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Autore: Elgul1    24/07/2015    65 recensioni
In un mondo popolato da esseri sovrumani sta alla polizia cercare di garantire una sorta d'equilibrio, ma quando è la legge ad essere braccata, chi si occupa dell'ordine? Un nemico invisibile inizia a dare la caccia ad ogni eroe che lotta per la giustizia e la polizia brancola nel buio più totale. Starà a Steve e una squadra di agenti scelti scoprire chi si nasconde dietro queste morti brutali e i motivi che guidano il killer verso un piano malvagio e ambizioso.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dall'alto, la gigantesca metropoli, sembrava in pace e in serenità ma al contrario, l'intera città era in preda al caos. Gli allarmi suonavano di continuo quella notte nella centrale di polizia di Grenburgh, una delle città più grandi di tutto il paese di Mosian.

" Che diamine sta succedendo?!" Domandò il vice comandante Alex entrando nella sala controllo con impeto. L'addetto ai monitor, un ragazzo poco più che ventenne, senza smettere di lavorare per trovare il segnale rispose:" Abbiamo registrato un infrazione nel distretto 4A, un rapimento per l'esattezza... "                                                   
    Alex imprecò a bassa voce.  " E' il nostro uomo?" Chiese ancora il comandante fiducioso.
Il giovane fece segno di si con la testa e replicò: " Stesso modus operandi degli ultimi due rapimenti, però stavolta abbiamo seguito la scia energetica del suo teletrasporto, sappiamo dov' è diretto." Un sorriso trionfante si formò sulle labbra del comandante e dopo aver dato una pacca sulla spalla al suo sottoposto, ordinò:" Perfetto, avvisami quando si ferma dobbiamo prendere Black Hole finché siamo in tempo." La guardia annuì e il comandante uscì dalla stanza, non appena fu in corridoio non potè non venire investito dal gran caos che infestava l'intera centrale.
Ogni giorno per tutta la città  c'erano decine di casi legati ai cosidetti superumani, esseri dotati di poteri.
Tutto era iniziato circa quarant'anni fà quando erano cominciate ad apparire, in tutto il mondo, persone con poteri di piccola entità come un'agilità superiore oppure poteri mentali. Col tempo il fenomeno si era ingigantito a tal punto che quasi metà della popolazione mondiale era dotata di abilita che, in certi casi, corrompevano l'animo umano rendendo le persone più violente e più propense a compiere atti criminali e toccava a loro, la nuova polizia porre fine a tutto questo.

Mentre camminava per il parcheggio, insieme ad altri cinque agenti, diretto verso l'auto di servizio sentì un trillo. Rapido, prese il celluare dalla tasca e rispose " Dimmi tutto?"                                                          
 " L'obiettivo si è fermato in un vecchio albergo abbandonato il Boleward tra la dodicesima e tredicesima strada." Annunciò al di là della cornetta l'addetto.                               
  Entrò in macchina e disse:" Ottimo lavoro, di alla squadra più vicina di bloccare l'obiettivo io mi recherò là con altre due squadre per chiudere ogni possibiile via di fuga e  di loro di non fare cazzate."


-


" Ma ne sei davvero sicuro Matthew?" chiese Steve.                       
    Un uomo di corporatura media dai lunghi capelli biondi che teneva legati con una coda di cavallo. I suoi occhi erano castano chiaro e sembravano brillare di una strana luce.     

" Ma si Steve, domani sera gli faccio la proposta cavolo è dall'accademia che ci frequentiamo, mi pare che sia arrivato il momento!" Esclamò il suo collega, che si mise una mano fra i capelli corvini e poi si sistemò gli occhiali scuri sugli occhi.

