentre la guerra infuria su Orience, la classe Zero viene incaricata a svolgere diverse missioni per difendere la propria patria. Tra nuovi nemici e intricati complotti, i cadetti della fenice vermiglia saranno chiamata a dare il loro meglio per poter proteggere gli abitanti di Rubrum.
Genere: Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La caduta degli angeli.

Parte 1.

-E' INAMMISSIBILE! Non posso essere d'accordo nuovamente con questa linea d'azione.-

La voce aspra e roca del generale si diffuse per tutta la stanza ove il consiglio di Rubrum si stava riunendo. Dopo gli ultimi eventi, ogniqualvolta che si optava per la mobilitazione della classe Zero, lui si opponeva fermamente.

-Ho già più volte fatto notare come non mi fido completamente della dottoressa Arecia e spero che ogni persona qui presente possa confermare che il suo comportamento è sempre più sospetto.-

Era ormai l'ennesima volta che si esprimeva senza giri di parole, attaccando direttamente la responsabile del dipartimento esoterico, ma la dottoressa non pareva dargli fastidio, anzi, a volte la divertiva vedere come i suoi successi irritassero il generale.

-Invidioso?- Disse con un sorrisetto che avrebbe fatto infuriare chiunque.

-MA COME SI PERMETTE! Io...-

-GENERALE! Non siamo qua a discutere sulla nostra reciproca fiducia o meno. Dobbiamo decidere quale sia la decisione migliore per la situazione attuale e la classe Zero rimane la scelta migliore. Almeno per ora. Inoltre le ho già fatto notare che questo comportamento non è adeguato in questa sede. E la stessa cosa vale per lei dottoressa. Evitiamo discussioni inutili.-

Il cancelliere supremo Khalia aveva preferito imporsi in quell'occasione. La situazione richiedeva una soluzione rapida ed efficace, cosa che i cadetti della classe Zero poteva offrire visti i diversi risultati ottenuti nelle precedenti missioni.

-Senza poter contare sull'intervento dei l'cie non abbiamo molte alternative. Mandiamo in azione la classe Zero. Dottoressa: -quando possono essere pronti i suoi ragazzi?-

Stavolta prese parola la responsabile del dipartimento logistico, solitamente era lei a fare la domanda che portava alla conclusione del consiglio.

Arecia si portò il lungo filtro della sigaretta alla bocca per poter prendere una boccata e dare la solita risposta che ormai dava sempre al consiglio.

-I miei ragazzi sono nati pronti. Nel giro di un batter d'occhio avranno risolto il problema e completato la missione.-

E nel dirlo si congedò e uscì dalla stanza, seguita dagli sguardi inviperiti del generale e forse anche di qualche altro membro degli otto del consiglio. Sapeva bene che ormai si era fatta diversi nemici ma per poter portare a termine il suo piano aveva bisogno di continuare su quella linea di condotta per il bene dei suoi ragazzi. Non c'era ovviamente tempo da perdere e chiamò subito i cadetti tramite la linea diretta permessa grazie alla magia del cristallo di Rubrum.

-Madre?-

Aveva risposto Ace, uno dei suoi ragazzi, nonché il più talentuoso nell'uso degli incantesimi del gruppo.

-Siete stati scelti per la missione. Si parte tra massimo dieci minuti. Preparatavi come si deve.-

-Affermativo.-

La risposta di Ace arrivò sicura e rapida come sempre. Qualunque cosa sarebbe successa la dottoressa sapeva che poteva fidarsi ciecamente dei suoi ragazzi e avrebbero sempre fatto l'impossibile per poter soddisfare le sue richieste. Era proprio questa massima fiducia e devozione della classe Zero verso Arecia che faceva preoccupare alcuni membri del consiglio. Loro si rendevano conto che i cadetti non rispondevano tanto ai loro ordini, bensì a quelli della loro Gran Madre. Sapevano che questa poteva essere un gran vantaggio per loro, ma che poteva ritorcersi contro. E di tutto questo la dottoressa né era ben conscia e poteva sfruttarlo al massimo.

 

 

Ace chiuse la comunicazione con la Gran Madre. Si trovava disteso sulla panchina nel giardinetto chiuso dietro la sua classe. Stava pisolando come sempre, nonostante la situazione non proprio rassicurante. Nel cielo era comparsa una strana sfera, quasi come un piccolo pianetino, ma non si riusciva a capire cosa ci stesse a fare in quel posto, né chi lo avesse fatto comparire. Era semplicemente apparso, come da un portale, e il compito dei cadetti era quello di risolvere il mistero. Si alzò di scatto suscitando l'attenzione di Sice, anch'essa presente all'esterno. Non servì nemmeno che Ace disse qualcosa, per farle capire cosa era successo.

-Era ora finalmente!-

Nel dirlo fece roteare la sua falce, prendendo anche qualche foglia della siepe vicina. Un semplice assenso e i due si diressero all'interno dell'aula Zero per potersi riunire con gli altri.

