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Autore: Aletheia    23/01/2009    0 recensioni
Nella misteriosa città di Eudaimonia, governata da tre Regine del Male, l'unica speranza per la causa della libertà resta in un'Organizzazione clandestina di ribelli... decisamente speciale! Avvertenza: contiene comicità al limite del demenziale, odio diffuso per Cinema Bizarre, Tokyo Hotel, Avril Lavigne e relativi fan, trama senza capo nè coda, crossover, insinuazioni potenzialmente shonen-ai, creature demoniache e/o fantastiche, personaggi originali. Che nessuno mi chieda conto del perché o del percome i GazettE siano riusciti a finire coinvolti in una ribellione contro un governo dispotico in una città fantastica: è tutta opera dell'inconscio di mia sorella. (edit: finalmente leggibile grazie alla gentile segnalazione di Shioli!)
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Messaggio dell'autrice: un'unica, ultima puntualizzazione. Questa fanfiction è un crossover che riunisce personaggi di Naruto, Devil May Cry, Final Fantasy, Assassin's Creed, Death Note, personaggi semi-inventati e personaggi reali. Non è tuttavia necessario conoscere tutte queste opere per leggerla. Se siete fan di """band""" come quelle citate nel riassunto della storia, fate il santo favore di non leggere questa fic. Per il resto, buona lettura!


PRIMO SOGNO: Del rinnovamento in seno all'Organizzazione, di un altro prevedibile litigio e di un inquietante invito


Se visitaste la città di Eudaimonia, per prima cosa ne notereste i palazzi di pietra fine, dalle architetture medio orientali, ricche di giardini pensili, con torrette simili a minareti e palme agli angoli delle strade; vi imbattereste in piazze abbellite da fresche fontane e potreste attraversarne i mille piccoli ponti, creati per superare i canali che si diramano dal fiume della città.

Se foste abbastanza accorti, potreste notare un nonsoché di originale in alcuni dei suoi abitanti; se foste, al contrario, notevolmente sfigati, potreste scoprire che tali abitanti sono più che originali, e finire sgranocchiati, o dissanguati, o semplicemente potreste crepare di infarto, se foste così fortunati da inbattervi in un – rarissimo - Shinigami.

Eudaimonia infatti è una città in mano alle creature della notte, governate da tre Oscure Signore dalle altrettanto oscure mire sul mondo; gli abitanti umani sono a loro soggetti e vivono nel terrore di incorrere nelle loro ire o, peggio, di risvegliare il loro interesse. Non è un mistero, infatti, che le tre Oscure Signore attirino nei loro luoghi di ritrovo preferiti i giovani a loro dire più interessanti per poi farli sparire per sempre. Nel migliore dei casi.

Tuttavia, non tutta la città è in loro potere.

Nella parte più antica di essa, infatti, nei suoi sotterranei, un'organizzazione segreta vi si oppone, decisa a ridare la libertà agli esseri umani minacciati. In uno dei palazzi più antichi di questo Quartiere Vecchio, costellato di piccoli canali e costruito interamente in grosse pietre grigie, si riuniscono gli Apostoli della Tavola Rotonda. La loro base è una stanza circolare di notevoli dimensioni, priva di finestre e per questo illuminata da numerosi candelabri dorati; la luce ambrata ma fievole rende difficile riconoscere i volti di questi giovani coraggiosi riuniti quest'oggi per affrontare un nuovo sviluppo della loro guerra con la Città di Sopra.

Un giovane avanza verso il tavolo di legno massiccio al centro, costellato di carte, libri presi dai numerosi scaffali delle pareti, e calici e bottiglie mezzi vuoti di saké; regge un candelabro nella mano sinistra e il suo volto è grav... aspettate, ma sta sorridendo o sbaglio...? (.___.;)

"Buonasera ragazzi, come state? Tutto a posto? C'è abbastanza saké stasera per i tuoi gusti Uruha?"

Uno degli astanti solleva un calice pieno fino all'orlo del liquido trasparente con un sorriso soddisfatto: "Tutto a posto Kai, ci hanno pensato le fan alle mie necessità!"

Mentre in lontananza rieccheggiano, flebili e vagamente striduli, i gridolini estatici di suddette fan prossime allo svenimento, Kai passa in rassegna tutti i membri dell'organizzazione ribelle lì riunita.

"Hei Kai, ma a te le fan non hanno inviato proprio niente ultimamente?" chiede Aoi con un sorriso più adatto ad un bambino che ne ha appena combinata una grossa – ma davvero molto, enormemente grossa, grossa quanto il Tokyo Dome – e scambiandosi un'occhiata complice con Reita e Ruki seduti accanto a lui.

"Bhe'... in realtà no, ma non è che sia così importante, no...?"

