Fanfic su artisti musicali > R5 (family band)
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Autore: TheBeatles1991    22/07/2015    1 recensioni
"-Guendy, Guendy ti sta sorridendo! -le dissi indicando il biondino al centro del palco.
-Oh...-rispose lei arrossendo poi aggiunse indicando l'altro biondo accanto -anche lui a te Roxy!"
Un sogno che diventa realtà...il sogno di ogni fan di questa fantastica e dolcissima band: gli R5.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Riker Lynch, Ross Lynch
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Io sono una di quelle ragazze estroverse, ossessionate da qualcosa, nel mio caso, qualcuno, una band: gli R5. Vivevo nel mio pazzo mondo finché uno dei miei sogni divenne realtà! Stavo per vivere la serata più bella della mia vita…insieme alla mia migliore amica…
Io avevo i capelli castani, mossi, non troppo lunghi, con il ciuffo e gli occhi marroni; ero alta e slanciata. Portavo gli occhiali, neri a goccia che a tutti piacevano e dicevano che senza sembravo strana! E dopo pochi giorni compievo 18 anni.
Ma comunque per quella splendida sera indossavo un fuseaux nero, strappato alle ginocchia, una felpa abbastanza lunga, bianca con il logo degli R5 e le converse nere e fuxia. Dovevo mettere una giacca, ma alla fine avevo troppo caldo, al solo pensiero!
Guendy era la mia migliore amica, ci conoscevamo dall’elementari e eravamo diventate subito inseparabili; lei aveva la mia stessa età, era molto introversa, aveva i capelli biondi, lunghi con la frangetta, occhi marroni e alta e magra. Adesso la domanda che qualcuno si potrebbe porre è “Come fate ad andare d’accordo se siete così diverse?” e la risposta sarebbe che è proprio l’essere diverse ad unirci così!
Lei per quella magnifica serata indossava un jeans rosa, una maglia corta davanti e lunga da dietro bianca con il logo degli R5 e un paio di converse bianche e rosa.
-Roxy, sei pronta? –mi chiese Guendy entrando nella stanza.
-Si! –esclamai io, alzandomi dalla sedia difronte alla scrivania.
-Hai preso il block-notes o un foglio con una penna per gli autografi? –mi chiese lei per essere sicura della mia risposta.
-No…ecco hai visto? Non sono per niente pronta…-le dissi continuando a gesticolare e a parlare a vanvera.
-Ehi, ehi calmati Roxy…-riprese lei in tono confortevole e prendendomi le mani –si sta per realizzare uno dei tuoi sogni e, te lo dico io, sei più che pronta! Adesso scendiamo o ci perderemo il concerto!
-Ok, mamma –le dissi io in tono ironico.
Poi lei mi abbracciò e io continuai:
-Grazie!
-Di nulla! E se no…a cosa servono le amiche?
Io le sorrisi e scendemmo insieme al piano di sotto, dove mio padre ci aspettava per andare. Salimmo poi in macchina e dopo 20 minuti eravamo di fronte al grande edificio dove si sarebbe tenuto il concerto…entrammo solo io e Guendy, mio padre ci aspettò fuori.
Mancavano pochi minuti all’inizio del concerto e noi eravamo in seconda fila tra il cantante e il bassista…poi uscirono da dietro le quinte e la folla iniziò a strillare e con lei anche noi due lo facevamo.
-Buonasera, gente! –gridò al microfono Ross, dopo aver preso in mano la sua chitarra.
Riker guardava dalla nostra parte ma io non avevo il coraggio di poter guardare in faccia quel ragazzo dal ciuffo incantevole, del quale ero grande fan…dopo, quando Ross si accorse che Riker ci guardava sorridendo, anche lui iniziò a sorridere e guardarci…
Solo dopo 5 minuti, capii che Ross guardava Guendy ma lei non se ne era accorta.
-Guendy, Guendy, guarda ti sta sorridendo! -le dissi io indicando il biondino al centro del palco.
-Oh...-rispose lei arrossendo poi aggiunse indicando l'altro biondo accanto -anche lui a te, Roxy!
Io feci finta di niente, ma in verità mi interessava più di ogni altra cosa.

Riker’ s POV
Io la guardavo sorridendo, ma lei non se ne era accorta…lei assomigliava, se non proprio era una delle fan che mi contattò, ma non scrisse le solite cose…a lei interesso come persona non come cantante e bassista, cioè per la fama.
Quando arrivò il turno della canzone “Cali girls” ne approfittai avvicinandomi di più a lei e lanciandole uno dei miei plettri.
FINE

Tutt’un tratto, durante la canzone “Cali girls” lo vidi avvicinarsi a me e lanciarmi un plettro. Lo afferrai e Guendy e alcune fan mi guardavano un po’ imbambolate.
Abbassai lo sguardo per non far vedere che ero diventata rosso fuoco…finché finirono di suonare l’ultima canzone e Rocky disse indicando un posto:
-Bene, adesso è il momento del Meet & Greet quindi andate da quella parte, grazie!
Tutta la folla, comprese noi, ci dirigemmo verso quel lato della sala indicato da Rocky. Di fronte a noi c’erano 10 persone che diventavano sempre di meno e la mia ansia saliva.
Quando arrivò il nostro turno il primo della fila era Riker che mi chiese senza guardarmi:
-Come ti chiami?
-Ehm…Ro…Roxy –risposi io, anche se ero come impietrita.
Lui alzò lo sguardo e sorrise, prima di autografarmi il foglio chiese ancora:
-Ma tu sei Roxy Rock, quella fan che mi contattò su Instragram qualche mese fa?
Io annuii e lui continuò a firmare, poi passò il foglio agli altri, l’ultimo era Ross, che mi ridiede sorridendo il foglio.
Subito dopo di me c’era Guendy che appena finì gli autografi chiese a Ross:
-Ecco…potrei abbracciarti?
Lui non ci pensò due volte, si alzò e lei lo abbracciò forte…io ero lì a godermi la scena.
Poi una volta rotto l’abbraccio, noi eravamo quasi alla soglia della porta quando vediamo correre verso di noi Ross e Riker.
-Scusate aspettate…-dissero loro in coro.
Noi ci fermammo e Ross prese Guendy per mano e la portò un po’ più lontano, lasciando me e Riker soli.

Guendy’ s POV
Ross mi prese per mano e mi portò un po’ più lontano rispetto a Roxy e Riker.
-Ascolta, scusa se ti ho portata più lontano…ma ho bisogno di dirti una cosa…-mi dice lui –tu hai qualcosa di diverso tra tutte e non potevo tenermelo per molto…mi piaci!
Io rimasi senza parole poi mi diede un bigliettino con il suo numero, mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò.
FINE

-Roxy…volevo dirti che anche se non ti ho risposto, ho letto i tuoi messaggi e devo dire che mi sono piaciuti! Comunque tieni il mio numero e potremmo anche incontrarci… –mi dice lui, lasciandomi un biglietto con il suo numero.
Io lo guardai e sorrisi poi lui aggiunse:
-Senti, tu hai qualcosa che nessuno ha, mi fa impazzire il modo in cui parli, il tuo sorriso, i tuoi occhi, il tuo modo di fare e…non so più cosa…-
Poi mi abbracciò, mi fece l’occhiolino e se ne andò dagli altri.

   
 
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