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Autore: Daxn    21/07/2015    3 recensioni
Diamond Tiara non vuole farsi operare. E perchè mai dovrebbe desiderare di farsi operare? Dopotutto le operazioni chirurgiche sono poco divertenti e stressanti. Ma quando l' ora designata arriva, Diamond Tiara comincerá a desiderare che la parte "non divertente" sia l' unico problema del farsi operare.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Diamond Tiara, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~La sala d' aspetto era silenziosa. Silenziosissima. Talmente silenziosa, che si poteva sentire lo scricchiolare delle sedie, e il fruscio delle pagine di riviste risalenti a quando Equestria era ancora una federazione di città-stato.

Ma la datazione delle riviste non interessava in quel momento a Diamond Tiara, né interessava a lei stare a sentire un vecchio stallone vaneggiare, né aveva interesse ad udire gli urletti di un neonato avvolto dalla madre. Quello che le interessava sapere, sul momento, era sapere se l' operazione di rimozione di un neo che l' attendeva era evitabile. Ella ne aveva fatte e dette di cotte e di crude, pur di non andare in ospedale a fare l' intervento, ma, purtroppo per lei, ogni tentativo aveva fallito miseramente, ed ora si trovava in in una sala d' attesa, in attesa, appunto, di vedere le sue carni tagliate.

“Un neo? Devo andare in ospedale per farmi rimuovere un neo? Non è nemmeno così antiestetico, visto che è dietro il ginocchio della mia gamba sinistra posteriore, perchè levarlo?” Domandò Diamond Tiara a suo padre per l' ennesima volta.

Filthy Rich posò la rivista che stava leggendo, mentre rispondeva alla sua progenie.
“Perchè tale neo potrebbe farti male alla salute. Ho aspettato a lungo prima di decidere di farti vedere da un dermatologo, ed ora che so ciò che devo fare per preservare la tua salute, lo farò. Né strepitii né pianti mi faranno cambiare idea al riguardo.”

Diamond Tiara sbuffò, e diede una veloce occhiata all' orologio, notando che erano passati venti minuti da quando era entrata nella sala d' attesa. Non voleva andare nel modo più assoluto in ospedale, era irritata dal fatto che non aveva mangiato, ella sperava quantomeno di finire presto, anche se, con il passare dei minuti, anche questa speranza stava venendo frustrata.

“Ohiohoioi... che noia. Perchè devo aspettare così a lungo? Scommetto che, al di là di quella porta, i medici stanno brindando col sangue di un paziente."

Filthy Rich non rispose nemmeno, lasciando Diamond tiara sola con i suoi pensieri. Ella osservò distrattamente prima i giochi di luce creati dai raggi provenienti dalla finestra sopra di lei, poi osservò velocemente gli altri pony in attesa nella sala, in seguito il calendario di paesaggi naturali appeso al muro di fronte a lei, ed infine la porta dei servizi igienici. Annoiata, Diamond Tiara decise che, a quel punto, liberarsi dalle sue sostanze di scarto prima dello stimolo poteva essere un' idea per passare un poco il tempo, e così fece.

Quando Diamond Tiara tornò dal bagno, ella notò l' assenza id suo padre. Pensando che egli fosse andato anch' esso al bagno, la puledra si sedette su una delle seggiole, non sospettando nulla.

Passarono cinque minuti, prima che Diamond Tiara notasse la totale assenza di vita intorno a lei. Non si sentivano neanche i passi o il rumoreggiare di voci che in genere veniva dai corridoi adiacenti.

“Dove sono tutti? Per caso mi son passati davanti?” Disse Diamond Tiara con irritazione “Non è giusto che mi siano passati davanti! Sono arrivata prima io di loro, non il contrario!”

Le sue parole echeggiarono nella stanza vuota, poiché nessuno rispose.

A causa del silenzio e della solitudine, pian piano, l' irritazione della puledra si trasformò in agitazione, e, successivamente, in ansia.

“C'è qualcuno quaggiù?”