-La Gran Madre ha chiamato! Si entra in azione!-

Alle parole di Ace tutti scattarono in piedi interrompendo quello che stavano facendo. Si udirono due libri chiudersi all'unisono, il suono di due pistole che si ricaricavano, due guantoni che si scontravano e diverse armi sguainate e controllate.

-YUUUUUUUUUUU!-

Un urletto di giubilo da parte di Jack, mentre scendeva saltando dal banco dove si era appollaiato per poi prendere la sua amata katana appoggiata al muro.

-Abbiamo già dei dettagli sulla missione?-

Chiese Queen sistemandosi gli occhiali e assumendo la sua tipica posa da “capoclasse”.

-Ci dirà tutto il Com...-

Non fece neanche in tempo a finire che le porte dell'aula si spalancarono per far entrare quattro nuovi elementi nella stanza. Uno fra questi era ovviamente il comandante Kurasame, come al solito accompagnato dal suo tonberry, insieme al moguri della classe Zero e Aria, l'attendente.

-Non perdiamo tempo in chiacchiere e arriviamo dritti al punto. Avrete tutti notato la strana presenza nei nostri cieli: si tratta di una qualche sorta di pianeta dal quale stanno atterrando degli “Esseri Non Identificati”, che scendono come dei meteoriti. Questi sono risultati essere delle truppe da guerra con armi all'avanguardia, ognuno caratterizzato da una caratteristica diversa. Ragion per cui cercheremo di dividervi a seconda dei casi e dell'ENI che avremo di fronte, per avere maggiori probabilità di successo. Se non avete domande partiamo subito. 
Che il cristallo ci guidi alla vittoria.-

-Se avete bisogno di qualcosa ditemelo pure ma vedete di schiattare troppo presto contro questi cacchio di ENI.-

Aria, aveva al solito fatto il suo commento pungente al gruppo. Non era cattiva, ma semplicemente quando cominciava parlare e le si dava confidenza cominciava a parlare come uno scaricatore di porto. E pensare che fino a poco tempo prima sembrava una ragazza così timida...


 

Finiti i rifornimenti il gruppo si diresse verso l'entrata dell'Accademya per dirigersi all'esterno. Sbrigate le ultime formalità ebbero il permesso per uscire e si diressero fuori. La situazione pareva più tranquilla del previsto nella pianura... fin troppo tranquilla. Vista l'apparizione del pianeta e degli ENI, tutte le persone che non erano cadetti o allievi erano stati fatti evacuare lasciando le tre città sotto il controllo di Rubrum praticamente vuote. Adesso andavano solo messe in sicurezza con l'eliminazione di tutti gli ENI.

-Qui comando. E' stata confermata la presenza di diversi ENI nella zona di Rubrum. Alcuni di loro sembrano essere delle unità di comando, altri sono semplici pedine. Tre dei pezzi grossi si sono stabiliti nelle tre città principali Mactai, Aqvi e Corsi. Si presume che stiano mantenendo il controllo dei territori conquistati. Nell'eventualità di imbattersi in civili non ancora evacuati, ricordiamo che la massima priorità è terminare gli obiettivi a qualsiasi costo. Passo e chiudo.-

-Classe Zero: All'attacco!-

Un urlo da combattimento di 14 persone all'unisono si levò nel cielo. I cadetti si mossero subito nella vasta pianura desertica decidendo il da farsi. Il territorio di Rubrum era strutturato in maniera semplice ma allo stesso tempo intelligentemente tattico. L'Accademya si trovava su un isolotto vicino alla costa collegato con un ponte, il quale era difeso sul fronte dalla vicina città di Mactai e sui lati da due altipiani. Proprio oltre queste ultime si trovavano le altre due città rispettivamente a est (Aqvi) e ovest (Corsi), entrambe collegate da una foresta, all'interno della quale si trovava una caverna.

-Prima di tutto dobbiamo prendere Mactai per avere una base d'appoggio. Essendo la più vicina a noi e la più lontana per loro non dovremmo avere troppi problemi a conquistarla con rapido attacco di sfondamento.-

Fu Seven a prendere l'iniziativa. Ovviamente non si discuteva su quale fosse la prima cosa da fare.

-Però non dobbiamo sottovalutare quello che ci succede attorno mentre attacchiamo. Sarebbe meglio avere due vedette sugli altipiani per poter prevenire l'arrivo di rinforzi ed eventuali imboscate.-

Subito la geniale capoclasse disse la sua sistemandosi gli occhiali, dimostrando come sempre di avere già il controllo della situazione.

