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Autore: NightPipistrello721    22/07/2015    1 recensioni
Lei. Lei era perfetta in ogni cosa.
Troppo perfetta.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta una ragazza. Questa ragazza aveva dei capelli corposi e lucenti, e non bisognava nemmeno pettinarli per averli sempre perfetti. Aveva un viso perfetto in ogni suo dettaglio e degli occhi di un blu oceano che si illuminavano quando rideva, un nasino all'insù adorabile. Il suo cibo preferito era quello più salutare: insalata, frutta, verdura di tutti i tipi (soprattutto bollita), cereali integrali, gallette di riso, legumi... il suo piatto preferito? Broccoli. La sua famiglia era ricca ma lei sembrava avere l'umiltà nel sangue. Questa ragazza amava praticare qualsiasi tipo di sport ma le rimaneva abbastanza tempo per dipingere i suoi quadri che vennero esposti in una mostra importantissima ed ebbero un sacco di successo. Lei aveva una voce soave, e quando cantava tutti rimanevano imbambolati. Vinse per quattro anni consecutivi le gare nazionali sia di danza classica che di ballo latino-americano in coppia, senza aver mai preso lezioni né di una né dell'altro. In classe le bastava ascoltare la spiegazione per ripetere la lezione in modo eccellente. Lei era sempre alla moda, ma non perché la seguisse ma perché la lanciava. Era così simpatica e adorabile che tutti sembravano felicissimi di fare quello che desiderava. Era un genio del computer e sapeva trovare ogni tipo di problema e sistemarlo. Questa ragazza si rilassava facendo le pulizie in casa, perciò la sua cameretta era sempre pulita e in ordine. I suoi artisti preferiti erano Giovanni Allevi e Ludovico Einaudi, ma il suo idolo rimaneva comunque Debussy, che la ispirava nella pittura dei suoi quadri dallo stile impressionistico. Non che lei stessa non componesse, visto che iniziò a suonare il violino a tre anni, quando ne vide per la prima volta uno in un negozio, allora lo prese e iniziò a suonare una nota dopo l'altra producendo una melodia angelica che accompagnò con la sua splendida voce. Un produttore la notò e quello fu un brano che finì nella top 100 di iTunes per due settimane. Con gli animali aveva una sorta di sesto senso, sembrava capire perfino gli insetti. Le piaceva andare in campeggio, in discoteca a scatenarsi, andare alle feste, ai cenoni di famiglia, cinema, teatro, concerti di ogni genere (dal classico al rock, dal pop al rap...) Una cosa, una sola macroscopica cosa non faceva: non leggeva. E ciò la rendeva una persona grigia, vuota e imperfetta. Più imperfetta di chi aveva più difetti di lei. Non aveva l'umiltà, il coraggio, la forza, l'intelligenza, la bellezza, la voglia di sognare necessari per aprire un libro ed emozionarsi. Morì sola, pur essendo circondata da tante persone affezionate a lei. Morì sola. Senza sogni, senza storie a cui affidare la propria vita. Non provò mai l'adrenalina di vedere il protagonista rischiare la vita, non sentì mai scorrere copiose le lacrime sulle guance alla morte del suo personaggio preferito, non seppe mai cosa si prova a veder sbocciare un giovane amore, non ebbe mai quella straordinaria sensazione che ti fa credere di esserti teletrasportato in un mondo tanto lontano quanto vicino. Non credette mai alla nostalgia che le altre persone provavano davanti la fine di una saga, la voglia di ritornare a vivere quelle avventure. Non ebbe mai nulla di tutto ciò.
   
 
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