Da una piccola porta di fronte ai sedili uscì un unicorno marron chiaro con criniera grigio scuro, e un camice bianco di diverse taglie più grande.

“Hajadon Djamond Tjara?” L' unicorno disse tale frase guardandosi attorno, come se ci fossero altri pony presente e, mentre lo faceva, sorrideva imbarazzato con i suoi denti tendenti al giallo.

“Era ora” Esclamò la puledra, prima di andare di nuovo ai servizi igienici, questa volta per tentare di contattare suo padre, probabilmente bloccato nel bagno.

“Pater, i dottori hanno smesso di brindare con il sangue.” Diamond Tiara bussò alla porta del bagno dopo aver detto questa frase, ma non ricevette risposta alcuna. “Padre?” Il tono crebbe di tensione e frustrazione.

Ma prima che Diamond Tiara potesse provare a rompere la porta, l' unicorno infermiere 
entrò nel bagno, e invitò Diamond Tiara a seguirlo.

“Non temere, tuo padre arriverà pjù tardj in Scala Operatorja.” Disse “Scegujmj.” E Diamond Tiara obbedì, seguendo l' unicorno il grosso camice attraverso il corridoio dai verdi muri. “Jl mjo nome è Pizkozat A Ápoló, ma tuttj mj zhjamano Gyla.” Diamond Tiara si limitò ad annuire.

I due passarono oltre diverse porte nel tragitto, ma ciò che accadeva oltre una di queste porte sgomentò Tiara. Dentro una delle porte, una tremante puledrina gialla di età a malapena inferiore ai tre anni era legata una sedia, e un pony lentigginoso arancione di familiare aspetto si stava avvicinando, tenendo in bocca uno strano aggeggio di funzione ignota ma di aspetto decisamente brutale e spaventoso. Il pony arancione si fermò un secondo, posò a terra il marchingegno, e accese il macchinario con un calcetto. A quel punto, la puledrina gialla si mise urlare, e la porta si chiuse di scatto, come se dotata di volontà propria, e decisa ad evitare i mostrare la cruenta scena che accadeva dietro di lei.

Un gelo passò su per la spina di Diamond Tiara alla visione di tale scena. Ma la puledra rosa non ebbe tempo per pensarci troppo, perchè presto si ritrovò in uno stanzino pieno di armadietti.

Gyla, dopo aver aperto uno degli armadietti, disse seccamente a Diamond Tiara.
“Posca quj tutto ziò zhe indossi ora. Tjara,zollanjna... Tutto."

La puledra si tolse dalla sua testa la sua tiara, e la pose a Gyla, e, in cambio, l' unicorno diede a Tiara una cuffietta e quattro coprizoccoli in plastica. Diamond Tiara capì subito che cosa doveva fare, e si mise subito indosso tale cuffia e tali coperture.

Fatto ciò, l' unicorno con il camice sproporzionato, oltre alla cuffia e alle coperture, si mise indosso una mascherina, ed uscì dallo stanzino senza dire nulla. Diamond Tiara, senza fare domande, lo seguì fino alla stanza successiva: all' interno di questa c'era un lavandino di metallo con sopra mensole piene di boccette e scatolette misteriose; sul soffitto una lampada a sei luci; sotto la lampada un tavolo operatorio di aspetto poco confortevole a causa dei lacci marroni che penzolavano ai lati; alla base del tavolo c' era una leva e diversi ingranaggi, probabilmente il meccanismo per alzare e abbassare il suddetto tavolo; e c' era anche un carrellino in uno degli angoli bui della stanza.

Diamond Tiara, capendo l' antifona, voltò le spalle, solo per vedersi controcaricare da un possente unicorno bianco con criniera marrone chiaro e camice rossastro. Tale medico, dopo aver lanciato in aria Diamond Tiara con la sua poderosa massa, afferrò quella a mezz' aria, e la scaraventò come se fosse una bambola di pezza sul tavolo operatorio.

