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Autore: gre1996    24/07/2015    0 recensioni
ecco Alex è una ragazza che affronta un nuovo inizio peccato che il suo peggior incubo si sia materializzato davanti a le e ha l'spetto di uno strafigo...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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~~Prologo

Alex


Oggi è il mio primo giorno di università, sono terrorizzata; mi sono iscritta al giurisprudenza, lo so può sembrare ridicolo visto il numero sempre crescente di avvocati, ma so per certo che il mio destino è questo.
Ho 19 anni e mi chiamo Alex.
Sono a Bologna la città universitaria per eccellenza, sono voluta scappare da tutto e da tutti, andare lontano  e ricominciare, purtroppo questo non mi sarà possibile.
Arrivo all'entrata della facoltà sono pronta per affrontare il mio primo giorno da matricola; appena entro vengo catapultata a terra da qualcosa che mi travolge come una valanga, non faccio in tempo neanche a vedere chi è che due mani mi prendono da dietro e mi tirano su, appena alzo lo sguardo mi scontro contro due occhi nocciola di una dolcezza infinita,:" caspita che maleducati che ci sono in giro, comunque ciao mi chiamo Samanta !. Stai bene?", è una ragazza minuta, più o meno di 1,50 d'altezza magrissima, mi sto chiedendo come abbia fatto ad alzarmi??; sono proprio quello che si definisce un peso piuma, sono alta 1,80. Metto un po a risponderle e se ne accorge:" M'ha non so se stai bene..", mi affretto a risponderle:" si si sto benissimo grazie, sono solo rimasta un pò scioccata!", " ah bè ti capisco ci sono certi maleducati qui, come ti chiami?", " già hai ragione!, mi chiamo Alex" le rispondo; "che bel nome, sei anche tu una matricola!?" mi urla praticamente nell'orecchio," si è il mio primo giorno e a quanto pare non mi sta andando molto bene!", " è anche il mio, sediamoci vicine!", così facemmo e la mattinata in compagnia di Samanta passo abbastanza rapidamente; mi raccontò di lei e di dove abitava e della sua vita, e delle sue passioni.
Abito in un appartamento vicino al centro che i miei genitori mi hanno generosamente regalato come regalo di diploma , è sempre stato il mio sogno abitare da sola e finalmente ci sono; arrivo a casa e mi butto sul divano contenta di avere la mia privacy senza che nessuno mi stii sempre tra le scatole.

I giorni successivi passarono tranquilli, insieme a Samanta, la quale si stava rivelando veramente una bellissima persona molto intelligente e divertente, piano piano stavo prendendo la mia routine;
una mattina stavo andando in classe quando un altra valanga mi travolge,  quel punto sono incazzata, mi alzo in fretta e furia e mi giro verso il mio assalitore, resto di sasso, non è possibile, anche qui no…
La prima cosa che mi viene in mente è piangere, ma mentre sento il suono della sua voce mi si crea un groppo in gola,:" Ciao Alex come stai?", non so cosa dirgli le uniche parole che mi escono sono:" Cosa ci fai qui?", il mio peggiore incubo sembra offeso dalla mia risposta,:" Bé scusami ma da quello che ricordo l'università è un luogo pubblico per cui non hai l'esclusiva!", che faccia tosta che ha, dopo tutto quello che mi ha fatto ha il coraggio di ribattere anche !!? " scusami se pensavo che dato che ci odiamo forse avresti preferito andare oltre, dato che sapevi benissimo che io sarei venuta a Bologna a studiare!! non è possibile sei un incubo!!", ora era veramente incazzato:" senti chi parla se tu che mi hai seguito per tutti questi anni!! e comunque io non ti odio"; non mi interessa quello che ha da dirmi, io non ho niente da dire a questa persona,:" A mai più rivederci Matteo", detto ciò girai sui tacchi e mi avviai verso la mia classe dove la mia amica mi stava aspettando.

Non rivederlo si presentò abbastanza faticoso, me lo ritrovavo sempre tra i piedi, con mia infinita sfortuna aveva tutti gli orari che coincidevano con i miei, neanche uno differente; un giorno in classe Samanta mi disse,:" Guarda quello splendore, chissà come si chiama.." e me lo indicò,:" Matteo" dissi in modo freddo e distaccato,:" Cosa !!?? lo conosci!!?" mi urlò nell'orecchio;" Con mia grande sfortuna si",:" sfortuna?? ma sei fuori di testa?? è un adone greco !" " Sam non esagerare è un ragazzo come tanti altri, no scusa lui è peggio" " come fai a conoscerlo!?" , " viene dal mio stesso paese siamo cresciuti assieme", " me lo puoi presentare?!" " assolutamente no!!" non volevo presentarglielo, non volevo più parlargli e basta. " ti prego lo sai che ti voglio bene e sei la migliore amica di sempre!" mi disse in tono dolce facendomi gli occhioni dolci, non potei resisterle, in tono rassegnato le dissi:" ok" lei mi venne in braccio e mi stritolò con le sue braccine.
A fine lezione ci dirigemmo verso di lui prima che uscisse dalla classe, lo chiamai:" Matteo!?" si volto molto sorpreso di sentire la mia voce,:" si?" " ti voglio presentare la mia amica Sam.." " Samanta molto piacere", la mia amica si intromesse e io ne fui molto sollevata, visto che stavano cominciando a  parlare io ne profittai per congedarmi:" bene io me ne torno a casa vi saluto" Matteo si girò verso di me :" vivi a Bologna? mi chiese, io lo gelai con lo sguardo e lui non aggiunse nulla ritornò a concentrarsi sulla mia amica e io m'incamminai verso casa .
Il giorno successivo era sabato e ciò voleva dire che avevo solo un paio di lezioni e poi riposo, alla mattina appena vidi Samanta mi disse;" Matteo sarà il padre dei miei figli!!"," Peggio per loro"," sei sempre così acida, oggi mangia dello zucchero perché ci ha invitato a una festa a casa sua e dei suoi coinquilini che mi ha detto avrai piacere vedere", chi mai avrei voluto vedere di nuovo di loro!!?," guarda ci vengo solo perché non ho niente di meglio da fare", " brava vedo che capisci in fretta, mi passi a prendere vero le 19.30!?" , " ok a dopo!".
Sono davanti all'armadio da una vita, non so come mettermi!! non mi è mai capitato, alla fine quando vedo che sono già le sette decido di mettere un vestitino nero corto, che svela i miei tatuaggi sulle gambe, con una grande scollatura sul seno, il mio punto di forza, infilo le mie converse bianche, un po di matita e mascara, ah dimenticavo non può mancare il mio inseparabile rossetto bordò; ok mi vedo decente, scendo e mi metto in macchina, non è un bolide ma mi accontento, è la mia simmental, una 600 rosso ferrari.
Appena arriviamo alla casa mi sale un ansia senza precedenti, è una vita che non vado a una festa; scendiamo dalla macchina e ci avviamo verso la casa che rimbomba di musica; :" non vedo l'ora di vederlo è così bello!!" mi dice con voce sognante, " m'ha se lo dici tu...".

   
 
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