-Dividiamoci subito tre gruppi: Trey e Cater sono sicuramente i più adatti per fare le vedette... andrete sugli altipiani scortati rispettivamente da Seven ed Eight; noi altri penseremo a Mactai.-

Dettati gli ordini da Ace, subito partirono le coppie mentre il resto del gruppo decideva come approcciare la città. Guardandola da fuori si potevano vedere diverse figure simili ad angeli tutte uguali tra loro, che a dirla tutta non sembravano nemmeno offensive a guardarle. Il problema era il numero... sembravano tantissime e non finire mai, visto che dal pianetino continuavano a scendere ENI.

-Non dobbiamo farci spaventare dal numero. Facendo fuori il loro comandante si arrenderanno.-

-Il problema sarà farlo uscire allo scoperto...-

-Per questo ho un'idea io... ci divideremo in tre blocchi: Nine, Jack e Cinque attireranno l'attenzione sul fronte principale con il supporto di Deuce; Sice, King e Queen entreranno da est cercando di conquistare le mura; da ovest invece ci intrufoleremo nei sotterranei Io, Rem e Ace.-

Bastò un semplice cenno di assenso per accettare il piano di Makina. E bastò un semplice attimo per far si che cominciasse la strage. Non appena i tre dell'avanguardia arrivarono vicino al cancello, un vero e proprio stormo di angeli si mosse verso di loro ad un'alta velocità, ma ben pochi riuscirono a rimanere indenni. Già i primi erano caduti sotto la lancia di Nine lanciata come fiocina che aveva lasciato un bel buco su diversi corpi. Altri erano rimati sul terreno, alcuni letteralmente affettati dalla katana di Jack, mentre altri ammaccati dal maglio di Cinque. Ci misero ben poco ad osservare i pezzi per terra e a capire che gli angeli non erano propriamente fatti di carne ed ossa, ma sembravano avere anche parti robotiche e forse non solo quelle. Restava il fatto che per il momento gli angeli non fossero dotati di nessun sistema offensivo... attaccavano in massa, ma non era capaci di contrattaccare. In compenso erano dotati di un'elevata forza fisica, tanto che spesso le armi dei cadetti vennero fermata a mezz'aria e fu necessario l'intervento di un compagno, soprattutto di Deuce che, con il suo flauto, intonava canzoni di supporto.

-Merda sono troppi.-

La battaglia era cominciata abbastanza bene, ma il fatto che i nemici non sembravano finire mai non portava a nessun risultato, anzi li stavano stancando. Nine era schietto come al solito e nemmeno le diverse magie di fuoco del gruppo sembravano sortire effetto. Certo gli angeli cadevano... ma non terminavano mai.

-Qui Deuce! Siamo in difficoltà!! Come state messi?!?-

-Qui Ace. Siamo bloccati... qui non è' facile muoversi. Ci metteremo un po'. Queen?-

-Ci siamo quasi. Mandiamo avanti King per aiutarvi.-

-Sperando che ci trovi ancora interi.-

-Roger. Piantala Jack.-

-Ok...-

Passarono pochi secondi che finalmente sbucò un mantello vermiglio sulle mura. Finalmente erano arrivati i rinforzi e gli agili e deboli angioletti erano perfetti per le pistole di King. La sua abilità era proprio quella di sparare molto rapidamente e scaricare i suoi due caricatori molto velocemente senza mai smettere di sparare, mantenendo sempre un'altissima precisione. Subito si formò una strage e il gruppo di fronte ebbe un attimo di respiro.

-Ehy! E' arrivato Kinglin! Ciao!-

Nonostante la spensieratezza di Cinque, stava arrivando un secondo stormo e più numeroso di prima... questa volta l'abilità del pistolero non sarebbe bastata.

-Sice!-

-Ci sono! BUCO NERO!-

La comparsa di Queen e Sice fu come manna dal cielo. La tecnica di quest'ultima avrebbe ammassato tutti i nemici in un unico punto, diventando così un perfetto bersaglio magico per la capoclasse.

-FULGOR (BOM)!-

La bomba di fulmini e saette incenerì una grandissimo numero di angeli. Quando due o più cadetti univano le loro abilità, potevano creare delle combo potentissime.

-Gran bella mossa Queen!-

-Attenzione! Si aprono i cancelli!-

Questa volta era la voce di Rem, il che stava a significare che il gruppo dei sotterranei era riuscito a passare e ad aprire il cancello principale.

-Tutti dentro! Ci riuniamo nell'armeria ad ovest della città.-

-Ricevuto.-

-Correte e basta. Vi copriamo noi.-

E si udirono colpi di falce e di pistola conditi a ritmo di magie tuonanti. Ora erano praticamente tutti dentro la città, rimaneva solo riunirsi e decidere il da farsi.

-Basta così! King, Sice: ci ritiriamo! Giù per le scale!-

Un cenno d'assenso e tutti corsero verso la torre dal quale erano arrivati per scendere nuovamente al piano terra. Tutto sembrava andare per il meglio ma la battaglia era appena cominciata.

   
 
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