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In tempo di pace

"La guerra è finita, Harry, dovresti festeggiare questo anniversario."

Le parole di Draco giungono come ovattate alla sua mente, schiacciate dalle urla di gioia dei sopravvissuti e i pianti di chi ha perso qualcuno. Nonostante ciò, si sforza di alzare lo sguardo; l'espressione del Serpeverde è indecifrabile, una maschera di ghiaccio e fuoco represso, e Harry non riesce a capire se stia scherzando o meno.

"Con te, Draco?" Cerca di trattenersi, di non risultare troppo maleducato, ma la voce gli esce dalla bocca tinta di amaro sarcasmo.

Malfoy si morde il labbro inferiore, in un tic nervoso fastidioso e affascinante al tempo stesso. "Perché no," ribatte, vagamente insicuro "Dopotutto, se siamo qui a parlarne e sbronzarci è anche grazie a me."

Avrebbe potuto replicare che, in mezzo alle fiamme, aveva ampiamente ripagato il suo debito di vita, ma non aveva le energie per lanciarsi nell'ennesimo, inutile battibecco. Decise così di tacere e andarsene: il duello con Voldemort gli aveva lasciato addosso un senso di nausea perenne, e festeggiare (con Malfoy, poi!) gli sembrava un'opzione tanto ridicola quanto impossibile.

Le persone, tuttavia, sembravano non capire il suo desiderio di stare da solo, e Malfoy non sembrava un'eccezione: vogliono tutti festeggiare, festeggiare e ancora festeggiare, senza capire che Harry prima di essere un eroe si sente uno sporco assassino, e nessuna pacca sulla spalla, nessun ringraziamento potrebbero cambiare questo fatto.

Mentre si volta per andarsene, Malfoy afferra il lembo della sua tunica. "Ti devo ancora una Burrobirra, Potter," a dispetto della stretta forte e sicura, la sua voce è bassa e tentennante, a malapena distinguibile dal chiasso generale "Se mi dai il tempo di scendere nel dormitorio, ne prendo un paio e le portiamo ai margini della Foresta."

Harry è tentato di dirgli di no, che in quel momento potrebbe tranquillamente infilarsi la Burrobirra dove non batte il sole, ma la sua espressione imbarazzata e arrogante lo fa capitolare: se un Malfoy imbarazzato è una vista rara, un Malfoy imbarazzato e pseudo riconoscente è quasi uguale alla visione di un unicorno in piena Diagon Alley.

"D'accordo," Sbuffa infine, neanche troppo spazientito da quell'insistenza "però ti seguo fino al Dormitorio - non vorrei mai che mi avvelenassi dopo aver salvato il tuo culo flaccido, Malfoy."

Seguendo un Draco Malfoy irritato e brontolante lungo i corridoi del castello, Harry si sente improvvisamente più tranquillo e leggero.

Il suo unico desiderio quella sera era stato quello di allontanarsi dai chiassosi festeggiamenti e, a discapito di ogni sua più rosea aspettativa, sta per essere accontentato.

Note :

Questa è una delle (tante XD) ficlet con cui ho partecipato al Drabble MidWeek 22-24 luglio 2015, indetto dalla community "We are out of prompt".

Ringrazio la gentilissima ragazza che mi ha promptato questa ficlet. Era da moltissimo che non scrivevo su questa ship (l'ultima volta andavo alle superiori… mi sento terribilmente vecchia).