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Autore: Letsneko_chan    24/07/2015    0 recensioni
«Posso farti vedere una cosa?» gli chiese Oscar appena arrivati in cima.
«No, Oscar».
«Per favore!»
[...]
«Allora, vuoi vedere questa cosa?»
«Certo!»
Oscar sorrise correndo poi verso il bordo della scogliera.
Alex, vedendolo, si batté una mano sulla fronte.
Si fermò sul bordo, gridandogli: «Oscar, razza d'idiota, stai tentando di ucciderti?»
(piccola storiella scritta in un momento di noia)
Genere: Comico, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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merflok
Can you keep a secret?
Our secret about me?



«Dannazione, Oscar! Perché deve essere sempre un'impresa svegliarti?!»
Il biondo si rigirò sotto le coperte, continuando a dormire beatamente.
Alex, ormai sveglio da più di mezz'ora, si batté una mano sulla fronte.
«Non voglio sprecare questa giornata libera per svegliarti!» borbottò poi prima di allontanarsi e riempire un bicchiere con l'acqua fredda.
Tornò dal biondo e gliela versò addosso.
«No, ma dico, Alex. Sei impazzito?»
«No. Sei tu che non ti svegliavi».
Il biondo si strofinò gli occhi.
«Che è tutta questa fretta?»
Alex si abbassò a baciarlo dolcemente sulle labbra.
«Abbiamo giornata libera oggi. Che vuoi fare?»
«Ti ricordi le scogliere degli studi dell'altro giorno?»
«Ovviamente».
«Andiamo a fare una passeggiata là?»
«Uh, va bene...»
«Tu non sei un uomo. Sei un ghiro» commentò Alex mentre osservava Oscar vestirsi.
Quello ridacchiò.
«Può darsi. Amo dormire, soprattutto se la sera prima qualcuno fa certe cose».
Alex gli si avvicinò e gli palpò una natica.
«Non è colpa mia se sei troppo eccitante con la camicia bagnata addosso. E poi, mi sembrava che tu non disdegnassi di essere sbattuto sul tavolo».
«Io sarò anche un ghiro ma tu più che un biologo marino sei un pervertito».
«A ciascuno le sue specialità, tesoro» gli rispose Alex baciandogli il collo mentre lo abbracciava da dietro.
«Vogliamo andare?»
«Aspetta un attimo. Dimenticavo una cosa» gli sussurrò Alex all'orecchio prima di lasciargli un vistoso succhiotto sotto l'orecchio.
Oscar, gemendo appena, inclinò il collo in modo da lasciargli più spazio.
«Sei il pesciolino migliore che abbia mai catturato».
«Dici?»
«Certo. Sei così tenero, così invitante... Ti scoperei a vita».
«Lo fai già ogni sera. E ricordami perché ho accettato di mettermi con te».
«Perché alla festa di laurea sei arrivato da me completamente ubriaco e mi hai spinto contro il muro implorandomi di fotterti in ogni posizione possibile e poi la mattina dopo quando ti sei svegliato nel mio letto non hai ho potuto fare a meno di chiederti se mi amavi. Il tuo visino rosso era adorabile» Alex ridacchiò, facendo voltate il biondo verso di lui. Gli prese il volto fra le mani, baciandolo poi dolcemente. «Esattamente così. Sei davvero adorabile, Oscar. Mi hai rubato il cuore immeditatamente...»
Oscar ridacchiò.
«Andiamo, nostalgico?»
Alex lo prese per mano, dirigendosi verso le scogliere.
«Posso farti vedere una cosa?» gli chiese Oscar appena arrivati in cima. 
«No, Oscar».
«Per favore!»
«Non fare il bambino! Ti ho detto di no!»
Oscar sbuffò, gonfiando poi le guance e incrociando le braccia.
«E va bene».
Il biondo gli baciò una guancia per poi battere le mani felice.
«Sei adorabile...»
«E so che mi scoperesti anche qui».
«Potrebbe essere una buona idea».
«Alex!»
«Scherzavo».
«Allora, vuoi vedere questa cosa?»
«Certo!»
Oscar sorrise correndo poi verso il bordo della scogliera.
Alex, vedendolo, si batté una mano sulla fronte.
Si fermò sul bordo, gridandogli: «Oscar, razza d'idiota, stai tentando di ucciderti?»
Quando vide riemergere la testa bionda, tirò un sospiro di sollievo.
«Dai, Alex! Scendi giù!»
«Non mi butto di certo!»

Alex, borbottando tra sé quanto Oscar fosse idiota, scese sulla spiaggia.

Il biondo lo aspettava poco distante da riva: agitava la mano, urlandogli di avvicinarsi a lui.

Alex, sospirando, si tolse la camicia.

Entrò in acqua, avvicinandosi piano al biondo.

«Qual è la cosa che volevi mostrarmi? Il tuffo che ti poteva uccidere?»

Oscar scosse la testa.

«Immergiti».

«Cosa?»

«Guarda sott'acqua!»

Alex, confuso, fece come il biondo gli aveva detto. Quando riemerse lo guardò con aria scioccata.

«Ma... Ma tu... Tu sei...»

Oscar annuì.

«Non riuscivo più a tenertelo nascosto... Soprattutto quando hai iniziato a chiamarmi “pesciolino”.»

Alex gli prese una mano.

«Adesso lo sei veramente».

«Dovrai mantenere il segreto...»

«Non preoccuparti, non lo dirò a nessuno».

Il biondo lo abbracciò stretto.

«Sei sempre stato così?»

«Sì...»

Alex gli accarezzò i capelli, spostandogli una ciocca dietro l'orecchio.

«Non smetterò di amarti se hai una coda da pesce... Potresti essere un buon oggetto di studio, sai?»

Oscar lo guardò spaventato.

«Calmati, stavo scherzando!»

«Sarà meglio».

«Però permettimi di studiarti in altri modi...»

«Comincia con il costruire un acquario gigante a casa, allora!»

   
 
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