"Secondo me si sono stufate di te, leader!" contribuisce Reita, i piedi calzati in pesanti stivali di pelle sul tavolo, mentre Ruki, un gomito appoggiato sul tavolo a sorreggere la testa, cerca di trattenere le risate.

"M-ma non può essere!"

"Ah! E perché? Pensi di essere così importante, Kai?" rincara la dose Uruha, ben contento di partecipare al gioco preferito dei The GazettE – mortificare e bulleggiare Kai fino alla morte... o finché non si arrabbia a tal punto da fare paura.

Le uniche due ragazze presenti, una fanciulla dai capelli rosa di nome Sakura e una ragazzina dai capelli castani nota come Kiri, si sbellicano dal ridere alla scena insieme a un vivace ragazzino biondo con dei baffi disegnati sulle guance, Naruto, mentre accanto a loro un giovane dai capelli bianco argento, serissimo, sembra ponderare se estrarre la katana appoggiata sul tavolo davanti a lui e farne saggio uso, o se semplicemente andarsene. Kiri sembra notarlo, e gli dice: "Su Vergil, non essere sempre così serio..." ignorando l'occhiataccia gelida che l'uomo le propina, la ragazzina prosegue, "...altrimenti mi costringerai a fare requisire Yamato e a farla finire dove dovrebbe essere: nell'armeria, al buio e al freddo."

Domato così il Principe dei demoni – che nel frattempo ha afferrato la sua amata katana, abbracciandola con fare protettivo – la fanciulla continua a godersi lo spettacolo, incurante delle occhiate disgustate dei due loschi figuri dall'altra parte del tavolo – entrambi vestiti con un cappotto nero a nuvolette rosse e con il viso celato da ampi cappelli di paglia con le tendine.

"Ma non dovremmo essere qui per discutere la nostra prossima mossa per rovesciare il dominio del Malefico Trio e conquistare la città?" sbuffa a voce bassa il più inquietante dei due, con occhi rossi e occhiaie profonde come il Grand Canyon; il suo compagno, un ragazzo dai capelli rossi e un volto inespressivo, congelato in un vago sorriso, aggiunge: "Invece di perdere tempo a nascondere i regali delle fan per Kai, dovreste concentrarvi di più sulla nostra missione. Ne va anche dei vostri interessi, in fondo..."

Tutti i membri della band si bloccano per un attimo, i volti atteggiati a vari gradi di sorpresa, passando per le sfumature dell'incazzatura, della delusione e del sollievo (in questo caso, per Kai, che in fondo a sé cominciava a chiedersi se non fosse riuscito a perdere perfino i regali delle fan...), e poi...

"Potevi anche startene zitto, Sasori!" urla Aoi, tra le proteste degli altri musicisti, e mentre allo stesso tempo Naruto si alza in piedi puntando il dito contro il membro dell'Akatsuki urlando "Sei il solito guastafeste!! Volete prenderle, tu e Itachi?!", cominciano pure a volare degli oggetti, in particolare la bottiglia mezza vuota di saké di Uruha, lanciata verso i due facinorosi con un calcio da Reita, naturalmente tra le sonore proteste del legittimo proprietario - "Cazzo Reita, non l'ho ancora finita quella!!" - bottiglia che però manca il bersaglio di un metro abbondante – le ragazze nel frattempo, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, invece di cercare di calmare i ragazzi li incitano alla violenza – e finisce a infrangersi sull'ultimo presente che ancora non è intervenuto, un uomo effeminato con delle piume al posto di una ciocca di capelli. L'uomo in questione – Kuja – sembra pronto a scatenare un putiferio, aiutato volentieri da Vergil, mentre tutta la riunione sembra ormai essere andata a rotoli, finché...

"Adesso basta, smettetela!!"

Tutta la sala cade nel silenzio; Naruto resta immobile con un piede sul tavolo, pronto ad attaccare Itachi, Reita e Uruha restano immobili mentre stanno per prendersi a pugni, Sakura e Kiri restano immobili mentre stanno per saltare urlare le loro incitazioni ancora più forte, Vergil e Kuja restano immobili già desiderosi di spargere sangue, mentre Ruki ed Aoi, i più vicini al leader – che per farsi sentire meglio ha sbattuto le mani sul tavolo, rimanendo poi nella medesima posizione – restano, anche loro, immobili, i timpani rintronati dal richiamo all'ordine di Kai. Il batterista in questione ha un'espressione vagamente impaurita, anche se risoluta.

"Adesso basta. Sedetevi e cominciamo la riunione".

Dopo un attimo di esitante silenzio, tutti i presenti si siedono; Kiri si guarda intorno, probabilmente è l'unica che si sia accorta dell'assenza dell'Eterno Asociale e dell'ultimo presente che non sia ancora emerso dalle tenebre, rimasto seduto e in silenzio per tutto il tempo; ma non dice nulla, e si siede ubbidiente, desiderosa di ascoltare il leader. Una volta che tutti si siedono, Kai si siede a sua volta, l'usuale sorriso di nuovo al suo posto.

