Loki se ne stava seduto sulla poltrona a centro del ponte. Per la prima volta aveva il comando dell’enterprise. Era una sensazione strana e non sapeva neppure lui se fosse piacevole, oppure no. Per un certo periodo aveva desiderato impadronirsi della nave per poter far ritorno ad Asgard e scaricare, tutti i siluri fotonici, sul regno di Odino. Poi la voglia di vendicarsi si era assopita, per lasciar posto al desiderio di rivincita in questo universo. Ma non era certo che questa fosse la strada per ottenere il potere a cui anelava.
“Capitano ricevo un segnale di Sos” la voce di Uhura interruppe le sue considerazioni.”
”Fonte?”chiese Loki .
”Secondo i registri navali è una nave civile la Kobayashi Maru.”
”Che tipo di nave è?”
”Un cargo, misto, trasporta merce e passeggeri. Secondo il database ci sono a bordo un centinaio tra passeggeri e equipaggio e un carico di 10 tonellate di zenite.”
”Da dove proviene il segnale?”
Uhura esitò un attimò poi si voltò con aria decisamente mortifcata.
”La zona neutrale ...ho paura che quelle cento anime siano perse!”
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
"Diario personale del capitano,siamo diretti sul pianeta Triacus per consegnare a una spedizione scientifica alcuni macchinari. Io e il signor Spock scendiamo sulla superficie. Porteremo anche il dottor McCoy che eseguirà un check up sugli scienziati e le loro famiglie. Loki è partito per la terra per sostenere l'esame di fine anno con tutti gli altri cadetti. Nonostante studi da solo sei mesi dovrà sostenere gli esami di un intero anno. Ma non sono preoccupato, sono certo che per lui sarà un gioco da ragazzi"
I tre federali si materializzarono sul pianeta dove una piccola spedizione scientifica ne studiava la conformazione geologica per conto della flotta astrale. Erano solo tre scienziati e avevano portato con loro le loro famiglie che comprendevano anche tre bambini dai 4 agli otto anni. McCoy si guardò intorno osservando il paesaggio brullo. C'era solo la casupola prefabbricata che serviva da alloggio e laboratorio, intorno rocce rossastre coperte qua e la da licheni e muschio, l'unica vegetazione del pianeta.
"Sono preoccupato per i bambini , non è un ambiente adatto alla loro crescita”.commentò il dottore.
"Non si fermeranno a lungo finite le rilevazioni gli scienziati saranno trasferiti e inizierà l'estrazione dei minerali." gli ricordò Spock.
McCoy annuì e si diresse con decisione verso il laboratorio. "Fermi " urlò all'improvviso.
Il dottore era quasi inciampato nel corpo di un uomo che giaceva riverso nella sabbia vermiglia. Kirk fece un balzo in avanti per soccorrerlo."No."McCoy lo bloccò trattenendolo per il braccio: poi indicò il volto dell'uomo.Intorno alla bocca, al naso e agli occhi ronzava un sciame di insetti simili a mosche. Si stavano nutrendo del sangue ormai secco che era fuoriuscito dai suoi orifizi.
"Emorragie interne." constatò Spock
"Pensa a una febbre emorragica , dottore ?"
"Non posso pensare a niente senza un'autopsia, ma non intendo toccarlo senza una tuta protettiva. Mi chiedo perchè gli altri lo abbiano lasciato qui in mezzo al nulla, anzichè portare il suo corpo nella cella frigorifera o al limite seppellirlo."
Kirk stette per un attimo in ascolto .Tutto quello che udì fu un silenzio raggelante."Forse ,non c'è rimasto più nessuno ad occuparsi degli altri."concluse cupamente.
I tre entrarono circospetti nel laboratorio e la previsione funesta di kirk si avverrò implacabile. C'erano nugoli di insetti ovunque che si cibavano del sangue versato dagli umani ormai deceduti. I tre si portarono istintivamente le mani a coprirsi la bocca , nella vana speranza di non inalare il microorganismo causa di quella letale epidemia.