Era una solare mattina di luglio al campo mezzosangue, quel giorno avrebbero dovuto volare a cavallo dei pegasi per allenarsi in un nuovo tipo di combattimento, quello aereo.
Percy come decise di cavalcare Blackjack, Annabeth scelse un nuovo arrivato,un cavallo tutto bianco, si chiamava Aldebaran.
Sellarono i pegasi e iniziarono a librarsi nel cielo turchese; Percy sapeva di essere in svantaggio contro Annabeth, che era tanto strategica quanto brava a maneggiare la spada, visto che la sua unica risorsa era l’acqua.
Comunico a Blackjack di muoversi con degli scatti repentini alternando la destra e la sinistra,ma Annabeth che aspettava di vedere cosa facesse il suo sfidante,si nascose in una nube e attese, d’un tratto sbucò dalla nube in picchiata mentre Percy, che non l’aveva vista nascondersi, guardava solamente attorno e sotto di sé.Quando fu abbastanza vicina sferrò un fendente alla spalla del giovane ragazzo che si girò all’istante e riuscì a ferire il cavallo di Annabeth,a quel punto la situazione, nonché il cavallo iniziarono a precipitare. Percy si lanciò all’inseguimento del cavallo alato e riuscì appena prima che il cavallo finisse nello specchio d’acqua sotto stante a salvare Annabeth e riportarla sulla terra ferma.Il cavallo arrancò un poco e poi raggiunse anche lui la riva.
”Non avevo bisogno che tu mi salvassi!!!” disse scocciata Annabeth.
“Questo lo dici tu…” insinuò Percy e con un rapido movimento le mise le mani sui fianchi e la baciò.