"Molto bene, ora che siamo tutti pronti, direi di cominciare questa riunione strategica. Ho un importante annuncio da fare.

Come tutti ben sapete, la nostra guerra contro il Malefico Trio è giunta ad una svolta. La lotta si fa più difficile; i nostri nemici hanno capito i nostri scopi e sono decisi a distruggerci. D'ora in poi la nostra situazione sarà sempre più critica... per questo, ho deciso di passare il mio ruolo di leader a qualcuno più adatto di me a gestire questa crisi".

Dal tavolo si leva un coro di proteste, soprattutto dai membri della band e dai più giovani dell'organizzazione – lasciando però piuttosto indifferenti i "cattivi" della situazione, che anzi in alcuni casi – più precisamente, nel caso di Kuja e Vergil – sembrano piuttosto contenti della notizia, probabilmente perché sperano di essere designati come successori. Calmate con una certa difficoltà le proteste, Kai continua.

"Abbiamo tutti bisogno di un leader più deciso, che sappia prendere decisoni drastiche e fulminee. Io non sono adatto a questo compito. E poi ho già abbastanza da fare a gestire la band, sapete".

Ignorando le occhiatacce della suddetta band, Kai resta un attimo in silenzio, come preso da un ripensamento; poi...

"Ho deciso che a prendere il mio posto sarà Light".

Tutti i presenti si voltano verso l'unico che, in tutta la confusione di prima, sia rimasto in un altero isolamento; il ragazzo in questione solleva lo sguardo gelido verso il leader, le braccia conserte e un'espressione scettica dipinta in volto. Un brivido corre lungo le schiene di tutti i presenti; tutti sono consapevoli che, se Light accetta di diventare il nuovo leader, molte cose cambieranno. Compresa l'atmosfera solitamente vivace e divertente delle riunioni. Anzi, soprattutto quello... a meno che qualcuno non abbia un desiderio di morire precocemente, s'intende.

"...Se proprio devo...Accetto, Kai".

Kiri percepisce con chiarezza sia il leggero brivido di paura degli altri membri dei GazettE sia la delusione degli altri aspiranti leader; da parte sua, il pensiero di avere Light come boss la rende certo un po' nervosa, ma anche piena di aspettative, sicura che un leader del genere può dare un bel filo da torcere all'odiato Malefico Trio. La sensazione si fa più forte se pensa che, con Light come leader, perfino l'Eterno Asociale sarà costretto a partecipare alle azioni dell'Organizzazione con tutti gli altri membri.

"Molto bene, Light..." sul volto del ragazzo già si delinea il noto sorriso diabolico "...però per diventare leader a tutti gli effetti, devi rispettare la regola fondamentale dell'organizzazione, l'unica che ponga limiti al tuo potere".

I presenti si guardano l'un l'altro, incuriositi. Esiste davvero una regola del genere?, si chiedono, non ricordando nessun limite al potere effettivo di Kai... a parte la presenza di quattro compagni che si divertono un mondo a umiliarlo in tutti i modi...

"Per questo, dovrai scegliere un vice. Non solo; visto che in questa organizzazione siamo per la parità dei sessi, poiché tu sei un uomo il tuo vice dovrà essere una donna!".

A questa notizia il volto di Light si dipinge d'orrore; scegliere di sua spontanea volontà qualcuno che limiti i suoi poteri? Impossibile!

"Non fare quella faccia schifata, Light, le regole valgono per tutti qui" lo ammonisce Kai sventolando l'indice nella sua direzione "...e allora, chi scegli?".

Light si guarda attorno, indeciso. Non c'è molta scelta in fondo, le ragazze presenti sono ben poche... ma perché deve sceglierne una, poi...?

Nel frattempo Kai si lancia in un'arringa appassionata con cui ricorda l'ingiustizia dei leader precedenti, che una volta accettato l'incarico comandavano a bacchetta tutti, senza nessun limite e senza rendere conto delle proprie azioni a nessuno; si ricorda bene di quando Itachi usava il pugno di ferro e di quando puniva in maniera atroce chiunque si ribellasse trascinandolo in una dimensione parallela in cui costringeva il malcapitato a subire ore e ore di musica degli Innominabili, e del periodo in cui il leader era Kuja, che obbligava tutti a vestirsi secondo il suo - discutibile- gusto e si divertiva a catturare nemici, o anche innocenti passanti, per poi farli sgranocchiare al suo drago argentato, ma soprattutto si ricorda estremamente bene del periodo in cui Aoi era leader, probabilmente uno dei periodi, se non il periodo, più tremendi della propria vita...