" Sì, ma mi sembra presto. Dopotutto, hai poco più di ventiquattro anni, potresti aspettare." Borbottò Steve sempre meno convinto.         Matthew scosse la testa. Tra i due era sicuramente il più giudizioso e quello che dimostrava di più la loro età, e ridendo disse:" Solo perché vuoi rimanere scapolo non è detto che lo debba rimanere anche io." A un certo punto la radio iniziò a gracchiare i due si zittirono poi Steve rispose:" Centrale qua auto12 ditemi pure."                
" E'stata segnalata la presenza di Black Hole nella vostra zona, andate all'hotel Boleward i rinforzi stanno arrivando e il vice comandante Alex vi chiede di non fare cazzate." 
Steve fece un cenno e il collega partì a razzo e disse:" D'accordo centrale, ci andiamo subito."

Matthew parcheggiò la macchina in una viuzza nascosta,  poco lontano dall'albergo in disuso che notò avere le finestre per la maggior parte rotte, i muri di mattoni  imbrattati di murales e simboli delle gang della zona.
I due scesero di macchina." Non si può dire che non sia frequentato sto posto è..." disse Matthew che con il suo potere pirocinetico stava caricando la pistola d ordinanza.                                              
 " No, non ti sbagli affatto amico." Rispose di rimando Steve che attivò gli infrarossi dei suoi occhiali e noto come, nell'edificio, ci fossero solo due punti vitali posti in una stanza del primo piano, e aggiunse " Il bastardo l'ha portata in una camera del primo piano, entriamo senza fare rumore, ricorda che è un teleporta perciò occhio alle spalle intesi?" Matthew annuì. Insieme aprirono le pesanti e vecchie porte dell'albergo, facendo piano iniziarono a salire i gradini delle scale e guidati dal segnale infrarossi giunsero di fronte alla porta da cui sentirono provenire urla strazianti.

Gli agenti si appostarono ai due lati dell'ingresso Steve guardò Matthew e col labiale disse:" Al mio tre." 
Lui annuì, e Steve iniziò a contare a bassa voce :" Uno." Entrambi tolsero la sicura alle pistole  "Due." Matthew mise la mano destra sul pomello " Tre!!" 
Matthew spalancò la porta e Steve, entrando per primo, gridò: "Fermo polizia!!" Ma quando vide lo spettacolo che aveva di fronte sia lui che Matthew rimasero cosi impressionati e scioccati da abbassare le pistole.

Non era Black Hole che stava torturando la donna, era lei che stava torturando il suo carnefice.
La donna, una signora di mezz eta, dalla carnagione bianca come il latte e dai lunghi capelli neri aveva un lungo e affusolato coltello nella mano destra e, con l'altra teneva inchiodato il criminale al muro, un uomo basso completamente calvo e con  la maggior parte della giacca completamente a brandelli.

"Merda, abbiamo un caso di fury."  Pensò Steve. Il fury era l'eventualità in cui una persona comune, ovvero senza poteri fin dalla nascita, iniziava ad acquisirli e ciò provocava nel soggetto sbalzi di personalità contrastanti e una potenza superiore rispetto a quelli che ne sono dotati fin dalla nascita.

" Signora si allontani dal criminale e ci faccia fare il nostro lavoro, riesce a sentirmi?" chiese Matthew che iniziò lentamente ad avvicinarsi e abbassando in parte la pistola per tranquillizarla. Dovevano cercare di non farla stressare o altro, nessuno sa mai cosa aspettarsi dalle persone affette da fury.
 " Vi prego salvatemi vi scongiuro!!" Urlò Black Hole con le lacrime agli occhi. Steve notò che il criminale aveva decine di ferite da taglio su entrambe le braccia e alcune sul petto. La donna, si voltò lentamente come fosse in trance e mostrò due occhi che avevano le iridi completamente nere.

Con un movimento fulmineo e del tutto inatteso sferrò una potente onda cinetica a Matthew che volò fuori dalla porta che si richiuse di getto, Steve velocemente sparò alcuni proiettili tranquillanti che andarono a schiantarsi con una sorta di barriera eretta dalla donna. Quella spostò la mano che teneva fermo Black e la diresse verso Steve che venne scagliato contro la parete. Il rapitore tentò di usare il suo potere e fuggire ma la donna, con la telecinesi, lanciò il coltello che si conficcò nella testa del criminale uccidendolo.

