22/07/2015
5 recensioniOcchi di Smeraldo
Ti sudano le mani, sei convinto che, se dovessi parlare in questo momento, la tua voce tremerebbe.
Vacillerebbe come non ha mai fatto prima.
Perché tu non sei mai stato spaventato. Non quanto lo sei in questo momento, perlomeno.
James Potter non si spaventa mai, questa è sempre stata la tua filosofia di vita.
Ma al momento la stai seriamente mettendo in dubbio.
I tuoi occhi vacillano lievemente, poi alzi il capo e ti specchi nei suoi.
Ti rispecchi nei suoi meravigliosi occhi di smeraldo, e capisci che andrà tutto bene.
Perché quando lei è al tuo fianco, tutto va sempre bene.
È quanto di più bello esista al mondo, avvolta nel suo lungo abito bianco.
I suoi capelli rossi sono uno spruzzo di vernice scarlatta su di una tela ancora immacolata.
È stupenda, ma la cosa che ti attira, più di tutte, sono i suoi occhi.
Di quel verde perfetto, in cui ti perdi ogni volta.
Mio figlio avrà gli occhi di sua madre, è questa la prima cosa a cui pensi, osservandola.
Rimani incantato per qualche istante, non senti nemmeno il prete – Babbano – che continua a parlare ininterrotto.
I tuoi occhi – semicoperti dai soliti occhiali leggermente storti – si incatenano a quelli di lei e, come sempre, ti senti libero da ogni peso.
Volti lievemente il capo e lanci uno sguardo a Sirius, al tuo fianco. Ti sorride e ti fa l’occhiolino.
Ce l’hai fatta, Jamie, mima con le labbra; tu ridacchi in un sussurro e ti passi una mano fra i capelli, scompigliandoli ancora di più.
Torni a guardare tua moglie e le sorridi nuovamente.
Non puoi smettere di farlo, è più forte di te.
«Vuoi tu, James Potter, prendere la qui presente Lilian Evans, come tua sposa…?».
L’uomo dice qualche altra parola, ma tu non lo senti, immerso come sei in quella pozza verde.
Lily ti prende le mani, capendo che sei agitato, e allora tu ti volti verso il sacerdote.
«Sì, lo voglio» dici sicuro, e ti sorprendi di quanto la tua voce, in realtà, sia ferma.
L’uomo rivolge la stessa domanda anche a Lily, e, qui, tremi davvero, spaventato.
Temi che lei possa dire di no, che possa cambiare idea.
Ma quando la guardi negli occhi ti calmi, perché in essi non vedi che amore.
Annuisce: «Lo voglio».
Non aspetti che il parroco aggiunga nulla: hai già unito le vostre labbra.
Ti stacchi poco dopo e la guardi. Sorride.
Attorno a voi, tutti esultano e applaudono, ma tu non te ne accorgi nemmeno, perso nei suoi occhi di smeraldo.
**
Prendi Harry fra le braccia, con cautela, poi lo sollevi lievemente e lo osservi.
Lui mugugna qualcosa che non comprendi, cercando di afferrare i tuoi occhiali con le manine paffutelle.
Fissi quelle due pozze di smeraldo e non puoi impedire che un sospiro di beatitudine abbandoni le tue labbra.
«Hai gli occhi di tua madre, Harry» sussurri.
**
Gli stessi occhi di smeraldo a cui ripensi prima di cadere inerme al suolo, James.
Vacillerebbe come non ha mai fatto prima.
Perché tu non sei mai stato spaventato. Non quanto lo sei in questo momento, perlomeno.
James Potter non si spaventa mai, questa è sempre stata la tua filosofia di vita.
Ma al momento la stai seriamente mettendo in dubbio.
I tuoi occhi vacillano lievemente, poi alzi il capo e ti specchi nei suoi.
Ti rispecchi nei suoi meravigliosi occhi di smeraldo, e capisci che andrà tutto bene.
Perché quando lei è al tuo fianco, tutto va sempre bene.
È quanto di più bello esista al mondo, avvolta nel suo lungo abito bianco.
I suoi capelli rossi sono uno spruzzo di vernice scarlatta su di una tela ancora immacolata.
È stupenda, ma la cosa che ti attira, più di tutte, sono i suoi occhi.
Di quel verde perfetto, in cui ti perdi ogni volta.
Mio figlio avrà gli occhi di sua madre, è questa la prima cosa a cui pensi, osservandola.
Rimani incantato per qualche istante, non senti nemmeno il prete – Babbano – che continua a parlare ininterrotto.
I tuoi occhi – semicoperti dai soliti occhiali leggermente storti – si incatenano a quelli di lei e, come sempre, ti senti libero da ogni peso.
Volti lievemente il capo e lanci uno sguardo a Sirius, al tuo fianco. Ti sorride e ti fa l’occhiolino.
Ce l’hai fatta, Jamie, mima con le labbra; tu ridacchi in un sussurro e ti passi una mano fra i capelli, scompigliandoli ancora di più.
Torni a guardare tua moglie e le sorridi nuovamente.
Non puoi smettere di farlo, è più forte di te.
«Vuoi tu, James Potter, prendere la qui presente Lilian Evans, come tua sposa…?».
L’uomo dice qualche altra parola, ma tu non lo senti, immerso come sei in quella pozza verde.
Lily ti prende le mani, capendo che sei agitato, e allora tu ti volti verso il sacerdote.
«Sì, lo voglio» dici sicuro, e ti sorprendi di quanto la tua voce, in realtà, sia ferma.
L’uomo rivolge la stessa domanda anche a Lily, e, qui, tremi davvero, spaventato.
Temi che lei possa dire di no, che possa cambiare idea.
Ma quando la guardi negli occhi ti calmi, perché in essi non vedi che amore.
Annuisce: «Lo voglio».
Non aspetti che il parroco aggiunga nulla: hai già unito le vostre labbra.
Ti stacchi poco dopo e la guardi. Sorride.
Attorno a voi, tutti esultano e applaudono, ma tu non te ne accorgi nemmeno, perso nei suoi occhi di smeraldo.
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Prendi Harry fra le braccia, con cautela, poi lo sollevi lievemente e lo osservi.
Lui mugugna qualcosa che non comprendi, cercando di afferrare i tuoi occhiali con le manine paffutelle.
Fissi quelle due pozze di smeraldo e non puoi impedire che un sospiro di beatitudine abbandoni le tue labbra.
«Hai gli occhi di tua madre, Harry» sussurri.
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Gli stessi occhi di smeraldo a cui ripensi prima di cadere inerme al suolo, James.
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