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Autore: LadyHellfire    22/01/2009    1 recensioni
Sasori e Deidara dopo lo scontro con i rispettivi avversari della Foglia...ma con un finale diverso da come ce lo aspettavamo. Eventi un po' stravolti per fare in modo che risultassero funzionali alla storia...ma ne è valsa la pena^^ Ci sono anche alcuni accenni SPOILER (non leggete se non volete avere indirettamente anticipazioni sull'anime!!)Warnig: accenni shonen-ai, spoiler,character death...per il resto buona lettura!!!
Genere: Malinconico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La nonna era migliorata, ammise tra se e se il marionettista, ma non abbastanza. Non aveva affatto apportato modifiche al suo stile e le marionette che utilizzava erano ancora quelle che il nipote conosceva come le sue tasche. Non era stato difficile farle credere di averla avuta vinta, dopotutto bisogna avere certi riguardi nei confronti delle persone anziane. Lasciamo alla vecchiaccia questa ultima soddisfazione.

“Lei e la sua assistente dai capelli di un colore assurdo possono anche credere di avermi eliminato, ma sono ben lontane dalla verità” pensava Akasuna no Sasori mentre si estraeva le lame dal cuore come se nulla fosse. Il volto eterno e perfetto non mostrava il minimo cenno di dolore, concetto a lui sconosciuto...ancora per poco.

“Perfetto, adesso andiamo a recuperarlo...” si disse raccattando le marionette ancora utilizzabili dopo il violento scontro. Non gli restava che avviasi per raggiungere al più presto il compagno, ancora impegnato in combattimento, per vedere se aveva bisogno di essere tratto fuori dai guai ...un altra volta. Camminava a passo spedito, non perchè fosse preoccupato, no...non lui! Solo perchè, come aveva ripetuto tante volte odiava aspettare...e farsi aspettare.

“...resisti Deidara.”

Prese a correre a più non posso, più veloce di quanto fosse possibile ad un normale essere umano...ma lui non era più umano da tanto tempo. Arrivò in men che non si dica a destinazione.

Farsi esplodere...che modo molto stupido di andarsene! Rumoroso, sgraziato e anche un po’ melodrammatico...ma in fin dei conti se lo sarebbe dovuto aspettare da lui, che di vera arte non aveva mai capito niente. Deidara, quell’esaltato che trovava le sue splendide marionette grottesche e poco artistiche, doveva essersi proprio divertito un mondo in quel momento...durante quel grande boom. Osservando il gigantesco cratere che si era formato, e la sua profondità, l’esplosione doveva essere stata di proporzioni bibliche.

...

...

...

<< Stupido moccioso fissato con le esplosioni... >> sussurrò a mezza voce il marionettista, non riuscendo a trovare altre parole.

Cos’era quello che avvertiva...vuoto? Tensione? Perchè non doveva dimenticare che una marionetta non è capace di provare sentimenti. E’ immobile, immutabile, fedele, eterna... finchè non si rompe.

<<...avevi promesso di non andartene così...>> strinse i pugni.

Un senso dell’arte distorto lo aveva spazzato via in un attimo...facendo crollare la sua fragile eternità.

<<...e di restare insieme a me...>> si conficcò le unghie in profondità nel palmo di legno.

<<...per sempre.>> Sasori si costrinse infine a mantenere la calma che lo distingueva.

Chiuse gli occhi per qualche minuto e quando li riaprì aveva già riacquistato la completa padronanza di sé. Sapeva cosa doveva fare.

Scese e risalì le pareti del crepaccio più e più volte, percorrendo e perlustrando ogni anfratto alla ricerca del materiale che poteva ancora essergli utile. Frammenti di ossa, brandelli di carne... nulla di ciò poteva andare sprecato. Quando ebbe raccolto tutto il possibile lasciò quel luogo senza voltarsi indietro, in direzione di uno dei loro covi. Una volta lì, isolatosi nella quiete della loro stanza -e suo laboratorio- potè cominciare la stesura del progetto.

Legno della qualità migliore al posto della debole carne, per costruire un corpo destinato a durare per l’eternità.
Fili di duro metallo per riallacciare i tendini lacerati e le giunture degli arti, renddendoli così leggeri e resistenti.
Al posto della pelle candida una rete di fibre di chakra forma un’ uniforme patina esterna.
Una cascata di fili dorati che ondeggiava in maniera armoniosa sulla sommità...e almeno un centinaio di armi mortali sparse dappertutto.

Fattezze umane, fattezze angeliche.

Aggiunse l’ultimo dettaglio: un prisma di vetro dalla sfumatura azzurra sopra il globo oculare lasciato libero dai fili d’oro. Con cura ripulì la superficie dai detriti e dai trucioli rimasti.

“Insieme per sempre” non cessava di sentire l’eco di quella frase nella sua testa.

L’artista sorrise soddisfatto, riponendo i suoi strumenti da lavoro. Aprì la finestra della sua stanza per lasciare entrare l’aria fresca del primo mattino, il cui arrivo non l’aveva distolto nemmeno un attimo dal suo febbrile intagliare. Portò la sua opera alla luce del sole per poterla esaminare nei minimi dettagli e correggere eventuali imperfezioni, ma non ne trovò. Era semplicemente...perfetta.

“Eterna” pensò Sasori.

<< Insieme per sempre >> ripetè ancora una volta accarezzando i biondi capelli della sua ultima e più geniale creazione.




Spazio autrice:
questa one-shot si è scritta da sola (quindi non date la colpa a me se fa schifo!XD) inizialmente doveva avere uno sviluppo diverso, ma poi chissà come è venuta così...passatemi per favore l’assurda collocazione cronologica degli eventi, lo so che Deidara non muore subito ma più avanti...però non ho resistito alla tentazione di fare una triste coincidenza. E’ il primo esperimento che faccio su Deidara e Sasori...
Se vi è piaciuto un commento me lo lasciate??*occhi dolci* A presto, kiss^^



  
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