"Kai, è un discorso fantastico finché vuoi, ma vorresti lasciar parlare Light?" lo interrompe Reita, soffocando a stento le risate; i ricordi di quello splendido periodo in cui la sola parola d'ordine era vessare Kai in tutti i modi possibili e immaginabili sono uno spasso tutt'ora per tutta la band... alla sua domanda comunque, l'ex-leader, scusandosi mille volte per essersi lasciato trascinare un po' troppo dal discorso, si siede. Tutti aspettano in silenzio il verdetto di Light, con un misto di trepidazione e disillusione – perché intendiamoci, sappiamo tutti che Light non lascerà mai fare nulla al suo vice anzi cercherà di liberarsene il prima possibile...

Il ragazzo si guarda intorno, indeciso ed insofferente. Alla fine...

"E va bene, se proprio devo scegliere...! Scelgo lei!"

E indica la prescelta.

Uruha.

La sala piomba nel silenzio più assoluto per circa un millesimo di secondo – un millesimo di secondo molto simile, presumibilmente, a quello subito precedente il Big Bang; immobile, vuoto, assolutamente privo di suoni. E poi il Big Bang scoppia.

Esclamazioni tipo "Ma Uruha non è una ragazza!!" si mescolano ad altre più simili a "Va' al diavolo Light!! E tu saresti un genio del male?!" e altri ancor meno lusinghieri "Ma fai una visita dall'oculista prima di conquistare il mondo!!".

"Io ho scelto lei come mia vice, mi avete chiesto di scegliere? L'ho fatto! Ora rispettate la mia decisione!"

"Ma lui non è una ragazza, l'hai capito si o no?!" urla Kiri con tutto il fiato che ha nei polmoni; per un attimo tutti si girano a guardarla, non abituati a tale forza intimidatoria dal membro più giovane e timido dell'organizzazione. Del resto una fan sa essere molto agguerrita quando serve...

La discussione procede piuttosto a lungo – per quanto consentito dalle risate implacabili di tutti i Gaze boys e dalle reiterate minacce di morte da parte di Kuja e Vergil che cercano senza successo di dissociarsi dai loro "colleghi" – finché...

slam!!

...la porta di legno massiccio della sala si spalanca di botto con un rumore assordante, liberando una folata di vento che spegne tutte le candele della sala, facendola piombare nella quasi completa oscurità, troncando ogni discorso futile.

"Ma che caz...!! Non si vede niente!!" esclama Ruki – dando prova della sua proverbiale finezza – estraendo il cellulare per fare un po' di luce; il debole bagliore illumina uno strano oggetto bianco fluttuante nell'aria.

"Cos'è quello?"

"Non saprei Uruha, ma che ne dici di far controllare a Kai che cosa sia?"

"Non se ne parla!! Non sono più io il leader adesso, non devo correre tutti i rischi per voi!"

"Però resti sempre il leader della band, non dovresti prenderti tu certe responsabilità?"

Mentre Aoi e Kai battibeccano in questo modo, tutti i presenti si avvicinano all'oggetto sconosciuto; osservandolo con attenzione, Sakura riflette ad alta voce: "Sembrerebbe un origami di carta. Un cigno, forse? Ma come fa a fluttuare in aria, poi?"

Kiri sfiora l'oggetto con un dito, prudentemente; la carta, appena toccata, comincia ad abbassarsi verso la superficie levigata del tavolo e ad aprirsi. Tutti si stringono attorno al misterioso oggetto; perfino i più asociali si ritrovano a sfiorare le teste degli altri, intenti ad osservare in cerchio il pezzo di carta – apparentemente – magico, che infine si rivela un messaggio.


Carissima Kiri, carissimi ed amatissimi Gaze boys,

ho appreso con rammarico che vi trovate costretti a vivere nella Città di Sotto, tra creature inferiori e topi grandi quanto un braccio. Non vorreste accettare un mio umile invito in un locale più adatto a tutti Voi? Beninteso, se anche non vi presentaste, ci penserei io a farvi giungere fin qui, e non necessariamente sulle Vostre gambe. Vi aspetto questa notte al Thousand Cranes.

Alexiel



Kiri e i Gazeboys si scambiano un'occhiata preoccupata. Tutti loro sanno bene di non avere molta scelta, quando si tratta del Malefico Trio, soprattutto quando si tratta di questa particolare appartenente , incredibilmente assillante oltre che totalmente ossessionata sia da Kiri, sia dai GazettE, anche se per motivi diversi.

Kiri innalza mentalmente un inno a qualunque dio l'abbia strappata alle grinfie della sua perfida sorella maggiore.

