Harry si svegliò di soprassalto. Era domenica mattina e il sole fuori era quasi alto. Si girò e vide che Ginny dormiva ancora, ignara del suono che proveniva dal salotto. Era come un trillo regolare, familiare ad Harry, ma a cui non era abituato, o almeno non da quando aveva lasciato casa Dursley quasi vent'anni prima. In pochissimi usavano il telefono per contattarlo e lui stesso lo utilizzava solo per parlare con suo cugino, Dudley.
Era stato Dudley a riavvicinarsi ad Harry dopo essersi accorto dell'improvviso cambiamento avvenuto anche nel mondo dei babbani dopo la sconfitta di Lord Voldemort. Sapeva che suo cugino era coinvolto in prima persona e un po' si vergognava di come l'aveva trattato negli anni della loro infanzia, o almeno, così aveva detto ad Harry un po' di tempo dopo. Se con i suoi zii i contatti potevano dirsi morti, era capitato che lui e Dudley si incontrassero, anche se non frequentemente. L'ultima volta i bambini erano così piccoli che forse, pensò Harry, Lily riusciva a malapena a camminare. Certamente nessuno dei suoi tre figli si sarebbe ricordato del piccolo Donnie Dursley, che aveva più o meno l'età di Albus. Harry invece ricordava con dolcezza quel bambino della stazza di Dudley alla sua età, che adorava i capelli di Ginny e non la lasciava in pace. La madre era una babbana che, pur non essendo particolarmente bella, sapeva farsi rispettare e soprattutto rispettava le "stranezze" della famiglia Potter.
Harry quindi, si era fatto installare un telefono babbano in casa propria (e nonno Arthur era impazzito di gioia alla sua vista) per poter rimanere in contatto con il suo un tempo odiato cugino. Ma cosa poteva volere di domenica mattina, dopo anni che non si vedevano? Harry si trascinò in pigiama nella cucina adiacente alla camera da letto e con un pigro gesto della bacchetta azionò la caffettiera, tanto valeva comiciare la giornata. Tuttavia non poteva far suonare il telefono a vuoto troppo a lungo, così si decise ad alzare la cornetta, d'altronde felice di fare due chiacchiere con Dudley.
"Pronto?"
La voce del cugino rispose subito, colma di un'eccitazione mista ad ansia che mai aveva avvertito su di lui:
"HARRY! Harry, Donnie ha ricevuto la lettera! Mi spieghi com'è che si arriva a Dragon Ally?"