La puledra rosa, dopo aver emesso un grugnito di dolore a causa dell' atterraggio a pancia in giù, provò a fuggire di nuovo, ma Gyla fu più rapido dei muscoli della puledra, e chiuse i lacci su Diamond Tiara.

"Calmatj, non ti sto facendo nulla, nè ti farò nulla!" Disse con voce allegra l' infermiere, mentre tirava verso il tavolo operatorio il carrellino, rivelando la presenza di strumenti minacciosi sopra di esso, ed accendendo la lampada. Fatto ciò, Gyla cominciò a calpestare con forza la leva alla base del lettino operatorio, sollevandolo al livello del petto di Gyla.

Fatto ciò, Gyla disse.

"Dottore..."

Il mucchio di muscoli e grasso definito "dottore" avanzò con fare minaccioso verso la puledra rosa.

"Lasciatemi stare! È solo un neo! Una macchia sulla mia pelle altrimenti perfetta!" Lamentava Diamond Tiara.

Il medico afferrò con la magia uno degli strumenti del carrellino, una specie di pinza da ghiaccio puntuta, e cominciò a stringere parti della pelle delle gambe della puledra, con gran dolore di questa.

"Eheh... jl dottore non è uno zhe va per il scottile. Dovresti rilassare i muscoli per questa procedura, piccolina." L' infermiere disse ciò arrossendo e ridacchiando, con gran fastidio di Diamond Tiara, che sentiva la risata dell' infermiere come inappropriata et fastidiosa.

Ma l' inappropriatezza delle risate di Gyla furono presto l' ultimo dei problemi di Diamond Tiara. Finita la tortura delle pinze, il medico espresse un responso con la sua voce simile al grugnito di un maiale.

"Gamba simile a banana."

 Diamond Tiara domandò stupita.

"Cosa?"

 Il medico rispose con la sua solita voce suina, mentre camminava davanti a Diamond.

"Tua gamba essere simile a banana marcia.

La puledra rispose offesa, anche se ancora un poco timorosa.

"La mia gamba pare una banana marcia? Ma come ti permetti? E mi era stato detto che ce ne era uno solo! Come accidenti hanno fatto a moltiplicarsi?"

Il medico si fermò davanti alla puledra.

"È così. Tu non mettere crema solare in spiaggia? Fumi?

Diamond Tiara, ancora offesa, domandò

"E questo che c' entra?"

Il medico rispose senza pensarci troppo.

"Se prendi sole senza protezioni, tua pelle si annerisce per nei. Anche fumo rovinare tua pelle."

Seccata, la puledra sbuffò.

"Ok, signor Suino Analfabeta, e il fatto che io abbia nei multipli come si risolve?"

Fu un errore.

Il medico levitò uno degli strumenti posti sul carrello: tale strumento era simile a una sega da ossa, ma stranamente con due lame e una pinza in mezzo alle due lame.

"Tagliare gamba."


La mente della puledra andò in tilt tutta d' un colpo, quando la frase del medico venne processata a dovere. Segare la gamba era un' operazione molto dolorosa in mancanza di anestesia, e il risultato dell' aumputazione, agli occhi della puledra rosa, che odiava essere presa in giro e dipendere troppo sugli altri, pure peggio.

"No, no! Vi prego no! Non posso presentarmi senza una gamba! Cosa diranno i miei compagni quando mi vedranno senza una gamba? Cosa dirá mio padre?" Disse lei implorante, mentre il medico avanzava lentamente con il terrificante strumento medico.

Gyla, nel frattempo, aveva proceduto a prendere da uno degli scaffali una boccetta con un liquido trasparente dentro, e a riempire con tale liquido una siringa estratta dal risvolto del suo sproporzionato camice. Quando il medico aveva giá afferrato la sega e la aveva preparata per l' uso, Gyla chiese al medico di aspettare, prima di procedere, e il medico accontentò la richiesta dell' infermiere, fermandosi a pochi passi dal tavolo e posando la strana sega a terra.