Gli sguardi convergono, infine, sul neo-nominato leader, Light; tutti aspettano, silenziosi, di sapere quale sarà la sua risposta all'ennesima, ultima minaccia del Malefico Trio. Il ragazzo, serissimo, è perso nelle sue elucubrazioni diaboliche, organizzando nella sua mente la nuova struttura da dare all'Organizzazione per fronteggiare le nuove sfide – mentre almeno cinque dei presenti meditano seriamente se abbandonare in tutta fretta il Paese o se, molto più semplicemente, organizzare un drastico, ben concertato triplo omicidio.

"...Quest'organizzazione ha bisogno di una struttura completamente nuova se vogliamo spodestare le tre Signore della città..."

"Ehi aspetta un attimo, cosa intendi dire con spodestare? Qui nessuno vuole governare un bel nient--"

Ignorando totalmente il commento di Kai, Light prosegue imperterrito, assumendo la sua solita aria da cospiratore del Male.

"...per sfruttare al meglio tutte le vostre possibilità, vi dividerò in tre gruppi, ognuno con un compito ben preciso. È fondamentale che ognuno di voi capisca quale sarà d'ora in poi il suo ruolo e segua alla lettera le mie indicazioni, è chiaro? Sarà inutile dividervi se poi farete quello che vi pare mandando all'aria la mia strategia."

...Sarebbe a dire che ora noi siamo gli ubbidienti esecutori dei tuoi piani?! è il pensiero che passa nelle menti di ognuno; i Gazeboys si voltano tutti e all'unisono verso Kai - che restituisce un sorriso di scuse; non solo sono alla mercé di un folle con smanie di onnipotenza, si sarebbero anche dovuti dividere? Il sospetto legittimo è che Kai stesse solo cercando un po' di pace dalle continue torture di Aoi. E dagli scherzi di Uruha. E dai maltrattamenti di Reita. E dalle cattiverie di Ruki.

...bhe', forse un po' ha ragione?

In ogni caso, il nuovo assetto dell'Organizzazione viene così deciso: Kiri, Sakura, Kuja, Light, Aoi e Reita avrebbero fatto parte della Squadra d'Azione, addetta alle missioni sul campo di contatto diretto con il nemico; Naruto, l'Eterno Asociale (eletto in contumacia al suo ruolo) e Ruki avrebbero formato la Squadra Ricerche, con il fondamentale compito di raccogliere dati riguardanti le attività del nemico dalla Sala di Comando della Base; Sasori, Kuja, Kai e Uruha, infine, sarebbero stati la Squadra Spionaggio, e avrebbero setacciato sia la Città Alta che quella Bassa alla ricerca di informazioni – possibilmente con metodi non ortodossi.

Soddisfatto del nuovo assetto dato all'Organizzazione, Light si concede un attimo di silenzio solenne, posando lo sguardo sui presenti, ognuno in piedi al suo posto intorno al tavolo al centro della Sala.

La penombra della stanza, anche dopo che i candelabri sono stati riaccesi, avvolge tutti i presenti in un fitto mantello di tenebra, nascondendo quasi completamente le loro figure.

"Molto bene. Visto che il nemico ci ha gentilmente invitati a fargli visita..."

Light sorride sinistramente, un luccichìo rossastro negli occhi.

"...direi che possiamo accogliere il suo invito. Andiamo a dimostrare al Malefico Trio di cosa è capace la mia Organizzazione!"

...come sarebbe a dire la "tua"?!

Nel putiferio che segue l'affermazione controversa del nuovo leader, Kiri è l'unica a sedersi, pensierosa.

Ma dov'è l'Eterno Asociale?, si chiede, sbuffando preoccupata.


Il Thousand Cranes è il locale notturno più esclusivo ed in vista di tutta la città di Eudaimonia. Fuori dalle sue porte di legno massiccio, decorato da ampie volute di ferro battuto, una lunga fila di aspiranti clienti attende nell'aria frizzante della sera, sperando che venga loro concessa la grazia di entrare. Ma la lista degli aventi diritto è ristrettissima, oltre che sottoposta all'arbitrio delle Tre Malefiche Regine – specialmente quando sono presenti e decidono di divertirsi alle spalle dei propri sudditi. In mezzo alla fila che si snoda davanti a due minacciosi buttafuori tutti muscoli, Kiri nota con facilità un demone cammuffato dagli occhi aranciati, una creatura fatata tradita dalla leggera polvere dorata sui suoi capelli e almeno tre vampiri. Loro di certo sarebbero passati senza problemi, sapendo i gusti di Alexiel, pensa la fanciulla, nascosta dietro l'angolo di un palazzo dirimpetto con accanto Sakura e Reita, intenti a controllare la situazione.

Del resto, nessuna situazione che coinvolga allo stesso tempo Kiri, i Gazeboys e la Malefica Regina Alexiel non può mai essere, per definizione, sicura.

