Un'unica cosa...

Rodorio era silenzioso quella sera, e con lui anche il Santuario pareva essersi addormentato.
Un silenzio estenuante, pensava Shaina.
Per la sacerdotessa era tutto, troppo tranquillo... Tanto da darle sui nervi.
Odiava quella calma. La odiava con tutta se stessa.
Quel silenzio, quella quiete, non facevano altro che riportarle alla mente la dura verità: lì era sola.
Non c'era nessuno con lei, ma questo non doveva trasparire dai suoi occhi.
Era una guerriera, forte e combattiva, non aveva tempo per sentirsi così.
Levò il capo al cielo e sopra di lei vide comparire la costellazione dello Scorpione.

Sorrise Shaina, sentendo la voce di Milo alle sue spalle.
“Hai visto?” le chiese. “Oggi tocca a me brillare”
Il Gold Saint le si avvicinò al fianco, alzando anche lui lo sguardo al cielo.
“Non ti esaltare, Milo: è la tua costellazione che sta brillando, non tu!” sogghignò la donna, scatenando l'ilarità dello Scorpione. “Sempre gentile, tu!” la canzonò, voltandosi verso di lei.

Shaina chinò mestamente il capo: per quanto le costasse ammetterlo, lo sguardo di Milo era insostenibile, intenso e tagliente quanto la sua cuspide.
“Che ci fai qui fuori?” gli domandò, rivoltandosi ad osservare le luci del villaggio in lontananza.
Milo si zittì per qualche istante, rimanendo immobile ad osservarla.

Era bella, Shaina.
Non una di quelle bellezze comuni; c'era molto di più in lei. E lo Scorpione faceva fatica a decifrare quella donna che della guerra ne aveva fatto una priorità.
“Ti senti mai sola?” le domandò, abbassando gli occhi ad osservarsi i piedi, ricoperti dal color dorato del suo Cloth.
Shaina sussultò sentendo quella domanda.
Si sentiva sola lei? Certo... Ma non poteva dirglielo. Così si limitò a tacere, aspettando che si rispondesse da solo.
“Vedi...” mormorò Milo. “Pensa alle stelle: sono una così distante dall'altra eppure riescono comunque ad essere unite, formando un disegno nel cielo!”

L'Ofiuco si voltò verso il Gold, non capendo a cosa stesse alludendo, ma egli non le diede il tempo di porre alcuna domanda. “Le vedi?” ridomandò, puntando un dito verso l'alto. “Anche se distanti, brillano lo stesso... Come se quella distanza tra l'una e l'altra non esistesse” … “Ma c'è... E le rende tutte così visibilmente fragili. La solitudine, Shaina, non sempre è un sentimento... Spesso è solo un fattore costante della nostra vita che ci rende fragili, anche se noi continuiamo a brillare per non darlo a vedere!”

Shaina sorrise sentendo quelle parole. Forse Milo non aveva visto i suoi occhi, ma lei, quelli del Gold, li aveva letti benissimo. E l'aveva percepito il suo messaggio, lo aveva sentito arrivare fin sotto la pelle.

Si erano trovati, quella notte.
Entrambi col naso all'insù, a contemplare il cielo e le sue stelle.
“E' una questione di punti di vista...” disse Shaina, spezzando quel silenzio che si era andato a creare tra loro.
“Cosa?”
“Ciò che hai detto. Tu le osservi singolarmente, ma non vedi che unite sono un'unica cosa...”
“Un'unica cosa...” fece da eco Milo.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ed anche questo prompt è merito Alexiel (e di We are out for prompt), che oggi mi ha riempita di prompt per i quali io la sto amando con tutta me stessa!
Non avevo mai scritto nulla su una delle mie più grandi OTP in Saint Seiya, ma sì, Shaina e Milo io li shippo da sempre!
Belli loro <3