Gyla si avvicinò alla puledra atterrita con passo leggero. Poi l' infermiere sollevò con i suoi zoccoli la gamba sinistra di Diamond Tiara al fine di facilitare l' iniezione del liquido trasparente.

"N-no... Non anche questo!" Diamond Tiara provò ad evitare di piagnucolare, ma non ci riuscì per la paura.

Gyla si mise a sussurrare dolcemente a Diamond Tiara, forse per genuina quanto inutile solidarietà, forse per sadismo.

"Scoraggjo, pjccola, chjudj glj occhj, e scará tutto fjnjto prjma ancora che tu te ne accorgha. Lo ghjuro."

Gyla sorrise ed infilò delicatamente l' ago nella gamba della puledra. Diamond Tiara non percepì nulla dalla gamba, ma sentiva che c' era qualcosa di losco sotto.

Ormai oltre il limite di sopportazione, Diamond Tiara pianse salate e calde lacrime di paura, e provò ad invocare l' unico pony che poteva aiutarla ora.

"Aiuto padre, aiuto! C' è un pazzo che vuole tagliarmi via le gambe!"

Neanche a farlo apposta, dalla porta della sala operatoria apparve la sagoma di Filthy Rich, indossante mascherina e cuffia.

Gli occhi di Diamond Tiara si asciugarono di poco, davanti alla speranza di salvezza portata dall' arrivo del padre. Tale speranza fu subito perduta, quando il padre di Diamond Tiara afferrò con la sua bocca coperta un vassoio di metallo.

"Padre?" Domandò preoccupata la puledra al padre. Il suddetto rispose alla figlia con voce maligna.

"Diamond, ho rimandato da troppo a lungo questa operazione," Filthy Rich posò il vassoio sul carrello, e prese una barra di metallo dal carrello, che poi pose nella bocca della figlia "e questa operazione non sará nè veloce nè indolore!"

Nel frattempo il grosso medico si avvicinava con la sega agli arti della puledra.

Diamond Tiara, persa ogni speranza di integritá di corpo, chiuse gli occhi, e attese la sua fine. Fine che non arrivò mai: infatti le porte della sala operatoria vennero sfondate, gettando a terra Gyla, il medico e Filthy Rich. Dalla porta apparve un alicorno blu scuro di aspetto familiare.

"Vade retro, incubum! Mentem huis puellae relinque, et desendi ea somniare!" La Principessa Luna disse ciò con voce tonante solenne, prima di caricare il corno, e vaporizzare i pony che ormai correvano quá e lá come polli decapitati.

Eliminati i tre pony minaccianti Diamond Tiara, Luna fece sparire il tavolo e i lacci in uno sbuffo di fumo. Finalmente libera, Diamond Tiara si slanciò con gioia sul forte collo della Principessa della notte, e la abbracciò con gli occhi pieni di lacrime e le parole che si confondevano con i singhiozzi. Luna la staccò dolcemente dal suo collo, e la posò a terra.

"Tutto ciò ci sorprende, o Diamond Tiara. Non abbiamo mai visto una tenera fanciulla più timorosa dei discepoli di Ippocrate prima d' ora. Qual terrore fu causa di questo turbamento nel tuo riposo?"

Diamond Tiara, troppo confusa dallo strano atteggiamento di Luna e troppo distrutta dall' esperienza appena passata, nel tentativo di formare una frase compiuta riuscì solo a creare frasi senza senso.

Riconoscendo tale comportamento, la Principessa Luna svelò il mistero.

"Stai sognando, fanciulla."

E così Luna cancello completamente la sala operatoria, rivelando al suo posto la camera da letto della puledra rosa. Fatto ciò, Luna si sedette accanto al letto di Diamond Tiara. Solo a quel punto Diamond Tiara comprese ciò che era bizzarro, ma che sul momento aveva accettato supinamente: aveva sognato tutto, e aveva diversi indizi per capirlo. Dopotutto, come avevano fatto tutti a sparire senza far rumore nell' arco di pochi minuti? Perchè c'era un lavandino nella sala operatoria, e dei lacci sul tavolo? E perchè suo padre vorrebbe...