I tre vampiri avanzano con arrogante eleganza all'entrata; i due buttafuori controllano su una lista i loro nomi. Mentre entrano – ovviamente, l'unica persona al mondo che Alexiel metterebbe davanti ai vampiri nella sua lista-delle-cose-preferite sarebbe solo un certo cantante... che non a caso ha già cercato più volte di far vampirizzare! - Kiri nota un certo guizzo sotto la pelle dei due buttafuori.

<> sussurra Reita senza rivolgersi a nessuno in particolare. Ovvio che la Malefica abbia preso delle precauzioni; in questo caso, precauzioni grandi, grosse e potenzialmente letali.

Il trio si ritira nelle ombre dietro il palazzo che fa loro da nascondiglio, Light già pronto ad esporre il proprio piano. Mentre definisce i dettagli con gli altri, Kiri si strofina le braccia, cercando invano di cancellare la pelle d'oca.

<> le chiede Sakura con fare protettivo. Da quando ha capito la totale avversione della ragazzina per quello che, di comune accordo per non farla urlare d'odio ogni volta che viene nominato, hanno deciso di chiamare Colui Che Non Deve Essere Nominato, la giovane ninja ha preso in simpatia la più giovane affiliata dell'Organizzazione, proteggendola.

<>

Light confabula con Kuja, che sembra ancora più arrogante del solito, con Aoi a sussurrare – per non attirare l'attenzione dello staff del Thousand Cranes - insulti sempre più furiosi, ma né Sakura, né Kiri, né Reita ci badano più di tanto, lasciando a loro le macchinazioni cervellotiche e le questioni di principio. Il bassista cerca di tirare su di morale la più piccola del gruppo.

<>

<lei accetterebbe, ma come la mettiamo con Aoi?>>

I tre si voltano verso il chitarrista, guardandolo con compassione. Se malauguratamente dovessero essere catturati, lui sarebbe certamente quello a passarsela peggio: sapendo che una delle Malefiche Regine assenti ha un debole per lui, senza dubbio Alexiel farebbe in modo di "regalarlo" alla sua amica – e dire che in tal caso Aoi sarebbe nei guai sarebbe un gentile eufemismo.

<>

Trasalendo all'urlo improvviso – decisamente poco gradito alla loro necessità di riservatezza – i tre riportano la loro attenzione all'interno del vicolo, in cui Aoi manda graziosamente a quel paese Kuja e la sua insopportabile aria spocchiosa. Quest'ultimo, arrogante fino all'ultimo, con uno sbuffo di sufficienza in direzione del chitarrista – provvedendo pure a sbattergli una ciocca di capelli violetti in faccia in un gesto di puro disprezzo – si incammina verso il locale da solo. Ignorando gli insulti incoerenti che Aoi ancora gli lancia dietro – qualcosa a proposito di "dannati capelli da femmina" e di "schifosa arroganza" – Reita si rivolge al neo-leader per sapere cosa sia successo, mentre Kiri e Sakura seguono con lo sguardo Kuja che si avvicina all'entrata del club.

<>

<crème de la crème della città!>> esclama Aoi decisamente alterato, beccandosi quasi un pugno da Reita che cerca di zittirlo. Kiri osserva con attenzione, da dietro l'angolo, come il tentativo suicida di Kuja può andare a finire – ha già scommesso con Sakura che i due licantropi lo faranno a polpette in quattro secondi netti. In realtà un po' ci spera...

Deludendo le sue aspettative, i due licantropi sembrano solo immensamente divertiti dall'arroganza del nuovo arrivato, che pretende di entrare senza che il suo nome compaia sulla lista; giusto per accontentarlo, controllano addirittura due volte se il suo nome non sia loro sfuggito. Immensamente divertiti nel non trovarlo tra gli aventi diritto all'entrata, ignorano le sue aristocraticamente spocchiose proteste e lo allontanano dalla fila di potenziali ospiti, che per lo più lo compatiscono; sanno bene cosa non siano disposti a fare tutti coloro che desiderano entrare al Thousand Cranes, e del resto c'è chi aspetta pazientemente anche tre o quattro notti di fila senza riuscire nemmeno a dare una sbirciatina all'interno.

Peccato solo che Kuja semplicemente non concepisca la parola "sconfitta"...

Notandolo già pronto a fare una strage a suon di magie apocalittiche, Sakura scatta in avanti dalla sicurezza delle ombre nel vicolo – e per cosa poi? pensa la giovane ninja, per salvare la vita di quel miserabile mancato stilista senza un minimo di gusto! - e lo afferra per un braccio, costringendolo a seguirla nel vicolo mentre lei rivolge qualche scusa ai clienti e ai due buttafuori. Lottando con tutte le sue forze per tenerlo buono e allo stesso tempo zittirlo, alla fine la ragazza perde decisamente la pazienza; incurante del fatto che, una volta che tornato in sé, Kuja avrebbe certamente cercato di ucciderla, lo tramortisce con un pugno ben assestato in pieno volto, spedendolo dritto al tappeto. Kiri e Reita si chinano sull'uomo steso a terra k.o.