L'assassina iniziò a ridere in maniera folle osservando il corpo senza più vita del suo ex aguzzino. Iniziò a pestarlo con i piedi e gridò:" Credevi davvero di potermi uccidere, lo credevi davvero?! Bhe guarda sei morto tu!!!" Steve cercò di liberarsi dalla stretta cinetica ma a quanto pareva la donna stava lentamente diventando sempre più potente " Ormai sarà diventata un livello II la dobbiamo fermare prima che diventi troppo pericolosa."  Riflettè  mentre, lo sguardo malato della donna, si concentrò di nuovo su di lui. Gli sorrise in modo sinistro e malvagio poi iniziò a dirigersi verso di lui canticchiando:" Tu sei il prossimoo..." Ma prima che potesse vibrare il colpo la porta si aprì di botto e Matthew sparò una raffica di pallottole di fuoco.
La donna creò un'altra barriera ma, a causa della potenza, lo scudo si infranse e lei volò a terra priva di sensi.  A causa della fine del campo energetico, anche Steve crollò a terra. Matthew si avvicinò a lui per aiutarlo ad alzarsi e domandò:" Tutto bene amico?"                  
   Ma, prima che potesse rispondere, la fury si scagliò addosso al pirocineta che cercò di difendersi. Steve tentò di aiutarlo ma non ci riusciva. Le gambe non lo reggevano ancora. Matthew, che si trovava in un corpo a corpo con la donna, mise la mano destra sopra la faccia dell'aggressore e grido:" Va all'inferno!!" Una fiamma uscì dalle sue mani e bruciò completamente la faccia della donna che cadde a terra senza vita.

Steve, si appoggiò alla parete avvicinandosi a Matthew che era sempre a terra e respirava a fatica " Sei stato grande amico!?" Esclamò gioendo, poi  vide il lungo coltello  conficcato nel petto all'altezza del cuore e sbiancò. Matthew tossì e dei rivoli di sangue uscirono dalla sua bocca. In lontananza sentirono il rumore di alcune sirene Steve gli si mise al fianco cercando di tenerlo sveglio e di tamponare la ferita fino all'arrivo dei soccorsi e disse:" Te la caverai amico non puoi morire ora è una cosa da nulla vedrai!"                    Lui sorrise gli mise una mano sulla spalla e disse: "Sappiamo entrambi che non c'e  la farò perché menti?" Delle lacrime iniziarono a uscire dagli occhi di Steve che non sapeva più cosa dire, se fosse stato più attento se avesse avuto anche lui un briciolo di potere il suo amico non sarebbe stato in quelle condizioni.

Il collega rovistò nella tasca destra della giacca e tirò fuori un piccolo ciondolo d'oro a forma di cuore prese la mano destra di Steve e glielo passò dicendo:" Da questo a Erika." Steve annuì e l'amico chiuse gli occhi.

Dalle scale intanto si sentì un forte rumore di passi, alcuni soccorritori presero il corpo di Matthew e lo misero su una barella e lo portarono di corsa giù lasciando Steve nel più completo sconforto con le mani sporche di sangue. Iniziò a scendere le scale in silenzio, parlò solo per  indicare ad alcuni colleghi dove fossero i due corpi e poi uscì dall'edificio, una goccia d'acqua gli bagnò la guancia, alzo gli occhi al cielo, aveva iniziato a piovere. 
 
"Agente Steve, dove crede di andare?!" gridò Alex, appena arrivato con la sua macchina. Il ragazzo fece finta di niente, lanciò il distintivo a terra e se ne andò, lasciando che fosse il cielo a far capire il suo dolore.








P:S Salve a tutti questo è l'inizio di un nuovo arco narrativo che prometto di portare a termine le altre opere sono in fase di correzione e vedrò di postarle appena mi sarà possibile. Sperò che questa storia vi piaccia e sperò anche di ricevere recensioni sia positive che negative per imparare e correggere eventuali errori. Grazie della lettura .

   
 
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