"Vuoi dire che i medici non sono malvagi?" La principessa noxfera scosse la testa in dinego. "E che non ho una gamba nera a causa di molteplici nei?" Luna scosse di nuovo la sua testa. "E che mio padre non... egli non vuole..." Diamond ricominciò a singhiozzare, mentre Luna avvolgeva intorno a lei una delle sue ali.

Con l' esperienza che Luna aveva ottenuto a furia di eliminare e cancellare gli incubi dalle menti dei pony di tutte le etá per anni, e le abilitá si rassicurazione necessarie post-sogno, la principessa fu capace di calmare la puledra rosa.

"No, il tuo genitore non desidera causar danno alle tue carni. E qual pony desidererebbe mai compiere tali gesta su una giovane puledra quale tu sei?"

Diamond Tiara aspirò col naso un poco. "E perchè mi vuole portare in ospedale? Perchè mi vuole portare in ospedale per un neo? Non è eccessivo? Voglio dire, è solo antiestetico."

"Tal neo potrebbe non essere solo una macchia. Se il tuo pony dei medicamenti t' ha avvisato che il neo ch' hai dietro un ginocchio deve essere rimosso, potrebbe esser perchè tal macchia di melanina è diventata rifugio d' un karcinos. Se eliminato rapidamente, il karcinos non può diffondersi et causar danno. Ma se tal karcinos è ignorato, può terminare vita tua."

Nonostante il linguaggio antiquato, Diamond Tiara capì perfettamente le parole di Luna, e parve più rincuorata.

"Grazie, Eccellenza. Ora comprendo, e capisco le motivazioni di mio padre."

Luna sorrise, poi si alzò in piedi e estese le ali.

"È tempo di destarsi, puledra."

Diamond Tiara provò a controbattere.

"Ma se lo faccio, andrò davvero in ospedale, ed io non voglio."

Luna diede una leggera e amichevole pacca sulla testolina di Diamond Tiara.

"Tutti noi possediamo terrori. È metodo di contrattacco e gestione di tali terrori che ci definisce. Possiamo procrastinare la lotta, e lasciare che le fobie ci inseguano e ci perseguitino natural durante, o rispondere, e affrontare ciò che si teme."

"Ma..."

"Nessun ma: è tempo di lottare. Destati."

E così fu: prima che la puledra potesse ribattere, Luna svanì, e quest' ultima svegliò la prima con una leggera scossa elettrica.

Diamomd Tiara si ritrovò nella sua stanza illuminata dal Sacro Sole.

"E così sia," disse, una volta scesa dal letto al fine di raggiungere il bagno, e controllare, ancora una volta, se il neo era ancora lí. Naturalmente, il neo non era sparito nottetempo.


Terminato il suo rituale mattutino, la puledra scese le scale verso la cucina. Arrivata lì, ella vide il padre sorseggiare caffè, e leggere un giornale tenuto su grazie agli sforzi di un servo.

"Buongiorno padre," disse sorridendo Diamond Tiara al padre "a che ora c' è la mia operazione?"

Filthy Rich posò la tazza, e rispose con voce secca e in modo laconico.

"Nove e mezzo."

La puledra si sedette al tavolo, stirò lo zoccolo destro... e se lo vide schiaffeggiare.

"Non puoi fare colazione, altrimenti l' anestesia ti fará più male che bene." Il padre disse ciò con voce scocciata. Diamond Tiara si scusò debolmente, e tornò in camera sua ad aspettare. Tornò in camera ripensando al suo incubo, a come il comportamento di tutti quanti nel sogno era assurdo. Che l' operazione non sarebbe avvenuta in quel modo. E che, forse, alla fine di tutto, avrebbe avuto una cosa in più di cui vantarsi: dopotutto, le cicatrici sono fighe, e nessuno nella classe le aveva. Sarebbe stata invidita da tutti i suoi compagni, e l' invidia dei compagni era cosa buona e giusta.

  
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