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<>

<>

Emergendo dalle ombre del vicolo, Light si avvicina ai suoi quattro sottoposti – di cui uno ancora tramortito a terra, incosciente – seguito a ruota da Aoi.

<> dice il chitarrista mollando un calcio appena accennato al corpo riverso a terra. Il neo-leader dedica a Kuja giusto il tempo di un'occhiata sprezzante prima di rivolgersi agli altri quattro per esporre il ruolo che ognuno di loro avrebbe avuto nel suo piano. Dopo aver ascoltato si voltano tutti verso il locale, che illumina gentilmente la strada con la luce che filtra attraverso le sue finestre alte e goticheggianti. Aoi esprime la sconfortata rassegnazione che ha preso un po' tutti.

<>

Seguito da tutti gli altri – tranne Kuja, che abbandona senza darsene troppa pena nel vicolo – si incammina verso l'entrata a passi misurati, fingendo noncuranza. Certo atteggiarsi a vip è facile quando sei una rockstar vestita da capo a piedi di fibbie e vinile nero, o quando hai accanto un bassista decisamente simile a un teppista patentato – forse a causa della bandana che indossa sulla faccia? - o quando, magari, hai entrambi... Arrivato davanti ai due licantropi, il chitarrista si ferma; Reita, proprio accanto a lui, si ferma a sua volta, incrociando le braccia sul petto, non prima di aver rivolto ai due buttafuori un cenno sprezzante. Light, Sakura e Kiri aspettano pazientemente poco lontano, alla base della breve scalinata che conduce all'entrata del locale. Come previsto dal Genio del Male giapponese, i due musicisti non hanno avuto problemi a saltare del tutto la fila usando la scalinata riservata agli ospiti speciali; con il fiato sospeso, attendono di vedere se il piano andrà in porto o meno. Kiri si lascia sfuggire un sospiro di sollievo quando uno dei due armadi semi-umani, alla richiesta di Aoi, estrae la lista degli ospiti e comincia a leggerla senza protestare. Dopo pochi secondi, il licantropo annuisce, e il suo collega apre la porta di legno massiccio con un inchino rivolto ai due musicisti; mentre Aoi si infila subito all'interno – dal locale proviene un intenso bagliore blu elettrico – Reita si volta verso i suoi compagni poco lontani, rivolgendo loro un cenno d'assenso.

<> dice Light salendo a sua volta la scalinata di marmo accompagnato da Kiri; Sakura annuisce soltanto, seguendoli entrambi con lo sguardo finché non svaniscono all'interno insieme a Reita. Solo quando la porta si richiude si allontana, venendo inghiottita dalle ombre dense della notte.


L'interno del Thousand Cranes è gremito di una clientela eterogenea composta sia da esseri umani che da creature magiche. La luce blu di cui il locale è soffuso nasconde bene la vera natura di questi esseri, tanto che perfino Kiri fatica a distinguerli dagli esseri umani comuni – quando uno dei camerieri viene a riceverli e li guida poi attraverso le sale, trattiene a malapena un sussulto nel momento in cui, ad un suo sorriso rivolto ad un cliente, si rende conto di avere davanti un vampiro. Non si era accorta di nulla – eppure conosce bene le preferenze in fatto di amicizie di Alexiel.

Davanti a lei, Aoi, Reita e Light continuano a camminare tranquillamente lungo i corridoi laterali decorati da splendidi corrimano di legno decorato. La ragazzina si chiede se sospettino che la cameriera che passa loro accanto portando un vassoio di bevande dai colori sgargianti – alcune delle quali spandono un denso fumo verde sul vassoio stesso – abbia i capelli color verde naturale, o se il tavolo che sfiorano passando sia occupato esclusivamente da donne incredibilmente affascinanti per il semplice fatto che sono fate. Un brivido le corre lungo la schiena quando Aoi rivolge loro un cenno di saluto quando lo chiamano con voci suadenti al loro tavolo. Fortunatamente però hanno numerosi altri uomini da attirare intorno a loro come il nettare attira le api sui fiori più sgargianti e profumati.

