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Autore: whitepeony    22/07/2015    1 recensioni
Quanto dolore può sopportare un'anima?
Qualcuno dice infiniti, qualcun altro dice limitati.
La verità è che l'anima si sgretola sempre di più ad ogni nuovo dolore.
Lucifero aveva perso il suo amore, di nuovo.
Gli era scappato via come sabbia tra le mani e non aveva fatto niente per fermarla.
L'aveva solo guardata allontanarsi. Non una parola, non un addio. Per lui non c'era niente, solo un silenzio sordo.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luce Price, Lucifero
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quanto dolore può sopportare un'anima?
Qualcuno dice infiniti, qualcun altro dice limitati.
La verità è che l'anima si sgretola sempre di più ad ogni nuovo dolore.

Lucifero aveva perso il suo amore, di nuovo.
Gli era scappato via come sabbia tra le mani e non aveva fatto niente per fermarla.
L'aveva solo guardata allontanarsi. Non una parola, non un addio. Per lui non c'era niente, solo un silenzio sordo.
L'aveva guardata mentre per l'ultima volta sceglieva Daniel, il suo amore.
L'aveva ascoltata -non era riuscito a guardarla in volto- mentre con decisione rinunciava alle sue ali, alla sua immortalità.
Di tutte le coppie sancite dal Trono
nessuna brillò di luce tanto vera
quanto Lucifero, la Stella del Mattino,
e Lucinda, la sua Luce della Sera.
I versi che le aveva dedicato gli tornarono alla mente.
C'era stato un tempo in cui Lucinda ci aveva davvero creduto a quelle parole. Ne era lusingata.
Si era sentita amata per la prima volta.
Lucifero, il primo angelo ad aver scoperto l'amore, mentre tutti gli altri erano occupati ad adorare un Trono che sembrava indifferente.
Si era lasciato trasportare da un sentimento intenso e si era lasciato offuscare la mente da quella magia potente.
«Lucifero devi smetterla di osservarla.» il Trono gli aveva fatto visita, e raramente lo faceva.
«Non ne posso fare a meno.» ed era la verità, ci aveva provato a dimenticarla, ma non c'era riuscito.
«Lei ha fatto la sua scelta. Ha scelto..» non aveva avuto il tempo di finire la frase perchè Lucifero l'aveva finita per lei «L'amore. Lei ha scelto lui, di nuovo.»
Il Trono gli si avvicinò, detestava vederlo in quello stato, perchè nonostante tutto quell'angelo l'aveva creato lei.
«Tu hai creato questo sentimento e hai lasciato che ci controllasse.» Lucifero l'accusò pesantemente, ma era quello che sentiva nel profondo.
«Come puoi dire una cosa del genere?» si era sentita toccata nel vivo. Non si aspettava che qualcuno capisse quale era stata la sua intenzione fin dall'inizio dei tempi.
«Lo so!» fece una pausa «Tu volevi che tutti di adorassero, ma avevi bisogno di una prova di fedeltà. E quello era il tuo modo, creare qualcosa di più grande della semplice adorazione.»
«Forse è come dici tu. Sono stata debole.» il Trono si sentiva in difficoltà, per la prima volta.
«Ma tu non dovevi essere debole!» si stava innervosendo perché non avrebbe mai perso Luce se il Trono fosse stato sincero «Volevi che tutti ti amassero, che ti fossero fedeli, ma sei stata tu la prima a non esserlo!»
Il Trono non sapeva più cosa dire e in silenzio se ne andò, lasciandolo solo con i suoi pensieri a torturare quel che restava della sua anima.

Osservava la terra, provava ammirazione per le persone che potevano sperimentare quel sentimento che lo aveva distrutto.
Osservava Luce che viveva una vita felice.
Niente più segreti, nemici o maledizioni da sconfiggere.
Viveva il suo amore per l'ultima volta con la prima persona che l'aveva amata come meritava.
Non sarebbe più bruciata, non si sarebbe più reincarnata.
E Lucifero avrebbe continuato ad osservarla con la consapevolezza che lei non si sarebbe mai ricordata di lui.
  
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