<quella può permettere a tante creature magiche di essere a così stretto contatto con degli esseri umani inermi. >> mormora tra sé e sé Light; Kiri non può far altro che dargli ragione. La concentrazione di esseri letali tra i bassi tavoli di legno scuro all'orientale e i muri decorati da ampi mosaici di pietruzze grezze o luminescenti è decisamente pericolosa per qualunque uomo o donna comune. Kiri prega intensamente che qualunque cosa accada, le creature magiche presenti decidano di stare a guardare e godersi lo spettacolo – cosa non poi tanto inverosimile, data la loro natura crudele: il più grande divertimento di una creatura magica media è vedere gli esseri umani soffrire, essere portati alla distruzione, contorcersi nell'agonia... Seguendo il cameriere vampiro, i quattro giungono infine a una stanza appartata al secondo piano, da cui si osserva facilmente tutto il resto del locale; la loro guida, compiuto il suo dovere, s'inchina e si allontana con la silenziosità che solo un morto può avere – del resto, i morti non fanno rumore. La stanza è immersa nella penombra; le luci del locale evidenziano solo la silhouette di una figura seduta di profilo sullo spazioso divano sul lato sinistro. Il resto della sala circolare è occupato da morbidi cuscini, un tavolo basso, e due poltrone riccamente decorate, vuote – per fortuna, non può fare a meno di pensare Kiri. Almeno due sono assenti.

La figura seduta tiene in mano un calice di vetro pieno a metà; i bagliori provenienti dal piano sottostante lo illuminano di riflessi rosso scarlatto. Tutti e quattro gli ospiti hanno un brivido quando Alexiel lo porta alla labbra e ne beve un sorso – sanno che si tratta di sangue. La vampira si volta verso di loro, un sorriso troppo allegro e gentile sul volto per risultare credibile – riuscite a immaginare Kai con la faccia di un uomo pronto ad uccidere? O Uruha senza alcol per un mese? No vero? Più o meno è lo stesso effetto che quel sorriso ha sui quattro ospiti.

<> e con la mano libera indica lo spazio libero sul divano. Aoi, Reita e Kiri invece decidono di sedersi su alcuni dei numerosi cuscini sparsi a terra – solo Light sfida la vampira sedendosi su una delle poltrone vuote. Alexiel però sembra di buon umore, e si limita a sorridergli cortesemente.

<> chissà perché il suo continuare a giocherellare con il calice di sangue sembra una minaccia di morte precoce.

<>

<> e dicendo questo si alza, fronteggiando i suoi ospiti <<...è solo una scocciatura, nulla di che. Vorrà dire che per ora il mio regalo personale dovrà aspettare, tutto qui.>>

<> chiede Kiri, spostandosi impercettibilmente verso Reita ed Aoi. L'ultima trovata in questione non è altro che scatenare non uno, addirittura due demoni infernali per radere al suolo la precedente base dell'Organizzazione e stanare i GazettE dal loro nascondiglio. In quell'occasione solo l'intervento dell'Asociale aveva salvato tutti loro da morte sicura... perché nonostante tutto, due demoni scatenati sulla Terra non pensano ad altro che a portare distruzione, e non ci pensano neanche a rapire qualcuno. Indipendentemente dal volere delle tre Regine del Male che li evocano...

Alexiel sorride sinistramente, e poi svuota il calice ancora nella sua mano guantata con un ultimo, lungo sorso.

<>

Nonostante un brivido corra lunga la schiena dei tre "ospiti", nessuno arretra di un millemetro da dove si trova. Alzatisi in piedi, fronteggiano la vampira a viso aperto; è Aoi a prendere la parola e a rispondere alla vaga minaccia.

<>

<> aggiunge in tono di sfida Reita, sempre disposto a lanciare una sfida.

<> si unisce alla provocazione Kiri, già pronta all'inevitabile scontro, con ogni probabilità ormai inevitabile.

E la Regina, fedele alla sua nomea, non si smentisce.

<> esplode la vampira, spaccando il bicchiere di fine cristallo stritolandolo nella propria mano.

<>

L'intera stanza trema e i vetri scricchiolano minacciosamente, quasi siano sul punto di spaccarsi, mentre la rabbia della creatura notturna permea la stanza.

<>

Kiri, Aoi e Reita si guardano l'un l'altro, aspettando.

<> mormora quasi tra sé e sé la vampira, mentre il vento soprannaturale che si è alzato nella stanza al suo precedente scoppio di rabbia lentamente si placa. Ma non appena un'idea le balena in mente, ecco che subito i vetri s'infrangono in mille pezzi e un'aura malefica la circonda.

<> e dicendo questo punta il dito verso il bassista, che le restituisce uno sguardo carico di sfida <mio compleanno... le fanfiction yaoi diventeranno realtà!!>>

I tre indietreggiano inorriditi, ogni velleità di combattere dimenticata e sommersa da puro e semplice terrore, mentre sia la ragazzina sia i due musicisti protestano e – in un certo caso – implorano sovrastandosi l'un l'altro.

<quello proprio no!!>>

<quel genere su di loro!!>>

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